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05-02-2024, 16:31 | #1 | ||||||||
ARGENTO: meglio colloidale o meglio ionico?
Nella discussione "Consiglio per micio positivo fiv e felv con dermatite"
https://www.micimiao.net/forum/showthread.php?t=127747 Ad un certo punto boby ed io abbiamo accennato all'uso dell'argento colloidale e dà lì è scaturita una discussione nella discussione su colloidale e ionico, finendo inevitabilmente OT. Ho quindi pensato di aprire una nuova discussione dedicata all'argento. Ho riportato in ordine cronologico quei messaggi OT, così da non dover qui ripartire da zero. Finora ci siamo confrontate solo Aletto ed io (che ho detto un mare di cavolate), ma sarebbe bello che anche altri utenti intervenissero. A me principalmente interessa capire come stanno veramente le cose, al di là di quello che ogni produttore dice e contraddice. E anche non farmi fregare quando faccio acquisti. Quote:
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***************************** Pensando e ancora ripensando all'argento, mi è tornato in mente che parecchi anni fa in un mercatino dell'usato avevo acquistato un libretto divulgativo sull'argomento.Ho faticato a trovarlo perché era scivolato dietro ad altri libri, ma ora eccolo qui. Si intitola "L'argento colloidale: un potente rimedio naturale", dei farmacisti Graziani, di Como. Per ora ho solo guardato i titoli; mi è saltato all'occhio il capitolo che parla delle nanoparticelle e mi è tornato in mente questo: Quote:
Iska la rossa dagli occhi di luna |
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05-02-2024, 17:56 | #2 |
Re: ARGENTO: meglio colloidale o meglio ionico?
Iska, ti prego, attingi da fonti certe, non fare cherry picking, attenzione ai bias di conferma. Trappole in cui finisco anche io se non sto attenta. E fare il lavoro di verifica è noiosissimo.
In queste situazioni si rischia di ottenere risultati sballati, cosa che in laboratorio non potevo permettermi perché anche io dovevo pubblicare con tanto del mio nome nero su bianco. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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05-02-2024, 21:21 | #3 |
Re: ARGENTO: meglio colloidale o meglio ionico?
Prima di cominciare a parlare con te dell'argento, ero convinta, nella mia totale ignoranza in chimica, che il colloidale fosse migliore dello ionico e di certo i produttori non aiutano chi non è del mestiere a capire, anzi, con tanti bei paroloni e frasi ad effetto tirano l'acqua al loro mulino.
Per non parlare dei millemila modi anche fantasiosi di denominare l'argento; i produttori sono estremamente facilitati in questo dal fatto che non esiste una normativa in merito. A cercare in rete poi si finisce per incappare nelle stesse cose, dette, ridette, ritrite, copia-incollate. Se non si ha accesso a studi scientifici seri e validati e per di più non si ha dimestichezza con le lingue, è improbabile riuscire a capire quale sia la realtà delle cose. Adesso grazie a te sono un pelino meno ignorante e sprovveduta. Quindi non preoccuparti, niente cherry picking, né bias cognitivo! Ti assicuro che non cerco conferme in un senso e neppure nell'altro! Non faccio il tifo per un produttore o per l'altro, per un prodotto o per l'altro! Riporto ora una stralcio del libro che ho menzionato nel precedente messaggio, nella parte che riguarda la produzione delle nanoparticelle; si tratta ovviamente solo di un accenno, roba all'acqua di rose, ma comunque meglio del niente assoluto. "...tra le varie forme di sintesi dell'argento in forma di nanoparticelle sono particolarmente interessanti quelle denominate Green syntesis, o sintesi verde, le più rispettose nei confronti dell'ambiente perché utilizzano metodi naturali di biosintesi. Varie specie di microrganismi e piante sono in grado, tramite tecniche di ingegneria genetica, di siontetizzare nanoparticelle di argentodi varie dimensioni. Tra i batteri possiamo citare Bacillus megaterium, Geobacter sulfurreducens e Morganella sp. Tra i funghi citiamo Fusarium oxysporum, Aspergillus fumigatus. Tra le piante le foglie dell'albero della canfora. (Questi dati sono stai estrapolati da: Vaidyanathan, R., Kalishwaralal, K.,Gopalram, S., Gurunathan, S., Nanosilver - The burgeoning therapeutic molecule and its green synthesis, "Biotechnology Advances", vol. 27(6), novembre-dicembre 2009, pp924-937; cfr. p. 927 (pubblicazione elettronica 15 agosto 2009). La sintesi verde di AgNPs prevede tre fasi principali che comprendono: selezione del mezzo solvente, scelta del mezzo riducente rispettoso dell'ambiente cui segue la scelta di sostanze non tossiche per stabilizzare le particelle di AgNPs. Tra queste metodiche di sintesi verde la biomineralizzazione è una tecnica interessante: la riduzione degli ioni argento avviene utilizzando organismi unicellulari, favorita da un enzima responsabile della sintesi che garantisce uniformità di morfologia e dimensioni alle AgNPs a tutto vantaggio dell'efficacia terapeutica." Detto così sembrerebbe che le nanoparticelle di argento abbiano una particolare efficacia terapeutica. Proseguendo è però scritto che sono gli ioni+ ad agire, ma già lo sapevo, dopo le tue spiegazioni. E si legge anche che in ambiente privo di ossigeno le nanoparticelle di argento non sono efficaci, perché non rilasciano gli ioni+ che sono quelli che esplicano l'azione antibatterica. L'effetto antibatterico è mediato da Ag+ e non dalle nanoparticelle. Quindi è detto e ribadito che l'azione terapeutica è imprescindibile dalla presenza di ioni+ Fino a pochi giorni fa avrei accettato certe contraddittorie affermazioni, pensando che ero io a non riuscire a capire e avrei sorvolato, o non me ne sarei neppure accorta, ma ora non più. Mi chiedo come non si rendano conto di cadere in contraddizione. A meno che pensino che la maggior parte degli acquirenti sia gente senza particolare preparazione, tanto ignorante e stupida da non accorgersene. Mi domando anche per quale motivo produrre nanoparticelle, il cui costo è elevato e l'impatto ambientale c'è, anche se ridotto...e poi riconoscere che l'effetto terapeutico è dato dagli ioni+ Non sarebbe più semplice ed economico produrre direttamente Ag+ per elettrolisi? Iska la rossa dagli occhi di luna |
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05-02-2024, 22:55 | #4 |
Re: ARGENTO: meglio colloidale o meglio ionico?
Cit. Iska:
“Non faccio il tifo per un produttore o per l'altro, per un prodotto o per l'altro!” Non è tifo per un produttore o per un’altro, questo tipo di bias c’è ovunque in ogni mestiere e in ogni ragionamento. C’è in ambito finanziario come in quello religioso. Ovunque, e viene usato ad hoc. Inutile ricordare innumerevoli correnti di pensiero formatesi su queste basi. Cit. Iska: “….Tra queste metodiche di sintesi verde la biomineralizzazione è una tecnica interessante: la riduzione degli ioni argento avviene utilizzando organismi unicellulari, favorita da un enzima responsabile della sintesi che garantisce uniformità di morfologia e dimensioni alle AgNPs a tutto vantaggio dell'efficacia terapeutica” Questo non l’ho capito proprio, dal principio in sé e per sé: lo ione Ag+ è lo stato ossidato di Ag, per ottenere lo stato ridotto dovrebbe accollarsi altri elettroni almeno due -uno per tornare ad Ag ed un’altro per ottenere Ag ridotto (con carica negativa?! non credo possa succedere se non forzando la natura a cui tengono tanto) e invece sappiamo che già il 47esimo non vede l’ora di scrollarselo di dosso. Quindi o non ho capito, probabile, ma se capisco che c’è qualcosa di strano mi *innervosisco* Per quale motivo non lo producono con l’elettrolisi? Non lo so. Sono procedimenti usati per produrre farmaci e quale sia il migliore per produrre sto miracolo della natura* non lo so. Non ho trovato il famoso articolo neanche su MDPI, ma cercare in quel sito è più difficile e forse bisognerebbe essere abbonati, comunque MDPI contiene anche pubmed che ha molte pubblicazioni accessibili a tutti. Ed è necessario, credo, avere un programma adatto per accedere alle pubblicazioni ritrattate. Ogni tanto ho qualche segnalazione dai ricercatori su quello che pensano possa interessarmi, è successo circa un mesetto fa perché per fortuna ogni tanto pizzicano la bufala anche se ha superato la revisione tra pari e se è una bufala non te la mandano liscia anche a costo di sputtan@rsi, ma non ho una banca dati. *N.B. sono loro a presentarlo come tale, come il migliore, il più efficace, il più tutto. Per cui se non lo usi sei uno sfigato ‘gnorante. Non mi sembra un bel modo di approcciare un probabile acquirente. O almeno questo è il messaggio che mi è arrivato. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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07-02-2024, 00:02 | #5 | ||
Re: ARGENTO: meglio colloidale o meglio ionico?
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I produttori sembrano restii a etichettare il loro argento come "ionico" e basta. Oramai sono tutti colloidali, manco fosse un demerito chiamarlo semplicemente per quello che è. Per il Nutriva, etichettato solo come colloidale, si specifica che viene prodotto per elettrolisi; infatti è trasparente come acqua cristallina. Non potevano etichettarlo come ionico, eh... Aessere, altro produttore. Dalla descrizione del prodotto si apprende che: "I colloidi sono le particelle più piccole in cui la materia può essere suddivisa senza perdere le qualità individuali. Il grado successivo della suddivisione sarebbe l’atomo stesso." No comment Iska la rossa dagli occhi di luna |
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07-02-2024, 08:48 | #6 |
Re: ARGENTO: meglio colloidale o meglio ionico?
Certo che come marketing funziona.
Curiosità personale: per cosa lo usi/usate? Come mai se ne vende così poco? Perché io non ho mai avuto necessità di usarlo? né lui né altri disinfettanti terminator per uso esterno? L’acqua ossigenata mi è scaduta praticamente intonsa. Quando ho avuto ferite importanti (una sola volta) mi hanno messo i punti e avevo 15 anni. Lo usai come garze all’argento per mio padre. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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07-02-2024, 15:24 | #7 |
Re: ARGENTO: meglio colloidale o meglio ionico?
Ho usato l'argento per la prima volta per l'onicomicosi di mio marito che non rispondeva ai trattamenti con i prodotti specifici, sai quelli da spennellare che pubblicizzavano in tv.
Erano mesi che andava avanti così, poi cercando sul web ho letto delle proprietà dell'argento; mi son detta che tentar non nuoce, l'ho comprato e ha risolto definitivamente il problema. Su di me l'ho usato quando mi erano venute le placche sulle tonsille ed è stato efficace. Mio marito ne mette una goccia neglio occhi, quando sono arrossati e gli bruciano e dice che gli fa bene e in effetti l'arrossamento sparisce. Piccole ferite ed escoriazioni mi succede di averne, tra lavorare nell'orto e in giardino, tanto più che non riesco con i guanti, devo avere tutta la sensibilità tattile. Non ho l'abitudine di disinfettarmi, lavo con acqua se c'è dello sporco evidente, ma il mio sistema principale è usare la saliva e dove arrivo mi lecco direttamente. In casa non abbiamo disinfettanti; in passato mi capitava di acquistarne, per ogni eventualità, ma finiva regolarmente che scadevano senza mai essere stati usati e li buttavo. Una volta dietro consiglio del vet avevo acquistato Betadine per disinfettare la ferita di una gatta appena operata. In seguito avevo provato a usarlo su di me per un bel taglio sul palmo della mano, in zona carpale; l'ho messo subito, ma dopo pochi minuti tutta la zona col Betadine si è arrossata e ha cominciato a prudere, gonfiarsi e dolere. Ho cercato di lavar via quanto potevo, un po' mi è passato, sono tornata a posto dopo un paio gi giorni. Naturalmente non ho più ripetuto l'esperimento e Betadine è finito nel contenitore della raccolta differenziata dei farmaci. L'acqua ossigenata mi ricordo che da bambina me la mettevano per ogni sbucciatura, faceva parte della triade dei rimedi: acqua ossigenata (e andava ancora bene), alcool denaturato e tintura di iodio. Da adulta ho usato l'acqua ossigenata per ferite sporche di terra che non si riesce a ripulire con la sola acqua oppure per le macchie organiche sui tessuti. L'argento lo uso per i gatti, in particolare per Igor; quando noto che ha prurito ai suoi malandati occhi e spurgano, gliene metto una goccia e gli passa. Trovo che gli faccia bene anche per la bocca, che è anche quella abbastanza malmessa, anzi, stasera gliene metto un paio di gocce sulle gengive; andrebbe meglio lo spray, ma lui ne ha il terrore. Dici che se ne vende poco? Intendi in farmacia? Vedendo quanti siti lo commercializzano e di quante marche ne esistono non si direbbe. Forse la maggior parte delle persone lo acquista online. Oppure sarebbe più venduto se costasse meno. Iska la rossa dagli occhi di luna Ultima Modifica di Iska; 07-02-2024 at 15:29. |
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07-02-2024, 16:35 | #8 |
Re: ARGENTO: meglio colloidale o meglio ionico?
Quando sarò di nuovo in città darò un’occhiata alla banca dati.
Betadine è molto usato, inutile consultare la banca dati Io credo di essere un’incosciente, a meno che non sia una gran ferita non metto niente. Poco fa mi sono tagliata potando, sai quei tagli cretini fastidiosi ma dolorosi? Amen. Anche la strana ferita sotto il mento di Berenice è passata da sola. Forse prima o poi ci resto secca. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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07-02-2024, 17:59 | #9 |
Re: ARGENTO: meglio colloidale o meglio ionico?
Salve. Discussione interessante, ne approfitto per una mia curiosità: io uso Argotone gocce quando sono raffreddata o comunque ho congestione nasale e respiro male. E' uno di quesi farmaci che appartiene ai miei ricordi d'infanzia, insieme al Borossigeno (che non uso più, e non so nemmeno se viene prodotto ancora), all'acido borico, al collirio Alfa e pochi altri ormai abbandonati.
Non uso gli spray nasali che vengono ampiamente pubblicizzati, perché dopo un iniziale effetto positivo, tutti mi fanno stare peggio di prima. L'Argotone invece non mi dà sindrome di rimbalzo e mi fa stare bene a lungo (stranamente però mio figlio, a cui a volte ne ho suggerito l'uso, non solo lo trova inefficace, ma anzi addirittura ne riferisce un effetto negativo, lui usa prodotti alla propoli, che io invece non sopporto). L'Argotone, leggo, contiene argento vitellinato, altro nome, dicono, dell'argento proteinato: non ho idea di che cosa siano né l'uno né l'altro... ne sapete qualcosa? Addio Trilly, dolce e saggia gattina, mi manchi tantissimo Ultima Modifica di hazelnut; 07-02-2024 at 18:03. |
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07-02-2024, 21:01 | #10 |
Re: ARGENTO: meglio colloidale o meglio ionico?
È ione argento legato a proteine. Quali? non ricordo.
Ma l’argotone contiene efedrina! vacci piano. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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