Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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31-08-2023, 18:14 | #1 |
Gestione gatto "da remoto" E' possibile?
Buon giorno, ho bisogno dei vostri consigli per risolvere un dilemma relativo alla gestione di un gatto. Premetto che non ho alcuna esperienza in materia. A giugno mi sono stabilito nella mia casa vacanze estiva che si trova a 1.000 metri di altitudine. Dopo qualche giorno si è presentato un gatto di meno di un anno che miagolava per la fame. I miei vicini “cattivi” hanno usato vari sistemi per allontanarlo e quindi io e mia moglie ci siamo fatti carico di dare del cibo al gattino e a ricavare un ricovero per la notte. Il gattino si fa prendere in braccio e fa le fusa, quindi è molto “addomesticato”. Devo dire che ci siamo affezionati. Dopo qualche settimana il gatto durante il giorno ha iniziato ad allontanarsi e a tornare a mezzogiorno e alla sera per mangiare e farsi coccolare. Da notare che non l'abbiamo mai fatto entrare in casa.
Ora scenderemo in città per l’autunno e non sappiamo cosa fare (scartando ovviamente l’ipotesi di abbandonarlo). In città non possiamo portarlo perché viviamo in un appartamento senza alcuno spazio verde e il gatto è abituato a stare a zonzo tutto il giorno. Potremmo cercare una famiglia a cui affidarlo, tuttavia non ci va di farlo vivere in appartamento. Stiamo valutando l’ipotesi di gestirlo a distanza, vale a dire lasciarlo in montagna con un distributore di cibo (o con l’aiuto dei vicini “buoni”) e una cuccia riscaldata. Ovviamente per le coccole non abbiamo soluzioni. In ogni caso noi andremmo “a trovarlo” almeno una volta la settimana e passeremmo alcuni periodi d’inverno in montagna. C’è poi il problema della sterilizzazione. Che fare? Insomma non sappiamo che fare. Qualcuno mi sa consigliare? Grazie in anticipo e mi scuso per la lunghezza del testo. |
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31-08-2023, 22:45 | #2 |
Re: Gestione gatto "da remoto" E' possibile?
Ciao, per esperienza ti posso dire che ci sono gatti sia liberi che di proprietà che vanno a elemosinare cibo qua e là; bisognerebbe capire se il "vostro" gatto ha un proprietario e se ha altri punti di appoggio oltre voi.
Sarebbe anche interessante capire dove trascorre la maggior parte del suo tempo, visto che oramai si presenta solo in occasione dei pasti. L'idea del distributore automatico di cibo non mi convince per diversi motivi. Non sarai mai sicuro che sia proprio lui a venir a mangiare. Lì in zona di sicuro ci sono altri gatti e sembra incredibile come questi felini riescano a fiutare il cibo a distanza; tieni anche presente che i gatti gironzolano spesso proprio alla ricerca di cibo facile. Per di più non sono solo i gatti ad essere attirati dal cibo; soprattutto in contesti come quello in cui vivete adesso, di sicuro ci saranno anche animali selvatici, probabilmente volpi e faine, che potrebbero servirsi al distributore. Ci sono uccelli estremamente intelligenti come corvi e cornacchie, che imparano con facilità come e quando accedere al cibo. Questo per dirti che non potrai mai sapere se sarà proprio il micio destinatario del cibo a servirsene. Concordo sulla vostra decisione di non cercare una famiglia che lo adotti, ma a parte l'opportunità o meno di farlo vivere in appartamento, attenti che non sempre le persone che sembrano amanti degli animali lo sono davvero e se ne occuperanno nel migliore dei modi. Se è un maschio, come mi sembra di capire, se deciderete che viva in libertà, secondo me è meglio per lui non castrarlo, perché un gatto libero nel senso più ampio del termine deve poter contare su tutti i mezzi che la natura gli ha messo a disposizione per comunicare con i consimili e tra questi mezzi c'è la marcatura, utilissima, indispensabile per far capire agli altri gatti che quello è il suo territorio. E' vero che un gatto non castrato è più esposto ai pericoli derivanti dalle lotte, nonostante che la sua cute sia più spessa e resistente di quella di un micio castrato. Certamente vivendo libero potrebbe contrarre malattie che un gatto che vive in casa non avrà, ma anche questo è il prezzo della libertà. Nel caso sia invece una femmina, la sterilizzazione è d'obbligo, per evitare cucciolate su cucciolate e gattini destinati quasi sempre a fare una brutta fine, come a volte capita anche alla mamma. Se doveste riprendere in considerazione l'idea di adottarlo e portarlo con voi in città, vi conviene fare una prova dove siete adesso, per capire se gli piacerebbe stare in casa, come ci si troverebbe, ma per far questo non bastano pochi giorni, ci vuole del tempo, non so quando tornerete in città; forse se aveste provato a farlo entrare in casa fin da quando l'avete conosciuto, oggi vi sarebbe più chiaro cosa è meglio per lui. Iska la rossa dagli occhi di luna Ultima Modifica di Iska; 31-08-2023 at 22:47. |
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01-09-2023, 10:32 | #3 |
Re: Gestione gatto "da remoto" E' possibile?
Situazione molto complessa.
Credo che dipenda molto (anche) dal contesto in cui si trova l'abitazione di montagna (giardino recintato ? con porticato ?) per essere "sicuri" che il gatto possa sentirsi protetto e riparato al tempo stesso. Dal momento in cui l'opzione di portarlo in città è esclusa... la sola cosa che resta da fare è quella di rendere percorribile l'opzione di lasciarlo (semi-libero) in montagna. "Errare è umano, correggersi è divino." |
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01-09-2023, 12:32 | #4 |
Re: Gestione gatto "da remoto" E' possibile?
Non sarà certo una recinzione a fermare un gatto deciso a procurarsi da mangiare e la stessa cosa vale per certa fauna selvatica.
Si potrebbe obiettare che se anche arrivasse qualche commensale non previsto non sarebbe un gran problema; basterebbe lasciare una maggior quantità di cibo. Sarebbe però opportuno tener conto di un aspetto di non secondaria importanza. Mi par di capire che la casa è inserita in un contesto di altre abitazioni e infatti effebi parla di vicini e in termini che lasciano intendere che non sono tutti grandi amanti dei gatti. E proprio qui sta il problema. Lasciamo pur perdere la possibilità che si avvicinino animali selvatici. Di sicuro però arriveranno altri gatti, vuoi di proprietà, vuoi gatti liberi; siamo sicuri che i vicini di casa, soprattutto quelli "cattivi" ne saranno entusiasti? Per il bene di questo micio sarebbe opportuno che il luogo non diventasse una sorta di ristorante felino. Quindi a questo punto se si vuole che il gatto continui la sua vita libera, ma che sia anche assistito per quello che riguarda l'alimentazione o si trova una persona disposta a dar dagli la pappa mattina e sera o anche solo una volta al giorno oppure si lascia che il gatto provveda da sè come faceva prima che arrivassero effebi e la moglie, che a questo punto si occuperanno del micio quando nel fine settimana si recheranno in montagna come d'abitudine. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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