5 agosto 2002
Decido che forse è l'ora di avere un gatto dato che vivo da sola già da qualche mese.
Mi informo presso il canile (a Gorizia non c'è un gattile) e mi dicono che hanno dei cuccioli nella sede in centro.
Vado "tanto per vedere" e vengo fatta accomodare in una stanza dove ci sono una decina di cuccioli.
Uno nero è arrampicato sulla zanzariera, quando entro si gira e mi guarda.
Poco dopo me lo ritrovo fra i piedi e così... tanto per fare lo prendo in braccio.
Il coso nero inizia a fare fusa a raffica e si posiziona sulle spalle, a mo' di stola.
Il tizio del gattile mi dice "Beh, io ti lascio qui se vuoi dare un'occhiata, guardare e scegliere con calma"
Io lo guardo, indico il coso nero e rispondo "Ma cosa vuole che scelga?!"
Il tipo ridacchia e mi chiede se lo voglio portare via subito o se preferisco tornare dato che a casa non avevo niente, nemmeno il "basic cat".
"NO NO!! Macché tornare! Lo porto via subito" non avrei potuto lasciarlo lì nemmeno un millisecondo.
Al che loro, gentilissimi, mi danno il trasportino, un sacchettino di sabbia, una scatoletta di cibo trash e ci mandano a casa dopo avermi fatto firmare un foglio in cui dichiaravo che mi sarei occupata del gatto [sic! testuali parole
].
Arrivati a casa ci siamo piazzati in poltrona a farci le fusa e non ci siamo più lasciati.
Inutile dire che il coso nero era Merlino
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