Re: Fuori sì o fuori no?
Alessia, io sono passata attraverso un'esperienza simile alla tua con Maktum: lui diventava pazzo a vivere tra le quattro mura di un appartamento e quindi dovevamo farlo uscire, non c'era altra scelta. Ci eravamo procurati una pettorina per cani di taglia molto piccola e, come dei babbei, lo portavamo ai giardinetti. Scrivo "come dei babbei" perché lui non si è mai abituato alla pettorina e quindi ci costringeva a strisciare sotto ai cespugli, a fare i 100 metri piani per stargli dietro quando si metteva a correre all'improvviso, ad aspettarlo pazientemente quando si arrampicava sugli alberi... Un paio di volte ha rischiato grosso, l'ultima ad opera di un boxer che stava per aggredirlo: ma con Maktum, come con la Pippi, non c'è scelta: il loro disagio a stare in casa è talmente grande che non si può far altro che assecondare questo loro istinto sperando che tutto vada bene (cioé che non finiscano in bocca ad un cane, sotto le ruote di una macchina, presi a calci da qualcuno, ecc...). Se il gatto di Nanaaah assomiglia anche lontanamente a loro, allora sono del parere che farlo uscire gioverebbe tantissimo al suo benessere psico-fisico.
Ma rimango dell'idea che la Pippi e Maktum siano delle eccezioni e che la maggiorparte dei gatti possano e debbano restare in casa, soprattutto se fuori di casa ci sono strade trafficate come quelle di una zona semicentrale di Torino (dove abito io), anziché prati verdi, giardini, ecc... E' una mia opinione e non pretendo che sia l'unica e nemmeno quella più giusta, però, se mi si chiede un consiglio, non posso che suggerire di tenerlo in casa, a meno che non sia uno di quei rari casi tipo la Pippi o il mio gatto di tanti anni fa.
Per il resto, la lettura di certi post di Aletto mi ha procurato un po' di perplessità e disagio, vuoi perché ho frainteso il tono e l'intenzione con cui sono stati scritti, vuoi perché nella mia ignoranza non riesco a seguirli, vuoi infine perché non credo che la conoscenza in generale dell'etologia felina sia decisiva nel dirimere una questione come quella che ha originato questo thread. Abbiamo tutti (fortunatamente) sensibilità diverse, forse la mia è eccessiva, ma il tono mi è parso a tratti professorale e con questo non sto giudicando la persona, né, men che meno, il suo amore per gli animali, sto semplicemente dando voce ad una mia impressione.
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