Quindi il mio punto di vista è piuttosto differente anche se capisco mal condivisibile da chi come dicevo qualche pagina prima ama il gatto per quello che è.
Un gatto con una mutazione spontanea che in natura non avrebbe successo nel breve periodo (perché l'evoluzione è qualcosa che che va oltre il nostro tempo) ha senso se non causa sofferenza alla specie riprodurla? A me affascinano le mutazioni spontanee tipo quella che ha visto nascere gatti strani (i lycoi ) con il pelo duro e la maschera inversa e seppur con i dovuti scrupoli morali al momento non vedo motivo per non intraprendere la strada della conoscenza di queste "stranezze naturali"
Poi mi piaceva affrontare un'altro discorso che secondo me è emerso da questa discussione: si riferisce sempre alla moda ed al tempo. Una volta la razza affascinava perché descritta con parole intriganti raccontando storie fantasiose spesso avvolte da un po' di mistero (Sacro di Birmania, Singapura, Korat) poi si è passati al fascino del mistero della genetica ovvero si è scoperto l'emozione di ricreare manti riccioli e gatti senza code e la voglia di sperimentare e creare razze nuove ha spinto a unire razze già esistenti molto diverse tra loro e così sono nati dei bei mix diventati anch'essi razze. Che ora sia la volta delle stranezze e degli eccessi? Bah ... io personalmente non ne ho ancora visti. Solo smanettando su internet vedo queste "aberrazioni) ma continuo a non vedere il Bambino sul sito della TICA
Sui gatti polidattili .... lo sono i gatti tanto amati da Hemingway ....anche solo per questa ragione non possono che essere apprezzabili