Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Il Ponte dell'Arcobaleno Dediche e saluti per i nostri amici pelosi andati sul Ponte |
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23-09-2020, 00:54 | #1 |
R.I.P. Maggie
Sfortunatamente non c'è stato nulla da fare. Sebbene la veterinaria non sia riuscita a identificare con certezza il male della mia gatta, è possibile se non probabile si sia tratto di tumore all'ipofisi, e non di diabete, come inizialmente ipotizzato. Aveva appena raggiunto i 14 anni.
Per fissare al meglio ciò che ha saputo darmi ho pensato di scrivere un breve componimento in suo onore, pur consapevole che certi affetti non possono essere dimenticati. Lo condivido volentieri con voi. Buona serata a tutti. QUAND’ERO PARTE DI CHI NON SAPEVA Quand’ero parte di chi non sapeva Prima che quel raggio m’illuminasse Il giudizio ignoravo cosa fosse Quanto c’insegnano non sempre è vero Ragion per cui l’occhio mio non vedeva Non ascoltate il verbo delle masse Perché tra le emozioni non c’è classe A costo d’apparire un po’ severo Del mio rifiuto non faccio mistero Se serve a sconfiggere l’aridità Ogni possibile affetto ha dignità Ch’io possa sempre rammentar com’ero Per non dimenticare l’importanza Di maturare con piena costanza L’esaltazione per l’aspettativa Emozioni nient’affatto tacite Ad ogni gradino più che lecite Fonte di giubilo è la conoscenza La realizzazione così avveniva Ma non palese appariva il limite Ingenuità e stoltezza in me insite Il gran valore dell’indipendenza Non sapevo facesse differenza Per questo mi rammarico tuttora Se solo avessi applicato misura! Ma laddove c’era qualche carenza Chi è migliore di me non è mancato Un angelo dev’essere sembrato Nel susseguirsi d’ogni fotogramma Inconsapevole ma spettatrice D’un universo talvolta infelice Con nessuna certezza, nemmeno lei Eppur nonostante tutto la fiamma Il bisogno d’amore soddisfece Dono che solo un folle maledice Fino al punto che non so cosa darei Se le occasioni non mancassero mai Non solo dai saggi c’è da imparare Giacché la semplicità è un gran valore Se non ne fossi sicuro tacerei Invece so che sempre ricorderò Tutto quello che la routine m’insegnò Al sollevarsi di tutte le dita Apparve il primo di molti segnali Non si sarebbero detti fatali Non per questo vennero trascurati Ogni grossolanità era svanita Espansione dei processi mentali Che aiutano a non essere triviali Ma gli elogi non sono meritati Non è a me che bisogna essere grati Il mio ruolo fu quello di scudiero Al fianco di chi si sforzò davvero Impegni purtroppo vanificati Da quell’imperdonabile cecità Laddove ci s’aspettava idoneità Adesso che il ciclo ha avuto termine E la Madre ha reclamato il suo dono del significato convinto sono So per certo che non sarei lo stesso Privato di quei momenti cardine Molti timori, ma non d’abbandono Perché raramente il dolore è vano Ad un grande sapere ho avuto accesso Cosa che non succede tanto spesso Simili esperienze avverranno presto Non ho necessità d’alcun pretesto E questa volta nulla sarà omesso La responsabilità d’un adulto È in chi non teme di finir coinvolto |
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