Ciao a tutti,
vorrei approfondire (anzi detto meglio, vorrei che Morghi che è esperta ci spiegasse
) il concetto di inbreeding, di cui molti acquirenti di gatti di razza non sono nemmeno a conoscienza.
A grandi linee so che, nei gatti di razza, è una cifra percentuale che indica il livello di consanguineità da cui discende un individuo, più alta è questa percentuale, maggiore è il grado di consanguineità e quindi la possibile insorgenza di tare genetiche. Quindi l'ideale sarebbe una percentuale di 0 o comunque il più bassa possibile.
Detto ciò, ho alcune domande. In base a quali dati viene calcolata questa percentuale (ovvero, basta avere il pedigree per calcolarla o ci vogliono altri elementi?) C'è un limite massimo per legge? C'è una soglia massima "di allarme" che deve far preoccupare l'acquirente? Dipende dalle razze? L'allevatore è tenuto a fornire questa percentuale? Un inbreeding alto è indice di scarsa serietà dell'allevatore?
Questa curiosità mi nasce dal fatto che un allevatore che "seguo" (nel senso che mi piacciono i suoi mici e mi guardo le foto su FB) sotto la foto di una cucciolata ha scritto "Inbreeding 15,137% on 8 generations": che significa?