Ogni promessa è debito, e per chiudere l'OT "comme se cumpete", ti carico il link promesso.
La scena è tratta, come ti dicevo, da "Miseria e Nobiltà", una commedia di Eduardo Scarpetta (padre naturale di Eduardo De Filippo) che, a inizi '900 riscosse un enorme successo di pubblico (soprattutto a Napoli) ed una dimensione nazionale artistica scrivendo opere teatrali sul modello delle pochade francesi.
Queste opere, destinate ad un pubblico che oggi definiremmo "medio-basso" (piccola borghesia e ceti popolari), aveva una forte ispirazione pedagogica: staccare il popolo dalle sue vecchie credenze per sostituirle con i valori della nascente società borghese. Da qui, la lotta senza quartiere contro la maschera tradizionale di Pulcinella (infingardo, sfaticato, sbeffeggiatore seriale), sostituito nelle sue opere da un tal Felice Sciosciammocca ("soffio in bocca", vale a dire con la S blesa), che al contrario della maschera tradizionale si sforza in tutti i modi di aderire alla nuova realtà sociale. La tesi di questa commedia, in cui una famiglia allargata viene travestita da nobili di alto rango per favorire un matrimonio contrastato, è tutta nella polemica contro gli aristocratici, destinati a cedere il passo ai rampanti e vagheggiati (al Sud) nuovi padroni della scena: gli imprenditori.
Molti film di Totò degli anni '50 e '60 (San Giovanni decollato, Il turco Napoletano, Non ti pago, etc.) non sono altro che la trasposizione cinematografica dei lavori di Scarpetta.
Ma ora bando alle ciance, e spero ti piaccia la scena he ho linkato per te
https://youtu.be/K22ny28QfH0