Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Storie di mici e a-mici Fatti esilaranti e non della vita dei vostri A-mici. |
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13-08-2023, 18:41 | #30 |
Re: Iska, la rossa dagli occhi di luna
Un'annusatina al giorno è un buon primo passo.
Quando l'interesse che nutre per te arriverà al suo culmine e comincerà a sublimare in altri sentimenti, verrà il momento della strusciatina con la coda alta. E allora saprai cogliere il momento giusto per accarezzarla. Le cose, a quanto leggo, procedono per il meglio, alla giusta velocità. Non ho mai provato ad insegnare nulla ad Averno. Magari, solo a non affondare le unghie e i denti nei miei piedi, quando il sabato e la domenica giochiamo un pochino sul letto, appena mi sono svegliato, giusto per fargli fare un minimo di movimento prima di servirgli il primo pasto del giorno. E lo ha capito velocemente, dagli urlacci che facevo. E ha smesso presto. Da solo. Sin dall'inizio, abbiamo avuto un legame caratterizzato dal desiderio di comunicare e capirci. Lui è il primo animale non umano ad essere entrato nella mia vita, e da subito ho vissuto la cosa come una sfida elettrizzante: cercare di trovare i modi per comunicare con lui e capirsi a vicenda, tra appartenenti a specie diverse che non hanno lo stesso codice comunicativo. A volte basta uno sguardo, altre volte funziona persino la "mimica partenopea" della gesticolazione, purché fatta molto lentamente. Lo stesso desiderio di comunicare l'ho sentito da parte sua, da subito: proprio come me, a volte si fermava dubbioso, assorto nella ricerca della soluzione del dubbio su come provare a farmi capire qualche suo desiderio, bisogno o esigenza. Se ha funzionato (credo abbastanza bene), è stato perché dall'altra parte (uomo o gatto che fosse) c'è sempre stata la massima disponibilità, l'attenzione spasmodica, la volontà di capire. E un affetto smisurato che ci ha unito da quando abbiamo fatto amicizia. I gatti sono grandi e scrupolosi osservatori. E profondamente signori. Se tu fai qualcosa per loro, sentono il desiderio di contraccambiare. Di solito lo fanno sul versante del cibo, portando in casa grilli, gechi e quant'altro. Averno si spaventa, o meglio, si turba, quando alzo la voce. Perché con lui ho sempre sussurrato, al massimo ho usato un tono di voce normale. Anche lui miagola piano, e forse in questo conta anche il fatto che viviamo in una zona tranquilla e abbastanza silenziosa. A furia di vedermi esplodere in bestemmie fragorose quando per distrazione faccio bollire il caffè messo a riscaldare, ha preso l'abitudine di avvisarmi giusto in tempo prima che succeda l'irreparabile. La stessa cosa la fa quando metto la pentola sul fuoco per fare la pasta, se mi allontano per sbrigare altre cose: al momento dell'ebollizione, viene starnazzando ad avvisarmi che è ora di calare la pasta. O che sta bollendo l'acqua per il caffè (lo faccio con la napoletana, tutt'altro procedimento rispetto alla moka). Oppure, che è a rischio il latte per la prima colazione. E' anche un perfetto assistente giardiniere. E infatti non si fida troppo della mia perizia. Però quando semino l'erbetta anti bolo per lui (utilizzo i semi prodotti dalla pianta precedente giunta a fine ciclo vitale, ormai siamo alla quarta generazione), prima mostra il suo gradimento per la mia iniziativa strusciandosi più del soito sulle mie gambe mentre rivolto il terreno per prepararlo alla semina, e poi, una volta terminato il lavoro, mi aiuta a ricompattare e pianeggiare il terreno con zampettate precise e misurate. Quando rientro a casa da lavoro, vuole essere lui a slacciarmi le scarpe, ma questo più che altro è un gioco che gli ho sempre lasciato fare volentieri da quando viveva per strada, e mi parrebbe una cattiveria gratuita negarglielo adesso. Piuttosto, ho scoperto che è un validissimo gatto da guardia. Mille volte meglio di un cane. Quando l'autunno scorso la zona è finita nel mirino di una banda di ladri, topi d'appartamento che andavano per lo più a colpo sicuro, credi che i cani che disturbano le mie notti si siano guadagnati la pagnotta segnalando presenze sconosciute? Tutti zitti. Nemmeno un latrato, un guaito. L'unico non umano che si è reso utile è stato lui, Averno. Ne ha puntato uno infrattato fra le piante del giardinetto di fronte al mio balcone, un ragazzo col cappuccio della felpa alzato a nascondere il viso, che probabilmente aspettava il momento giusto per raggiungere, tramite un'impalcatura a ponteggio, la finestra dell'appartamento di un parente dei miei padroni di casa. Ho dato l'allarme, direzionando su di lui il fascio di luce di una pila, e subito dall'altro lato altre persone uscite sui balconi hanno visto e segnalato i suoi complici. Che sono fuggiti a rotta di collo per le campagne. Un lavoro davvero eccellente, per un gatto. Ultima Modifica di leucio; 13-08-2023 at 18:45. |
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