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18-10-2023, 15:56 | #19 |
Re: E se i gatti scomparissero dal mondo...
Ormai le cimici asiatiche hanno soppiantato quelle nostrane.
Fino a pochi anni fa non immaginavo che ce ne fossero così tante, poi ho messo quella tenda ed ecco che in autunno fra ottobre e novembre vengono qui a cercare il posto ideale per passare l'inverno. In giardino, nell'orto, nei boschi dei dintorni è raro vederne; è più facile osservare i danni che fanno: piccolissimi puntini su pomodori e fagiolini, oltre che sulle nocciole ancora verdi. Secondo i miei vicini le cimici sono una vera rarità, ma penso sia perché non le vanno a cercare; ai primi tepori primaverili abbandonano il rifugio invernale e sembra che non ce ne siano mai state. Il motivo per cui ce ne sono molte potrebbe dipendere dal fatto che non ci sono coltivazioni, non c'è agricoltura professionale, ma solo ambienti naturali oppure orti e giardini, quindi non c'è il ricorso ai tanti veleni usati in agricoltura che provocano la morte di molti insetti. Da questa mancanza senz'altro le cimici traggono vantaggio. Terreno e rocce sono calcaree, ambiente ideale per gli scorpioni, ma se chiedo ai vicini mi dicono di non averne mai visti, ed è possibilissimo, dal momento che questi aracnidi escono allo scoperto solo di notte e la gente si tappa in casa, persiane chiuse, appena il sole cala. Ma se si prendessero la briga di uscire nel buio della notte, basterebbe una semplice pila per vederli sui muri esterni o meglio ancora una lampada di Wood per renderli evidentissimi, in quanto il loro esoscheletro se esposto ad alcune frequenze di raggi UV per il fenomeno della fotoluminescenza appare di un brillantissimo e chiarissimo azzurro-verdognolo. PS: ieri sera scrivevo di ragni e ciabatte. Ero appena andata a letto che sento un bel trambusto provenire dal soggiorno; mi alzo e vedo Lara che stava cercando di stanare qualcuno nascosto tra la cassapanca dove poco prima lei stava sonnecchiando e il cesto dei giochi posato lì accanto. Previdentemente armata di ciabattona, ho scostato appena il cesto e ho visto uno di quei ragnoni di cui avevo appena finito di scrivere. Il malcapitato vistosi scoperto ha cominciato a correre velocemente e disordinatamente per la stanza, ma nonostante lo schifo ho cercato, ponendo la massima attenzione a che non mi finisse sui piedi, di non perderlo di vista, non sarei riuscita a dormire sapendo che era in casa. E dopo una breve quanto estenuante caccia, finalmente l'ho spiaccicato con la ciabatta. Se invece che in casa mia fosse andato in quella della mia vicina vegana, a quest'ora il ragnozzo, almeno teoricamente, sarebbe ancora vivo e vegeto. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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