Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
|
|
L'allevamento e gli allevatori Per chi vuole conoscere meglio questo mondo felino ancora per molti sconosciuto. |
|
Strumenti Discussione | Modalità Visualizzazione |
30-05-2006, 18:32 | #1 |
Sangue diverso, i cuccioli possono morire
Come accade per l'uomo, anche i gatti hanno diversi gruppi sanguigni. I gruppi sanguigni dei gatti possono essere A, B, AB, tuttavia il gruppo A è dominante sul B, quindi se un cucciolo riceve da un genitore il gene del gruppo A e dall'altro il gene del gruppo B, esso sarà un eterozigote di tipo A. Il gruppo AB è estremamente raro e i motivi per cui esso si presenta sono poco conosciuti, si sa comunque che esso viene trasmesso in modo indipendente, e come il gruppo A è dominante rispetto al B. Il fattore Rhesus (RH), che negli esseri umani è determinato dalla presenza di particolari agglutinine nel sangue, non esiste nei mici.
Conoscere il gruppo sanguigno dei propri gatti è estremamente importante qualora si decida di farli accoppiare, in quanto esiste una differenza notevole tra il sangue di tipo A e quello di tipo B: mentre nel sangue di tipo A non sono presenti (o se ci sono sono molto deboli) anticorpi contro il gruppo B, nel sangue di tipo B sono presenti anticorpi molto potenti contro il gruppo A. Questi anticorpi sono presenti anche nel colostro (il latte di una madre che ha appena partorito), pertanto se un cucciolo con sangue di gruppo A li ingerisce va incontro ad un fenomeno chiamato ISOERITROLISI, ossia la distruzione dei propri globuli rossi, con conseguente anemia, ittero e, quasi sempre, morte. Per evitare che questo accada è necessario impedire a cuccioli con sangue di gruppo A di bere il latte della madre, se questa è di gruppo B, per le prime 48 ore dalla nascita. Questo impedirà ai cuccioli di ingerire gli anticorpi letali, che nei primi due giorni di vita possono passare dalle pareti gastrointestinali al sangue. Passati due giorni le pareti gastrointestinali diventano impermeabili a questi anticorpi e i cuccioli possono essere attaccati alla madre. Si ricorda tuttavia che privare un cucciolo del colostro riduce sensibilmente le difese immunitare dei primi periodi di vita, pertanto sarà necessario prendere ulteriori precauzioni per garantire la sua salute. In questo schema riassuntivo è possibile vedere quali sono gli accoppiamenti a rischio: Femmina.....Maschio........Cuccioli B (B/B).......A (A/A).........Tutti a rischio (A (A/B)) B (B/B).......A (A/B)..........Metà a rischio (A (A/B)) B (B/B).......A (A/AB)........Tutti a rischio (metà AB (AB/B), metà A (A/B)) B (B/B).......AB (AB/B).......Metà a rischio (AB (AB/B)) B (B/B).......AB (AB/AB).....Tutti a rischio (AB (AB/B)) Si consideri che il gruppo AB è estremamente raro Il problema della mortalità dei cuccioli legata a questo fattore varia notevolmente al variare delle razze, in quanto il gruppo B (recessivo) si presente all'interno delle stesse con distribuzioni diverse, dipendenti anche dal luogo di origine. Quindi se con i siamesi il rischio è virtualmente nullo (pare che non esistano siamesi puri di gruppo B), esso sale moltissimo con razze come il Devon Rex o il British Short Hair, che hanno una popolazione a gruppo B stimata fino ed oltre il 50%. Le altre razze più diffuse (come i persiani, gli abissini, i birmani) hanno una popolazione a gruppo B stimata fino al 20%. Chi ha intenzione di allevare, o chi ha un gatto e lo vuole far riprodurre, deve quindi essere certo del gruppo sanguigno dei partner, in modo da salvaguardare la vita dei cuccioli negli accoppiamenti a rischio. Fonti esterne http://www.winnfelinehealth.org/reports/blood-type.html http://www.rfwclub.org/fblood.htm |
|
|
|