Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui. |
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13-06-2023, 12:37 | #21 |
Re: Nathan Mirtilla e l'acquario
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13-06-2023, 16:32 | #22 |
Re: Nathan Mirtilla e l'acquario
L'unica idea che mi viene in mente, è quella di provare con vari tipi di erbette (oltre alle graminacee, ci dovrebbe essere anche l'erba marzolina, per esempio), finché non si trova quella giusta. E solo a quel punto, eliminare gli hairball.
Purtroppo la mia esperienza diretta non è di grande aiuto: Averno viveva libero, in una zona periferica tra campagna e città, per cui ha avuto modo di allenare il suo istinto anche sotto la guida della gatta che nel "mucchio selvaggio" si occupava dei cuccioli. Con me, ha avuto gli hairball per non più di un mese, finché non ho scoperto, gironzolando e scaricando dalla rete materiale sui gatti, che esisteva una valida alternativa naturale ai prodotti industriali. E non ci sono stati problemi, forse perché non ha avuto il tempo di abituarsi ai prodotti industriali. |
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13-06-2023, 17:00 | #23 |
Re: Nathan Mirtilla e l'acquario
Quello che mi viene in mente è che noi dovremmo approfondire il concetto di istinto e come la sua inconsapevole manipolazione possa nuocere e sviluppare un’ontogenesi che non coincide o non trova appigli utili alla filogenesi di specie restituendo un individuo un po’ ibrido nei confronti di se stesso e che poi mastica foglie di geranio al posto di un’erba idonea che troverebbe un po’ ovunque in un prato.
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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13-06-2023, 17:22 | #24 |
Re: Nathan Mirtilla e l'acquario
Accetto volentieri bibliografie e letture consigliate, visto che anche definirmi un neofita della materia sarebbe alquanto eccessivo. E non ho problemi ad ammettere che ne avrei sicuramente bisogno. Acquisire elementi di conoscenza più precisi, capire lungo quale linea di discorso è opportuno muoversi, è di sicuro utile anche per me.
Ma qui ed ora siamo di fronte ad una gatta che, come dici tu, rosicchia foglie di geranio invece di erbe reperibili in qualsiasi prato. Come si fa a ricostruire un'ontogenesi ed una filogenesi corrette in un individuo che ha subito questo processo di ibridazione? |
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14-06-2023, 11:33 | #25 |
Re: Nathan Mirtilla e l'acquario
Non penso ci sia un Bignami sull’istinto, né un testo soddisfacente, piuttosto penso che l’istinto sia un puzzle da comporre per ogni specie e poi per ogni individuo di quella specie.
Ormai si parla per lo più di “comportamenti ambientali stabili” piuttosto che di comportamenti istintivi. La parola istinto è quindi spesso abusata e distorta nel suo significato, ed io stessa per semplificare, l’ho usata in modo inappropriato e sa troppo di determinismo. In linea di massima ci sono due concetti base -precursore naturale, comune a tutte (o quasi) le specie, es: sopravvivenza, paura fuga, cure parentali, riproduzione ecc -istinto –filogenetico-, un po' in disuso nel suo significato popolare perché va valutato assieme alle motivazioni specie specifiche e che viene implementato dall’ontogenesi dell’individuo e dalla sua risposta epigenetica all’ambiente. C’è inoltre una fisiologia del comportamento, ma qui andiamo troppo sullo specifico. Non ci sono ricette/soluzioni per riordinare le corrette sequenze innato-appreso, Mirtilla dovrà ricevere stimoli giusti e rispondere a modo suo, con tutta la calma del mondo Da qui è possibile solo dare direttive generiche: mettere il terrazzo in sicurezza, piantumarlo senza risicare, mettere erba gatta (quella delle graminacee) e sostituirla quando comincia ad esaurirsi, creare zone più ombreggiate, metterei anche una lettiera ed acqua in terrazzo, poi lasciare che la curiosità ed il tempo facciano il suo corso. Non so neppure se quando è stata adottata era in possesso dell’ABC impartito dalla madre, non sappiamo se nel periodo cruciale abbia perso la possibilità di esprimere una grammatica della comunicazione con l’ambiente al di là della richiesta di coccole, cibo, vicinanza, e come la sta riconquistando. Ricordo solo una frase tipo: Mirtilla legge con me, gioca con la play…., nulla di male intendiamoci, ma in teoria è un micio. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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14-06-2023, 16:48 | #26 | |
Re: Nathan Mirtilla e l'acquario
Quote:
+ che terrazzo è un balcone largo 80 centimetri, lungo 7 metri, ma non è libero, nel senso che siccome ho una mini-casa in cui non entra tutto, quindi ho dovuto mettere dei contenitori e usarli come portascarpe, come scorte cosmetici e altro. per quanto riguarda la sua adozione viveva con la mamma e papà gatto e degli zii oltre ai fratellini (mamma gatta ne aveva fatti 10 di gattini) e lei è uno di quei 10 gattini, era l'unico gattino rimasto che mi avevano spacciato x maschio e poi il mio vet dopo 2 o 3 mesi dall'adozione mi ha detto che era femmina. lei aveva 2 mesi e 10 giorni quando l'ho adottata, il primo mese è stata dura piangeva tutte le notti sotto al letto, ed io ero stressata, la mattina dovevo alzarmi presto per andare in ufficio,mentre Marco ha lavorato da casa e quindi lei si è abituata a una presenza costante in casa. uscirà in balcone quando si sentirà pronta nel frattempo cerco di vedere se le mie piante sono tossiche o meno.. Alessia Ziggy Baudelaire Nathan Mirtilla |
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14-06-2023, 16:57 | #27 |
Re: Nathan Mirtilla e l'acquario
Ricordo solo una frase tipo: Mirtilla legge con me, gioca con la play…., nulla di male intendiamoci, ma in teoria è un micio.
sei poco spiritosa.. è chiaro che lei come tutti i miei gatti che ho avuto non legge veramente ma ci si siede sopra per esempio sui volantini dei supermercati o sui libri che io leggo.. e lo stesso per la play come anche la sera mentre si guarda la tv lei mima come se volesse graffiare il televisore mettendosi davanti in modo che la nostra attenzione sia concentrata su di lei e non sul talk show ad esempio. secondo me che la vivo da vicino è una gattina fantastica, affettuosa ma anche graffiante, è leggermente viziata da ambedue (io ho fatto 6 mesi di lutto quando Baudelaire ci ha lasciato in 3 giorni). l'hairball della purina mica lo mangia tutti i giorni, poi sull'alimentazione ognuno la pensa come gli pare. ciao =^_^= Alessia Ziggy Baudelaire Nathan Mirtilla |
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14-06-2023, 17:10 | #28 |
Re: Nathan Mirtilla e l'acquario
La prima "buona notizia" (per me) è che posso usare la coppia Istintivo - Appreso al posto di Ontologico - Filogenetico in modo scientificamente corretto, ma decisamente più comprensibile in ambiti meno permeati di cultura scientifica, come quelli che abitualmente frequento e in cui mi capita di ricevere richieste di consigli, etc.
La seconda è che, armandosi di santa pazienza ed olimpica calma, la situazione di Mirtilla potrà evolversi positivamente, andando per tentativi e rispettando i tempi e le emozioni della gatta, che -va sempre ricordato- è un essere senziente. Il fatto che straycat2 ribadisca che la gatta uscirà sul balcone quando si sentirà pronta per farlo è una terza buona notizia che depone in tal senso. Allo stesso modo, avrà bisogno del suo tempo, e degli stimoli giusti come dice Aletto, per ricostruire un suo rapporto corretto con il mondo vegetale. Senza fretta. Certo, gli spazi sono quello che sono (a mini appartamento, mini balcone, of course), ma sicuramente adesso Mirtilla si sta accingendo ad un passo importante nella sua vita e nel suo sviluppo: uscire all'esterno delle quattro mura domestiche, sebbene si tratti solo di un poggiolo. Ma è già un passo importante, che le consentirà comunque una migliore qualità della vita. Che poi è la cosa davvero importante, non solo per me ma per tutti quelli che con i loro post hanno contribuito a questa discussione. |
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14-06-2023, 19:18 | #29 | |
Re: Nathan Mirtilla e l'acquario
Quote:
Forse le espressioni un pò mielose che hai usato ("legge i libri", "gioca con la playstation") hanno potuto generare qualche sobbalzo o comunque sconcerto. Anch'io, quando avevo letto queste parole, ero rimasto molto perplesso. Per fortuna, si tratta di una scelta lessicale, ed ognuno usa lo stile narrativo che predilige, o che in un dato momento pizzica più intensamente le sue corde. Però una gatta con tutte le qualità di Mirtilla (che nessuno mette in discussione), se ha come comportamento abituale quello di "leggere i libri e giocare alla playstation", qualcosa di serio sulla qualità della vita che finora sta conducendo te la dice. Un messaggio di insoddisfazione te lo sta dando. Non perché tu non le voglia bene, ma forse sulla qualità del tempo che le dedichi e delle occasioni di svago che l'ambiente le offre. Adesso, con la "conquista" dello spazio aperto, anche se limitato, sarà ancora più felice. Forse riscoprirà anche, stando vicino alle piante, la sua natura felina, e col tempo riconoscerà, o ricorderà, i sistemi naturali che la sua specie usa da sempre per risolvere il problema dei boli. E non sarà affatto male, anzi: l'originale (la soluzione naturale di un problema), è sempre meglio della copia (la soluzione che chimicamente riproduce lo stesso effetto). O no? |
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14-06-2023, 19:23 | #30 |
Re: Nathan Mirtilla e l'acquario
Certo che è formidabile la facilità con cui tramite la tastiera si possa essere fraintesi, o spiegarsi male
@ straycat nessuno ha mai pensato che se si dà ad un altro animale la divina commedia o l'ultimo dei best seller, lui si metta a leggere. Ma è anche vero che personalmente disgiungo quello che faccio io da quello che fanno i gatti, es: se sto al computer e uno di loro arriva qui non penso che scriva con me al pc e di conseguenza non dico il gatto ha scritto con me. Ma, come per l'alimentazione, ognuno la pensa come gli pare. Non volevo essere spiritosa, quando parlo della relazione tra noi ed un altro animale sono serissima @ leucio per non scrivere una cosa troppo lunga ti ho fatto fare un po' di confusione di termini. Una volta si diceva che l'istinto è il comportamento innato che non necessita di apprendimento: possiamo dire ora con una certa sicurezza che quello è un precursore naturale. Poi si è visto che il comportamento innato è genetico e dipende da specie a specie ed ha una potenzialità. Il binomio è innato-appreso, e non istinto-appreso perché l'istinto oggi si chiama/cede il passo al "precursore naturale" avente le funzioni adattative primarie di cui parlavo prima e, scavando, crea a noi umani non pochi problemi tipo iperattribuzione causa-effetto con tutto quel che deriva. Tornando al binomio innato-appreso, questo inizialmente aveva lettura oppositiva, poi complementare, e infine negli anni '80 ha una lettura dimensionale: l'innato si realizza grazie all'appreso e viceversa. Si scrive innato-doppia freccia destra sinistra una sopra l'altra-appreso, che sta ad indicare equilibrio e quindi se aumenta l'appreso aumenta anche l'innato e viceversa quando uno dei due diminuisce. La struttura dell'innato inoltre, viene coinvolta e si evolve in base alle scelte e i desideri dell'individuo: entra in gioco l'ontogenesi. Quindi abbiamo un innato non più invariabile ma flessibile. Bo, spero di aver chiarito qualcosa. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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