Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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30-08-2024, 19:37 | #21 |
Re: Per adottare un gatto è necessario essere abbienti?
Ci sono tante variabili da considerare. Mettiamo una persona poco abbiente che trova un gatto per strada dove farà una brutta fine...non lo prende per paura di eventuali spese veterinarie? (il cibo per nutrire un unico gatto non dovrebbe essere una spesa così insostenibile). Secondo me fa bene a prenderlo con sé, non è così scontato che vada incontro a spese enormi e cmq gli dà una chance.
L'anno scorso trovai una gattina con il femore fratturato. L'operazione è costata un bel po' ma poteva vivere anche senza farla. Opzione per me assolutamente da non considerare ma se non avessi potuto permettermi l'intervento la gattina avrebbe vissuto lo stesso anche se con un handicap. Certamente per strada sarebbe morta (ci è mancato poco). |
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31-08-2024, 12:25 | #22 | ||
Re: Per adottare un gatto è necessario essere abbienti?
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E poi c'è chi non fa nulla neppure potendo e questi proprio non li capisco. La micina è stata adottata, è in un gattile o vive ancora per strada? Iska la rossa dagli occhi di luna |
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31-08-2024, 12:40 | #23 | |
Re: Per adottare un gatto è necessario essere abbienti?
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La gattina l'ho tenuta io 😅 ha sofferto tanto per l'intervento e mi sono affezionata....non ho mai fatto operare un gatto così piccolo...è stato brutto, poi lei è proprio piccola anche come statura! |
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31-08-2024, 13:13 | #24 |
Re: Per adottare un gatto è necessario essere abbienti?
Migiap, sei un tesoro!
Iska la rossa dagli occhi di luna |
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02-09-2024, 13:08 | #25 |
Re: Per adottare un gatto è necessario essere abbienti?
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24-09-2024, 22:56 | #26 | |
Re: Per adottare un gatto è necessario essere abbienti?
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Non c'è bisogno di comprare al gatto snack da 80€/kg, di riempirlo di giocattoli, di acquistare tutti gli accessori più costosi; ma, secondo me, è necessario pianificare un momento, farsi due conti in tasca e assicurarsi di poter provvedere decentemente alla necessità dell'animale. Che sia perché i soldi si hanno, perché ci si organizza con una dieta casalinga economica ma valida, o perché si decide di rinunciare a qualcosa. Credo che "abbienti" sia eccessivo, ma sono d'accordo sul fatto che, se una persona decide di adottare un cane, un gatto, un porcellino d'india o un canarino, quella persona debba essere in grado di fornire all'animale un'esistenza dignitosa: cibo, non dico eccelso, ma quantomeno decente; assistenza sanitaria quando necessaria - e qui si può aver bisogno di 100 euro o di 10000, impossibile saperlo prima; un ambiente confortevole, il che comprende almeno un minimo di riscaldamento d'inverno; materiali vari per l'igiene, principalmente lettiera. Poi ci sono gli accessori e su quelli si può risparmiare con il fai-da-te, su quel fronte gli animali sono accomodanti in modo sorprendente. Avere un animale non è un lusso, ma è comunque un impegno: se non si è in grado di farvi fronte, dal mio punto di vista è meglio rinunciare. Si può magari pensare ad un'adozione a distanza, o a del volontariato in gattile, ottimi modi per poter offrire amore e aiuto quando non ci si può permettere di più. Diversa è poi la situazione di chi si trova un animale "tra capo e collo", magari ritrovato abbandonato, ferito o in pericolo: in quel caso, disponibilità economica o meno, è giusto (secondo me) fare quel che si può per aiutarlo. Che però non sempre significa tenerlo con sé per tutta la vita. Insomma, personalmente, non la ritengo affatto un'affermazione offensiva, quanto un richiamo ad essere maturi e responsabili: la prima cosa a cui si pensa, immaginando di accogliere un animale, sono i momenti di tenerezza, le coccole, l'affetto incondizionato; ma esistono anche i risvolti pratici e bisogna esserne consapevoli. Dopotutto, c'è un sacco di gente in giro che considera gli animali come attraenti giocattoli, poi se ne stufa (non solo per la questione economica, anzi, di solito non si tratta di questo) e li abbandona in giro; è lo stesso tipo di persona che, alla prima malattia seria, di fronte al preventivo decide che non vale la pena spendere quella cifra per salvare la vita, o una funzione primaria come la vista o il movimento, all'animale. Abbienti magari no, ma consapevoli e un minimo preparati di sicuro. Per commentare il post di Redmaine, senza però entrare in dettagli socio-economici e polemiche di giustizia sociale. Sì, faccio lo stesso ragionamento con i figli: se non puoi allevarli dignitosamente, non farli. Qualcuno lo chiama calcolo; a me pare solo buon senso. |
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24-09-2024, 23:50 | #27 |
Re: Per adottare un gatto è necessario essere abbienti?
Non sono mai andata a cercarmeli appositamente, mi sono sempre capitati fra capo e collo, come dice Darma, e non potevo certo abbandonarli al loro (segnato) destino.
Non ho però mai pensato di trovare poi un'adozione per loro, perché ci si affeziona reciprocamente. Verissimo che un minimo di pianificazione quando si decide di accogliere un animale la si deve fare, però le condizioni agiate di oggi possono consentire di prendere con sè uno o più animali, ma siccome nessuno ha la sfera di cristallo per conoscere il futuro, basta un rovescio economico, che può essere anche la perdita del lavoro, per ritrovarsi in braghe di tela; quindi prevedere lascia un po' il tempo che trova. Francamente non sto a pensare che un domani potrebbero essere necessarie cure mediche per il gatto, così come non sto a pensarci per noi umani; se dovessi cominciare a farmi certi pensieri, mi butterei a mare! Figli: se tutti quelli che non possono allevarli dignitosamente (bisogna anche vedere cosa intende per dignitosamente) evitassero di mettere al mondo nuove vite, avremmo un mondo intero di soli figli di gente di un certa fascia socio economica. Sarebbe un ottimo sistema per ovviare alla sovrapopolazione mondiale, a vantaggio di chi e a danno di chi è lapalissiano. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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25-09-2024, 08:32 | #28 |
Re: Per adottare un gatto è necessario essere abbienti?
il fatto è che nel nostro paese non dovrebbe esistere una persona così povera da non poter adottare dignitosamente un gatto. Se esiste il problema non è il gatto, non è la persona ma l'occidentalizzazione di questo paese (e qui il minuscolo di paese ci sta tutto) che lo a portato ad avere gente ricchissima e gente poverissima come in america.
Diventa quindi, non un discorso della singola persona, se fa bene o se fa male, ma un discorso politico cui occorre dire no. E qui mi fermo per ovvi motivi. Graffi? prima li rendo poi ti cerco per darteli Dopo 100aa di pratica hai la patente di Buon Gattofilo La mutua fortuna è convivere, la loro iella è vivere con noi inetti |
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25-09-2024, 09:07 | #29 | |
Re: Per adottare un gatto è necessario essere abbienti?
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25-09-2024, 09:31 | #30 | |||
Re: Per adottare un gatto è necessario essere abbienti?
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Se decido di prendere un gattino, devo mettere in preventivo che presto o tardi dovrò portarlo dal veterinario per una visita di routine e la vaccinazione; se sono un disoccupato che fatica a procurarsi da mangiare e alla fine del mese ha in tasca 2 euro, secondo me è meglio rimandare l'adozione. Quote:
Proverò ad articolare il mio punto di vista: i figli costano. Molto più degli animali. Costano quando sono piccoli, quando sono bambini e quando sono adolescenti. Per un certo periodo costano anche da maggiorenne, se uno vuole offrir loro una chance di avere successo nella vita e di seguire le proprie aspirazioni. Ora, se una donna guadagna 1000 euro al mese e vive in affitto con un partner disoccupato, decisamente non è il momento giusto per fare un figlio. Anche guadagnandone 1500, visto il periodo di enormi rincari su tutto. Dal mio punto di vista, un adulto responsabile aspetta, non tanto la ricchezza che per molti non arriverà mai, ma un minimo di stabilità economica prima di imbarcarsi in una simile impresa. Non lo dico soltanto per il bene del bambino, ma anche per il benessere personale e della coppia: le difficoltà economiche possono distruggere un rapporto, anche uno sincero, perché causano un costante stato di stress emotivo. Se già in due si fa fatica e si debbono fare grosse rinunce, mi sembra assurdo aggiungere un nuovo membro al nucleo familiare. Certo, si potrebbe discutere a lungo su cosa significhi "dignitosamente", che in realtà non ha nulla a che fare con l'agiatezza: i bambini sono resi più felici dal coinvolgimento e dalla partecipazione emotiva dei loro genitori, che non da giocattoli costosi o vestiti firmati. Senza addentrarci nei possibili risvolti psicologici, mettiamola così: se ogni volta che un bambino chiede qualcosa (ovviamente non un Iphone, magari un giocattolo da 20€) la risposta è sempre "no" perché non ci sono i soldi, dal mio punto di vista si poteva fare a meno di metterlo al mondo; se ogni volta che passa il pomeriggio fuori con gli amichetti (si fa ancora? Io lo facevo, ma vivevo in paese) non ha in tasca nemmeno 2€ per comprarsi un gelato, idem. I casi in cui la "capacità di mantenerlo dignitosamente" si perde in un secondo momento sono differenti: se uno dei genitori perde il lavoro quando si hanno già dei figli, toccherà arrangiarsi con quel che rimane, mica si può darli via. Lo stesso vale per gli animali: se domani dovessi perdere il lavoro, mi dispererei, ma non mi passerebbe nemmeno nell'anticamera del cervello di dare via Maui, perché Maui è MIO (so bene che non lo è; è un'affermazione di possessività per indicare un legame, non una dichiarazione di possesso) e di abbandonarlo in giro, o affidarlo a qualcun altro, non se ne parla nemmeno. (Certo, se finissi letteralmente in mezzo alla strada, penso che chiederei se tra i miei amici c'è qualcuno che è disposto a tenerlo al sicuro e al caldo, almeno lui) Perciò, io non interpreto "bisogna essere abbienti" come "se le vostre entrate dovessero diminuire, date via il gatto", quanto piuttosto come un avvertimento a considerare che vivere con un gatto ha il suo peso dal punto di vista economico e potrebbero presentarsi anche spese impreviste, dovute magari a situazioni mediche che potrebbero peggiorare e causare ulteriori problemi all'animale (e spese extra) se non affrontate tempestivamente; senza contare che, fin troppa gente che possiede animali domestici decide di NON affrontare suddette spese, anche quando possono permettersele, perché "sono troppi soldi per un gatto" e allora è meglio che lascino perdere in partenza. |
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