Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Gattili e colonie Richieste d'aiuto, suggerimenti e consigli su gattili e colonie. |
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03-06-2011, 22:23 | #1 |
Una legge che impone di lasciare i micini nelle colonie, è vero?
Ciao
Ma è vero che esiste una legge che impone a chiunque, gattare inclusa, di lasciare i micini della colonia dove sono? Come forse qualcuno sa, da qualche mese, sto aiutando delle dipendenti di una azienda che a loro volta stanno aiutando i 9 micioni che vivono nel giardino; hanno legalizzato la colonia e a fatica sterilizzato le 4 femmine dopo che hanno messo al mondo 10 micini. Io non ho esperienza e loro neanche Adesso 6 micini sono a casa di una ragazza che se ne sta prendendo cura in attesa delle adozioni. Stasera mi chiama perplessa una delle ragazze dicendo che con le adozioni, che abbiamo deciso di fare con il modulo apposito ecc..., dobbiamo forse stare attente perchè una sul treno, a cui lei ha raccontato la storia della colonia, le ha detto appunto che esiste una legge che impone di lasciare i micini nella colonia. Quindi in pratica non bisogna dire da dove arrivano i mici! No dai a me sembra troppo una cavolata! Sosteneva anche che la ASL a pieno potere sulla colonia stessa....ma... E poi questa tipa sosteneva che il modulo non serve a nulla perchè alla fine se scopri che il micio non viene trattato bene e te lo vuoi riprendere loro ti possono incastrare con la storia di questa legge ecc... Ma dai...è una cavolaia, vero???? Posso magari capire che un'estranea non possa prelevare di nascosto un gatto di colonia, ma che alla "gattara titolare" non sia permesso di operare per fare il bene dei gatti stessi mi sembra proprio un str.... Mi spiegate x favore??? Grazie, Giulia |
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03-06-2011, 22:34 | #2 |
Re: Una legge che impone di lasciare i micini nelle colonie, è vero?
Ti spiego per quello che ne so io e per come agisco io come gattara di associazione. La tizia del treno ha ragione su tutti i fronti. I gattini nati in colonia "dovrebbero" essere lasciati nella colonia. Uso il condizionale perché poi a tutti gli effetti nessuno lo fa, o meglio, se i mici sono gestibili e magari a rischio di vita, li preleva con la scusa di curarli e poi cerca loro una casa. Ma è meglio, davvero, se tutto questo lo fa senza troppa pubblicità. L'Asl potrebbe non condividere questa decisione. E' un paradosso, lo so, ma anche da me funziona così.
Per quanto riguarda il modulo, mi spiace, ma la tipa ha ragione anche su questo. Noi volontarie lo usaimo un po' come deterrente per quelle persone che adottano con superficialità, ma a conti fatti, se l'affidatario non si attiene a quelli che "sarebbero" (uso ancora il condizionale) i suoi doveri, non puoi muovere alcuna azione legale per sottrargli l'animale. Il modulo, di per sè, non ha alcun valore legale. Se ci pensi bene, quante persone conosci a cui son stati portati via animali facilmente? Anche a fronte di un modulo firmato. Neppure i canili hanno facilità in queste cose. Il discorso è un po' complicato, ma è così. Baldo...canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
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04-06-2011, 03:34 | #3 |
Re: Una legge che impone di lasciare i micini nelle colonie, è vero?
Dipende..
io con il foglio di affidamento firmato e fotocopia dei documenti, una volta ho fatto denuncia ai carabinieri e mi sono fatta restituire un cagnolino, che durante un controllo post adozione ho scoperto essere picchiato dal compagno della adottante (che veniva picchiata pure lei..) che neppure viveva con lei..ma quando c'era picchiava tutti.. bisogna vedere quali motivazioni ci sono nel volerlo riprendere.. Cmq la legge tutela i gatti, e le colonie, ma non è vero che non si possono adottare, sarebbe come tutelarli ma obbligarli ad una vita in strada per sempre.. specie i piccoli che non sono ancora registrati e ufficializzati. |
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04-06-2011, 07:30 | #4 |
Re: Una legge che impone di lasciare i micini nelle colonie, è vero?
Beh, ma Pupa, quella del cagnolino, avrebbe avuto esito positivo anche se non gli fosse stato fatto firmare alcun modulo. Non è mai però troppo facile sottrarre un animale ad un maltrattamento poiché devi mettere in moto il motore della giustizia che si sa con che tempi (e che elasticità) lavora. Un modulo certo aiuta, in qualche modo, ad accelerare i tempi, ma per dire, se tu l'animale non lo vaccini, oppure non lo sterilizzi, non puoi pretenderne la restituzione. Diverso è nei casi estremi. Il caso che hai portato tu ad esempio, è chiaro che è estremo e dimostra come le persone sanno essere false quando fanno richiesta di un animale.
Per i gatti invece, sono contenta che da te sia diverso. Io ho personalmente avuto uno "scambio" di vedute con un ufficiale ASL che mi ha verbalizzato ben 2 multe, proprio perché mi occupavo di mici "randagi" (ecco il motivo per cui io ora li definisco "abbandonati") che mi imponeva di sospendere la mia attività di volontariato poiché la svolgevo presso una piccola strutura (quella dove abitava Baldo e ora vi sono altri 2 gatti) in un centro abitato, arrecando pericolo di epidemie zoonotiche per la cittadinanza. Alla mia domanda "cosa avrei dovuto farne dei cuccioli che avevo trovato per strada, l'ufficiale aveva risposto che sono randagi a tutti gli effetti e che come tali, li dovevo lasciare dov'erano. E' chiaro il mio totale disappunto.... I gatti di colonia invece, se sono regolarmente registrati, si spera che in teoria non si riproducano, ma spesso accade che nel periodo che intercorre tra la cattura e la sterilizzazione, qualche femmina riesca a partorire altri mici. Ecco, per legge QUEI mici sarebbero (sempre col condizionale) da lasciare per strada. E' chiaro che nessuna gattara lo fa. Ma se becchi il pignolo, quello stronxo, potrebbe muoverti una bella denuncia. Solo che si sa, queste cose lasciano il tempo che trovano. Io, per scrupolo, data la mia esperienza passata, preferisco non rischiare, tenendo "segreta" la provenienza de gattini. Poi, se uno ci ragiona, un gattino abbandonato diventa randagio, è normale che se ne occupi accudendolo (quante cucciolate si trovano nei cassonetti...), ma abbandonato è un discorso...nato in una colonia è diverso. E su questo punto vorrei spendere una parola. In 12 anni di volontariato mi è capitato più volte di recuperare mici nati in colonie, magari appena registrate. Seppur portati via per tempo (ossia al limite dello svezzamento, talvolta a meno di 2 mesi per evitare che acquisissero troppo l'indole poco docile), ho dovuto rendermi cosciente di aver fatto una gran cavolata poiché la selvaticità è in qualche modo parte del dna di un soggetto e capita che i mici nati da gatti selvatici, crescano con caratteri molto poco socievoli, al punto tale da condurre una vita intera in gabbia poiché inadottabili. Io ho la fortuna di avere una persona che in passato mi ha ritirato parecchi gatti con tale indole e hanno trovato serenità solo dopo essere stati rimessi in libertà (territorio comunque protetto e sicuro) ma non si adatterebbero mai ad una vita in casa. Questi sono i casi in cui io per prima, auspico che i cuccioli nati da gatti selvatici e che mostrano carattere poco socievole (come ho detto nel mio primo intervento), vengano lasciati dove sono. Vivranno meno, ma vivranno meglio poiché costringerli ad una vita in casa sarebbe peggio. Questi errori purtroppo si commettono tuttora e moltissimi rifugi e gattili hanno soggetti di questo tipo. Concludo per cui dicendo che bisogna valutare sempre bene la situazione. Scusate la lungaggine. Baldo...canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
Ultima Modifica di Va lentina; 04-06-2011 at 07:33. |
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04-06-2011, 10:34 | #5 |
Re: Una legge che impone di lasciare i micini nelle colonie, è vero?
Grazie delle risposte ragazze!
Effettivamente una sfaccettatura positiva ce l'ha questa legge, in un mondo di orchi umani i gatti sarebbero tutelati! Ma nella realtà di tante (angeli) gattare come quelle qui del forum be'... Io lascerei carta bianca a loro! Comunque....ovviamente non si può coniare una legge x ogni situazione! A questo punto credo che procederemo anche noi mantenendo il silenzio sulla provenienza Anche noi Vale abbiamo deciso a malincuore di prelevare i piccoli; per inesperienza le ragazze hanno aspettato l'asl che ovviamente non è mai arrivata e ad un certo punto si sono trovate le 4 femmine incinta. prima che sono riuscite a trovare qualcuno disposto a dare una mano, 3 hanno partorito e da qui i 10 pelosetti di cui dicevo all'inizio! Lasciare i piccoli in colonia sarebbe stato impossibile, un po' per una questione economica, le ragazze sono tutte in cassa a singhiozzo, fanno già fatica a sopravvivere loro e con i mici fanno davvero i salti mortali in più non si conosce il destino dell'azienda che potrebbe chiudere da un momento all'altro e a quel punto non potrebbero più entrare. Insomma spero che i cucciolini trovino presto una nuova casa nella quale si possano ambientare al meglio! Un abbraccio, Giulia |
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05-06-2011, 12:36 | #6 |
Re: Una legge che impone di lasciare i micini nelle colonie, è vero?
c'è una legge, la legge nazionale 281, che dovrebbe essere la bibbia di tutti coloro che operano gli animali, legge che poi deve essere recepita con leggi regionali, che detta delle norme. Una di queste dice che "è fatto divieto di allontanare i gatti liberi dal loro habitat".
Questo cosa significa? che nessuno, nè pubblico nè privato può decidere, salvo alcune eccezioni stabilite dalla legge, di prendere un gruppo di gatti che abitano in un posto A e di metterli in un posto B. Ovviamente, la legge che si riferisce al benessere dei cani e dei gatti che non hanno una casa, va SEMPRE letta appunto dal punto di vista di ciò che è meglio per loro. Mi spiego: se accanto a dove c'è un gruppo di gatti viene costruita un'autostrada, è ovvio che sarò meglio spostare i gatti, per la loro incolumità. O se di un gruppo di gatti liberi, nel tempo, è rimasto un solo esemplare, anziano e malato, sarò meglio toglierlo da lì e metterlo in una struttura. Se un gatto è abbastanza domestico, anche se vive per strada, se è un gatto che può stare bene in una casa, nulla vieta che venga adottato e messo in una casa. Sempre pensando che il principio ispiratore della legge è quello del benessere del gatto. E' però evidente che una persona qualsiasi che passa, vede un gruppo di gatti che si capisce che sono accuditi, vede un gatto che gli piace, non può prenderlo e portarselo a casa. La logica, la creanza, il rispetto per le persone impone che prima di prendere quel gatto dalla strada e portarselo a casa deve mettersi in contatto con la persona, o le persone, che stabilmente si occupano di quei gatti. Mi sembra che questa sia una norma del vivere civile. Sarà poi quella persona a dire sì te lo puoi prendere, no non te lo prendere. Per i cuccioli, soprattutto se domestici, non vi è dubbio che debbano essere tolti dalla strada. E, soprattutto, nelle colonie non dovrebbero nascere gatti ... |
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05-06-2011, 14:10 | #7 |
Re: Una legge che impone di lasciare i micini nelle colonie, è vero?
per alcune cose che si è detto trattando si di un forum pubblico non si potrebbe chiedere ai mod di cancellarlo onde evitare.... beh avete capito
La perfezione non è il mio forte, ma al mio gatto piaccio così come sono.Lunanera I miei piccoli angeli e i mici dispersi sempre nel mio cuore. |
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05-06-2011, 14:24 | #8 | |
Re: Una legge che impone di lasciare i micini nelle colonie, è vero?
Quote:
la sede legale e operativa, registarata, della mia associazione era casa mia, e i mici da curare erano tutti collocati tra casa mia e casa delle altre volontarie. è vero che esiste la differenza legale tra nato randagio di colonia, e abbandonato presso una colonia, ma poi chi mai la sa, se non la gattara che se ne occupa.. non di certo la ASL che qui fa ben poco (nulla di nulla..anzi) La legge regionale, almeno per iscritto, integrativa alla 281, qui è anche molto meglio e più specifica, ma non vieta assolutamente di adottarli.. dovrei rileggermela bene perchè è da un pò che non la consulto, cmq quando dice che "è fatto divieto di allontanare i gatti liberi dal loro habitat" è per tutelare che i gatti non vengano presi e abbandonati altrove, in realtà al significato di "inadottabilità" ci si arriva con poca chiarezza e secondo me non è per nulla attendibile questa opinione, che è interpretabile. ps. si, i mici nati randagi spesso restano selvatici, se non vengono allontanati molto presto dalla mamma. io ho raccolto e fatto adottare micini presi a 2 mesi e oltre che sono rimasti un pò diffidenti, quelli tolti alla mamma a 1 mese invece si sono addomesticati del tutto e sono diventati buonissimi come quelli nati in casa |
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05-06-2011, 14:37 | #9 | |
Re: Una legge che impone di lasciare i micini nelle colonie, è vero?
Quote:
Comunque quello che voglio dire è che spesso si cerca di "imporre" l'addomesticamento a gatti palesemente nati con indole selvatica con il risultato che i più fortunati, si rendono docili e adatti alla vita di casa, altri invece, pur perdendo l'aggressività, conducono una vita carica di stress e inadattamento alla vita in casa. Lo dimostra il fatto che molti gatti trascorrono la loro vita, quattati negli angoli più remoti della casa....vivono di notte quando tutti vanno a dormire (ne conosco diversi) e preghi sempre che non si ammalino perché non sapresti come curarli. Quando mi capitano gatti così, davvero mi chiedo quanto sia giusto costringerli a stare in casa.... Come dice Klem, nelle colonie non dovrebbero nascere gattini, ma è un dato di fatto che invece accade. Accade perché non si riesce ad intervenire per tempo, accade perché la gente disonesta abbandona mamme incinte, accade perché le nascite dei cuccioli (e di intere colonie) è praticamente quasi sempre causata dalla negligenza dell'uomo. Ovviamente, se una cucciolata è a rischio e soprattutto mostra segni di docilità, non la lascio certo in strada (come ho detto nel mio primo intervento). La legge, ovviamente, deve fungere da deterrente per coloro che pensano di poter spostare i gatti nati liberi, a loro piacimento. Mica tutti li preleverebbero per salvarli....ma solo perché gli arrecano fastidio. Purtroppo. Baldo...canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
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06-06-2011, 20:21 | #10 | |
Re: Una legge che impone di lasciare i micini nelle colonie, è vero?
Quote:
in piena estate, emergenza cucciolate, le prime a cercare adozione erano gli abbandoni di mici chiaramente buoni e domestici, e i nati randagi, ai quali si iniziava l'addomesticamento il prima possibile, venivano dopo.. alla fine, in autunno, in qualche modo tutti però erano addomesticati e trovavano casa.. secondo me conta tantissimo il fattore tempo, devono essere separati dalla mamma, se selvatica, il prima possibile, anche a 3 settimane... pur di addomesticarli.. anche io ho dovuto reinserire in colonia 3 fratellini che non erano adottabili.. |
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