Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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No ai maltrattamenti e abbandoni degli animali Dite la vostra sui maltrattamenti e gli abbandoni degli animali. |
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19-04-2012, 09:30 | #21 |
Re: allevatori e trasportatori coscienziosi
E' stato recentemente provato che i vegetali hanno terminazioni nervose non dissimili dalle nostre, per cui sì, soffrono ad essere sradicati e bolliti.
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19-04-2012, 14:12 | #22 |
Re: allevatori e trasportatori coscienziosi
mioddio qui non ci si salva più....
Discussioni come queste, davvero, non fanno che inasprire la situazione e non portano a nulla. Io ho il massimo rispetto e la massima stima per coloro che non mangiano nulla di origine animale e ne conviene che tutta la loro vita ruoti attorno al "non nuocere" al pianeta a 360° (non usare l'auto, non usare energie non rinnovabili, non fumare ecc...insomma, non fare nulla che in qualche modo possa nuocere ad altri, siano essi vegetali animali o esseri viventi evoluti come l'uomo). Coerenza, io la chiamo così. Siccome però so che non esiste al mondo nessuno (almeno, non che io conosca) che sia così leggero da pesare meno di una foglia su questo pianeta, la mia stima e il mio rispetto si fermano laddove inizia quello degli altri nei miei confronti. Non è necessario continuare a processare gli onnivori (da parte di coloro che non mangiano carne o nulla di origine animale). Sarebbe sufficiente pubblicizzare un consumo più consapevole. Ha mille volte più presa (su di me) essere messa di fronte all'evidenza del cattivo stato in cui vengono allevati e trasportati gli animali che non l'idea che vengano macellati per soddisfare la richiesta degli schiavi del consumismo. Se ci si sapesse frenare di fronte alle proprie idee, si otterrebbe sicuramente maggiore ascolto. Se tu mangi carne e io no, non è rimproverandoti il tuo stato di onnivoro che posso sperare di ottenere il tuo interesse in quel che ho da dirti. Non so...ogni volta si finisce con le stesse frasi. Mangiamo carne come la mangiavano i nostri antenati e siamo esseri umani evoluti. Peccato che l'evoluzione ha portato alle conseguenze che tutti i giorni vediamo attraverso i servizi dei media che ci sbattono in faccia le condizioni in cui questi poveri animali vengono cresciuti e portati al loro destino, per soddisfare la richiesta (esagerata) del mercato. Per cui, non è condannando chi mangia carne che le cose cambieranno. Sono fermamente convinta che se tutta l'umanità smettesse di cibarsene, si scatenerebbe un marasma incontrollabile dove davvero si rischierebbe di venire divorati dalla quantità di animali che indiscriminatamente e incontrollabilmente si riprodurrebbero. Eticamente ogni nostro intervento per limitarne la crescita demografica sarebbe scorretto. Per cui, dopo tutta sta patafiata, non ne convenite che forse, prima di ogni altra cosa, bisognerebbe rendere consapevoli le persone sulla quantità, più che sulla qualità? (che poi la qualità ha solo da guadagnarci quando la quantità è ridottamente prodotta) Baldo...canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
Ultima Modifica di Va lentina; 19-04-2012 at 14:14. |
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19-04-2012, 14:54 | #23 | |
Re: allevatori e trasportatori coscienziosi
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ugo |
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19-04-2012, 14:55 | #24 |
Re: allevatori e trasportatori coscienziosi
Volevo scrivere "che non provano pieta'"
ugo |
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19-04-2012, 16:16 | #25 | |
Re: allevatori e trasportatori coscienziosi
Quote:
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19-04-2012, 17:37 | #26 |
Re: allevatori e trasportatori coscienziosi
...ma, a prescindere da chi mangia o non mangia carne, ognuno mette nel suo corpo ciò che vuole sua la responsabilità sue le conseguenze, mi piacerebbe che per una volta si uscisse dalla diatriba degli accusati e degli accusatori, per entrare in una riflessione un filo più ampia ed attuale:
-non è realistico affermare che la nostra alimentazione ed il nostro modo di alimentarci (di tutti i cibi senza esclusione) impatti sul mondo allo stesso modo dell'impatto che hanno le altre specie con cui condividiamo il pianeta -non è altrettanto realistico affermare che il nostro impatto sia uguale a quello anche solo di 50 anni fa..esempio su tutti: nei supermercati si vendono pomodori importati dall'Olanda...pomodori dall'Olanda in Italia!!! suvvia -è realistico invece affermare che viviamo in un mondo di commercio globalizzato, dove il cibo e la sua produzione sono pilastri dell'economia stessa -è realistico affermare, purtroppo, che quando l'essere umano sente odore di guadagno è pronto a tutto, anche a rifilare sole tremende e orribili ai suoi simili(è necessario generalizzare, poi chi si muove con diverso spirito lo sa e sa di non doversi sentire coinvolto) -è realistico affermare che nella nostra parte di mondo tante patologie, fisiche e psicologiche, derivano da un errato rapporto col cibo -è altrettanto realistico affermare che l'indotto creato dal rapporto col cibo frutti enormi guadagni a cliniche private, industrie farmacologiche, editoria, mondo dei trasporti, etc. -è altrettanto realistico affermare che le modalità di produzione del cibo così come è venuta a strutturarsi in questi ultimi anni abbia arricchito pochi e impoverito molti Questo, fra le tante, è a mio parere ciò che non va.. Io credo che il cibo sia un diritto, di ogni specie vivente, non trovo giusto che il cibo sia un mercato per pochi e un lusso per i più, tanto per cominciare. Noi siamo qui, per male che ci vada, possiamo scegliere fra mangiare carne o pesce o alghe... ...possiamo scegliere, possiamo discutere e anche scannarci su ciò che è o meno giusto mangiare... ..abbiamo addirittura la possibilità di chiederci quale dieta sia meglio somministrare ai nostri gatti o ai nostri cani.. ma noi siamo in fondo un'esigua minoranza, che mi pare, scusatemi, perda il suo tempo in discussioni sterili che, scusatemi ancora una volta, mi sembrano sempre più bellisimi alibi ideologici per continuare a permanere in questo stato di cose. I macelli crudeli, gli abusi e i maltrattamenti sugli animali (dalle mucche, alle oche, ai maiali, ai gatti agli insetti che grazie ai diserbi selvaggi stanno scomparendo dalle nostre campagne) derivano da un sistema che, come dice Va lentina, punta sulla quantità e la quantità non è altro che il sostegno alla produzione. Il nostro modello produttivo di mondo occidentalizzato sta crollando, è innegabile, e io mi chiedo perchè ci si perda a giustificarsi nelle proprie scelte o arroccarsi sulle proprie posizioni, tanto in ogni modo, per fare esempio personale, io vegana sono e vegana resto, il mio compagno mangia carne e carne continua a mangiare...affari suoi e affari miei.. lui mi porta i pro della sua scelta e i contro della mia scelta e io gli porto i pro della mia scelta e i contro della sua... cresciamo nella discussione ed entrambi seguiamo la strada che ci porta ognuno a proprio modo ad acquisire sempre maggiore consapevolezza della necessità di trovare strade alternative a livello energetico, di trasporto, di consumo per lasciare a chi verrà il più possibile di questo mondo, che in fondo è solo un prestito che le generazioni più giovani fanno alle generazioni più vecchie.... ...mi fa molto arrabiare invece che le vecchie generazioni, in nome della ricchezza individuale abbiano dimenticato questa verità e mi, ci, abbiano lasciato questo mondo in crisi, sporco e consumato dalle loro irresponsabilità... Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi |
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19-04-2012, 17:40 | #27 | |
Re: allevatori e trasportatori coscienziosi
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Anche la mia adorata Sophie è morta di Fip a sette mesi portandosi via i nostri cuori. Fatti coraggio, se puoi |
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19-04-2012, 17:48 | #28 |
Re: allevatori e trasportatori coscienziosi
@Paco...
Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi |
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19-04-2012, 23:59 | #29 | |
Re: allevatori e trasportatori coscienziosi
Quote:
Non scadiamo nelle provocazioni semplicistiche. Hai molti più argomenti dalla tua e li sai anche usare! Terminazioni nervose sì. Che gli stimoli di queste terminazioni nervose vengano elaborate no. E siano classificabili come "dolore" (nel nostro quadro di riferimento emozionale), nemmeno. I vegetali non possiedono un sistema nervoso centrale come gli umani o come gli animali. E' davvero imparagonabile questo aspetto. Così come lo sarebbe, a mio modestissimo avviso (sebbene non ancora vegetariana e probabilmente mai vegana), dal punto di vista economico e di impatto ambientale. Complimenti agli interventi di Va lentina e MicioFran, sempre ben argomentati. Questo dovrebbe essere il modo di confrontarsi. Pur partendo da realtà diverse, non trovo così distanti i rispettivi modi di approcciare il problema. Entrambe avete dato un respiro più ampio alle posizioni, nella mia lettura. Gli estremismi e la chiusura fanno male a entrambe le posizioni. Io sono molto vicina al vegetarianesimo anche se ancora il mio regime alimentare non è completamente privo di carne, ma rispetto (e credo lo farò sempre) chi non ha intenzione di fare questa scelta. Rispetto meno chi vuole a tutti i costi negare l'evidenza della necessità di un consumo più consapevole di ogni risorsa (non solo alimentare). Mi piace molto il discorso di Va lentina sulla coerenza. Mi professo un consumatore attento.. mangio poca carne o la compro dall'allevamento sotto casa e poi me ne frego dei farmaci che consumo, di che mezzo uso per spostarmi, di quanti e quali prodotti per pulire in casa uso.. buttando candeggina nello scarico come fosse acqua e comprando le fragole in gennaio... perché son tanto rosse, o i pomodori dall'Olanda appunto. Ecco, io preferisco una visione d'insieme. Non sono un consumatore a impatto zero. Non lo sarò mai credo. Non ho i soldi per comprarmi una macchina elettrica, ne' per farmi i pannelli solari... ma tutto quello che è in mio potere fare per ridurre questo impatto e rispettare un modo di consumare che sia attento al risparmio e non all'accumulo, che si prefigga di preservare anziché di sperperare o guadagnare... devo almeno provare a farlo. Quantomeno mi devo informare su come fare sempre nuovi passi in quella direzione (e, se posso e mi è consentito, divulgo!). Che è l'unica strada che vedo onestamente. Divulgo, non attacco. Faccio i banchetti con il Gas. Faccio le fiere di paese e faccio vedere come produrre il detersivo con i limoni. Parlo con le persone, tutte le volte che posso. Barricarsi dietro una e una sola posizione e non fare un bagno di realtà (ripeto - da entrambi i punti di vista), è decisamente poco produttivo, per usare una parola tanto cara al nostro mercato. Il confronto porta crescita. Avere ragione... sulla teoria.. e poi non ottenere risultati nella pratica.. boh. Forse è una perdita di tempo. ************************** Simona con Kiwi, Nocciola e Mirtillo |
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20-04-2012, 10:16 | #30 | |
Re: allevatori e trasportatori coscienziosi
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