Vaccini

Originariamente inviato da SerenaF

Mah, secondo me dipende da caso a caso; mi spiego, le case di molti gattari, tra stalli, nuove adozioni, trovatelli, ecc..., sono dei porti di mare in cui, insieme ai nuovi venuti, possono entrare anche dei virus: in questo caso io ritengo utile un piano vaccinale con richiami annuali o, al massimo biennali (ma meglio annuali) anche e soprattutto per la Felv. Idem per chi non fa stalli, ma lascia uscire il proprio gatto.
Per chi invece ha un gatto (o anche 2,3,4...) tenuti sempre in appartamento che non hanno contatti con altri gatti, si possono anche diradare i vaccini oppure eseguire il test dei vari titoli anticorpali, prima di effettuare un altro richiamo.
Io per ora i miei mici li ho sempre vaccinati annualmente anche perché non escludo l'eventualità di rifare uno stallo in futuro e perché d'estate le portiamo in campagna (o portavamo: l'ultima volta Chiquita ha piantato un tale casino in macchina che ci siamo chiesti se è il caso di sottoporla ancora a tutto questo stress, anche se poi ovviamente, una volta là, si diverte un mondo a correre in mezzo all'erba). Il mio veterinario è più "possibilista" riguardo al trivalente e più rigido sulla Felv, anche perché mi ha raccontato che gli sono capitati a ripetizioni casi in cui famiglie con un gatto hanno adottato un altro micetto, apparentemente sanissimo, per poi ritrovarsi in capo a qualche mese con 2 gatti con Felv conclamata.

Logico dipende sempre da situazione a situazione.. I miei non escono, ma sono abbastanza numerosi quindi probabilmente me lei farà vaccinare ogni due anni e non ogni 3, ma ne parleremo con calma... tanto il prossimo è Mickey a giugno (che deve fare sicuramente il richiamo dopo il primo anno).
Per la FeLV d'accordissimo, tutti gli anni se il micio esce e se si fanno stalli senza separazione.

[Brioche:)]

Adesso, con la possibilità di vedere se e quanti anticorpi ci sono, sarà più facile decidere se fare un vaccino o meno!!

[SerenaF]

Mi sta venendo un dubbio (da brava succube dell'industria farmaceutica ); nulla toglie che, benché se ne abusi talvolta, forse in mancanza di protocolli condivisi, la pratica della vaccinazione, negli animali, come negli umani, porti indiscutibilmente dei benefici, proteggendoli da malattie potenzialmente letali. Ora, io sono d'accordo nel dire che un gatto che vive in appartamento sotto una campana di vetro, forse non ha bsogno di essere vaccinato tutti gli anni, ma questi orientamenti (lo vaccino una volta sola, massimo due, ecc), non riflettono un generale scetticismo verso i vaccini, già ampiamente diffuso per gli umani (pare siano sempre di più i genitori che scelgono di non vaccinare i figli) e che forse ora comincia a prendere piede anche nell'ambito della medicina veterinaria?

Originariamente inviato da SerenaF

Mi sta venendo un dubbio (da brava succube dell'industria farmaceutica); nulla toglie che, benché se ne abusi talvolta, forse in mancanza di protocolli condivisi, la pratica della vaccinazione, negli animali, come negli umani, porti indiscutibilmente dei benefici, proteggendoli da malattie potenzialmente letali.

Certo che sì!! Io non sono assolutamente contro i vaccini, anzi hanno salvato tantissime vite, ma mi fido di quello che mi dice la mia vet che conosce le condizioni di vita dei miei gatti (e applica gli stessi protocolli con i suoi). Se ritiene che non sia necessario vaccinare ogni anno gatti che vivono in casa, di non vaccinare più Milou (che è senior e FIV+) e che non vale la pena di vaccinare ora Mimi, mi fido anche perché quello che sostiene va contro i suoi interessi economici...

[SerenaF]

Originariamente inviato da 7M

Certo che sì!! Io non sono assolutamente contro i vaccini, anzi hanno salvato tantissime vite, ma mi fido di quello che mi dice la mia vet che conosce le condizioni di vita dei miei gatti (e applica gli stessi protocolli con i suoi). Se ritiene che non sia necessario vaccinare ogni anno gatti che vivono in casa, di non vaccinare più Milou (che è senior e FIV+) e che non vale la pena di vaccinare ora Mimi, mi fido anche perché quello che sostiene va contro i suoi interessi economici...

Non mi riferivo assolutamente alla tua veterinaria che anzi è da ammirare, come scrivi tu, per il fatto di anteporre l'etica professionale a un guadagno facile; era una domanda estemporanea che mi è sorta, data la crescente avversione per i vaccini, soprattutto nell'ambito della medicina umana, che ha creato un allarme soprattutto tra i pediatri. Poi, per l'appunto, il vaccino, come ogni altro strumento terapeutico e di profilassi, dev'essere usato in maniera intelligente e non abusato.

[nicoletta]

Se fosse del tutto necessario fargli il vaccino annualmente, sinceramente glielo farei, ma con il tempo mi sono accorta che è difficile capire dove finisce l'amore per gli animali e dove comincia l'amore per il denaro. Meno male che non tutti i medici sono così, anzi forse io ho avuto sfortuna, ma uno che mi fa pagare ad esempio 30 euro per una visita fatta a un gatto dentro un trasportino, con una lampadina per controllare un orecchio, beh mi fa dubitare...
Comunque di tanti vet che ho incontrato, nessuno mi ha mai detto: lascia perdere,tanto il gatto sta sempre in casa e non ha contatti diretti con altri animali... e come la vet di 7M (ma anche di altri utenti, è solo un esempio) sa che a volte i vaccini si possono lasciare da parte, mi sembra molto strano che altri nella stessa situazione li consigliano a spada tratta. Forse sono malfidata io...

Tranquilla SerenaF ho capito era solo per dire che io non sono assolutamente contro i vaccini, dei quali comprendo l'importanza, nonostante i miei gatti non vengano vaccinati ogni anno!!

[SerenaF]

Un discorso del genere- vaccini con frequenza biennale- me l'ha accennato solo il mio veterinario attuale dopo che io avevo lanciato il sasso (ovvero gli avevo detto di aver letto in giro un articolo dove si diceva che la risposta immunitaria in un gatto adulto sano dura ben oltre i 12 mesi), ma poi abbiamo concluso che, finché le befane andavano in campagna e finché non era esclusa totalmente la possibilità di stalli, era meglio peccare di prudenza. Adesso le condizioni sembrano essere cambiate: stalli non ne faccio più da parecchio tempo e, dopo l'ultima sceneggiata napoletana di Chiquy e Edhel che evidentemente coltivano ambizioni da soprano, mio padre ha detto che lui si rifiuta categoricamente di trasportarle in campagna. Siccome, di solito l'estate rimango in città a fare da pet-sitter, vuol dire che resteranno con me a farmi compagnia. Quindi ne riparlerò sicuramente chiedendo se magari non è il caso di diradare una delle vaccinazioni (loro hanno sempre fatto la copertura completa: trivalente + Felv e, come dicevo qualche post innanzi, questo veterinario è molto rigido in fatto di Felv).
Per il resto, posso dire di aver incontrato ben pochi veterinari il cui interesse principale non fossero i soldi, tanto che, se qualcuno me lo chiedesse, potrei fare forse un paio di nomi di veterinari accettabili (facendo seguire ai nomi un gigantesco punto di domanda).

[Aletto]

I veterinari fanno riferimento al foglietto illustrativo. Le industrie hanno deciso autonomamente quanto deve essere alto un titolo anticorpale per dare una copertura adeguata, m questo titolo indica assai poco quanto valide siano le difese immunitarie del singolo animale, dà solamente informazioni sullo stato vaccinale e non prende in considerazione la presenza delle "cellule della memoria" che si attivano a distanza di anni
Poi ci sono ceppi che variano continuamente come quello del calicivirus ed i ricercatori suppongono che le ripetute vaccinazioni possano favorire la mutazione in ceppi più aggressivi e resistenti
Non penso ci sia collegamento con lo scetticismo (dannoso in alcuni casi) della vaccinazione umana
Non penso che per es nel nobivac tricat ci sia un l'antigene calicivirus mutato per un'adeguata risposta anticorpale, in questo caso faremmo produrre al gatto anticorpi inutili