Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Alimentazione Domande e consigli riguardo tutto ciò che i nostri a-mici mangiano o dovrebbero mangiare |
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07-03-2016, 17:39 | #81 |
Re: "Sai cosa metti nel loro piatto?" - Conferenza in provincia di Milano
Non c'è scritto nulla, ho guardato in tutte le lingue disponibili, anche in russo...
Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme... |
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07-03-2016, 17:45 | #82 |
Re: "Sai cosa metti nel loro piatto?" - Conferenza in provincia di Milano
Opporca paletta. E ora che le dico alla Dottoressa Fusi?!!
"τέτλαθι δη, κραδίη, και κύντερον άλλο ποτ' έτλης." |
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07-03-2016, 17:47 | #83 |
Re: "Sai cosa metti nel loro piatto?" - Conferenza in provincia di Milano
Fai 100 meno tutti gli altri componenti, in generale il valore dell'acqua è intorno al 10%
Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme... |
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08-03-2016, 09:15 | #84 |
Re: "Sai cosa metti nel loro piatto?" - Conferenza in provincia di Milano
Ciao,
ho letto tutta la discussione un po' di corsa, ho due domande: 1. la vet ha risposto alla domanda se sono effettivamente meglio le marche tedesche di quelle italiane? 2. si può avere il file con le slide della conferenza? Grazie! |
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08-03-2016, 23:44 | #85 | |
Re: "Sai cosa metti nel loro piatto?" - Conferenza in provincia di Milano
Quote:
Che il cibo fosse più sano (ma anche l'aria, l'acqua e l'ambiente in generale), non ci sono dubbi. Però, che cani e gatti fossero alimentati in modo così sano, ho altrettanti dubbi. A parte allevatori e persone con buone disponibilità economiche, i cani mangiavano per lo più pastoni fatti in gran parte da pasta, riso e pane (ricordo quando ero piccola una signora vicino a me che faceva il pastone del cane col pane avanzato dalla famiglia) e un po' di carne che erano gli scarti che il macellaio metteva da parte (anche qui, ricordo i pacchettini fatti dal macellaio a chi li chiedeva) e avanzi di cucina. Ma comperare carne "buona" appositamente per gli animali credo fosse considerato uno spreco inimmaginabile. E suppergiù mi pare fosse lo stesso per i gatti, se non peggio. Di fatto che gli animali domestici, anche i gatti delle cascine, non mangiano più esclusivamente topi e uccellini direi che sono parecchi decenni, ma forse di più: quando un animale si avvicina all'uomo tende a nutrirsi anche dei suoi avanzi e i gatti davvero selvatici credo non esitano più da tantissimo nelle nostre zone. Io credo che il primo cibo industriale sia stato un netto miglioramento nella dieta degli animali domestici. Ma all'inizio era un prodotto un po' di nicchia. Pensa che nella mia zona il primo pet shop ha aperto alla fine degli anni '80, li conoscevo perché avevamo amici comuni: e tutti gli davano dei pazzi, che era un mercato senza futuro e che avrebbero chiuso a breve. Le marche, mi ricordo, erano poche. Poi penso che quando invece il cibo industriale si è diffuso molto ed è diventato prodotto anche da supermercato, ci sia stato un calo della qualità, almeno per alcuni prodotti. Io sono convinta che si possa fare sempre meglio nell'alimentazione animale, ma che davvero non si possano fare paragoni con gli anni precedenti al cibo industriale. Quelle che si cercano sono strade nuove, non un ritorno al passato, e sono tutte da verificare. Lizzie Tigre Morgan Mia sul Ponte. |
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09-03-2016, 00:42 | #86 |
Re: "Sai cosa metti nel loro piatto?" - Conferenza in provincia di Milano
Penso che se fosse così facile l'avrebbe fatto da lei senza chiedermelo....
"τέτλαθι δη, κραδίη, και κύντερον άλλο ποτ' έτλης." |
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09-03-2016, 00:42 | #87 | |
Re: "Sai cosa metti nel loro piatto?" - Conferenza in provincia di Milano
Quote:
Non ha ancora risposto! Vi aggiorno! "τέτλαθι δη, κραδίη, και κύντερον άλλο ποτ' έτλης." |
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09-03-2016, 01:18 | #88 |
Re: "Sai cosa metti nel loro piatto?" - Conferenza in provincia di Milano
Ha ragione Viola, in questa sezione ci sono delle guide su come si calcola la percentuale secca sia suo croccantini che sull' umido. Infatti secondo me dire che tale marca ha da etichetta il 7% di ceneri o altro, come leggo spesso, senza conteggiarle sulla sostanza secca, lascia il tempo che trova
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