Grazie Baudelaire e grazie a tutti per aver condiviso
Con me questo enorme macigno fatto di sensi di colpa nostalgia e dolore. Ci sono cose di Minù che non vi ho detto e forse vi faranno capire il perché io fossi così tranquilla di lei, ingenuamente. Con questo non voglio giustificarlo so che la colpa è solo mia ma se sono arrivata a darle questa libertà ci sono dei motivi e dei percorsi che cercherò di spiegarvi. Non l'ho fatto prima perché non ero abbastanza lucida, ora ripensando a tutto ho capito come si è arrivati a questo. Dunque come sapete Minù non ha avuto un rapporto con la sua mamma e so (avendo già avuto un altro gatto tolto precocemente alla mamma) che i gattini subiscono un trauma e sono diversi dai gatti cresciuti con la mamma. Sviluppano un carattere tendenzialmente aggressivo pauroso e vivono in simbiosi (giustamente) con l'umano che li ha cresciuti. E così era anche Minù. Dopo lo svezzamento ed era nella fase più euforica me ne ha fatte passare di tutti i colori, non potevo sedermi e mangiare che lei saliva a rubare il cibo, se avevo cibo in mano me lo toglieva dalle mani graffiandomi. Gli amici che venivano a cena la chiamavano "la gatta indemoniata" perché era aggressiva anche con loro. Sembrava mi odiasse ma nello stesso tempo non poteva staccarsi mai da me. Non sapevo più cosa fare, ma non ero preoccupata per me ma per lei che era sempre ansiosa e non si viveva la sua vita come un gatto normale. Con l'arrivo di Pacio le cose sono molto migliorate soprattutto con me anche. La sua presenza gli ha fatto più che bene e sembrava stesse trovando la sua dimensione. Era diventata dolce e buona e non mi tormentava piu quando mangiavo. Certo lei era sempre lei, un po schizzata e ansiosa ma vedevo che era meno dipendente da me e cominciava anche un Po ad uscire in giardino. Io la vedevo come una terapia il fatto di uscire. Avevo l'abitudine di tenere la porta accostata ma se per caso la chiudevo fuori gli veniva l'ansia e cominciava a miagolare angosciata intorno casa, non so come facesse ma riusciva a capire i miei spostamenti in casa da fuori e si presentava sulla finestra della stanza in cui ero (amore mio
). Mi rattristiva vederla così e invece vedere Pacio trascorrere del tempo in giardino in tutta serenità. Quindi poi la facevo entrare quasi sempre ma a volte cercavo di resistere a non aprirle per permetterle di superare le sue paure ed ansie e poter vivere più serenamente. È successo tutto così velocemente, si sentiva sempre più sicura di stare fuori e la vedevo contenta di ogni giornata che viveva. Tra lei e Pacio però restava sempre lei quella che rimaneva più volentieri in casa. La cosa mi è sfuggita di mano perché non capivo più le sue abitudini. La gatta timida e paurosa era diventata un po meno paurosa e curiosa e io non ho avuto il tempo di prevederne le conseguenze. Per tutti questi motivi mai e poi mai avrei pensato potesse uscire sulla strada. Ora so che anche se il tuo gatto l'hai cresciuto giorno per giorno come un figlio non si può averne il pieno controllo credendo di conoscere ogni suo comportamento. Mia dolce Minù sei andata via proprio quando avevi raggiunto la tua serenità. Non è giusto