Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Alimentazione Domande e consigli riguardo tutto ciò che i nostri a-mici mangiano o dovrebbero mangiare |
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18-07-2017, 13:59 | #1 |
Differenza per i gatti tra cereali, tuberi e affini
Premettendo che mi sono affacciata da poco al mondo dei gatti, e quindi anche alla loro alimentazione, sicuramente mi è ormai chiaro che il gatto è un carnivoro puro, e che quindi la sua alimentazione dovrebbe rispecchiare il più possibile, a livello di macronutrienti e categorie di alimenti, quello che che sarebbe l'alimentazione dell'animale se vivesse in natura.
In questo senso qui, come su altri spazi, in caso di alimentazione industriale, si suggerisce di prediligere alimenti cosiddetti "grain free" (sia per l'umido - cosa più semplice - che per il secco), in quanto in natura il gatto non assumerebbe cereali o altre forme di carboidrati, se non "per caso" o quasi (magari perché le trovano nello stomaco delle loro prede). Parlando in particolare dell'alimento secco, che tutti siamo d'accordo sia da limitare, mi chiedo perché un prodotto contenente cereali come frumento / mais / riso, sia da ritenersi qualitativamente peggiore di uno che contiene patate o altri tuberi, o anche piselli e legumi, che benché proteici, contengono comunque una percentuale discreta di carboidrati e che sono alimenti che altresì il gatto non mangerebbe in natura? C'è un qualche motivo scientifico per cui i cereali sono ritenuti peggiori dei tuberi nell'alimentazione felina, pur essendo entrambi fonti di carboidrati? Vi prego, non linciatemi se è stato un argomento già trattato e ricordate che sono una novellina . |
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18-07-2017, 14:19 | #2 |
Re: Differenza per i gatti tra cereali, tuberi e affini
Molto è marketing! Al momento fioriscono le marche che producono grain free ma che contengono vagonate di patate o simili. La mia ad esempio va in diarrea con le patate!
Diciamo che andrebbero "pesati" i carboidrati, a prescindere dalla loro natura (che siano da riso, mais, patate, tapioca e compagnia bella). Alcuni hanno un indice glicemico molto più alto degli altri, quindi a spanne sappiamo che "fanno peggio". Principalmente perché il gatto non ha gli enzimi necessari per digerire una grande mole di carboidrati, già a partire dalla saliva. Perciò non so se sia meglio il riso, il miglio o le patate...diciamo che la cosa che andrebbe fatta (tenuto conto di tutti i fattori in gioco), sarebbe quella di scegliere alimenti con meno carboidrati possibile, aldilà dell'origine Almeno questo è quello che ho fatto (facevo - non do più croccantini per problemi di intolleranze multiple) io! |
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18-07-2017, 15:02 | #3 | |
Re: Differenza per i gatti tra cereali, tuberi e affini
Quote:
Mentre diventa molto più comprensibile l'utilizzo dei legumi, che hanno un IG tendenzialmente basso. |
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18-07-2017, 15:08 | #4 |
Re: Differenza per i gatti tra cereali, tuberi e affini
Esatto, io ora non sono mai andata a cercare nel dettaglio l'IG, ma sospettavo questo.
Marketing |
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18-07-2017, 15:39 | #5 |
Re: Differenza per i gatti tra cereali, tuberi e affini
infatti è proprio l'ig che è diverso, purtroppo devo ancora approfondire il rapporto insulina/ acidi grassi non esterificati. C 'era uno studio in merito ma se non ricordo male riguardava glucosio, maltosio e teralosio, quando torno a casa ci butto un'occhiata
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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18-07-2017, 15:42 | #6 |
Re: Differenza per i gatti tra cereali, tuberi e affini
qui c'è una tabella degli indici glicemici http://www.vitalia-informa.it/wp-con...-glicemici.pdf
però sono calcolati sull'uomo, non sui gatti. non so se esiste un equivalente felino, ma ci sono articoli che appunto sottolineano il fatto che il metabolismo degli altri animali è diverso da quello umano e quindi è un valore che presenta molti limiti di applicazione http://www.petfoodindustry.com/blogs...n-gone-too-far secondo me è sicuramente cosa buona e giusta fare la conta dei carboidrati, scegliere un secco con meno carboidrati possibili, e soprattutto dare pochissimo secco a favore di umido completo senza carboidrati. di lì in poi, se si notano controindicazioni effettive (es: con le patate hanno diarrea, col mais hanno dermatite, ecc) si evita quell'ingrediente, se no diventare pazzi su tabelle e valori che poi non corrispondono a quelli felini mi sembra un lavoro inutile. Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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