Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Il Resto degli Animali Piccoli e grandi problemi che riguardano roditori, uccelli, rettili ecc. salute, alimentazione, riproduzione |
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09-08-2017, 12:57 | #1 | |
bekoff e l'etologia cognitiva
apro qui per evitare un OT enorme
Quote:
lui dice che l'etologia cognitiva viene sempre vista in modo naif dai colleghi più rigorosi, perchè non si può fare in laboratorio, e perchè entrano in campo le emozioni. però le emozioni fanno parte della vita e della biologia stessa degli animali, che senso ha studiare la mente animale senza studiarne le emozioni? come si può dire di conoscere i topi avendo solo materiale su quanto siano bravi nei labirinti, e sui recettori dei loro neuroni, senza sapere nulla di come vivono da liberi, del coraggio della mamma topo, della gioia dei topolini che esplorano e si infilano in mille pertugi? Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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09-08-2017, 16:05 | #2 |
Re: bekoff e l'etologia cognitiva
Cioè ti vorresti leggere cosa ha osservato Jane Goodall in anni di osservazione degli scimpanzé o cosa ha osservato Frans de Waal per anni sui bonobo? Io no. .
Intanto ti metto questo https://www.google.it/url?sa=t&rct=j...V2c1fEjWlE34Wg e questo https://www.ted.com/talks/jane_gooda...es?language=it L'obbiettivo più difficile degli etologi contemporanei, anche per Bekoff e non ne fa mistero, è spogliarsi di emotività umane per entrare nei panni e nelle emozioni degli altri animali osservati rapportandole alla specie osservata, altrimenti cosa stai lì per anni ad osservare cosa? Dice anche:bisognerebbe essere estremamente prudenti nelle comparazioni tra gli esseri umani e e gli altri animali, resistendo alla tentazione di utilizzare i nostri parametri come pietra di paragone..... introducendo un interessante tolleranza di valori e termini antropomorfi poi questo http://www.cell.com/trends/cognitive...613(98)01262-5 Ora , io sono secchiona ok, ma non so se ce la faccio "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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09-08-2017, 16:43 | #3 | |
Re: bekoff e l'etologia cognitiva
Quote:
più tardi mi guardo i link, ma se sono libri devo prima smaltire quelli che sto leggendo ora Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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09-08-2017, 16:50 | #4 |
Re: bekoff e l'etologia cognitiva
i link riguardano interventi della Goodall e di der Waals ad una conferenza, il terzo è la pubblicazione di un lavoro sui neuroni specchio citato da Bekoff, ma non ho l'accesso al testo intero
niente libri "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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09-08-2017, 17:13 | #5 |
Re: bekoff e l'etologia cognitiva
allora stasera ci butto un occhio.
così domani sono orba Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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09-08-2017, 17:27 | #6 |
Re: bekoff e l'etologia cognitiva
errata corrige, scusate
de Waal e non der Waals, purtroppo lo confondo con quello quasi omonimo delle forze di van der Waals, quello delle forze di interazione intermolecolari, ma guarda te la prepotenza della memoria di studi ormai inutili "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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09-08-2017, 17:36 | #7 |
Re: bekoff e l'etologia cognitiva
PS,
ti metto il link ad in articolo di Leonardo Caffo su Frans de Waal https://www.google.it/url?sa=t&rct=j...An7w-jDoyv_mnQ "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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10-08-2017, 09:38 | #8 |
Re: bekoff e l'etologia cognitiva
Ascoltando tramite youTube una conferenza di Telmo Pievani (filosofo epistemologo) vengo a sapere che già Darwin nel libro L'origine dell'uomo del 1871 dice compiendo il grande passo: com'è che si sviluppa il senso morale ed il conformismo sociale nelle società complesse? e dà anche la risposta dicendo che queste società sono avvantaggiate nell'equilibrio del gruppo e di conseguenza nella riproduttività -> vantaggio nella selezione naturale
Ma quante vite ha vissuto Darwin in una sola volta se 150 anni dopo è ancora al centro delle discussioni odierne? "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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10-08-2017, 10:09 | #9 | |
Re: bekoff e l'etologia cognitiva
dopo darwin siamo tornati indietro di secoli, perchè così faceva comodo: l'animale macchina-ingranaggio più misero e basso della società industriale non sarebbe potuto esistere altrimenti.
mi è sempre stato molto caro il pensiero di horkheimer a questo proposito: Quote:
Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
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10-08-2017, 11:23 | #10 |
Re: bekoff e l'etologia cognitiva
Guarda, per non farci trasportare dall'impeto del flusso sanguigno alle giugulari vediamola così:
le società umane sono inquinate da ingenti quantità di free riders (per dirla con gli evoluzionisti), che in qualsiasi società, anche non umana, rappresentano un problema capita che si coalizzino tra loro formando altre società antitetiche a quelle cooperative e queste società sono apparentemente perdenti in quanto non seguono il senso logico della cooperazione, ma in realtà poi creano nuove regole valide solo tra di loro ma seguendo il senso logico di fluttuazione tra altruismo ed aggressività "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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