Secondo gatto... Scelta egoistica?

[Pawsie]

Originariamente inviato da Riri

Forse non sono una minaccia come quella che potrebbe rappresentare un adulto che poi ha ingerenze sul territorio...

E forse è qui che hai centrato il punto della questione, e forse è anche per questo che alla fine i cuccioli vengono integrati mentre con gli adulti è più difficile. I gattini si adattano in fretta alle nuove situazioni a differenza di un gatto che ha già il suo bel bagaglio di esperienze alle sue spalle, ed è anche più propenso a sottomettersi alle "regole" dei grandi. Ovviamente chi è più esperto di me mi corregga se dico baggianate.
Per esempio invece l'inserimento di Evie a casa mia è stato qualcosa che per me ha rasentato il miracolo: aveva già 3 anni quando è arrivata e io avevo già 9 gatti tutti adulti, e in quel caso l'hanno accettata dal primo giorno, come se la conoscessero da sempre. Forse perché lei è una micia talmente buona e tranquilla, che non hanno percepito in lei nessuna minaccia.
Anche questo per dire, che ogni gatto e ogni situazione fanno storia a sé...

Penso sia così, l'adulto tende a essere considerato una minaccia per via del territorio mentre con un piccino il problema non si pone, effettivamente è ben diverso da non riconoscere un piccolo come un proprio simile, cosa che anche a me sembrava piuttosto strana.
Tra l'altro mi rendo conto di aver omesso un paio di cose: Amelie è sempre stata abituata a considerare anche casa di mia zia come proprio territorio, questo finché non è arrivata Mignon, che era già adulta (i vicini non se ne occupavano e lei era denutrita).
Amelie è aggressiva nei suoi confronti perché si sente privata di parte del suo territorio (cosa che a me non dispiace poi tanto, ma questa è un'altra storia) e in effetti, con i gatti che qui erano già presenti, non ha lo stesso atteggiamento aggressivo. È molto aggressiva anche con un gatto rosso, un maschio dei vicini, ma anche lui è una new entry. Non so quanto sia chiara la mia spiegazione, però mi farebbe pensare che un cucciolo, forse, potrebbe non essere così mal tollerato.

[Aletto]

Infatti, li riconoscono benissimo come consimili, fa parte non solo del retaggio filogenetico ma già durante la gravidanza sentono la presenza dei fratelli. Alla nascita, in fase di socializzazione primaria (quella intraspecifica) tale conoscenza è prototipica (un gatto=a tutti i gatti) ed è stabile cioè non ha bisogno di essere rinnovata.

E c'è sempre consapevolezza di sé e del mondo, soprattutto del mondo com'è percepito individualmente e da qui si capisce la variabilità delle reazioni e del motivo per cui non c'è un protocollo sicuro per gli inserimenti, inoltre gli equilibri si possono modificare col passare del tempo

Tutte le difficoltà che loro incontrano durante gli inserimenti sono dovute al fatto che il gatto non vive in società organizzate perché l'evoluzione lo ha selezionato tra gli animali solitari, o meglio solisti. Al massimo vivono in agglomerati tipo le colonie perché si riuniscono attorno a fonti di cibo.

E' perciò normalissimo che sia più facile inserire dieci cani perché, in parole povere e con i dovuti distinguo, per i cani l'unione fa la forza, la collaborazione e la sicurezza. Per i gatti, no.

Di solito poi sembra che le cose funzionino tra loro, in alcuni casi funzionano davvero e diventano ottimi amici

Ecco Aletto, direi che hai centrato il vero fulcro di tutte le mie perplessità.
Il gatto non è per sua natura un animale sociale, per cui temo, in sostanza, di fare un favore a me più che a lei. E volendo per Amelie il meglio sono tentata, in virtù di questo, di fare a meno di una nuova adozione. Dopotutto è meraviglioso circondarsi di gatti, ma io e lei ci bastiamo...

[Pawsie]

Originariamente inviato da Riri

Dopotutto è meraviglioso circondarsi di gatti, ma io e lei ci bastiamo...

Penso che con questa frase ti sei data la risposta... e mi sorge spontanea una domanda: come mai avevi pensato in primis di adottare un altro micio?

Per il resto, sentendomi pizzicata un po' sul vivo, essendo io stessa circondata da gatti, non credo di aver fatto una scelta egoista (perché poi di scelta si parla), perché se adesso tutti loro vivono con me non è perché un giorno mi sono svegliata andando in giro a chiedere micini, ma ognuno di loro mi è capitato letteralmente tra capo e collo e le opzioni erano poche: lo porto a casa o lo lascio morire/in pericolo di morte? Poi le circostanze di buone adozioni non c'erano, e alla fine per questo e altri motivi sono rimasti con me. Ovviamente il discorso andrebbe approfondito ma non è questa la sede.

Edit: ci tengo a precisare che in ogni caso non tornerai mai sui miei passi e adotterei ognuno di loro ancora una volta, sono la mia famiglia, e ne fanno parte a 360°.

Certo Pawsie, non ti farei mai una colpa per averne adottati tanti, tutt'altro. E anzi capisco bene cosa intendi col gatto che ti capita tra capo e collo e o lo adotti o lo adotti, quasi tutti i miei gatti sono arrivati così, solo una volta ho scelto.
Se mi trovassi nella circostanza di trovare un micino in difficoltà e non fosse possibile una buona adozione, sicuramente farei la stessa cosa. In questo caso, però, potendo valutare prima se adottare fosse o meno la scelta migliore in primis per la gatta e non essendoci micini bisognosi all'orizzonte, mi sono posta tutte le domande del caso, che altrimenti mi porrei a inserimento già in corso, e sicuramente mi macererei nei dubbi, se un po' mi conosco :-).
L'idea di adottare un altro micio era venuta essenzialmente dal fatto che adoro i gatti, sarei nella condizione giusta per gestire correttamente un inserimento, e tutta una serie di considerazioni tipo dove ce ne sta uno ce ne stanno anche due, lo spazio non manca e l'amore pure, ecc. Ma a tutto questo son seguiti i tanti dubbi di cui sopra.

[Pawsie]

Riri grazie della spiegazione, la mia era semplice curiosità e anzi, mi trovi assolutamente d'accordo con quanto hai detto, al 100%! La tua vuole essere una scelta ponderata e responsabile e secondo me se tante persone si ponessero le stesse domande e dubbi prima di scegliere se prendere o meno un nuovo gatto, si risparmierebbero tante situazioni spiacevoli!

Troppo vero, fin troppo spesso quando ci si prende in casa un animale, non soltanto un gatto, non si ragiona prima su ciò che comporta e a farne le spese ovviamente è sempre l'animale, naturalmente. Ma inutile reiterare quel che alla fine qui credo sappiamo tutti fin troppo bene...