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09-06-2022, 01:16 | #1 |
Gruppi Facebook di adozione "no moduli"
Purtroppo non ho trovato una sezione "riflessioni generiche", ma servirebbe.
Cerco di andare al punto: sono capitata casualmente su alcuni gruppi facebook, in particolare uno in cui gli utenti possono dare o ricevere gattini in adozione solo ed esclusivamente e tassativamente senza la mediazione di volontarie, moduli preaffido, firme e quant'altro. In quel gruppo, su cui sono capitata assolutamente per caso, molti si lamentavano aspramente contro un certo atteggiamento delle "volontarie". Un signore si era addirittura visto rifiutare l'adozione di un micio per ben otto volte, e durante uno dei questionari si era sentito rivolgere domande del tipo "se dovesse cambiare casa, ne sceglierebbe una adeguata alle esigenze del suo micio?" Mi sono chiesta se non sia troppo. Alcune persone, nei commenti, scrivevano frasi come: "Sarebbe ora che alcune di queste volontarie si trovassero un lavoro vero". Cosa penso io? Intanto, penso che ci siano indubbiamente delle forme di estremismo che talvolta sfociano nella follia: va bene amare gli animali, ma rifiutare l'adozione perché uno ha un terrazzo, mi sembra folle. Poi, non può essere considerata una sorta di maltrattamento, o comunque una forzatura, quella di tenere un micio a vita entro 4 mura, in lockdown solo per farlo campare vent'anni? Non è meglio lasciare che il micio esplori l'ambiente circostante e ne conosca i pericoli per tutelarsene? Perché molte persone (anche qui nel forum l'ho visto) si rifanno ai consigli e ai dettami delle cosiddette "volontarie"? Esiste una figura professionale che aiuta a gestire al meglio l'animale domestico, e questa figura è il veterniario o la veterinaria, non la volontaria! Bisogna chiedere al veterinario cosa è meglio per l'animale, e possibilmente è proprio a un veterinario che ci si deve rivolgere se si sta pensando di adottarne uno, sia perché può aiutare a trovarlo, avendo le conoscenze in allevamenti o da privati che segue che possono avere delle cucciolate, sia perché può dirci tutto quello che è necessario sapere, sulla sterilizzazione, sul tenere il micio fuori o dentro casa, su cosa fargli mangiare, e questo senza alcun tipo di condizionamento ideologico, di immedesimazioni di parte nel felino che, quando lo decidono loro, soffre, e quando invece a loro sta bene, non soffre! Un veterinario non direbbe mai al padrone di un gatto di chiuderlo in casa, in assenza di motivi seri e reali. Al massimo, se la persona non ha un giardino, può consigliare una razza che ha poco bisogno di uscire, come il Persiano. Ma io non credo che un veterinario direbbe mai a uno che ha un gatto di chiudere tutti i terrazzi e recintare l'abitazione col filo spinato. I fogli di preaffido, le visite a casa pre e post affido... non so, non mi sembra che vadano nell'interesse del micio né in quella del padrone. Forse sì, sarò dura ma sono un po' d'accordo con quel commento... certe volontarie, non tutte, solo quelle che esagerano, dovrebbero trovarsi un lavoro vero. Ultima Modifica di TitaniaKaren; 09-06-2022 at 01:21. |
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09-06-2022, 13:36 | #2 |
Re: Gruppi Facebook di adozione "no moduli"
"Intanto, penso che ci siano indubbiamente delle forme di estremismo che talvolta sfociano nella follia: va bene amare gli animali, ma rifiutare l'adozione perché uno ha un terrazzo, mi sembra folle. Poi, non può essere considerata una sorta di maltrattamento, o comunque una forzatura, quella di tenere un micio a vita entro 4 mura, in lockdown solo per farlo campare vent'anni? Non è meglio lasciare che il micio esplori l'ambiente circostante e ne conosca i pericoli per tutelarsene?"
Ci sono volontari e Volontari distinti dai due tipi di v. I primi sono di solito improvvisati -seppur vantando anni di "esperienza" alle spalle- e non sono gattofili ma gattomani e a volte, nascondendosi dietro la scusa del gattile sono accumulatori seriali o peggio, lo sono a fini di lucro. Non vanno tanto per il sottile, rinchiudono gatti e anche cani che poi non fanno adottare e se li fanno adottare non sanno come consigliare l'adottante di fronte ad imprevisti comportamentali che un individuo mette in atto quando si trova in un ambiente diverso. Non sanno consigliare perché non conoscono trascorso emotivo del gatto pur avendolo costantemente sotto il naso e i famosi tanti anni di esperienza. Il povero gatto viene riportato da loro per futili motivi, e si convincono che quel gatto sta meglio in quel contesto sperimentale (un'ammucchiata di una specie solitaria seppure quando vuole, socievole) Alcuni gatti si adattano alla reclusione, altri no. Qui entra in ballo la seconda tipologia di volontari, preparati, hanno fatto esami, si sono liberati delle loro paure, sono figure professionali, consapevoli della felinità, e che sanno quale individuo consigliare e a quale tipologia di famiglia affidarlo, perché riescono a valutare sia il felino che l'essere umano. Con o senza accesso all'esterno che, secondo me, non deve essere negato a priori a questa specie. Ricordo qui nel forum che un'utente volontaria (credo) si informò mille volte prima di affidare un micio (Matt) a due fratelli che portavano regolarmente i loro gatti in cascina per le vacanze e fine settimana per potergli far fare una vita consona alla loro specie. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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09-06-2022, 14:11 | #3 | |
Re: Gruppi Facebook di adozione "no moduli"
Quote:
L'ho lasciata (malvolentieri) libera, su consiglio di mia zia (ci ha messo tanto a convincermi), ma ci ha guadagnato dal punto di vista caratteriale. E ai vent'anni non è arrivata per una manciata di mesi. dopo la sua morte ho adottato Kiwi e Olav. Kiwi l'ho preso dal gattile, anche se quando l'ho preso, più che altro si trovava nei pressi di una volontaria, chiuso in una stanza polverosa assieme a sua sorella, spaventato. La signora che me lo ha dato ci aveva detto di tenerlo chiuso in casa, poichè tanto i gatti si adattano facilmente alla vita di casa. Lo diceva avendo accanto il suo gatto, col pelo sporco di terra e pieno di graffi, segno di un gatto libero di girare e di fare la vita da gatto (ecco, da quel punto di vista, i miei gatti si presentano molto meglio), tuttavia non ha fatto molte complicazioni, non ha chiesto nulla circa terrazzi e affini. Ma il Kiwi era un gatto sveglissimo che da buon randagino aveva mille risorse, e che purtroppo mi è morto investito alla fine di maggio. Se fosse stato indoor sarebbe stato vivo, ma il prezzo da pagare sarebbe stato altrettanto alto. Me lo figuro vivo ma depresso, apatico e ciccione. Il Kiwi quando mi vedeva mi faceva le feste e chiedeva coccole, girava sempre con la coda portata alta. Certo, il meglio sarebbe stato se fosse ancora vivo e libero. Addio Goku, addio Kiwi. Macchia (0y 5m †) - Goku ♥️ (19y 3m †) - Aegir (12y 9m) - Kiwi (2y 0m †) - Olav (3y 6m) Ultima Modifica di VEI-6 Vesuvius; 09-06-2022 at 14:13. |
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