Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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06-04-2022, 17:46 | #11 | |
Re: Il gioco è indispensabile per il benessere?
Quote:
Io normalmente preparo prima la pappa per Atomo e poi il pasto per noi. Bene, Atomo NON mangia. Aspetta che ci sediamo a tavola. A quel punto, va a mangiare anche lui. E anche a me viene da dire che siamo un branchetto. |
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04-11-2022, 10:44 | #12 |
Re: Il gioco è indispensabile per il benessere?
Mi sono iscritto da poco, e quando posso vado a leggere anche i post più datati. Questo lo trovo interessante. La mia piccola esperienza mi porta a sostenere con forza l'importanza del gioco: il mio gatto (primo e unico) l'ho raccolto per strada, dopo averci fatto amicizia. Il rapporto con lui si e' costruito e sviluppato non con l'offerta di cibo, ma quando, a seguito di una frattura al femore, gli altri gattini del "mucchio selvaggio" (colonia non seguita) si sono rifiutati di giocare con lui, e lui ha cercato un umano che giocasse con lui, trovando, per sua sfortuna, solo il sottoscritto disponibile. Il suo gioco preferito e', of course, la gattomachia (lotta), proprio perche' il gioco e' il modo in cui il gatto impara o allena quei comportamenti che gli serviranno poi da grande. Ancora oggi, due anni e mezzo dopo che l'ho portato via dalla strada (dopo una seconda frattura, anca e femore) la lotta e' il suo gioco preferito, ed io mi guardo bene dall'impedirglielo: credo che funzioni anche come una conferma del rapporto che c'e' tra noi e come rinforzo, e fa niente se spesso mi graffia a sangue: ho imparato a controllare la sua "aggressivita'" (che credo derivi da un abbandono precoce da parte della sua mamma, come mi hanno detto le gattare che lo conoscevano) coccolandolo mentre mi morde, accarezzandolo dolcemente o facendogli i grattini sulla testa. Lui reagisce leccandomi le dita, a volte trattenendole delicatamente tra i denti, sempre o quasi abbassando l'eccitazione a livelli accettabili. In casi estremi, uso la strategia dello spostamento dell'attenzione (gli lancio la pallina, altra sua grande passione). Fra i giochi più gettonati c'e' l'agguato con fuga, che lui ama praticare soprattutto di sera, e che credo sia un gioco dato che quando fugge via (dopo avermi colpito col palmo della zampa) ha la coda ritta e con la punta piegata ad angolo, che si conclude con un mare di coccole reciproche, e la "guerra dei mondi", variante al buio di nascondino/acchiapparello (lui mi attacca, fugge, si nasconde, io lo trovo e lo inseguo, lui sceglie un posto in cui fermarsi e cominciare la lotta) durante la quale per il suo massimo divertimento mi tolgo pure gli occhiali. In conclusione, mi piace citare la mia veterinaria, che sostiene che la richiesta di giocare da la misura dell'affetto di un gatto verso il suo umano convivente (non padrone).
Ultima Modifica di leucio; 04-11-2022 at 10:46. Ragione: correzione imperfezioni caratteri |
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04-11-2022, 13:50 | #13 |
Re: Il gioco è indispensabile per il benessere?
Leggi quando hai tempo anche questo
https://micimiao.net/forum/showthread.php?t=123781 Per me, per gli studi che ho fatto e che stanno proseguendo, il gioco è un momento sacrosanto e anche sacro per ogni specie che ci si immerge "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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04-11-2022, 17:36 | #14 | |
Re: Il gioco è indispensabile per il benessere?
Quote:
Averno usa forme diverse di metalinguaggi, a secondo del gioco che vuole fare in quel momento: quando vuole fare la guerra, comincia più o meno come Berenice, poi fugge tutto felice e mi porta nell'arena che ha scelto (vasca da bagno, scatola di cartone, letto, in primis); se invece vuole giocare ad acchiapparello mi colpisce e scappa via. Con la pallina, si va a mettere sotto il letto, o si rannicchia in una posizione preparatoria per il salto, e mi da lui le indicazioni sul tipo di situazione di caccia che vuole simulare. Come ben sai, una pallina puoi tirargliela rasoterra e veloce, per farlo correre, facendola rimbalzare abbastanza in alto per permettergli di azzannarla o colpirla al volo, puoi anche lanciarla sotto un mobile o dietro la parte penzolante del copriletto perche' lui possa addestrarsi a stanare la piccola preda nella sua tana o in un nascondiglio per lui raggiungibile solo con le zampe. Ho sempre assecondato le sue richieste, pensando che mi chiedesse di fare esattamente quegli esercizi che mette poi presumibilmente in pratica durante le sue battute di caccia sulla balconata (prede preferite: grilli o simili, coleotteri, gechi, libellule e a giugno anche le lucciole). Mi sento piu' "forte " ora che ho qualche elemento in piu' per capire meglio i suoi comportamenti durante le fasi di gioco o correggere i miei. L'avventura di condividere casa con un gatto diventa ancora piu' interessante e completa. Ultima Modifica di leucio; 04-11-2022 at 17:40. Ragione: correzioni obbrobri da tastiera |
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04-11-2022, 20:59 | #15 | |
Re: Il gioco è indispensabile per il benessere?
Quote:
È bello constatare che un thead, in fondo semplice anche se frutto di studi, possa offrire spunti di riflessione che saranno preziosi per loro e per noi. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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07-11-2022, 22:02 | #16 |
Re: Il gioco è indispensabile per il benessere?
Questa si chiama divulgazione. Ed è pure fatta bene (se me lo permetti), perché riesci a rendere comprensibili, accessibili, attraverso una sintesi chiara ed efficace, concetti che richiedono studi lunghi e faticosi.
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08-11-2022, 12:44 | #17 | |
Re: Il gioco è indispensabile per il benessere?
Quote:
Negli studi ci si perde. Innanzitutto andando a cercare la propria animalità -che ad un certo punto diventa una priorità: come faccio a capire la loro animalità se non capisco le mia?-, ci si perde nella mente animale, nella metacognizione, nelle rappresentazioni primarie secondarie, nelle alterazioni rappresentazionali ecc ecc. Poi finalmente la distinzione ed il valore dell'alterità appaiono netti ma con un punto di incontro che loro ci offrono tutti i giorni più volte al giorno anche con uno sguardo fugace che per me vale più di mille coccole. Volland ogni sera appena mi metto sul letto ci si mette anche lui, mi guarda stando a pancia all'aria: che facciamo? due chiacchiere? sei stanca? resto o me ne vado? Senza smettere di guardarmi poi allunga una zampa verso di me, senza toccarmi, per capire ed aspettare, nel silenzio, un mio segnale, di solito un mio sguardo prolungato, che inneschi quel silenzioso dialogo. Cosa pensa in quei momenti? Non lo so. Vedo solo che è felice come quando gioca o va a predare. Ma è una felicità diversa, le emozioni in campo sono diverse, non sono solitarie ma condivise con un altro essere vivente e per di più eterospecifico. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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