Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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26-01-2024, 19:15 | #1 |
Una base sicura
Interazione quasi invisibile mamma gatta e cane in un paio di momenti, ma non interviene, la mamma sta trasmettendo al piccolo sicurezza e autostima. Togliete l’audio che è assolutamente indecente. Poi vorrei sapere che c’è da ridere, i social in questi casi e non solo, sono pietosi.
https://www.facebook.com/share/v/S8u...ibextid=KsPBc6 "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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29-01-2024, 00:30 | #2 |
Re: Una base sicura
Non ne sono sicura, però mi sembra che il piccolo accompagni ogni zampata al cane con un bel soffio.
Che spettacolo mamma gatta che lascia che il figlio faccia le sue esperienze senza interferire, pronta però ad attaccare, se la situazione degenerasse. Non toglie gli occhi di dosso al cane, penso che riuscirebbe ad anticiparne le mosse in una frazione di secondo. Che brava mamma, protettiva, ma non iperprotettiva. Le musiche che accompagnano i video sono frequentemente orribili e inopportune, tanto quanto le stupide risate. Probabilmente le scelgono in base ai gusti personali, senza preoccuparsi del contesto in cui le inseriscono. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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29-01-2024, 11:06 | #3 |
Re: Una base sicura
Penso che il micino soffi, come penso che il cane non abbia cattive intenzioni. Ma sono solo pochi secondi di video.
La base sicura (concetto sviluppato da Bowlby in umana e poi trasferito in altri animali con attenzione alla diversità di specie) permette al figlio di crescere e di allontanarsi andando verso la propria vita*: tanto più tu sei sicura tanto più io mi sento tranquillo nell’affrontare situazioni per me nuove. Mamma gatta trasmette le sue competenze basilari che poi verranno arricchite dalle esperienze successive del gattino. E’ qui, in questi momenti, che si forma e si sviluppa il differenziale evolutivo che seguirà, per forza di cose, quello della madre perché, se la madre non si sente sicura in un determinato contesto, non spingerà il figlio a “fare da solo”. Essere disponibili, incoraggiare, e dare assistenza attiva solo quando è necessario è una regola che gli altri animali non seguono come una regola, ma come accompagnamento all’autonomia dei loro figli. Le musichette sviliscono questi ed altri momenti di vita e di crescita ontogenetica. Mi sembrano addirittura oltraggiose, come le risatine *tutto il contrario di quel che facciamo noi con i gatti ai quali la madre ha già ha trasmesso, perché altrimenti muoiono. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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30-01-2024, 00:31 | #4 |
Re: Una base sicura
Spesso tendiamo a considerare il gatto una sorta di bebè umano, totalmente indifeso, da proteggere indiscriminatamente da tutto, anche da se stesso, dalla sua voglia di esplorare, di sperimentare, di vivere.
Non ci rendiamo conto del fatto che la madre gli ha trasmesso le competenze che arricchirà; noi iperproteggendolo forse gli tarpiamo le ali. O anche senza forse? Iska la rossa dagli occhi di luna |
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30-01-2024, 11:35 | #5 |
Re: Una base sicura
E' una narrazione frequente quella del "mio bambino peloso" che andrebbe pian piano smontata per favorire l'autodeterminazione di cui ha diritto qualunque vivente.
Infantilizzare spesso è un tentativo di cristallizzare l'altro in una relazione asimmetrica, dove solo uno sa ciò che è giusto ed è spesso un modo per controllare ogni ambito della vita altrui. Visto che, spesso, già decidiamo cosa e come mangiano, quando e se usciranno, quali giochi gli forniamo ecc. Dovremmo invertire questa rotta che va sempre verso il decidere tutto al posto del soggetto con cui presumiamo di avere una relazione. Non so stare senza te, diventa spesso non puoi stare senza di me con tutti i problemi che ne derivano e che non sappiamo neppure che questi sono problemi nostri che attribuiamo al gatto che secondo noi, essendo un bambino, non potrà mai affrontare. Ecco che gli insegnamenti di mamma gatta diventano inutili ed il gatto deve trovare altre risorse di sopravvivenza. Mi sembra una forzatura abbastanza violenta su un'altra specie che, seppure con le migliori intenzioni da parte nostra, non potrà vivere altre emozioni oltre a quelle che gli imponiamo. Questo purtroppo proviene da nostre carenze relazionali ed affettive di cui ignoriamo la presenza. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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31-01-2024, 23:22 | #6 |
Re: Una base sicura
Non solo il bambino peloso, ma anche il sentirsi fratelli, il vivere in perfetta simbiosi, il "non posso/non voglio vivere senza di te".
Sono modi apparentemente diversi, ma secondo me sostanzialmente uguali di vivere la relazione col nostro gatto e non è poi così raro sentire queste frasi. Dico la verità, a volte mi pare di essere limitata, inadeguata, incapace di relazionarmi con i gatti e di amarli come li amano queste persone, visto che non mi è mai venuto da pensare a un'affinità parentale con loro, neppure da bambina; quando uno dei miei gatti muore, nonostante l'immenso dolore che provo voglio continuare a vivere, così come voglio continuare a vivere quando viene a mancare una persona cara e amata e non sono neppure capace di vivere in simbiosi con loro; io non sono e mai sarò un gatto e un gatto non è, né mai sarà un umano. Come forse avevo già scritto in un'altra discussione, non vivo in simbiosi neppure con la persona che più mi è cara e con cui condivido la vita da oltre 40 anni. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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01-02-2024, 13:02 | #7 |
Re: Una base sicura
E se dicessi di essere felice della mia relazione con la micia libera che ogni tanto sale sul tetto qui di fronte e ci guardiamo riconoscendoci?
Quelle sue visite per me valgono oro. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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01-02-2024, 14:27 | #8 |
Re: Una base sicura
Ti capisco, è la stessa cosa che provavo nei lunghi mesi della relazione con Iska quando con interesse ci guardardavamo a distanza.
Lo provo anche adesso che il rapporto si è arricchito di reciproca fiducia e non era scontato che accadesse, infatti non avevo aspettative, pensavo che avremmo solo continuato a guardarci...per sempre e mi andava bene così. Ci ha pensato Iska a dare una svolta alla nostra relazione, quel tardo pomeriggio quando, dopo tante vicissitudini, l'hanno riportata qui sul territorio e lei inaspettatamente mi è corsa incontro, miagolando forte, con la coda ritta e la punta piegata a uncino. Non trovo le parole per descrivere l'emozione e la gioia che ho provato. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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