Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
|
|
Sondaggi sui mici e amici Inserimento,votazioni e risultati sui sondaggi inerenti alla categoria animali. |
Visualizza Risultati Sondaggio: Sei favorevole alla sperimentazione di farmaci, vaccini, ecc. sul gatto? | |||
NO | 12 | 63.16% | |
SI' e sono disposto ad offrire il mio gatto per la sperimentazione | 0 | 0% | |
SI' ma NON sono disposto ad offrire il mio gatto per la sperimentazione | 7 | 36.84% | |
Chi ha votato: 19. Non puoi votare questo sondaggio |
|
Strumenti Discussione | Modalità Visualizzazione |
07-03-2017, 21:18 | #91 |
Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
Poi è molto interessante il discorso di Jamis.
Lizzie Tigre Morgan Mia sul Ponte. |
|
07-03-2017, 21:43 | #92 | |
Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
Quote:
Sono anche io di formazione scientifica ma non la penso affatto così. Ti dirò di più, non la pensava così neppure Margherita Hack che era una donna di scienza e con la quale quindi non c'entro niente. Penso sia una questione di diversa sensibilità Su quello che ho messo in evidenza devo dire che non è vero che gli altri animali non si preoccupino della sofferenza dei loro simili o eterospecifici e ci sono fior di studi in proposito con tanto di rilevamento di neurotrasmettitori, ci sono interi libri che parlano di emotività animali. Empatizzano anche gli altri animali, magari non i bruchi...........e c'è un libro di Marc Bekoff e Jessica Pierce "L'intelligenza morale degli animali" che potrebbe far riflettere P.S. bellissimo il contrasto tra quello che ho scritto io e quello che ha scritto Mialuce "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne Ultima Modifica di Aletto; 07-03-2017 at 21:45. |
||
07-03-2017, 21:48 | #93 |
Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
P.P.S
https://www.google.it/url?sa=i&rct=j...89002226839920 https://www.google.it/url?sa=i&rct=j...89002226839920 "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
|
08-03-2017, 00:10 | #94 |
Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
Non riesco ad aprire il secondo link, Aletto, nel senso che si apre, ma non c'è nessun articolo.
Riguardo il primo, non a caso le scimmie condividono con noi un antenato comune molto più recente rispetto a tanti altri animali. In questo senso sì, la mia frase è da correggere in senso meno assoluto, però quel 100% forse varia di qualche unità, temo non molto di più. Magari sono sembrata un po' "fredda" nella mia esposizione, provo ad aggiungere un pezzetto. Nella gerarchia del mondo, ritengo che l'essere umano si trovi un gradino sopra gli animali: nella lotta evolutiva, abbiamo sviluppato delle armi uniche al mondo per poter sopravvivere, perché, in un modo o nell'altro, abbiamo scommesso tutto su una caratteristica che ci rende diversi dalle altre creature. Non nego che gli animali (persino le piante) abbiano tutti a loro modo una forma più o meno sviluppata di intelligenza, un'intelligenza molto pragmatica che utilizzano ogni giorno per sopravvivere e fare cose che gli altri non sanno fare; ognuno a suo modo ha trovato la propria nicchia nella quale prosperare. Quello a cui abbiamo dato vita noi esseri umani ci differenzia nettamente dagli altri esseri viventi: abbiamo creato civiltà (non esiste una civiltà degli scimpanzé, per quanto siano a noi affini, né una civiltà dei gatti, per quanto io spassionatamente li ami), abbiamo sviluppato una capacità di pensiero astratto e di intelligenza uniche al mondo. Ma, per citare un film, da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Credo che questa nostra capacità così incredibile e "superiore" chieda in cambio un pegno molto importante, e cioè una responsabilità verso la vita (intesa nel senso più ampio) che a nessun animale o a nessuna pianta viene chiesta. Tanto è grande la nostra capacità di fare bene, tanto ahimè lo è di fare male - e spesso prevale la seconda a scapito della prima - perché poter scegliere implica necessariamente che le opzioni siano almeno due e non una soltanto. Io penso davvero che l'uomo, grazie all'enorme privilegio che gli è concesso, abbia il dovere morale di farsi custode del mondo, accogliendolo nelle sue imperfezioni e cercando di farlo tendere all'ideale che, in quanto esseri umani, siamo capaci straordinariamente di immaginare. Fra le altre cose, questo per me vuol dire ridurre la sofferenza al minimo (eliminarla temo non si possa, è insita nella natura stessa) e rispettare il valore della vita, soprattutto di quella che permette a noi di esistere, che sia quella dell'animale che si mangia o quella dell'animale che viene sacrificato per la ricerca. |
|
08-03-2017, 01:17 | #95 |
Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
Non paventatevi.
Ho letto olo ora le ultime pagine di meaggi; oggi tra lavoro e computer che mi ha fatto girare le palle...e non lo tiro giù dalla finetra è un miracolo, ho fatto una faticaccia a mettere inieme queto meaggio, costretta a fare dei continui copia incolla di ingole lettere. Oltre alla lettera che che vedete mancante, ci ono imboli ed altre che non rieco più a crivere, per fortuna ono quelle che uo una volta ogni morte di papa ed anche alcuni numeri. Probabilmente è un problema di contatti, domani provo col dioidante e e ancora non dovese andar bene, ci guarderò dentro. Volevo precisare che non ho aperto questo sondaggio per la curiosità di vedere se avrebbero prevalso i contrari o i favorevoli o se ci sarebbe stato un sostanziale equilibrio delle posizioni. Se questa fosse stata la mia intenzione, avrei l'impostato così: I farmaci e gli alimenti dietetici utilizzati per la cura e la prevenzione delle patologie che possono colpire i nostri gatti vengono testati su "gatti da sperimentazione" Sono favorevole Sono contrario Ho invece preferito ricorrere alle opzioni di voto che vi siete ritrovati davanti perché mi interessava vedere le reazioni dei partecipanti a domande così***************************, che senza dubbio avrebbero dato vita ad una discussione assai vivace ed articolata, come infatti è avvenuto. Qualcuno si è chiesto che razza di domande fossero mai quelle, altri non si sono riconosciuti in nessuna delle opzioni proposte, come del resto capita in molti sondaggi, e pertanto si sono astenuti dal voto, come avrei fatto anch'io al loro posto; ci sono stati alcuni interventi intrisi di malcelata stizza. Altri si sono spesi fino alla nausea (non la loro, ma forse di alcuni sì, e la mia certamente) per affermare e ribadire l'ignoranza (in senso etimologico) e l'incapacità di comprensione di chi la pensa diversamente, incaponendosi nel pretendere che gli ignoranti (in senso etimologico) si esprimano in scientifichese, affermando, ribadendo e straribadendo fino all'altrui sfinimento e con certezza granitica quella che è la Verità Assoluta, tanto che per un attimo ho pensato che una divinità suprema fosse scesa su questa terra e si celasse sotto qualche nickname. Ma sono ben presto tornata in me, giusto in tempo per correre in bagno. No, non per espletare i miei bisogni fisiologici, ma perché mi era venuta una forte nausea; avevo appena letto un'illuminante frase a dimostrazione di quanto alcuni umani possano essere scarsamente empatici verso esseri viventi non umani: gli animali dei laboratori non vengono presi dalla campagna e portati in gabbia, ma vengono prodotti allo scopo. E questo cosa cambia? Esseri viventi e senzienti lo sono gli uni come gli altri, oppure no? il discorso dell'incoerenza di chi è contro la sperimentazione animale è risolvibile solo e soltanto se questa persona evita di usare qualsiasi tipo di farmaco esistente al mondo. solo allora sarebbe davvero coerente e meriterebbe anche la mia stima (che conquista, eh?) Non commento le arrampicate sugli specchi. Mi piace la parte conclusiva, messa lì così, tra il serio e il faceto... Detto fra noi, (sempre tra il serio e il faceto): aspiro a ben altre conquiste. Buona continuazione a tutti, queto è il mio unico computer e non ho uno matphone, quindi finché non arò riucita a riolvere il problema dell'impoibilità di crivere alcune lettere, mi limiterò a leggervi. |
|
08-03-2017, 01:25 | #96 |
Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
Non credo che l'uomo abbia davvero mai pensato di avere responsabilità verso il mondo in cui vive. Credo che lo abbia sempre allegramente e spaventosamente depredato e sfruttato, questo mondo, e gli animali.
Gli uomini provano empatia verso i loro simili se sono educati a farlo, da strutture esterne, culturali soprattutto. Lasciati liberi, gli uomini non pensano che a soddisfare i loro bisogni primari e basta, come si evince dai comportamenti delle nuovissime generazioni...il divertimento normale nella mia facoltà è quello di togliere ogni telecamera e pc nuovi esistenti nelle aule, senza nessun motivo.. Nessuna società animale ha mai promosso leggi o attuato comportamenti atti ad uccidere i nuovi nati(a meno che non siano di maschi dominanti altri, come fanno i leoni, e forse i gatti in alcune situazioni). Nessun animale vende gli organi dei suoi simili abortiti o appositamente uccisi per questo... Alla sensibilità umana credo poco, sinceramente. Spero che in futuro si arrivi alla produzione di cellule in vitro, come quelle che si stanno studiando per evitare la macellazione degli animali ad uso alimentare. La bistecca che compreremo in futuro crescerà come tessuto, e non come organo, in una capsula di Petri gigante...non sarà irrorata da un cuore, e non sarà collegata ad un cervello. Nel mentre, dobbiamo seguire i protocolli odierni. Sperando che siano attuati in modo esemplare, ma anche di questo, non ho sicurezza. Per minimizzare ogni problema, la mia preoccupazione è di prendere meno medicine possibili. Preferire l'omeopatia quando si può, anche se a me personalmente quest'anno non ha fatto nessun effetto... Si abbandonerà la sperimentazione quando non sarà più economicamente conveniente rispetto ad altro. Spero e prego che la convenienza cessi al più presto... Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme... |
|
08-03-2017, 01:28 | #97 | |
Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
Quote:
Powered by Puffola & Linux-like....Puffola, Cristina Birba e Crokkante nella luce ...gatta frettolosibus fecit gattini guerces.. |
||
08-03-2017, 08:36 | #98 | ||
Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
Quote:
Abbiamo inventato armi perché la natura non ci ha dotato di denti acuminati, artigli, forza necessaria, ali per vedere dall'alto e scendere in picchiata sull'obbiettivo ecc, allora abbiamo inventato protesi che tuttora non sappiamo gestire granché. La nostra civiltà e cultura è sorta e progredita grazie alla vicinanza ed all'assimilazione di quella degli altri animali http://www.filosofia.rai.it/articoli...1/default.aspx (spero si apra). La filosofia è concreta Parli di gerarchie e gradini quando già Darwin disse che non è il più intelligente che prevale perché ogni animale è intelligente, quello che importa e prevale è il ruolo di ogni specie. Quote:
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
|||
08-03-2017, 09:21 | #99 | |
Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
Quote:
Non cambia nulla a livello di dignità dell'animale. Cambia tutto, perché sono animali su cui è possibile sperimentare in quanto privi di molti fattori confondenti nella loro vita precedente. Un topo che nella sua vita precedente ha sofferto la fame, o ha mangiato del veleno a cui è sopravvissuto, non va bene per testare un farmaco, perché non è stato possibile controllare alcuni fattori. Per questo motivo non è nemmeno possibile offrire il proprio animale per la sperimentazione. Ovviamente un topo è un topo. Stavo spiegando perché non va bene, anche da un punto di vista tecnico, "prendere umani assassini e violenti" per fare sperimentazione. Trudi ora vivi nel mio cuore, ma mi manchi da impazzire... e non soffiare alla piccola Sharon Ultima Modifica di Pumadi; 08-03-2017 at 09:24. |
||
08-03-2017, 09:57 | #100 |
Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
no dai viola, i bambini provano naturalmente empatia se vivono in un ambiente almeno neutro, se non positivo. se vivono in un ambiente negativo, assorbono il malessere e la violenza e la scagliano contro gli altri. molti problemi emotivi della specie umana derivano da certe schizofrenie dovute alla mancanza di armonia tra emozione e ragione, tra cultura e natura... secondo me quella di riconquistare la nostra animalità è un'ottima strada verso la guarigione
ps: ma non è più facile mangiarsi un piatto di fagioli invece di un muscolo flaccido cresciuto in capsula petri? Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia |
|
|
|