Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Alimentazione Domande e consigli riguardo tutto ciò che i nostri a-mici mangiano o dovrebbero mangiare |
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21-02-2016, 14:02 | #111 |
Re: Visita nutrizionista Pippi : Barf, Animalstar e Whole Prey
No non l'ha persa Barbara, ma ha cambiato comportamento... Adesso ama stare al caldo e sicuramente il freddo che una volta sopportava più che bene, adesso lo sopporta meno bene!
Possiamo dire quello che vogliamo, ma i gatti di casa hanno poco a che fare con i loro antenati o con quelli che vivono allo stato selvaggio (come era Mimi un tempo per esempio -lei cacciava, mangiava gli avanzi che le portava qualche umano compassionevole e non aveva nessun contatto ravvicinato con le persone [per questo è ancora così diffidente..]. Per questo anche io ho dei dubbi che possano essere resistenti ai vari parassiti come dicono i sostenitori della BARF. Che poi la carne cruda, controllata, congelata e poi data sia innocua posso essere d'accordo, anche se personalmente non la darei mai ai miei gatti a meno che non avessero patologie tali che solo quella possa farli stare bene... Ultima Modifica di 7M; 21-02-2016 at 14:04. |
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21-02-2016, 14:05 | #112 | |
Re: Visita nutrizionista Pippi : Barf, Animalstar e Whole Prey
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21-02-2016, 16:11 | #113 |
Re: Visita nutrizionista Pippi : Barf, Animalstar e Whole Prey
Secondo me si rischia di far tanta confusione parlando dei problemi immunologici degli aztechi, che peraltro sarebbero gli stessi che probabilmente avrei io se mi facessi una nuotatina nel Gange.
L'immunologia è una materia complessa e, sempre secondo me, non adatta a questo tipo di paragoni Il gatto affianca gli insediamenti umani dal neolitico, periodo in cui l'uomo da cacciatore diventa agricoltore stanziale. Da allora l'uomo ha lo stesso comportamento ecologico: produce rifiuti e li accumula invitando involontariamente predatori selvatici a rovistare per trovare cibo anche senza cacciare. "Gli etologi sostengono che il gatto rappresenti una sorta di Terra di Mezzo, difficile da definire realmente domestica perché sfuggente soprattutto sul piano relazionale...pronto ad essere un compagno, un confidente ma altrettanto pronto a tornare un quell'essere selvatico di cui tanto poco sappiamo" (Sonia Campa) L'appartato digerente dei carnivori obbligati, dalla grande quantità di acido cloridrico nello stomaco alla brevità dell'intestino con efficiente flora batterica, è fatto per digerire e far transitare velocemente la carne cruda. Un eccesso di nutrienti estranei all'alimentazione originale crea disbiosi e sostituzione della flora batterica originale con altra che lo irrita e determina, alla lunga, infiammazione intestinale e permeabilità rallentando il transito e facendo assorbire tossine da parte dell'intestino che è diventato un colabrodo Penso che un gatto alimentato con quello che la sua fisiologia gli permette di assorbire ed utilizzare correttamente non subirà danni provenienti dall'alimentazione errata, perché è quest'ultima ad alterare il suo apparato digerente |
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21-02-2016, 16:43 | #114 | |
Re: Visita nutrizionista Pippi : Barf, Animalstar e Whole Prey
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Gli sbalzi termici sono dannosi per qualunque organismo! Per il resto ha risposto bene aletto. Ieri per la 1 volta ho dato a lluvia un osso crudo di pollo con carnina (un ossicino sottile). Se l'è divorato... Ma non ti dico quanto e'stato faticoso per me sentire i suoi dentini romperlo e poi inghiottirlo.... Continuavo a dirmi che no, non si sarebbe bucato lo stomaco! Ed infatti è andata benone. Siamo noi che dovremmo approfondire la loro fisiologia e nutrirli correttamente, anche se e' più rassicurante dare una scatoletta ( con chissà quale carne stracotta e vari conservanti ed appetizzanti, più gli integratori necessari per aver cotto la carne, eliminato l'osso etc). Baci, ba (in itinere....) |
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21-02-2016, 18:52 | #115 |
Re: Visita nutrizionista Pippi : Barf, Animalstar e Whole Prey
Scusate se faccio l'avvocato del diavolo, ma per rispondere ad Aletto e Babaferu (premetto che sono un'ignorante quasi assoluta in campo scientifico, quindi le mie argomentazioni sono soltanto frutto di ragionamenti sui pochi fatti che conosco):
1) secondo me la storia degli europei e degli indios è significativa: suggerisce che varietà diverse della stessa specie possono avere immunità e resistenze differenti ai diversi agenti patogeni e che in qualche modo il nostro sistema immunitario si "adatta" e si premunisce contro i batteri e i microorganismi più comuni in quell'ambiente. Se ciò è vero per una specie, perché non dovrebbe esserlo per un'altra? Perché non si può ipotizzare che il felis silvestris sia più resistente a certi batteri che non il felis lybica e che una o entrambe queste specie possano essere più resistenti al Toxoplasma gondii dei mici che vivono nelle nostre case e che- grazie al cielo!- ben di rado si trovano esposti a qualche agente patogeno (e quindi per tornare sul tema alimentazione, che mentre la flora intestinale del felis silvestris sia perfettamente in grado di gestire eventuali batteri nelle sue prede, quella del micius domesticus non ne sia capace?). 2) il gatto bazzica almeno da un migliaio di anni attorno agli insediamenti umani, mangiando, oltre alle sue prede naturali, anche gli avanzi di questi ultimi. Lo stesso possiamo vedere in tempi più recenti con altri animali, che a differenza del gatto, domestici non lo sono neanche un po', tipo volpi, procioni, faine, ecc... Ora, secondo me è lecito aspettarsi che il sistema digerente di questi animali (volpi, ecc...) si modifichi impercettibilmente nel corso di qualche generazione per renderli in grado di trarre il maggior numero possibile di nutrienti dai rifiuti dell'uomo che ormai costituiscono una parte della loro dieta; ovvio che questo non stravolge la fisiologia nutrizionale di un dato animale (il carnivoro resta carnivoro e l'erbivoro resta erbivoro), ma secondo me c'è una certa plasticità dell'organismo che segue quelle che sono le abitudini alimentari del soggetto e della specie e che può in determinati casi seguire anche la via inversa, ovvero se un alimento (una preda) viene improvvisamente a mancare, entro tot generazioni la specie predatrice perderà in tutto o in parte la capacità di assimilarla. 3) venendo alla disbiosi intestinale, si può sapere quanti studi sono stati fatti (e da chi? quanti soggetti sono stati presi in esame? A quando risalgono questi studi?) per dire che i gatti alimentati con carne cruda hanno una flora intestinale efficiente e quelli nutriti a pet food ce l'hanno alterata? Sono state eseguite biopsie, a distanza di tot anni, su due campioni statisticamente significativi di soggetti che seguivano l'uno o l'altro regime alimentare o devo fidarmi ciecamente di quello che mi dicono Prota e la Ziegler? E perché dovrei fidarmi di più di loro che non del veterinario che collabora con Granatapet o Catz o Hermanns? (Tra l'altro una mia conoscente si è rivolta ad una veterinaria omeopata per curare la struvite del suo gatto che, dopo una crisi piuttosto seria, pare essersi rimesso fortunatamente; costei, dopo averle raccontato della disbiosi intestinale, le ha consigliato di nutrire il gatto a yogurt e cornflakes, non ho ben capito se per un periodo limitato di tempo o a vita. Ora, potete dirmi quello che volete, ma io resto molto scettica riguardo all'idea che yogurt e cornflakes possano costituire per un gatto un'alimentazione più appropriata che non una qualsiasi scatoletta di pet food, incluse quelle del supermercato straripanti di ormoni, appetizzanti, coloranti e conservanti di sintesi. Non parliamo poi di quelle che usano gli utenti di questo forum). |
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21-02-2016, 19:40 | #116 |
Re: Visita nutrizionista Pippi : Barf, Animalstar e Whole Prey
SerenaF, ho lavorato nei laboratori di immunologia e lavoravo con topolini transgenici dotati di linfociti umani, preziosi come l'oro.Ti assicuro che le cose non sono così semplici. Forse ti riferisci alla memoria immunologica delle cellule sfruttata per es nelle vaccinazioni, ma intervengono molti altri fattori. Il mio testo di immunologia sembra un volume dell'enciclopedia e sarebbe fuori luogo anche provare a parlarne
Il gatto bazzica attorno agli insediamenti umani da circa 20.000 anni, sempre che non intervengano nuove scoperte Di studi sulla disbiosi ne sono stati fatti, http://scholar.google.it/scholar?q=f...UNDdsQgQMIGjAA questo forse è più fruibile https://www.google.it/url?sa=t&rct=j...yEhmY9G7FiamLw ma ne puoi trovare molti altri Per i casi di toxoplasmosi o di struvite curata con cornflakes, penso che bisogna sempre sentire anche l'altra campana, lo stato generale del gatto, l'efficienza del suo sistema immunitario che può essere deficitario anche solo a causa dello stress (parlo per la toxoplasmosi) Poi ci può essere la plasticità di cui parli, ma da non confondere con una successiva eventuale mutazione genetica che avrà successo solo se favorevole a qualsiasi specie in questione, altrimenti i primi "mutati" di solito soccombono |
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21-02-2016, 20:28 | #117 | |||
Re: Visita nutrizionista Pippi : Barf, Animalstar e Whole Prey
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22-02-2016, 07:45 | #118 | |
Re: Visita nutrizionista Pippi : Barf, Animalstar e Whole Prey
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Conosco molti gatti longevi e in salute e NESSUNO di loro è mai stato alimentato con la BARF!! |
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09-03-2016, 11:12 | #119 |
Re: Visita nutrizionista Pippi : Barf, Animalstar e Whole Prey
Aggiorno il mio vecchio thread.
Sapevo che non sarei stata molto in grado, in questo particolare periodo, di seguirlo con l’attenzione che avrebbe meritato, ma ormai…come si dice, il danno è fatto. Siamo stati una seconda volta dal nutrizionista. L’ha trovata benino, la chiama sempre “gattina sfigatina”… Il riassunto è che voglio fidarmi. Perché…e qui lo scrivo, la dieta che mi ha dato va contro tutte le cose imparate qui e in altri siti. Tanto pesce, crudo e cotto somministrato insieme, riso, verdure. Ma va bene. Quello che dice mi convince. Voglio smetterla di farmi tremila paranoie e andare avanti nel mio binario. Sono arci mega convinta che sto facendo meno danni così che non dandole crocchi e umidi. E se sto facendo danni….almeno li avrò fatti con le mie mani e non per mano di qualcuno che in una pubblicità mi fa vedere gli straccetti di filetto di chissàqualecarne con tanto di prezzemolo sopra e mi invita a “far del mio meglio per il mio gatto” e poi chissà che cappero ci infila dentro. Che quelle volte che entro nel forum i titoli dei thread me lo ricordano di continuo “vomito e diarrea”, “ancora diarrea”, “feci molli”, “problemi urine” etc etc. Scusate, non voglio risultare maleducata, ma stavolta voglio essere davvero franca, senza giri di parole. Io ho fatto la mia scelta, e ne sono contenta, visto che comunque vedo la mia gatta stare bene, avere un bel pelo, un alito buono, le feci a posto etc etc. Rispetto chi sceglie l’industriale, perché le opinioni altrui vanno sempre rispettate, ma non le condivido affatto. E più di qualche volta mi rimane l’amaro in bocca nel leggere quanto amore verso i gatti nutre questo forum e quanto impossibile mi sembra che persone che tanto amano i gatti continuino a girare la testa dall’altra parte nei confronti dell’alimentazione naturale. Ciao a tutti. |
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09-03-2016, 11:27 | #120 |
Re: Visita nutrizionista Pippi : Barf, Animalstar e Whole Prey
Hai fatto bene Alessia, condivido la tua scelta
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