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Alimentazione Domande e consigli riguardo tutto ciò che i nostri a-mici mangiano o dovrebbero mangiare

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Vecchio 28-02-2017, 20:52   #121
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Predefinito Re: Opinioni personali del nutrizionista dott. Bettio - commenti, dubbi, domande

Io valuto l'attendibilità di una persona anche sulla base del possesso di un pezzo di carta, ovvero mi piacerebbe che chi mi dà dei consigli sull'alimentazione del mio gatto abbia una specializzazione in quel ramo, così come- faccio un esempio stupido- se vado da un medico perché ho una verrucca, vorrei che chi mi visita avesse una specializzazione o un master in dermatologia, sennò vado dal primo venuto che mi dice di essere in grado di curare una verrucca (l'esempio è scemo, ma provate a sostituire la verrucca con qualcosa di più serio e vedrete che diventa meno scemo). Poi è vero che ci sono anche degli autodidatti che hanno una vastissima conoscenza del loro campo, così come ci sono degli specialisti che hanno semplicemente scaldato i banchi e tirato a campà fino a che non hanno preso, non si sa bene come, il famoso pezzo di carta. Ma un valore, per quanto magari sopravvalutato in certi casi, il pezzo di carta a mio avviso ce l'ha.

Per il resto, sulla connessione tra barf e rischio di contaminazione batterica, è vero che sarebbe sbagliato ingigantire il rischio (e difatti secondo me la risposta della veterinaria era dovuta più che altro all'irritazione perché Georgia si era rivolta altrove e solo in minima parte all'essere stata testimone di un caso purtroppo fatale di salmonellosi), ma è sbagliato anche trascurarlo. Tra l'altro qui (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21067664) si parla di rischio salmonella in carne destinata al consumo umano in Germania, quindi al di qua dell'oceano, e credo che se ne potrebbero trovare altri relativi al nostro paese.
Personalmente, pur essendo molto ignorante in materia, mi chiedo questo (che prescinde completamente dal discorso salmonella): dato che è stato osservato un aumento dei valori sierici di creatinina nei gatti alimentati a crudo, ha senso intraprendere la barf in un gatto che, per via della sua patologia, ha già un rialzo di questi valori? Quali sono i rischi?
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Vecchio 28-02-2017, 22:24   #122
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Predefinito Re: Opinioni personali del nutrizionista dott. Bettio - commenti, dubbi, domande

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Scusate se generalizzo, che non si deve mai fare, ma davvero, qui mi sta iniziando a stare sulle balls tutta l'intera categoria dei possessori di laurea in medicina veterinaria.
*Scusate lo sfogo* ma:
- MAI due che dicano la stessa cosa
- MAI due che, pur avendo opinioni diverse, approcci diversi, formazioni diverse, parlino con rispetto del lavoro di un altro loro collega.. no, e perchè? vige la regola "sput**aniamoci allegramente", quindi uno che ha un'opinione diversa dalla tua, per forza di cose sta tramando per ucciderti il gatto.. e inoltre si fa pure pagare spacciandosi per esperto.. ma allora se è un tale delinquente matricolato che mette in pericolo la vita di centinaia di cani e gatti (e in più fa anche propaganda gatto-cano-omicida, dato che scrive libri e va a convegni), allora perchè non lo denuncia pubblicamente invece di sput**anarlo con i suoi ex-pazienti??!!
- MAI un vet che non si renda conto che, con questo tipo di atteggiamento, ingenera la confusione più totale nel paziente.. cioè io vado dal vet x che mi suggerisce la cura x, poi però la cura non funziona a dovere e chiedo parere al vet y, il quale mi dice che sono fortunato se il gatto non è morto e che il vet x è fuori di melone, allora io o inizio a seguire il vet y e mando a quel paese il vet x, oppure magari vado dal vet z a chiedere un terzo parere.. e lui mi dice che x e y sono dei delinquenti ignoranti e solo lui ha la verità infusa.. io a quel punto per disperazione non vado più dal vet e chiedo consiglio al forum che almeno mi sembra gente più sana di mente

Non mi interessa qui difendere il dott. Bettio, magari la vet che dice così ha le sue ragioni, quello che non mi piace è l'atteggiamento. Bettio ha le sue idee ben precise che magari sono sbagliate, non condivisibili, superficiali.. ma per lo meno non l'ho mai sentito parlare male di colleghi che hanno fatto scelte diverse (e nel caso del mio micio ad es avrebbe avuto gioco facile, dato che i precedenti vet avevano cannato le diagnosi di parecchio, conciandolo piuttosto male).

E comunque se il pericolo di salmonella fosse così grave e diffuso, non credo che la barf si sarebbe diffusa così tanto nel mondo.. si sarebbe risaputo in giro che la barf ammazza, o no?
Quoto!

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Io valuto l'attendibilità di una persona anche sulla base del possesso di un pezzo di carta, ovvero mi piacerebbe che chi mi dà dei consigli sull'alimentazione del mio gatto abbia una specializzazione in quel ramo, così come- faccio un esempio stupido- se vado da un medico perché ho una verrucca, vorrei che chi mi visita avesse una specializzazione o un master in dermatologia, sennò vado dal primo venuto che mi dice di essere in grado di curare una verrucca (l'esempio è scemo, ma provate a sostituire la verrucca con qualcosa di più serio e vedrete che diventa meno scemo). Poi è vero che ci sono anche degli autodidatti che hanno una vastissima conoscenza del loro campo, così come ci sono degli specialisti che hanno semplicemente scaldato i banchi e tirato a campà fino a che non hanno preso, non si sa bene come, il famoso pezzo di carta....
In qualche decennio ho conosciuto molti veterinari e quello che ho visto e anche letteralmente toccato con mano mi ha portato a tenere in considerazione, più che il pezzo di carta, l'effettiva competenza della persona che mi trovo davanti, indipendentemente dal fatto che abbia guarito un mio animale o che non sia stato possibile.
Li conto sulle dita di una mano i veramente competenti; li ricordo con piacere, e con gratitudine quelli che hanno voluto condividere con me le loro conoscenze.

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Tra l'altro qui (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21067664) si parla di rischio salmonella in carne destinata al consumo umano in Germania, quindi al di qua dell'oceano, e credo che se ne potrebbero trovare altri relativi al nostro paese....
Infatti ho scritto: "Il crudo che mangiano i miei gatti è rigorosamente per alimentazione umana.
E' vero che anche le carni di questo tipo possono essere contaminate, ma trattandosi di alimenti destinati per l'appunto all'alimentazione umana, sono sottoposti a controlli severi; se così non fosse, con tutta la moda del crudo, dell'appena scottato o del poco cotto che impera oggi, le persone ammalate sarebbero quasi quasi più di quelle sane."


A questo mondo la sicurezza del 100% esiste unicamente per una cosa: la morte, a cui ogni essere vivente prima o poi giungerà.
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Vecchio 28-02-2017, 23:01   #123
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Predefinito Re: Opinioni personali del nutrizionista dott. Bettio - commenti, dubbi, domande

Scrivo per esperienza diretta e indiretta. Diretta per il corso di studi, indiretta per i mici. Puoi anche prendere una laurea col massimo dei voti, ma essere incompetente, se non hai la giusta intuizione clinica. Perchè alla fine la Medicina, veterinaria e umana, non è aritmetica, 2+2 non fa 4, ma spesso 5 o 5000. L'intuizione, il fiuto clinico, si fanno con la pratica, ma sono anche caratteristiche personali e uniche.
Puoi studiare quello che vuoi, ma se il cervello che hai, non è abituato a ragionare in un determinato modo, ad intuire, a fare connessioni, ad andare oltre le apparenze, ad investigare la malattia come fa un poliziotto con un delitto, non arriverai mai a formulare nessuna diagnosi.
Se non consideri il paziente nel suo insieme, ma gli guardi solo un organo alla volta, non capirai mai nulla.
Una verruca, per tornare ad un esempio, può indicare uno stato di abbassamento delle difese immunitarie, ma anche un basso grado di igiene ambientale, una contaminazione.
I bravi professionisti ci sono, ma sono poco pubblicizzati, questo è un paese in cui conta la raccomandazione. Nella mia città chi mi ha massacrato Celestina ha un buon nome, e continua a fare danno, ma ha appoggi politici...
Chi come il mio veterinario, risolve spesso come consulente universitario, diversi problemi, e fa perizie in tribunale contro colleghi ciucci, viene guardato malissimo. Perchè dice quello che pensa, fa nomi e cognomi, si prende la responsabilità di quello che dice, dando sempre diagnosi firmate e fotografate di ogni cosa che trova, nel sangue, nelle feci, sulla pelle, o in visita oculistica e cardiologica.
Lui ad esempio per l'alimentazione consiglia sempre l'industriale, ma sa perfettamente che non è la cosa migliore. E con me non discute mai quando gli dico come faccio con i miei mici, dice sempre, tu sai perfettamente cosa fare. E conclude dicendo che la strada per capire la vera alimentazione felina è ancora lunga dall'essere conosciuta...
Quindi non meravigliatevi dei diversi pareri. L'alimentazione felina NON viene studiata, a differenza di quella bovina, suina e aviaria. Ho sfogliato libri di amici studenti. Ai futuri veterinari non viene fornita nessuna preparazione a riguardo.
Ognuno si forma sul campo, e questo ha molti contro, e pochi pro, purtroppo.


Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme...
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Vecchio 28-02-2017, 23:06   #124
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Predefinito Re: Opinioni personali del nutrizionista dott. Bettio - commenti, dubbi, domande

La veterinaria che si è inbufalita per la salmonellosi, lo sa che si prende anche dalle uova e dalla carne di pollo contaminata per uso umano? Lo sa che a causa di questa malattia infettiva le carni di pollo sono pesantemente trattate con antibiotici? Lo sa che questi trattamenti sono imputati per causare resistenza proprio contro gli antibiotici stessi?
Lo sa che la carne cruda ad uso umano trattata con la catena del freddo e messa in congelatore ha bassissime probabilità di infettare umani ed animali?
Lo sa che la salmonellosi può essere stata causata da uno scorretto scongelamento della carne, durato troppo a lungo?
No, solo terrorismo puro. Ho cresiuto Fiorello a carne di pollo, ed è diventato un gattone...
Ho rimesso al mondo Chicca, che mangiava solo 10 grammi di pappa al giorno da cucciola, per il dolore che aveva alla zampetta, grazie alla carne cruda....


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Vecchio 28-02-2017, 23:16   #125
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In qualche decennio ho conosciuto molti veterinari e quello che ho visto e anche letteralmente toccato con mano mi ha portato a tenere in considerazione, più che il pezzo di carta, l'effettiva competenza della persona che mi trovo davanti, indipendentemente dal fatto che abbia guarito un mio animale o che non sia stato possibile.
Li conto sulle dita di una mano i veramente competenti; li ricordo con piacere, e con gratitudine quelli che hanno voluto condividere con me le loro conoscenze.
In più di 20 anni che bazzico veterinari, posso dire di averne conosciuto solo uno che mi ha ispirato e, durante l'ultimo incontro, mi ha dato la nettissima impressione di essersi seduto sugli allori. Pazienza. Riguardo al pezzo di carta, per me resta una condizione necessaria, ma largamente insufficiente, forse perché, essendo di natura sospettosa, tendo a pensare che su 100 autodidatti sprovvisti del famoso pezzo di carta, almeno 95 o più sono praticoni che si improvvisano, quando non addirittura ciarlatani, e i geni si contano sulle dita di una mano. Ma, dato che io sono una profana e non mi intendo di quella branca (sennò non andrei certo a consultare uno specialista), come faccio a sapere se quello specialista senza il pezzo di carta ricade nell'una o nell'altra categoria? Altrimenti, spiegatemi voi a cosa servono le specializzazioni: perché uno si deve sbattere a farsi un'istruzione post lauream, investendo tempo, ma soprattutto denaro?


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Infatti ho scritto: "Il crudo che mangiano i miei gatti è rigorosamente per alimentazione umana.
E' vero che anche le carni di questo tipo possono essere contaminate, ma trattandosi di alimenti destinati per l'appunto all'alimentazione umana, sono sottoposti a controlli severi; se così non fosse, con tutta la moda del crudo, dell'appena scottato o del poco cotto che impera oggi, le persone ammalate sarebbero quasi quasi più di quelle sane."
Ti faccio un esempio che mi tocca personalmente: un anno e mezzo fa scopro di avere un linfonodo sottomandibolare nettamente ingrossato. Panico. Vado dal medico e iniziamo una serie di accertamenti: ecografia del collo, esami del sangue tra cui una serie di test virali e infettivi (mononucleosi, citomegalovirus, toxoplasmosi e un altro che non mi viene in mente). Alla fine salta fuori un'infezione ormai debellata da Toxoplasma (Gammaglobuline M negative, gammaglobuline G ampiamente positive) che ha lasciato come unico strascico il linfonodo di cui mi sono accorta per puro caso mesi dopo. Sai quali erano stati i sintomi dell'infezione in fase acuta? N-E-S-S-U-N-O, com'è nella stragrande maggioranza dei casi di infezioni da Toxoplasma, uno degli agenti patogeni veicolati dalla carne cruda, compresa quella ad uso umano (e difatti credo di essermela presa proprio mentre mangiavo una bella fettina di carpaccio di cui vado ghiotta). Certamente le cose saranno diverse nel caso della Salmonella, del Botulino, del Campilobacter... ma il fatto che le persone non siano visibilmente ammalate, che non presentino sintomi, non vuol dire che la carne sia sicura al 100%, semmai che non è contaminata oltre una certa soglia o che il nostro sistema immunitario è molto più efficiente di quello che crediamo, per cui spesso un'infezione non si conclama, ma resta a livello subclinico.
Detto questo, cullarsi nell'idea che basti comprare la carne ad uso umano dal macellaio sotto casa per essere al sicuro da qualunque contaminazione batterica è per lo meno ingenuo; la possibilità di prendersi o di far prendere al proprio animale uno qualunque dei batteri/parassiti sopra citati esiste, sarà senz'altro bassa, ma esiste ed è giusto che i veterinari mettano in guardia contro questo rischio, contro quello di zoonosi e contro tutti quelli connessi alla barf, specie se affrontata in maniera superficiale (e non è il caso di nessuno qua sul forum), esattamente come i loro colleghi che la pensano in maniera contraria fanno bene a instillare dubbi e a mettere in guardia contro i rischi insiti nel cibo industriale (e pure da questa parte alcuni toni rasentano il terrorismo/allarmismo).
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Vecchio 28-02-2017, 23:25   #126
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Predefinito Re: Opinioni personali del nutrizionista dott. Bettio - commenti, dubbi, domande

Non esiste cibo sicuro al 100%. Crudo o cotto che sia. L'importante è esserne consapevoli.
Anche io due anni fa ho avuto un episodio di linfonodo sottolinguale ingrossato, dopo 15 giorni da un'estrazione dentaria, fatta sempre sotto copertura antibiotica. Fatta ecografia, diagnosi di linfonodo reattivo, ripreso antibiotico, tutto a posto. Purtroppo la bocca non è sterile...


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Vecchio 01-03-2017, 00:18   #127
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Puoi anche prendere una laurea col massimo dei voti, ma essere incompetente, se non hai la giusta intuizione clinica.....L'intuizione, il fiuto clinico, si fanno con la pratica, ma sono anche caratteristiche personali e uniche.
Puoi studiare quello che vuoi, ma se il cervello che hai, non è abituato a ragionare in un determinato modo, ad intuire, a fare connessioni, ad andare oltre le apparenze, ad investigare la malattia come fa un poliziotto con un delitto, non arriverai mai a formulare nessuna diagnosi.
Se non consideri il paziente nel suo insieme, ma gli guardi solo un organo alla volta, non capirai mai nulla.
D'accordo al 100% e anche di più!
Io di veterinari abili in diagnostica clinica ne ho conosciuto uno solo.
E' merce rara ed è per questo motivo che ho imparato ad arrangiarmi, un po' per necessità e moltissimo perché è una mia grande passione da sempre.
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Vecchio 01-03-2017, 00:22   #128
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La veterinaria che si è inbufalita per la salmonellosi, lo sa che si prende anche dalle uova e dalla carne di pollo contaminata per uso umano? Lo sa che a causa di questa malattia infettiva le carni di pollo sono pesantemente trattate con antibiotici? Lo sa che questi trattamenti sono imputati per causare resistenza proprio contro gli antibiotici stessi?
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Lo sa che la salmonellosi può essere stata causata da uno scorretto scongelamento della carne, durato troppo a lungo?
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Mi sa...che non le sa!
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Vecchio 01-03-2017, 08:09   #129
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Predefinito Re: Opinioni personali del nutrizionista dott. Bettio - commenti, dubbi, domande

Io sono con viola, la sicurezza al 100% non può esistere. Conosco personalmente una ragazza che a 8 anni di età si è beccata la salmonella, mangiando uova del contadino,bio e senza antibiotici vari. E allora che facciamo, smettiamo di preferire le cose naturali e acquistiamo solo quelle imbottite di farmaci?
Anche Yuna sono riuscita a tirarla fuori da situazioni limite con la carne cruda, quando non mangiava altro o sembrava non riuscire a digerire neanche l'umido intestinal..
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Vecchio 01-03-2017, 09:22   #130
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Faccio anche un'altra considerazione: può darsi che il dott. Bettio non abbia una specializzazione in nutrizione "a livello cartaceo". Lui comunque nasce come vet omeopata unicista (cioè che usa solo l'omeopatia per trattare i suoi pazienti.. nei limiti del buon senso ovviamente). L'approccio omeopatico è un approccio olistico, cioè si prende cura del paziente nel suo complesso, al contrario della medicina specialistica tradizionale, che tratta solo il singolo problema, per cui se hai male alla mano, vai dallo specialista ortopedico che non ti guarda neanche in faccia, ti prende la mano e te la gira e rigira, poi ti dà la cura.

Sono due approccio diversi. Ovviamente Bettio prima di tutto ha preso la laurea in veterinaria, poi ha approfondito l'omeopatia, e dato che l'omeopatia ha un approccio olistico, ha iniziato ad approfondire anche sull'alimentazione, che è molto importante in questo ambito (è l'approccio "il cibo sia la tua medicina"). Se ha preso master o dottorati o quant'altro non lo so, sicuramente ha collaborato con altri esponenti del mondo barf, ad es facendo prefazioni ai loro libri ecc.

Ieri, per dire, sono andata da un'osteopata, anche lei con approccio olistico, per curare un problema di torcicollo, e lei è stata un'ora a chiedermi le cose più varie, fra cui, molto in dettaglio, cosa mangio, per poi alla fine consigliarmi di inserire più proteine a colazione, fare l'esame delle intolleranze, e respirare di più col diaframma. Ovviamente, mi ha anche guardato la schiena e il collo, ci mancherebbe. Allora uno potrebbe dire all'osteopata: ma come ti permetti di parlarmi di nutrizione quando hai la laurea in fisioterapia con specializzazione in osteopatia?! ciarlatana!! ma invece io mi fido della persona prima di tutto, della sua attenzione al paziente, e il fatto che lei ampli la sua professionalità cercando di avere il quadro completo mi sembra un punto forte, non debole.

E' una questione di scelte, c'è a chi piace questo approccio, c'è chi preferisce lo specialista tradizionale.

E' vero, con l'approccio olistico c'è il rischio che qualche ciarlatano che non è competente mascheri la sua ignoranza iniziando a parlare d'altro e vendendo aria fritta.. bisogna stare con gli occhi aperti.. però è anche vero che solo le lauree e i master non garantiscono sempre la professionalità.. ci sono fior di veterinari nutrizionisti con laurea, post laurea e dottorato, che lavorano per Royal Canin, sono i famosi "esperti" che rispondono alle tue domande alle expo ad esempio, e che ti consigliano il crocco Royal più adatto al tuo gatto.. e che magari ti dicono che la dieta casalinga per il gatto fa male, anzi malissimo. Chissà perché
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