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07-02-2024, 22:52 | #11 |
Re: ARGENTO: meglio colloidale o meglio ionico?
ah, ecco... capito!
sì, lo uso solo occasionalmente, è difficile che ne abbia bisogno più volte in tempi ravvicinati... anche nei casi peggiori una o due gocce mi bastano per diverse ore o anche per tutto il giorno. Sono andata a leggermi gli effetti collaterali dell'efedrina (penso che si riferiscano soprattutto all'uso orale o per iniezione)... non pensavo che fosse così potente, d'ora in poi ne terrò conto grazie Aletto! Addio Trilly, dolce e saggia gattina, mi manchi tantissimo |
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07-02-2024, 23:29 | #12 |
Re: ARGENTO: meglio colloidale o meglio ionico?
In omeopatia con il rimedio non si punta a contrastare direttamente la malattia, sopprimendone i sintomi, ma si punta a risvegliare, a stimolare l'organismo a combattere la malattia; il processo di guarigione porterà parallelamente alla scomparsa dei sintomi.
Il contrario di quello che succede nella medicina convenzionale, dove si punta principalmente alla soppressione o anche solo al controllo dei sintomi, tanto che per evitare che il problema si ripresenti, capita che il farmaco vada assunto praticamente a vita. Un esempio banale, ma non troppo, sono i gastroprotettori di cui tanto si usa ed abusa e che vengono utilizzati per bloccare la produzione di acido cloridrico nello stomaco alleviando o cancellando gli spiacevoli sintomi. Quindi in omeopatia non c'è il concetto di farmaco che serve per guarire (o mascherare) una malattia, come invece è per la medicina allopatica. I rimedi che vengono utilizzati per stimolare il processo di guarigione devono (ma purtroppo non sempre accade) essere scelti in base alle caratteristiche costituzionali del paziente, inteso non come un insieme di organi e apparati, ma come un'unita psico-fisica. Devono anche essere considerati i fattori che aggravano o migliorano i sintomi. Il rimedio potremmo paragonarlo a un abito confezionato su misura; non è detto che "X" sia efficace per due soggetti con gli stessi sintomi; per uno dei due potrebbe essere più indicato il rimedio "Z". Se ti va, potresti fare una prova. Assaggia uno degli omeopatici, non importa quale, ma abbastanza per capire se le tue papille captano qualcosa, un lievissimo sapore, un quasi impercettibile sentore dolce. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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