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Visualizza Risultati Sondaggio: Come reagite al cambio climatico | |||
Cerco di ridurre la plastica e vivere in maniera ecosostenibile | 12 | 85.71% | |
Rimuovo il problema, è troppo deprimente | 1 | 7.14% | |
Faccio attivismo | 2 | 14.29% | |
Cambio le mie abitudini alimentari | 5 | 35.71% | |
Non viaggio in aereo | 3 | 21.43% | |
Sondaggio Singolo e Multiplo. Chi ha votato: 14. Non puoi votare questo sondaggio |
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04-10-2019, 15:03 | #11 |
Re: Come reagite al problema del cambio climatico?
io sto usando l'attivismo come antidepressivo (ven scorso sciopero, stasera proiettiamo "hambachers", il nostro collettivo è a plastica 0 dalla nascita, abbiamo un gas e facciamo solo cibo vegan, vogliamo organizzare un appuntamento per piantare alberi, ecc)
per l'alimentazione: sono vegana già per ragioni di librazione animale e non compro cose tropicali quindi non è che posso smettere di mangiare, ma sto andando verso lo sfuso il più possibile. compro solo vestiti di seconda mano da qualche anno. dove casca l'asino? non so andare in bici e vivo in una zona pessimamente servita dai servizi pubblici, quindi sono abbastanza dipendente dall'auto. un appello: non fatevi prendere dall'angoscia perchè non fate abbastanza singolarmente, cercate piuttosto di partecipare alle tante iniziative pubbliche per il clima!! il singolo può e deve fare qualcosa, ma se non cambiamo il sistema non andiamo da nessuna parte PS: stiamo anche ristrutturando cascina con cappotto in paglia, per ridurre al massimo il riscaldamento invernale e rinfrescare d'estate senza elettrodomestici. anche quello è super importante..... speriamo che confermino le detrazioni in sta legge di bilancio...... Anna Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia Ultima Modifica di linguadigatto; 04-10-2019 at 15:09. |
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04-10-2019, 17:46 | #12 |
Re: Come reagite al problema del cambio climatico?
Io ho votato contro la plastica e favorevole per il cambio di alimentazione.
Non mi piacono I discorsi generalistici….”e’ colpa dei politici”, “e’ colpa di quello e dell’altro”…perche’ alla fine e’ “colpa” (se di colpa vogliamo parlare) del progresso. Il progresso non si ferma e ci fa gran comodo. Come tutte le cose ha un rovescio della medaglia. Le cose cambiano, la vita cambia, il mondo del lavoro cambia e il clima cambia. Dobbiamo accettarlo, io sinceramente non rinuncio ne’ all’aereo , ne al riscaldamento o al climatizzatore con 40 gradi fuori, ne alla macchina perche mi serve tutti I giorni per andare al lavoro (80kg totali!!!!) La maggior parte di noi vive in maniera stressata e frenetica e di conseguenza usufruisce delle comodita quando puo’. |
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05-10-2019, 09:16 | #13 |
Re: Come reagite al problema del cambio climatico?
Accetterei il cambio del clima se non fosse dovuto in gran parte, per quanto riguarda la velocità di cambiamento, alle attività umane.
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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05-10-2019, 10:24 | #14 | |
Re: Come reagite al problema del cambio climatico?
Quote:
La penso come te! Motivo per cui il cambiamento deve partire (anche) dal basso! E bastano pochi gesti semplici. Io ieri sono stata a fare un po' di spesa e mi sono fatta mettere frutta e verdure diverse in sole due buste, senza prenderne mille diverse.. Anche se non è plastica, la carta è pur sempre un rifiuto e bisogna prendere coraggio e fare delle scelte ogni giorno. Io le buste di carta del pane e del mercato, quando non sono bagnate, le riuso per la prossima spesa e me le porto dietro il sabato quando esco da casa. Ho la fortuna di avere un mercato sotto casa praticamente, quindi lo raggiungo a piedi. Le buste sono pesanti ma basta avere un carrello o andare in due |
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14-10-2019, 02:09 | #15 |
Re: Come reagite al problema del cambio climatico?
Cerco di ridurre la plastica. Ho comprato a caro prezzo le capsule di acciaio ricaricabili per la macchina del caffè, a casa non ho riscaldamento, quindi più ecosostenibile di me, credo non ci sia nessuno.
L'aereo in vita mia non l'ho mai preso, la macchina la uso pochissimo. Mangio purtroppo poca carne, perchè non mi piace. Sto anche diminuendo la pasta, che mi fa malissimo. Il problema non è affrontabile solo da noi privati, ma molto a monte, e diversi amici miei geologi, mi dicono che non è ancora detto che davvero il clima stia cambiando a causa dell'inquinamento. Certo fermare l'inquinamento, è cosa buona e giusta. Ma dovrebbero agire i paesi asiatici...i grandi inquinatori globali. Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme... |
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05-09-2023, 16:33 | #16 |
Re: Come reagite al problema del cambio climatico?
Le opzioni del sondaggio riguardano accorgimenti che adottiamo praticamente da sempre.
Non abbiamo mai viaggiato in aereo e usiamo l'automobile lo stretto necessario; per fortuna abitiamo in una bellissima zona dove per entrare in contatto diretto con l'ambiente naturale ci basta andare a piedi. Abbiamo sempre privilegiato il riutilizzo rispetto all'usa e getta. Non acquistiamo prodotti confezionati come formaggi e salumi, acquistiamo al banco e chiediamo che non mettano i formaggi nelle vaschette; prima dell'avvento della plastica si usava la carta e andava benissimo; ovviamente una volta a casa era ed è opportuno trasferire i formaggi in un contenitore di vetro o ceramica. Non acquistiamo mai frutta tropicale, per via dell'inquinamento causato dal trasporto su lunghissime distanza e in genere compriamo frutta e verdura di origine nazionale e possibilmente locale. Mangiamo raramente carne. Il maggior quantitativo è per l'alimentazione dei gatti, ma sono carnivori obbligati e su questo non si cambia. Non abbiamo l'abitudine di acquistare acqua in bottiglia, beviamo solo quella di rubinetto, che qui è molto buona. Non compriamo neppure bibite e simili; non è un problema preparare in casa un tè freddo, una limonata, un'aranciata o un succo di frutta e sono di certo più sani. Se per "fare attivismo" si intende parlare con i nostri contatti di certe tematiche e di quale può essere il contributo costruttivo individuale, in questo caso la risposta è sì. Tuttavia non siamo affatto ottimisti sul futuro che attende l'umanità. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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27-08-2024, 23:05 | #17 |
Re: Come reagite al problema del cambio climatico?
Accetto malvolentieri il caldo.
Tuttavia è bene ricordare alcune cose. - Siamo in un periodo in cui la CO2 è piuttosto bassa, la CO2 è stata ben più alta in altri periodi di questo Pianeta. https://www.researchgate.net/publica...during-the.png - Un aumento della CO2 porta ad un aumento vegetale. Le piante respirano CO2 e rilasciano O2. Negli acquari si immette CO2 per migliorare le piante acquatiche ed i pesci non ne sono minimamente danneggiati. Nelle serre si immette CO2 come concimazione. - in un ambiente chiuso si tollerano fino 1000 ppmv di CO2. Per avere danni corporei da CO2 occorre salire parecchio. La CO2 nell'aria è sui 350 ppm in campagna e il doppio in centro città. - le cause antropiche dell'aumento della CO2 sono così scarse da risultare quasi irrilevanti, anche se c'è quello che pisciava in mare e diceva "tutto fa". - siamo nel bel mezzo di 2 ere miniglaciali, la prima è avvenuta circa 12.000 anni fa e la seconda avverrà tra 12.000 anni (quando dici la sfiga...). Quindi ci troviamo nel mezzo di una fase calda di suo e credo che qui nessuno di noi vivrà sui 300 anni per cominciare a vedere la svolta. Non faccio nulla indirizzato al cambiamento climatico che in questo Pianeta è ed è sempre stato CONTINUO. Applico semplicemente cose che mi sembrano sensate, come cercare di non gettare via il cibo, sporcare meno possibile, non fare acquisti eccessivi di quelle che reputo futilità come vestiti e scarpe a go go, che nel mio caso sono ridotti all'osso e piuttosto vecchi. Graffi? prima li rendo poi ti cerco per darteli Dopo 100aa di pratica hai la patente di Buon Gattofilo La mutua fortuna è convivere, la loro iella è vivere con noi inetti |
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28-08-2024, 16:50 | #18 |
Re: Come reagite al problema del cambio climatico?
Buongiorno,
personalmente non posso che RIDURRE i viaggi in aereo, cancellarli non posso. Vivo in un'isola dell'atlantico e il mio lavoro richiede frequenti spostamenti. Mi sono occupato per 15 anni di fisico-chimica dell'atmosfera (sono un ricercatore) e francamente sgombrerei il campo dalle numerose analisi negazioniste (parziali e superficiali) che non considerano la complessità del problema, ma tanto non c'è niente da fare, lo so, me ne sono fatto una ragione ormai e non mi interessa polemizzare su un forum di gatti... Sono in continuo contatto con EU Copernicus e molti altri enti che si occupano di questo, inclusi ricercatori che fanno parte dell'IPCC. Non lo dico per vantarmi (di che? Nessuno sa nemmeno chi sono e che cosa faccio!) ma per precisare che non parlo per sentito dire, anche se chiunque è in grado di mettere in dubbio la mia competenza in materia. No problems, you are welcome! Il mio atteggiamento è di fare tutto il possibile per ridurre l'impatto ambientale, ANCHE sul lavoro, dove ho ottenuto di coordinare il piano di sostenibilità per il progetto per il quale lavoro. L'idea è di trovare soluzioni a basso impatto, e al contempo di spingere affinché gli enti locali prendano iniziative realmente in grado di ridurre l'impatto ambientali, e non solo di "greenwashing" (come purtroppo accade). Sia io che mia moglie cerchiamo di vivere in maniera frugale, di non farci prendere dalla mania di comprare, comprare, comprare, per esempio. Ma non è che sia molto, ce ne rendiamo conto. Infatti sono convinto che al di là di tutte le nostre buone intenzioni stiamo cercando di svuotare il più classico degli oceani con il più classico dei cucchiaini (da caffè). Ma questo non significa che è "inutile", ma che possiamo sperare di rinviare il problema, mentre cresce la sensibilità generale e si individuano - si spera! - soluzioni tecniche in grado di compensare rapidamente questo gravissimo problema che porterà a cambiamenti drammatici. Sarà comunque un "macello" per la gran parte dei paesi. Ultima Modifica di Merlinone; 28-08-2024 at 16:59. |
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28-08-2024, 17:23 | #19 |
Re: Come reagite al problema del cambio climatico?
@ Merlinone
Purtroppo c’è tantissimo negazionismo, come in altri settori. Credo che il tempo sia scaduto, possiamo misurare tutto, i grafici parlano chiaro e fanno anche impressione. Ho seguito molte conferenze sul tema. Penso anche che qualunque espediente ricadrà sulle prossime generazioni, un po’ come il debito pubblico. La sensazione è quella di mettere una goccia di acqua distillata in un’enorme fogna. Credo che qualunque conversione abbia costi, in termini di energia, elevatissimi. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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28-08-2024, 17:47 | #20 | |
Re: Come reagite al problema del cambio climatico?
Quote:
Certamente, come dicevo, il problema è gravissimo. Per alcune aree geografiche sarà probabilmente una tragedia, e molti dei lavori pubblicati fanno fatica a considerare la possibilità di fenomeni "a soglia" globali, difficili per loro natura da prevedere, che potrebbero cambiare le cose in maniera del tutto improvvisa. In meglio, magari, ma anche in peggio. Es. un cambiamento improvviso nella direzione degli alisei, o un'interruzione dell'Ocean Circulation Belt (di cui fa parte la Corrente del Golfo, la cui intensità si è ridotta di un fattore 10). Un cambiamento improvviso della circolazione globale dei venti, per esempio, potrebbe portare a una rivoluzione quasi immediata nei climi locali di alcune regioni costosissimi da compensare in tempi brevi. Io fino a qualche tempo fa mettevo a tacere dentro di me la vocina che mi diceva che è un problema. Poi ho avuto modo di scambiare idee con molti giovani di 20-30 anni, (incluso mio figlio, che è stato un attivista climatico), e ho letto in loro la grande angoscia generazionale che vivono vista la loro aspettativa di vita molto più lunga della mia. Il problema del negazionismo diffuso in tutto a mio modestissimo parere è figlio - imprevisto... - della diffusione di internet, che ha messo alla pari opinioni di gente assolutamente ignorante con quella di coloro che hanno passato una vita a lavorare su un certo argomento, generando un volano per cui alla fine si sono create delle "bolle" in cui la gente fomenta ed amplifica opinioni che una volta sarebbero risultate del tutto marginali. Io per esempio, avendo una certa età, ricordo quando si parlava di vaccini antipolio, e ricordo bene che non c'era assolutamente nessun presunto "dibattito" sulla loro utilità sui media di allora, sebbene fossi un bambino piccolo ai tempi. Oggi, lasciamo perdere: un singolo ricercatore imbroglione che ha pubblicato un falso lavoro sulla correlazione tra autismo e vaccini è stato in grado di mettere in moto una slavina di dimensioni globali e di cui non si vede la fine. Ultima Modifica di Merlinone; 28-08-2024 at 17:53. |
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