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Alimentazione Domande e consigli riguardo tutto ciò che i nostri a-mici mangiano o dovrebbero mangiare

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Vecchio 06-07-2011, 14:29   #11
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MiAu
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Predefinito Re: possibile intolleranza

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Originariamente inviato da Byron Visualizza Messaggio
Io sono con ZD da tre settimane, feci bellissime, dure, senza odore ( prima era un macello)Ho indrodotto venerdi il tonno al naturale schesir ( un cucchiaio da caffè, poca roba), ebbene dopo due ore feci puzzolenti e molli.L' ho eliminato subito tornando a zd.
Non so se varia da intolleranza a intolleranza, ma si deve stare sull'ipoallergenico almeno due mesi prima di fare tentativi di introduzione di nuove fonti proteiche o di carboidrati, altrimenti vanifichi tutto il tentativo e devi ricominciare da capo.

Copio incollo due risposte dal 3d della FAQ:


Come si gestiscono le possibili intolleranze alimentari?
Sempre più spesso capita che il nostro gatto abbia un'intolleranza alimentare.
Innanzitutto: come si riconoscono? Le intolleranze possono presentarsi con feci molli, flatulenze, lacrimazioni, diarrea, cibo mal digerito presente negli escrementi, nausea, vomito, crosticine sotto il pelo, alopecia, prurito eccessivo in assenza di parassiti et cetera.
Di solito i problemi legati alle intolleranze non si risolvono con cure veterinarie, nè con fermenti lattici, il micio risulta "pulito" a tutti i tests e le analisi.
Il gatto può essere intollerante ad un particolare tipo di carne, ma le più diffuse sono le allergie a cereali (grano, mais, riso, orzo, segale et cetera), ai conservanti, ai coloranti, oppure ad altri additivi presenti nei cibi industriali, scatolette o croccantini che siano. Il gatto può, proprio come gli umani, diventare improvvisamente intollerante ad un alimento che ha sempre mangiato senza problemi.
Nel momento in cui dopo aver escluso parassiti intestinali ed altre problematiche tramite esami e controlli veterinari sospettiamo un'intolleranza alimentare, dobbiamo procedere per tentativi. Innanzitutto si suggerisce di eliminare totalmente l'umido per un po', visto che alcuni additivi presenti nelle scatolette possono causare intolleranza.
Poi, se la situazione non cambia fare un periodo di "disintossicazione" che duri un mese almeno, durante il quale il micio mangi solo ed esclusivamente UN tipo di carne o pesce, cruda oppure bollita e servita con il suo brodino appena tiepida, senz'altre aggiunte. Si può iniziare da carni che più raramente si trovano nei cibi in commercio come cavallo, o quaglia.
Spesso questo tipo di soluzione è preferibile rispetto alle diete ipoallergeniche commerciali, perchè in alcuni casi anche quelle possono dare problemi.
Meglio dunque identificare prima la causa dell'intolleranza, poi scegliere il prodotto commerciale che si addice alle nostre esigenze.
Per aiutarci ad isolare mglio i possibili allergeni da testare può essere utile anche confrontare gli ingredienti dei vari alimenti commerciali testati durante i problemi del micio in modo da capire se vi siano elementi in comune.
Se in questo periodo i sintomi migliorano, è l'ora di tentare con le aggiunte, monitorando sempre la situazione: si prova ad esempio ad aggiungere patata bollita, riso (bollito e ben sciacquato per eliminare l'eccesso d'amido), tuorlo d'uovo, mais ed altri possibili elementi allergenici uno alla volta, almeno per una settimana, tenendo annotato su un taccuino i cambiamenti della produzione fecale o l'eventuale comparsa di sintomi.
E' un percorso lungo, che richiede pazienza, costanza, ma soprattutto MAI nessuna eccezione e molta fermezza da parte del padrone.
Una sola eccezione può rovinare mesi di tentativi, quindi fate molta attenzione!



Cosa vuol dire cibo monoproteico?
Un cibo è monoproteico quando contiene soltanto una proteina di origine animale, vale a dire un tipo solo di carne o pesce (per esempio solo pollo, solo agnello, solo merluzzo ecc.).
In genere i cibi per gatti, sia secchi sia umidi, contengono più di un tipo di carne e/o di pesce. In alcuni casi non è nemmeno specificato, in etichetta, quali carni vengono usate; un esempio tipico è un’etichetta di un cibo “Al pollo” che comincia così: Ingredienti: carne e derivati (pollo 10%) [...]; in un prodotto con questa etichetta, il pollo è soltanto il 10% della carne impiegata, e non sappiamo da quali animali provenga il resto dalla carne.
In genere il fatto che in un cibo siano presenti più tipi di carne non rappresenta un problema.
In alcuni casi, però, possono subentrare problemi di allergie o intolleranze. Le allergie o le intolleranze si manifestano con problemi intestinali e/o digestivi e/o cutanei.
In caso di sospetto di allergia a un alimento, occorre innanzitutto individuare qual è l’alimento che provoca allergia: ed è in questa situazione che sono utili i cibi monoproteici.
Per individuare l’allergene, infatti, si utilizza una dieta a esclusione, cioè una dieta che escluda tutte le proteine che il gatto fino a quel momento ha mangiato.
I cibi medicati, a questo scopo, utilizzano delle proteine ottenute chimicamente, predigerite, che non possono causare allergia (gli idrolisati o idrolizzati); alcuni produttori di cibi non medicati, invece, propongono una dieta a esclusione basata su linee monoproteiche, cioè linee di cibi che contengono soltanto una proteina animale, in genere scelta tra quelle meno usuali, perché dev’essere un tipo di carne che il gatto non ha mai assaggiato (e a cui, quindi, non può essere allergico). Particolarmente adatti a questo scopo sono il cavallo, il maiale, la quaglia, l’agnello (meno adatti, invece, i cibi a base di pesce, che è potenzialmente allergenico).
In alcune linee dedicate alle allergie alimentari, alla mono-proteina si unisce anche l’uso di una fonte di carboidrati alternativa ai classici cereali (patata, grano saraceno, piselli), nel caso in cui l’allergia o intolleranza non fosse a una proteina ma a un cereale.
Se la dieta a esclusione dà buoni risultati, si reintroducono in seguito, uno alla volta, tutti i nutrienti esclusi dalla dieta, fino a identificare quello che fa insorgere il problema, che sarà quello da evitare per tutta la durata della vita dell’animale. Anche per la dieta di mantenimento di un gatto allergico, quindi, sono utili gli alimenti monoproteici: perché, contenendo una sola proteina, certamente non contengono quella a cui il micio si è dimostrato allergico.
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Vecchio 06-07-2011, 14:40   #12
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Predefinito Re: possibile intolleranza

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Originariamente inviato da MiAu Visualizza Messaggio
Non so se varia da intolleranza a intolleranza, ma si deve stare sull'ipoallergenico almeno due mesi prima di fare tentativi di introduzione di nuove fonti proteiche o di carboidrati, altrimenti vanifichi tutto il tentativo e devi ricominciare da capo.

Copio incollo due risposte dal 3d della FAQ:


Come si gestiscono le possibili intolleranze alimentari?
Sempre più spesso capita che il nostro gatto abbia un'intolleranza alimentare.
Innanzitutto: come si riconoscono? Le intolleranze possono presentarsi con feci molli, flatulenze, lacrimazioni, diarrea, cibo mal digerito presente negli escrementi, nausea, vomito, crosticine sotto il pelo, alopecia, prurito eccessivo in assenza di parassiti et cetera.
Di solito i problemi legati alle intolleranze non si risolvono con cure veterinarie, nè con fermenti lattici, il micio risulta "pulito" a tutti i tests e le analisi.
Il gatto può essere intollerante ad un particolare tipo di carne, ma le più diffuse sono le allergie a cereali (grano, mais, riso, orzo, segale et cetera), ai conservanti, ai coloranti, oppure ad altri additivi presenti nei cibi industriali, scatolette o croccantini che siano. Il gatto può, proprio come gli umani, diventare improvvisamente intollerante ad un alimento che ha sempre mangiato senza problemi.
Nel momento in cui dopo aver escluso parassiti intestinali ed altre problematiche tramite esami e controlli veterinari sospettiamo un'intolleranza alimentare, dobbiamo procedere per tentativi. Innanzitutto si suggerisce di eliminare totalmente l'umido per un po', visto che alcuni additivi presenti nelle scatolette possono causare intolleranza.
Poi, se la situazione non cambia fare un periodo di "disintossicazione" che duri un mese almeno, durante il quale il micio mangi solo ed esclusivamente UN tipo di carne o pesce, cruda oppure bollita e servita con il suo brodino appena tiepida, senz'altre aggiunte. Si può iniziare da carni che più raramente si trovano nei cibi in commercio come cavallo, o quaglia.
Spesso questo tipo di soluzione è preferibile rispetto alle diete ipoallergeniche commerciali, perchè in alcuni casi anche quelle possono dare problemi.
Meglio dunque identificare prima la causa dell'intolleranza, poi scegliere il prodotto commerciale che si addice alle nostre esigenze.
Per aiutarci ad isolare mglio i possibili allergeni da testare può essere utile anche confrontare gli ingredienti dei vari alimenti commerciali testati durante i problemi del micio in modo da capire se vi siano elementi in comune.
Se in questo periodo i sintomi migliorano, è l'ora di tentare con le aggiunte, monitorando sempre la situazione: si prova ad esempio ad aggiungere patata bollita, riso (bollito e ben sciacquato per eliminare l'eccesso d'amido), tuorlo d'uovo, mais ed altri possibili elementi allergenici uno alla volta, almeno per una settimana, tenendo annotato su un taccuino i cambiamenti della produzione fecale o l'eventuale comparsa di sintomi.
E' un percorso lungo, che richiede pazienza, costanza, ma soprattutto MAI nessuna eccezione e molta fermezza da parte del padrone.
Una sola eccezione può rovinare mesi di tentativi, quindi fate molta attenzione!



Cosa vuol dire cibo monoproteico?
Un cibo è monoproteico quando contiene soltanto una proteina di origine animale, vale a dire un tipo solo di carne o pesce (per esempio solo pollo, solo agnello, solo merluzzo ecc.).
In genere i cibi per gatti, sia secchi sia umidi, contengono più di un tipo di carne e/o di pesce. In alcuni casi non è nemmeno specificato, in etichetta, quali carni vengono usate; un esempio tipico è un’etichetta di un cibo “Al pollo” che comincia così: Ingredienti: carne e derivati (pollo 10%) [...]; in un prodotto con questa etichetta, il pollo è soltanto il 10% della carne impiegata, e non sappiamo da quali animali provenga il resto dalla carne.
In genere il fatto che in un cibo siano presenti più tipi di carne non rappresenta un problema.
In alcuni casi, però, possono subentrare problemi di allergie o intolleranze. Le allergie o le intolleranze si manifestano con problemi intestinali e/o digestivi e/o cutanei.
In caso di sospetto di allergia a un alimento, occorre innanzitutto individuare qual è l’alimento che provoca allergia: ed è in questa situazione che sono utili i cibi monoproteici.
Per individuare l’allergene, infatti, si utilizza una dieta a esclusione, cioè una dieta che escluda tutte le proteine che il gatto fino a quel momento ha mangiato.
I cibi medicati, a questo scopo, utilizzano delle proteine ottenute chimicamente, predigerite, che non possono causare allergia (gli idrolisati o idrolizzati); alcuni produttori di cibi non medicati, invece, propongono una dieta a esclusione basata su linee monoproteiche, cioè linee di cibi che contengono soltanto una proteina animale, in genere scelta tra quelle meno usuali, perché dev’essere un tipo di carne che il gatto non ha mai assaggiato (e a cui, quindi, non può essere allergico). Particolarmente adatti a questo scopo sono il cavallo, il maiale, la quaglia, l’agnello (meno adatti, invece, i cibi a base di pesce, che è potenzialmente allergenico).
In alcune linee dedicate alle allergie alimentari, alla mono-proteina si unisce anche l’uso di una fonte di carboidrati alternativa ai classici cereali (patata, grano saraceno, piselli), nel caso in cui l’allergia o intolleranza non fosse a una proteina ma a un cereale.
Se la dieta a esclusione dà buoni risultati, si reintroducono in seguito, uno alla volta, tutti i nutrienti esclusi dalla dieta, fino a identificare quello che fa insorgere il problema, che sarà quello da evitare per tutta la durata della vita dell’animale. Anche per la dieta di mantenimento di un gatto allergico, quindi, sono utili gli alimenti monoproteici: perché, contenendo una sola proteina, certamente non contengono quella a cui il micio si è dimostrato allergico.
Ehhhh......mi sa che ho avuto troppa fretta io!!!


"E' negli occhi dei gatti che si nasconde la magia" Arthur Symons
Byron non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 06-07-2011, 16:29   #13
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Predefinito Re: possibile intolleranza

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Originariamente inviato da Byron Visualizza Messaggio
http://nicolettabevere.blogspot.com/...-diagnosi.html
Guarda se ora funziona....

Mentre dai da mangiare agli altri mici, dai al micio allergico, magari in mano, i crocchi medicati
grazie, adesso funziona, interessante!

per quanto riguarda la gestione di pasti separati, è proprio impossibile, lasciamo i crocchi a disposizione, dovrei mettere tutti a dieta per forza.... sarebbe impossibile mettere a disposizione 2 tipi di crocchi, non potrei assolutamente controllarlo, tieni conto che l'intollerante è il più giovane e sveglio e vorace..... dovrei tenerlo separato per un mese, per avere certezze! piuttosto, elimino l'umido e trovo un crocco uguale per tutti.
è proprio il caratterino e l'atteggiamento alimentare suo e delle altre 2 gatte che mi complica un po'.... devo epr forza trovare qualcosa di adatto a tutti e 3.
proviamo ad eliminare l'umido e a passare a un crocco con un tipo di carne che di solito non do, vediamo come va, se anche così la crosticina rimane.... elimino anche i crocchi e provo per tutti la dieta disintossicante di sola carne (anche se l'estate sarà dura lasciare la carnina a disposizione....).
ho un'ultima domanda: il gattino, che ha 10 mesi ed è sterilizzato, è il più magro, sembra un'anguilla, nonostante sia il più mangione. può essere che ci sia qualche alimento che assimila poco?
le feci eprò sono belle....
grazie ancora, ba
babaferu non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 06-07-2011, 16:32   #14
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Predefinito Re: possibile intolleranza

Dovrei provare anch'io una dieta ad esclusione... Yoda quasi subito dopo la sterilizzazione ha sviluppato una forfora ( ma meglio chiamarla desquamazione) permanente... non c'è verso, anche il vet ha detto che poteva essere causato dall'alimentazione... però non ha per fortuna avuto altri sintomi ricollegabili all'intolleranza (come vomito, diarrea, prurito). Per questo si è sempre pensato fosse un problema di grassi nell'alimentazione... certo se mi tengo su linee che hanno almeno 18% di grassi (crocchi), il danno è contenuto, ma non passa mai... Z/D esiste anche umido?


Giulio+Yoda+Sheila+Alfie
fedefaith non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 06-07-2011, 19:34   #15
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Predefinito Re: possibile intolleranza

@fedefaith: si esiste anche l' umido Z/D.I miei non lo mangiano!

@babaferu:Anche qui e' impossibile la gestione a pasti separati.Lo Z/D e' sempre a disposizione, ma Roland lo odia.Potresti provare con Purina HA, sembra un po' piu' appetibile.Ehh...bisognerebbe cercare un secco che vada bene per tutti, logicamente ipoallergenico

provo per tutti la dieta disintossicante di sola carne
Quale carne?? Cruda? Che non sia pollo,magari manzo......Cerca carni alternative, quaglia.....
E comunque la dieta casalinga va integrata, in modo particolare se usata come alimento unico!Adesso come adesso io aspetterei e starei su cibi industriali, finchè non trovi cosa fa male al micione!

è il più magro, sembra un'anguilla, nonostante sia il più mangione. può essere che ci sia qualche alimento che assimila poco?
mah, io ho Roland....ha sempre mangiato come Byron, stesse quantità e stesso cibo...Byron e' ciccione, Roland e' scavato nei fianchi....credo che sia di costituzione...magari qualche esperta ti saprà essere più utile!


"E' negli occhi dei gatti che si nasconde la magia" Arthur Symons
Byron non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 12-07-2011, 11:01   #16
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babaferu
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Predefinito Re: possibile intolleranza

volete sapere come sta andando la storia?
mentre io ero qui a discuterne con voi, le crosticine..... sono scomparse!
non so che dire, mi sono anche presa della visionaria dal mio compagno che quando gli ho esposto la dieta cui ero arrivata (trainers cavallo e patate e cavallino fresco) mi ha chiesto se ero matta....
vabbè. abbiamo comunque acquistato cavallo e patate come crocchi, sto provando umidi diversi, sospettavo l'animonda, ma quello non è, ora sto provando il pesce, alla fine vedrò che cosa succede quando ritorneremo ai crocchi porta21, e haimè volentieri epr una volta mi metterò l'anima in pace se avrò avuto torto sull'origine di quelle crosticine....
comunque il trainers cavallo e patate qui.... piace poco.... sono 3 giorni che me ne avanzano un bel po' rispetto al solito. pazienza se lo faranno piacere per questi 20 gg che durerà il sacco....
baci, ba
babaferu non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
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