Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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L'allevamento e gli allevatori Per chi vuole conoscere meglio questo mondo felino ancora per molti sconosciuto. |
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29-03-2017, 09:52 | #11 | |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Quote:
@Damon, mi dispiace per il tuo Damon In teoria l'HCM è comunque una malattia ereditaria (se mi sbaglio smentitemi), quindi con buone probabilità c'era qualche esemplare portatore, che la manifestasse o meno (poi tecnicamente non è neanche impossibile che sia insorta una mutazione spontanea proprio su Damon, ma diciamo che la probabilità è veramente molto bassa); però non è detto che fosse "colpa" dell'imperizia dell'allevamento, può darsi che la mutazione sia rimasta mascherata fino a Damon e quindi effettivamente gli "antenati" di Damon fossero fenotipicamente oggettivamente sani... Il fatto che non esistano test validati sullo Scottish Fold rende tutto più complicato, sebbene i test genetici non permettano in ogni caso di dormire fra due guanciali, almeno finché non c'è una certa sicurezza di aver individuato tutte le eventuali mutazioni potenzialmente responsabili dell'HCM. Se poi, nella pratica, un allevatore con tanta esperienza abbia modo o no di capire se quei riproduttori sono davvero esenti da HCM o meno, e con quale sicurezza, dovrebbero dirlo Flor o Morghi Ultima Modifica di Franziska; 29-03-2017 at 09:54. |
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29-03-2017, 09:58 | #12 |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Provo a rispondere alle domande di SerenaF
1) La razza che è più adatta è quella che ti prende il cuore, che ti fa emozionare e che ti incuriosisce talmente tanto da volerla vedere a tutti i costi. Una volta vista questa sensazione potrebbe decadere oppure potrebbe fortificarsi. Se si fortifica allora occorre trovare un allevatore disposto a parlare con te per capire se l'indole del gatto è compatibile con il tuo stile di vita 2) Uno scucciolatore è colui che in buona o cattiva fede fa riprodurre due soggetti al solo fine della vendita. Uno scucciolatore è spesso meno informato dell'acquirente. Per questo un acquirente informato potrebbe stanarlo con semplici domande: che tipo di pedigree hanno i gatti? quali garanzie offre? è registrato ad un'associazione felina? E' possibile mettersi in contatto con le persone che hanno già preso un gatto in quell'allevamento? 3) Il pedigree non andrebbe neanche chiesto. Deve esserci. E' il documento del gatto 4) Il pedigree ha un costo che varia dai 20 ai 40 euro, se non è ancora arrivato l'allevatore deve dichiarare nel contratto di vendita il numero di pratica relativa e l'aquirente può verificare che quel numero corrisponde al vero contattando la segreteria dell'associazione che rilascia i pedigree 5) Il costo di un gatto di razza è spesso l'equivalente della spesa annua per il mantenimento di un gatto che non abbia problemi di salute. Quindi se la possibilità di acquistarlo manca è sufficiente attendere l'anno successivo mettendo da parte periodicamente ciò che servirebbe al micio che non c'è ancora. Se non si riesce neanche così probabilmente è preferibile rinunciare all'acquisto, ma anche all'adozione 6) Il Not For Breeding è una dicitura che nella attuali regole di allevamento indica che quel gatto non può essere riprodotto. Per ottenere il pedigree NFB l'allevatore deve dichiarare con le certificazioni interenti che quel gatto ha difetti fisici o estetici che non ne consentono la riproduzione 7) In assenza di pedigree non è possibile conoscere la genealogia della gatta, farla accoppiare potrebbe essere un rischio per la gatta e per i cuccioli. L'unica persona in grado di seguire la gatta è l'allevatore che l'ha ceduta. 8) Prima di buttarsi alla ricerca dei gatti possibili riproduttori è bene prendersi un po' di tempo. Ci sono corsi on line anche in lingua italiana (ad esempio paw peds academy) per principianti. In Italia esistono norme tecniche di allevamento che è opportuno imparare. Iscrizione ad associazioni feline, partecipazione ad expo e supporto di altri allevatori fanno il resto 9) I gatti possono creare piccoli gruppi affiatati. L'affiatamento si perde spesso quando un maschio o una femmina che sono stati riproduttori vengono sterilizzati. Ricreare la sintonia è spesso molto difficile. Per questo motivo e per evitare il sovraffollamento ai gatti che escono dal programma di selezione viene offerta la possibilità di una vita serena e gratificante in una casa idonea. Ci sono gruppi FB che aiutano a ricollocare i gatti di razza adulti oppure è sufficiente contattare gli allevatori rendensodi disponibili alla possibilità di accogliere un adulto e aspettare il momento giusto a) Le organizzazioni feline internazionali più conosciute sono: FIFe, WCF, CFA, TICA CFA e TICA sono organizzazioni con sede negli Stati Uniti ed hanno una gestione accentrata. FIFe e WCF sono prevalentemente europee e sono organizzate tramite membri nazionali (FIFe) e associazioni affiliate (WCF) in Italia il membro FIFe è ANFI AFeF, Serenissima Cat Club, AGI, AFI e non so chi altre sono affiliate WCF Le associazioni feline italiane autorizzate all'emissione di certificati genealogici sono ANFI (membro FIFe) AFeF (affiliata WCF) e ENFI (ente indipendente) Tutte queste organizzazioni entrano a far parte del World Cat Congress che è l'organismo di dialogo e scambio delle varie idee che circolano in ambiente felino La serietà non è garantita dal tipo di iscrizione che ha l'allevatore, ma è certo un requisito fondamentale. |
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29-03-2017, 10:02 | #13 | |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Quote:
L'HCM è una malattia dei gatti in generale, quindi a mio avviso anche se non obbligatorio l'ecoardio dovrebbe essere eseguito su tutti |
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29-03-2017, 12:11 | #14 | ||
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Metto il link ad una vecchia discussione iniziata da Morghi e avente per oggetto proprio l'HCM e l'attendibilità dei test genetici; riporto in particolare un estratto dall'intervento di Cybergatta:
Quote:
Amilcare: test genetico per HCM n/n (ulteriori alleli coinvolti: p/p, p/p, p/p, p/p) Bertoldo: test genetico per HCM n/p (ulteriori alleli coinvolti: n/n, n/n, n/n, n/n) sarebbe più "sicuro" far riprodurre Bertoldo, anche se l'indicazione del test genetico suggerisce diversamente; o sbaglio perché la cosa non è così semplice come l'ho descritta io? Quote:
@ Flor: il Regolamento di cui hai postato il link vale sia per Anfi che per Fife? |
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29-03-2017, 12:22 | #15 |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
L'ecocardiogramma credo si debba fare da svegli...il mio Damon è una patata lessa e non c'è problema ma per esempio l'abissino della mia collega lo hanno dovuto tenere in tre e due hanno riportato qualche lesione
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29-03-2017, 12:48 | #16 |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
E' più sicuro far riprodurre Bertoldo se hai più di tre anni, se i suoi ecocardiogrammi sono nella norma, se non ci sono incrementi dello spessore fra la prima e la terza eco eseguite possibilmente con il medesimo apparecchio con il medesimo specialista. Se nella sua storia non si ha conoscenza di gatti affetti da HCM
I testi delle norme tecniche calcano i regolamenti FIFE, ma valgono per tutti gli allevatori di gatti di razza in Italia. I testi di AFEF e ENFI non possono essere in contrasto con le prime norme emesse che sono quelle di ANFI anche se possono contenere delle differenze (che non conosco) |
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29-03-2017, 12:54 | #17 |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Allarmarsi per patologie che non ci sono è folle
Per chi ha meticcetti che sono notoriamente forti basta che all'annuale visita veterinaria il medico faccia un'auscultazione attenta del cuore, se è tutto ok è inutile andare a cercare altro L'ecocardio si può fare anche con il gatto sedato, occorre che il veterinario faccia un bilancio di rischi/benefici e decida per la cosa migliore per il gatto |
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30-03-2017, 13:52 | #18 |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Ciao a tutte/i,
non volevo aprire un altro post, ma ieri leggevo i file per principianti su Pawpeds nell'intento di espandere la mia cultura sulle varie tare/malattie genetiche, ma anche su come scegliere un buon allevatore (anche se quei file sono soprattutto pensati per il neofita che abbia intenzione di allevare, cosa che io non mi sogno neppure, perché già sono follemente ansiosa nei confronti di malattie ipotetiche ancora da diagnosticare che i miei gatti NON hanno, almeno per ora, figuriamoci se dovessi affrontare la gravidanza di una micia: partirei in quarta ad immaginare gli scenari più agghiaccianti). E comunque mentre leggevo, mi sono imbattuta nella tesi secondo cui il gene point nel Maine Coon sarebbe all'origine di gravi difetti genetici. E' vero o ho capito male? Quindi, le colorazioni non ammesse per le varie razze avrebbero anche la funzione di tutelare la salute di quella razza oppure rispondono meramente a criteri estetici? Per esempio nell'Angora Turco, io continuo, da profana, a ritenere sbagliato il privilegiamento del mantello bianco, sia perché mi sembra che così vada perduta la varietà della razza (insomma, se in origine l'Angora Turco era anche rosso, brown tabby oppure silver, mi sembra giusto che continui ad esserlo) e sia perché un gatto bianco è in linea di massima molto più delicato (non solo in alcuni casi la combinazione mantello bianco/occhi azzurri è associata alla sordità, ma è anche un gatto che non può essere lasciato al sole, che probabilmente si scotta con molta facilità, che può avere problemi dermatologici e oftalmici, ecc...). |
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30-03-2017, 17:26 | #19 | |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Quote:
Ora secondo me, questi colori non sono ammessi perché, per ottenerli, i Maine dovrebbero per forza essere incrociati con un'altra razza, e questo farebbe "diluire" le caratteristiche Maine. Per ottenre un Maine coon point dovrei scegliere una razza point (Birmano? ragdoll?) e poi fare tanti e tanti accoppiamenti fino ad ottenere un Maine coon che abbia la morfologia tipica della razza ma il colore point (tipico di altre razze). In tutte le razze (mi pare) c'è sempre una certa resistenza ad ammettere nuovi colori.. perché significa bene o male ammettere ibridazioni con altre razze. Ad esempio all'inizio il siamese red point non era ammesso, perché si diceva che fosse stato ottenuto da incroci con gatti "comuni" rossi.. oppure ad es l'orientale pezzato non era riconosciuto, poi è stato riconosciuto come sotto-razza seychellois.. l'abissino a pelo lungo prima non era ammesso, i cuccioli erano considerati fuori standard, poi si è deciso di ammetterlo ma creando una nuova razza (il somalo).. guardando i siti degli allevatori, se ne trovano molti che allevano entrambe le razze, e praticamente tutti li descrivono come una sola razza per quanto riguarda indole, aspetto ecc, con la sola differenza della lunghezza e tessitura del pelo. Però hanno comunque dovuto creare una nuova razza, perché l'abissino a pelo lungo era un'eresia (?!). Per quanto riguarda gli angora, secondo me semplicemente (soprattutto per alcune razze, ma credo sia una tendenza generale) i gatti chiari piacciono di più di quelli scuri. Poi non parliamo del bianco associato ad occhi azzurro o impari.. ma in generale i gatti chiari sono più ricercati, (in expo mi pare di notare che ci sono molti più chiari che scuri), è una questione di gusti, ma anche ad es di fotogenicità. Il gatto chiaro rende meglio in foto di quello tutto nero (io ne ho due, uno cream silver e l'altra tortie chocolate smoke.. secondo voi, chi riscuote più successo? ad uno vengono foto spettacolari, l'altra spesso in foto riesce male, non risaltano i lineamenti, ecc). Però non credo che il gatto bianco in sé debba necessariamente essere di salute più delicata. Certo, ha predisposizione al cancro della pelle per la questione delle scottature, ma dipende (secondo me) anche molto dal tipo di gatto.. un Maine coon bianco ha comunque un pelo lungo che ricopre le orecchie e il muso (forse fatto salvo il naso), non è che si scotta subito, a meno che sì, passi ore e ore su un terrazzo con il sole a 38°.. (ma forse andrebbe all'ombra, no?).. invece per razze a pelo raso o semiglabro quali il devon, il cornish, l'orientale, (per non parlare dello sphynx), il problema c'è ed è abbastanza serio. Mi viene comunque in mente una cosa: sarà un caso che i gatti point sono stati creati da madre natura con le orecchie, il muso, la coda/zona anale e le zampette colorate? secondo me è anche per proteggere queste zone dal rischio-scottatura.. Per la sordità e le patologie legate agli occhi (mi pare si chiami PRA), ci sono test che si possono fare sui genitori dei gatti e richiedere all'allevatore (come per le altre malattie genetiche). |
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30-03-2017, 18:05 | #20 |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Penso anch'io che le colorazioni seguano in gran parte criteri estetici, però ieri leggendo del "proibitissimo gene point nei MC" mi è venuta l'idea che magari potessero esserci altre ragioni (e lo troverei anche logico: se si vede che una certa caratteristica- un tipo di mantello, una certa forma del naso o delle orecchie- presenta statisticamente maggiori probabilità di avere una determinata patologia mi sembra giusto scoraggiarne l'allevamento o invitare alla cautela).
Riguardo alla maggiore attrattiva dei colori scuri su quelli chiari, penso che molto dipenda dal gusto delle persone e anche dalla razza: una delle prime foto di Maine Coon in cui mi sono imbattuta su internet era quella di un maschio blu e di un altro smoke che definire meravigliosi è poco: http://static.boredpanda.com/blog/wp...b__700-png.jpg Forse il mantello scuro esalta di più l'aspetto selvaggio di questi gattoni rispetto al bianco/crema (http://mondo.felis.free.fr/galeries%...ale%20deux.jpg) |
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