Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"

[Iska]

Originariamente inviato da Aletto

La laurea dà sempre competenze selettive ed individuali....

D'accordo. Ma quando un veterinario esercita la professione dovrebbe avere competenza almeno nelle cose basilari.
Ma non sapere nemmeno com'è fatto lo sterno di un gatto...

Originariamente inviato da Aletto

Si parla con la vet, e la vet sembrava quasi essere contenta di poterne parlare e non essere chiusa nel suo lavoro routinario...

La tua è una VETERINARIA; la mia è solo una veterinaria.

[Aletto]

Originariamente inviato da Iska

D'accordo. Ma quando un veterinario esercita la professione dovrebbe avere competenza almeno nelle cose basilari.
Ma non sapere nemmeno com'è fatto lo sterno di un gatto...


La tua è una VETERINARIA; la mia è solo una veterinaria.

Indubbiamente, per questo siamo noi in prima persona a non dover subire il vet come infatti si evince dal titolo della discussione
La mia vet è stata un colpo di fortuna, mi presentai lì con Buio senza appuntamento e senza conoscerla, non ne conoscevo l’indirizzo visto al volo su internet, ma sapevo che era la vet di un mio amico.

[alepuffola]

Personalmente mi fido attualmente solo di due veterinari, e ne ho conosciuti una decina.
Una è la mia veterinaria attuale, che fra l'altro è stata anche compagna di liceo. Non è un luminare, ma conosce i propri limiti ed è sincera.
L'altra è Perlina, una forumista veterinaria che molti anni fa è stata anche moderatrice, di Bosco Treccase nel napoletano.
https://micimiao.net/forum/member.php?u=5502
Perlina è una che non si tira indietro davanti a nulla, ho visto personalmente in cura da lei, gratis, cani e gatti raccolti per strada o di privati, che erano talmente mal combinati da non poterci stare vicino dall'odore terribile che avevano.
Un paio di aneddoti?
Una volta salvò un cane molto prostrato che stava portando in automobile al suo studio , quando il cane cominciò a vomitare ed ebbe un collasso. Perlina capì immediatamente che l'unica cosa che rimaneva per salvarlo era fargli la respirazione bocca a bocca. Quanti vet l'avrebbero fatto con un cane dalle fauci sporche di vomito? Il cane si salvò, comunque.
Un'alltra volta le portarono ( o le lasciarono davanti allo studio, non ricordo) una gatta in fin di vita, con un buco in testa che esponeva il cervello, ferita in stato di putrefazione da cui fuoriscivano dei bigattini. Penso che moltissimi veterinari avrebbero fatto eutanasia senza pensarci su, tanto più che era un gatto di nessuno. Dopo diverse ore sotto i ferri ila gatta si è salvata.

Mentre ho avuto a che fare con un vet specializzato in traumatologia che voleva operare Liù, la mia gatta paralizzata che ora è sul Ponte, perchè dalla Tac (650 € di parcella) "vedeva" la possibilità di operarla con buone probabilitòà di successo.
Al che le mie vets, che mi avevano mandato da lui per farle la Tac ( e che avevano visto la Tac stessa anche loro) lo chiamano e gli chiedono perchè gli fosse saltato in mente di operare inutilmente una gatta che secondo loro non aveva nessuna possibilità...
Il tipo rispose che lui in relatà non pensava di operarla, ma ero io che insistevo e voleva provare per accontentarmi...

[Iska]

Uno dei miei due veterinari di riferimento si è ritirato dal lavoro dopo un'operazione per problemi alla schiena; era già in età pensionabile.
Peccato che sia rimasta quella dello sterno-questo-sconosciuto
(e non è l'unica perla).
Vuol dire che mi guarderò un po' intorno.
Pensare che qui in paese ce n'è un'altra, giovane, ma che mi sta cordialmente sulle balls, perché su Facebook sfotte regolarmente la categoria anziani in sè, dimenticando che un domani, se non muore prima, lo sarà anche lei anziana.

[Aletto]

Originariamente inviato da alepuffola

……

Mentre ho avuto a che fare con un vet specializzato in traumatologia che voleva operare Liù, la mia gatta paralizzata che ora è sul Ponte, perchè dalla Tac (650 € di parcella) "vedeva" la possibilità di operarla con buone probabilitòà di successo.
Al che le mie vets, che mi avevano mandato da lui per farle la Tac ( e che avevano visto la Tac stessa anche loro) lo chiamano e gli chiedono perchè gli fosse saltato in mente di operare inutilmente una gatta che secondo loro non aveva nessuna possibilità...
Il tipo rispose che lui in relatà non pensava di operarla, ma ero io che insistevo e voleva provare per accontentarmi...

Andiamo bene, anche bugiardo quel traumatologo
Perlina, ho un ricordo ma troppo vago, forse quando mi sono iscritta lei non scriveva più, ma il nome non mi è nuovo.

Sti vet sono un terno al lotto, ma qualcuno è bravo. O lo sembra finché non sbaglia?
Del resto è così anche per i nostri medici

[Iska]

Non sempre è possibile accorgersi degli errori medici, e se sbagliano non te lo vengono a dire.
"Ho fatto tutto il possibile, ma..."

[I medici] hanno questa fortuna, che il sole illumina il loro successo, e la terra nasconde il loro errore.
Nicocle di Salamina, IV sec. a.e.c., cit. in Michel de Montaigne, Saggi, 1580/95

[VEI-6 Vesuvius]

Di veterinari ho avuto a che fare con tre. La prima ha sterilizzato la Goku e ha curato l'Aegir da un trauma. Fa bene il suo lavoro, ma le punture le fa ancora tra le scapole perchè sostiene che 'sono meno dolorose'. Dopo quel che è successo alla Goku non voglio più veder punture fatte sulle scapole.

L'altra ha operato la Goku dal sarcoma (era la quarta operazione di tal tipo e la prima a sopravvivere al cancro, vero anche che altri gatti operati avevano letteralmente delle palle sulla schiena ormai saldate con vertebre e vascolarizzate) l'ha curata da magagne varie (zoppie in seguito ad impallinamento a 3 anni, artrite - fortunatamente normale artrite da età, cominciata a 11 anni e non i segni dell'osteocondrodisplasia che lei in effetti aveva, ecc ecc)... è sempre aggiornata, se ci sono cure migliori nel tempo te lo dice. Unica cosa ancora non vaccina nella coda (alcuni veterinari lo fanno, vaccinano i gatti nei due terzi finali della coda, aumenta tantissimo la sopravvivenza in caso di tumore da iniezione).
Il terzo è un uomo, anche lui si è preso cura della Goku. E' quello che le ha diagnosticato una ciste quando temevo stesse sviluppando un cancro alle mammelle (ed aveva ragione lui, era una ciste che è rimasta stabile nel tempo) ed è quello che le ha fatto la puntura finale quando non c'era più nulla da fare.

[Aletto]

Una mia amica anestesista da anni in un grande ospedale qui in città dice: non esiste il medico bravo, esiste quello che sbaglia meno spesso degli altri.
C’è errore ed errore, questo è vero, per questo ormai se sospettano qualcosa che non soddisfa il canone di parsimonia non fanno più diagnosi senza una sfilza di analisi.
Il vet di cui sopra penso sia una persona pericolosa per la società

È di pochi giorni fa l’intervista in televisione di un neurochirurgo che conosco bene, invitato a parlare di un intervento per rimuovere un tumore ipofisario.
Suo commento in famiglia: mi hanno intervistato solo perché l’operazione è andata bene, diversamente mi avrebbero denunciato.
La terra per fortuna non copre tutto
Anche loro lavorano costantemente sotto pressione etica e giuridica. E rischiano molto.

Verissimo Aletto, il medico lavora sempre sotto pressione, una pressione che viene da più fronti.
Ci si può solo affidare a quelli che reputiamo più onesti e competenti ed evitare di incappare in clamorosi macellai come quello dell'articolo qui sopra.
Per quanto mi riguarda, per esempio, non ho le tue competenze in ambito scientifico. Anzi, in materia sono un'inetta totale. Se Buio fosse stato il mio gatto, probabilmente mi sarei affidata a quanto dettomi dal primo veterinario con un minimo di capacità. Un minimo, appunto. Non avrei saputo nemmeno immaginare tutto quel che invece tu hai ricercato per il suo benessere e non so dire come sarebbero andate le cose.
In primavera Amelie ha avuto cistite con calcoli di struvite. Da lì ho capito che i veterinari a cui mi affido da anni, pur con tutta la loro empatia, sensibilità verso gli animali e scrupolosità nell'eseguire interventi, non sono certo i migliori che si possono avere sulla piazza.
A parte il discorso alimentazione, secondo loro la micia dovrebbe mangiare solo cibo urinary e solo della RC, ma poi le diagnosi... prima a detta loro c'era un enorme calcolo in vescica che sarebbe stato necessario operare, la volta dopo erano solo cristalli, poi forse neanche quelli ma c'entrano i reni... insomma, fin qui ci arrivo anche io che qualcosa non quadra e mi rivolgo altrove.
Così come non ho avuto dubbi nel riconoscere nel veterinario che ha lasciato morire Minnie di piometra (qualcuno forse ricorderà) e che fino a dieci anni fa, ora non so più, sterilizava mediante legatura delle tube un criminale.
Ma tanto di cappello a Iska per aver individuato quella che a conti fatti non era una costola rotta. Io, in questi casi, mi affido conscia di non avere competenza alcuna.

[Iska]

Anche per me quel veterinario è un soggetto socialmente pericoloso, e anche tanto.

Riguardo al commento del neurochirurgo non posso che concordare.
Oggi è indubbiamente più difficile di ieri esercitare la professione medica.
Un tempo il dottore era circondato da un'aura, quasi fosse un dio in terra, perché riusciva a guarire; quando il paziente moriva era il dio del cielo che l'aveva chiamato a sè...
Si riponeva la pressoché totale fiducia nel medico e nel prete.

Per fortuna è venuto meno quel timore reverenziale verso il medico; non siamo più disposti a subire e tacere se qualcosa non ci convince.
Ed è una buona cosa.
Il rovescio della medaglia è che non siamo diventati più intelligenti, ma solo più furbi.
Si sta lì attenti a cogliere chiunque in fallo, con l'avvocato già in caldo e il baluginare di risarcimenti milionari.
E la reazione dei medici è la medicina difensiva, ed è comprensibile.

Tirando le somme, ho l'impressione che abbiano perso tutti: il malato, il medico, la Medicina.

Sì, oggi la terra non copre gli errori come in passato, ma forse è perché possiamo vedere solo quella che in mare chiameremmo "punta dell'iceberg".
Da ragazza ho rischiato di diventare uno dei tanti errori sepolti; ce l'ho fatta non grazie ai medici, ma alla mia fibra robusta.
Anche un mio familiare aveva rischiato di andare a vedere l'erba dalla parte delle radici; si è salvato, ma non grazie ai medici.
Grazie a me.

Non si è invece salvato un mio gatto, vittima dell'incompetenza di due veterinari, e che non ho saputo e potuto aiutare perché ero ancora troppo ignorante.

Queste emozioni negative hanno lasciato il segno, mi hanno reso fondamentalmente diffidente verso la classe medica in generale e mi hanno spinto a cercar di conoscere, pur con i paletti dei tanti miei innegabili limiti, una materia che mi ha sempre affascinato.