gatto vecchio fa buon brodo

[linguadigatto]

ma insomma, chi l'ha mai vista una gran dama torinese, discendente diretta dei gatti Savoia, salire in braccio ad un pleb.. ehm umano? è una questione di etichetta

Carlotta bella! ce l'hai una foto?

[fr_]

Ahhh dimenticavo le fusa! Agnese le fa in continuazione, smette solo quando si addormenta . È sempre appiccicata agli umani, non ha ritegno! Quando è arrivata a casa (5 anni fa) guai a toccarla, la tua mano faceva una brutta fine ora è un'altra gatta, se ho gente a casa via con fusa e strusciamenti vari. Se c'è un figlio di plastica o un sacchetto di carta ci trovi lei seduta su è matematico. Sta sveglia 2 ore su 24 ma, quelle 2 ore sono stupende.

[iw1dov]

Originariamente inviato da linguadigatto

ma insomma, chi l'ha mai vista una gran dama torinese, discendente diretta dei gatti Savoia, salire in braccio ad un pleb.. ehm umano? è una questione di etichetta

Carlotta bella! ce l'hai una foto?

Hai ragione! infatti la chiamiamo la principessa delle miciotte!!! Ha sempre avuto un non so chè di aristocratico... però è una nobilgatta di campagna: infatti è nata in una cascina vercellese.

Ed ecco qui Sua Sonnolenza:
http://www.micimiao.net/forum/pictur...ictureid=28078

[Ritpetit]

La nostra Pippi cominciò a gironzolare nel nostro giardino giovanissima, quando ci trasferimmo nella nostra attuale residenza nel 2000.
Randagina molto sveglia, capì che quell'oasi in mezzo alle strade poteva essere perfetta come suo territorio.
Era stata catturata e sterilizzata da poco da una volontaria dell'Enpa, e forse proprio per questa (per lei) brutta avventura, si era allontanata di poche centinaia di metri dalla colonia che più o meno regolarmente frequentava.
Sfuggente e sospettosa come deve essere una randagia se vuole sopravvivere, capì comunque che dai proprietari umani del giardino non aveva nulla da temere, e cominciò (per fame) ad accettare un po' di cibo che mia sorella ogni tanto le offriva (in disparte, da sola).

Arrivò l'inverno, e dopo averla vista una sera bagnata come un pulcino mia sorella decise, non senza resistenze da parte di mia mamma, di farle un riparo di fortuna con una scatola di cartone rialzata da terra da un pezzo di bancale, ricoperta da una vecchia tovaglia cerata e posta sotto ad un balcone per riparare almeno il grosso della pioggia: rincasando un sabato notte tempestoso, ad ora tarda, andai vicino (ma non troppo) alla cuccetta con una torcia, ed ebbi la bella sorpresa di incrociare i suoi occhioni impauriti dalla luce dentro la scatola; spensi ed andai via con la maggior calma possibile.
Mia sorella cominciò ad intensificare l'offerta di cibo fino a metterle regolarmente una ciotolina di crocchette direttamente nella scatola ogni sera, regolarmente pulita al mattino.
La primavera successiva la Pippi gironzolava decisamente più sicura di se (e di noi) nel giardino quasi regolarmente, fino a cominciare ad avvicinarsi a mia mamma e mia sorella quando le offrivano cibo.
L'amore tra la Pippi e mia mamma scoppiò quell'estate in concomitanza con 2 cassette di acciughe fresche che mia mamma preparava per essere messe sotto sale.
da buon gatto di strada apprezzò moltissimo le teste che le furono offerte, con i primi strusciamenti tra le sue gambe.
Cominciò timidamente ad accettare la vicinanza di mia mamma e mia sorella, i bipedi che più frequentemente "aveva tra i piedi", compresa qualche fugace carezza.
Il secondo inverno la cuccetta di fortuna fu sostituita da una casetta fatta in legno, sopraelevata da terra di una decina di centimetri, con all'interno qualche nostro vecchio indumento/tappeto dismesso per rendergliela più confortevole, tetto a due falde allungato sull'ingresso per impedire alla pioggia di entrare, e completamente impermeabilizzata all'esterno con tovaglia cerata e ulteriore finitura (e impermeabilizzazione) in robusta finta pelle, per una residenza di vero lusso

La miciona ha sempre avuto la gentilezza di andare a fare i suoi bisogni in un parchetto vicinissimo a casa nostra, e la sua riconoscenza nei nostri confronti fu palese il giorno che depositò una lucertola ai piedi di mia mamma, della quale, specie d'estate quando era molto spesso in giardino, la Pippi ne stava diventando l'ombra: tanti passi faceva lei, potete scommettere che la Pippi l'avreste vista nel raggio di 5 metri.
lei è sempre stata felice del suo territorio esterno, e forse per paura non ha mai provato ad entrare in casa, neanche quando ormai si faceva accarezzare normalmente da tutti noi.

Nel corso degli anni un paio di volte non l'abbiamo più vista tornare a casa per giorni: una prima assenza di una decina di giorni circa 10 anni fa, per rivederla poi rispuntare come nulla fosse.
un'altra volta, invece, 5 o 6 anni fa quando ormai era "la gatta del giardino" e non si allontanava mai per più di qualche ora (a parte le sue scorribande notturne: quante volte tornando a casa d'estate, di notte, la vedevo nei dintorni della casa, e richiamandola la vedevo trotterellare veloce verso di me, sapendo bene, la paracula, che qualche crocca ci sarebbe sicuramente scappata) e poi andarsi ad accomodare nella sua casetta.
casetta che nel tempo si è sdoppiata con una seconda residenza, fino ad averne due ufficiali: quella già spiegata e il secondo piano di un carrellino che mia mamma ha in giardino vicino ad un lavandino.
D'estate ci siamo accorti che spesso andava lì, protetta alla vista degli eventuali nemici una tovaglia cerata, ma sicuramente più fresca che nella cuccetta chiusa: detto fatto abbiamo posizionato una cassettina di cartone con un asciugamano sul ripiano, e quella è diventata ufficialmente la sua residenza estiva.

Dicevo della seconda assenza: per un paio di giorni non la vedemmo, e cominciammo a guardare nelle due cantine se per caso non ce l'avessimo chiusa dentro (lì sì che, per curiosità, se trovava la porta aperta entrava).
Dopo un ulteriore paio di giorni mia mamma la vide rintanata in un buco sotto una scala in muratura che porta al secondo livello (circa 2,5 metri più in basso) del giardino.
Un pertugio molto piccolo, e lo spazio interno era ugualmente poco.
La chiamò, provò a infilare la mano per prenderla e ricevette una graffiata e una potente soffiata.
Lì per lì solo arrabbiata decise che se voleva stare lì dentro che facesse pure, ma alla sera non venne a mangiare, la cercammo ed era ancora lì dentro.
Ci rendemmo conto che qualcosa non andava, soffiava se ci avvicinavamo ma restava praticamente immobile e irraggiungibile.
Provai con un guanto da lavoro a infilare la mano dentro: è ancora à sotto quel guanto, col mio sangue!
provammo con la gabbia trappola: forse se ne ricordava quando fu sterilizzata, ma piuttosto non mangiava ma non vi entrò.
Il vet sentito per telefono, e la gattara che ci aveva procurato la trappola furono concordi: probabilmente era stata investita o aggredita, e da lì sotto sarebbe uscita con le sue zampe solo se ce l'avesse fatta da sola, il pertugio era di circa 20 cm di diametro e il vano sottoscala troppo grande per poterla prendere, costruito in cemento armato e ingombro di materiale di risulta (e metteteci anche la nostra inesperienza all'epoca)
Le mettemmo acqua e crocchette tutti i giorni dentro, pregando, finchè un giorno la vedemmo zoppicante avvicinarsi alla sua cuccia
In poco tempo si riprese completamente, diventando sempre più la "nostra" Pippi ed entrando regolarmente in cucina a mendicare cibo quando mia mamma era a tavola d'estate.
(NDR: mia mamma non è certo esperta di nutrizione felina, e la Pippi ha sempre mangiato di gran voglia avanzi di pasta al pesto, al sugo di pomodoro, e letteralmente impazziva per il pesce crudo)
Quanti topini, lucertole, gechi, bisce le ha portato, come segno di affetto (contenta mia mamma di trovarsi animali morti in cucina.... )

Dopo l'aggressione (Quà tutta la storia) adesso la Pippi è una perfetta signora di casa, con tanti acciacchi e ormai parecchi anni sulle spalle.
E' di una tale poca invadenza che quasi in casa non si nota, sembra non sia mai uscita per tutta la sua vita.
Qualche mese fa è scesa con mia sorella al piano terra , sono entrate da mia mamma, ha meso il musetto in giardino e si è ritirata velocemente verso la posta d'ingresso, tutta raggomitolata, quasi impaurita che la volessimo metere fuori e magari lasciarcela.
Appena aperta la porta di casa è andata allegra al piano di sopra aspettando mia sorella davanti alla porta di CASA SUA ed è entrata strusciandosi sulle sue gambe.
Alla sera, imparziale, se mia mamma passa qualche ora a guardare la tv con mia sorella, la Pippi sceglie un po' una e un po' l'altra per accoccolarsi sulle loro gambe, o direttamente sdraiarsi letteralmente sul loro petto e appoggiare teneramente il musetto sulla spalla ronreggiando.

Le auguro ancora qualche anno serena: tra fegato, reni ed età non credo ne abbia per tantissimo, e per mia sorella e mia mamma quel giorno, speriamo più lontano possibile, che volerà sul ponte sarà dramma assoluto: la morte di Diana (la sua Persianina) perseguita ancora mia sorella dopo 2 anni, e nessuno di noi ha ancora superato lo schock per Pedro.

ma domani è un altro giorno e si vedrà.
Lunga vita ai nostri mici diversamente giovani!

[Schifi&Sbronzi]

Sono tutti meravigliosi questi vecchietti!!!!!!!! trovo che sia un gesto davvero stupendo adottare dei miciotti anziani. Prima di trovare Schifi, io ed il mio compagno sognavamo di adottare uno o due cani adulti/anziani in un canile e portarli con noi in camper, ma come se qualcuno ci avesse sentito ho incontrato quel minuscolo topo nero morente (all'inizio pensavo che schifo morisse dopo poco ore visto che per i primi 2 giorni ha dormito e basta) e avevo solo pensato di non farlo morire li da solo, ma poi abbiamo lottato insieme e abbiamo vinto in beffa a tutti quelli che lo guardavano e mi dicevano di lasciar perdere, che ormai era tardi.

I vostri vecchioni sono fortunati ad avere qualcuno che li ama e che si imbambola a guardarli, che ha voglia di conoscerli e di fargli rivalutare un po la specie umana, amori!

[linguadigatto]

una regina dei pirati con una bella pellaccia dura. finalmente in pensione. si è capito chi l'ha morsa? un cane o un altro gatto?

[Ritpetit]

Originariamente inviato da linguadigatto

una regina dei pirati con una bella pellaccia dura. finalmente in pensione. si è capito chi l'ha morsa? un cane o un altro gatto?

Se parli della Pippi, del primo infortunio non ci abbiamo mai capito niente, apparentemente non aveva ferite, magari una brutta botta da un'auto.

L'aggressione il vet suppose fossero gatti dai segni dei (molti) denti ma abbastanza piccoli, al limite un cagnetto: conoscendola, un cagnetto la Pippi se lo sgranocchiava con l'aperitivo , e dubito che un gatto da solo ce l'abbia fatta ad aggredirla in quel modo: l'ho vista decine e decine di volte tenere a bada e scacciare gatti che volevano invadere "casa sua"

Forse l'ho già raccontato, ma lo ripeto....
Questa è casa nostra, il perimetro contornato in giallo.
Io ho la camera da letto al secondo piano che si affaccia sulla parte di giardino a livello inferiore: la finestra sarà ad almeno 12 metri da quel livello, quindi con una ottima vista panoramica.
Una notte sento i classici miagolii prolungati e inequivocabili di gatti che si stanno per azzuffare (sapete quei Meeeeeeeeooooooowwww modulati, che tendono a salire di tono ed intensità)
Mi alzo, apro la finestra e vedo sul terrazzo a fianco al gazebo (quel quadrato verde è il gazebo, la macchia chiara ovale a fianco è un tavolo sul terrazzone) la Pippi su tavolo e due gattoni per terra che si "urlano" contro.
batto forte le mani per distrarli, ottengo poco, tanto che dopo pochi secondi la Pippi scende, 5 secondi massimo di zuffa e i due gatti scappano a razzo saltando nel giardino più in basso, lo attraversano ai 200 all'ora perpendicolari alla casa, saltano letteralmente l'ultimo pezzetto di giardino che è un declivio con grosse piante di rosmarino, attraversano la strada, saltano su un muretto coperto da quella macchia verdre che sono in realtà due grandi alberi frondosi, e si precipitano lungo la scarpatina che porta ad un giardino ad un livello inferiore di almeno 7 od 8 metri)
La Pippi ad una distanza massima di 3 metri da loro li ha inseguiti fin sul muretto oltre la strada, dove si è bloccata continuando a miagolare loro contro, come a ribadire: "e se tornate vi do il resto" .
L'ho richiamata, si è girata a cercare di capire da dove veniva la mia voce, ha spostato 2 o 3 volte la testa dalla mia direzione a quella dei gatti, immagino in fondo alla scarpata, e quando ha deciso che la lezione era bastata ha riattraversato la strada, e tornata nel giardino, ritornata fin sul tavolo dove si è messa a fare tranquillamente toilette per ricomporsi dalla imprevista zuffa e corsa notturna.
Sono sceso a controllare .. non aveva un graffio

[linguadigatto]

che stile, che carattere! chissà chi è stato allora... faine ce ne sono? sono agili, e hanno denti estremamente acuminati.

[Ritpetit]

No, sono alla periferia della città (oddio, città è una parola grossa per Savona, 60.000 abitanti)c'è ancora un po' di verde dalle mie parti, ma sempre città rimane: niente faine.
Credo sia stata attaccata da più gatti, oppure per una volta ne ha trovato uno più "cazzuto" (e magari giovane ed in forze) di lei.
Magari era anche fuori dal nostro giardino, quindi con meno "certezze", e poi capita anche ai campioni di essere battuti: solo che quella volta lì ha rischiato di essere l'ultima.

[Schifi&Sbronzi]

Pulcina!!!!!!!!! E adesso che è in pensione si gode il divano!