Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Storie di mici e a-mici Fatti esilaranti e non della vita dei vostri A-mici. |
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23-08-2023, 16:05 | #221 |
Re: Gattino Vietnamita
Esce di già? Io sapevo che per far adattare bene i gatti ad un nuovo ambiente era meglio tenerli in casa per almeno due settimane o poco più.
A 9 mesi dovrebbero ancora accettare, senza troppe difficoltà, dei nuovi arrivati. Anche se di taglia adulta, adulti ancora non sono, ma più tipo bambini di 12/13 anni. I miei gatti maschi quando li ho fatti castrare: Kiwi - non è cambiato di niente, spariti solo i comportamenti sessuali. Dopo l'operazione al risveglio il suo primo obiettivo è stato il gioco. Correre, inseguire palline, fare il gatto da riporto ecc ecc... le cose normali. L'Olav dopo il risveglio ha distrutto il suo giochino preferito. Ci ha messo un pò di mesi a far scomparire i comportamenti sessuali poichè già aveva iniziato a marchiare il territorio con la pipì, ma adesso è tutto a posto, il solito micio che conoscevo. Le femmine tendono a cambiare di più. Ma la loro operazione è dolorosa perchè devono essere tagliate, per i maschi probabilmente il dolore sarà tipo quello di una botta, un indolenzimento. Anche perchè so che gli danno gli antidolorifici assieme all'antibiotico. Addio Goku, addio Kiwi. Macchia (0y 5m †) - Goku ♥️ (19y 3m †) - Aegir (12y 9m) - Kiwi (2y 0m †) - Olav (3y 6m) |
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23-08-2023, 17:08 | #222 |
Re: Gattino Vietnamita
Stefano il gatto a nove mesi sente il richiamo sessuale e potrebbe allontanarsi x soddisfarlo. la castrazione non è come tu l'hai interpretata, ma rende il gatto soddisfatto della sua vita , evita le battaglie con i suoi simili e l'accoppiamento con gatte in calore,
io lo castrerei adesso, poi sarà libero di scorrazzare come desidera, senza rischi. pensaci. |
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23-08-2023, 18:36 | #223 |
Re: Gattino Vietnamita
Ciao Stefano, Tom sta in una fase di riadattamento delle sue competenze maturate finora. Se fosse il gatto con cui vivo prenderei in considerazione questa fase importante del suo percorso come individuo (percorso ontologico) perché non basta valutare a occhio se sta bene, se è inquieto, se è calmo, se perlustra se mangia se gioca e via dicendo.
L’osservazione non si limita a questo ma va messa l’attenzione sulle sue risposte in seguito alle peripezie recenti, mi ha fatto pensare l’episodio in aeroporto quando nel bagno per i bimbi, una volta uscito dal trasportino, ci è rientrato da solo. Non so se ha cominciato a strusciarsi sulle pareti angoli sedie di casa, tali da sentirla sua. Andrei avanti con calma anche se tu e lui avete fretta. Per quel che riguarda una compagnia felina, anche lì farei le cose con calma in modo che due fortunati non si trasformassero in uno o due malcapitati. Castrazione: in linea di massima sono contraria a questa ingerenza arbitraria da parte nostra, e se uscirà ed incontrerà un altro maschio preferirei un incontro alla pari. Preferirei però anche che ci fosse una valutazione attenta dei rischi emozionali che potrebbero presentarsi se la castrazione avvenisse in questa fase di cambiamento radicale di territorio perché lo sviluppo cognitivo necessita anche di ormoni. C’è un farmaco, il Suprelorin, che, diciamo, simula la castrazione per qualche mese, poi l’effetto svanisce. Pro: avresti la possibilità di valutare il comportamento di Tom qualora cambiasse. Contro: non so se è sicuro, e inizialmente aumenta l’attività testosteronica poi fa effetto. Da parlarne col veterinario. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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23-08-2023, 18:50 | #224 |
Re: Gattino Vietnamita
Sono contrarissima alla castrazione chimica.
È una procedura che deve essere ripetuta periodicamente ogni tot mesi e che può avere effetti collaterali anche gravi nel lungo termine e francamente non mi sentirei di far correre a un gatto un simile rischio, fosse anche remoto, solo per mantenergli appesi sotto la coda i suoi gioiellini, tanto più che il gatto non si fa certi problemi tipicamente umani. Sono invece favorevole all'orchiectomia, perché è definitiva; l'intervento e davvero semplice e rapido, te lo posso assicurare avendovi assistito. Oggigiorno viene eseguito sotto anestesia gassosa, il risveglio è rapido e la ripresa lo è altrettanto; il gatto viene dimesso dopo che gli è già stata praticata un'iniezione a lento rilascio di antibiotico+antidolorifico, per cui a casa non c'è nient'altro da fare. Ci sono veterinari che propendono per la castrazione precoce, qualcuno la consiglia a 2-3 mesi di vita, altri preferiscono attendere 4-6 mesi e poi ci sono quelli che optano per i 9-10-12 cioè preferiscono farlo dopo la pubertà. Io sono di quest'ultimo parere. Castrare precocemente, dal punto di vista puramente fisico, significa ignorare che l'organismo non si è ancora sviluppato pienamente; l'apparato urinario, il sistema scheletrico, tutto è ancora in divenire e bloccare questi processi naturali a cui partecipano anche gli ormoni sessuali mette a serio rischio la salute futura. I miei gatti di ieri e di oggi che ho fatto castrare avevano fra i 9 e gli 11 mesi e nessuno di loro ha mai sofferto dei tanto paventati problemi urinari che possono affliggere quelli castrati precocemente. Come ti hanno già detto altri, un gatto intero libero di uscire per i fatti suoi rischia grosso, sia dal punto di vista della salute, che da quello di essere vittima di incidenti di ogni sorta. Per di più potrebbe assentarsi anche per molti giorni, lasciandoti nell'angoscia e non sai mai in che condizioni potrebbe ripresentarsi. Invece nel caso di un gatto libero, che vive sempre fuori, sono dell'idea che deve essere come la natura l'ha fatto, per poter utilizzare anche le emissioni odorose per marcare il territorio e comunicare interagendo con i suoi simili liberi. I gatti castrati non ingrassano automaticamente, ingrassano se mangiano troppo rispetto alle energie che consumano. Certo alimentare un gatto, per di più castrato, con mangimi industriali, penso per esempio ai vari "sterilized" li espone sì al rischio di sovrappeso o addirittura di obesità, viste le schifezze che contengono, insieme agli onnipresenti appetizzanti per stimolarli a mangiare di più. Questo però non è il caso del tuo Tom, che stai alimentando davvero nel migliore dei modi. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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23-08-2023, 19:18 | #225 |
Re: Gattino Vietnamita
Credo di non essermi spiegata bene.
Intendevo procedere una sola volta col farmaco per valutare l'eventuale cambiamento di Tom nei confronti dell'ambiente perché è in una fase emozionalmente delicata. Niente ripetizioni. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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23-08-2023, 19:40 | #226 |
Re: Gattino Vietnamita
Ti sei spiegata benissimo.
Il fatto è che avevo cominciato a scrivere il messaggio quando per me l'ultimo era ancora quello di boby, ho inviato e solo dopo mi sono accorta che nel frattempo avevi postato anche tu un messaggio. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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23-08-2023, 20:18 | #227 |
Re: Gattino Vietnamita
Aggiungo che penso anch'io che potrebbe fare una prova, sentito il parere del veterinario, come avevi già detto tu.
Iska la rossa dagli occhi di luna |
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23-08-2023, 21:05 | #228 |
Re: Gattino Vietnamita
A, ok
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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23-08-2023, 23:57 | #229 |
Re: Gattino Vietnamita
Stavo pensando ai gatti maschi della mia famiglia di origine.
Nessuno di loro era castrato, erano liberi di andare dove volevano. Abitavamo in periferia, neanche cento metri oltre casa nostra c'erano solo prati, alberi, rare cascine...e gatti, quelli non mancavano da nessuna parte. Capitava che nel periodo del calore delle femmine i nostri si allontanassero per qualche giorno; a volte tornavano con i segni delle lotte sostenute con gli altri maschi: una zampa gonfia, un graffio sul naso, un occhio semichiuso, i segni di un morso su una guancia, una ferita alla bocca, chiazze di pelle senza pelo e via di questo passo. Fatto sta che a 7-8 anni erano così provati dal loro stile di vita che sembravano già vecchi. Non ricordo che ci fosse chi faceva castrare il proprio gatto, probabilmente neppure ci si poneva il problema o non si sapeva. Però ecco, oggigiorno che siamo più attenti alla salute dei nostri mici, che li consideriamo membri della famiglia a tutti gli effetti, che ci sentiamo responsabili nei loro confronti, non possiamo lasciarli in preda alle pulsioni sessuali, pur se naturali perché facenti parte del loro essere gatti. Sono anche aumentati i pericoli in cui possono incorrere; credo che sappiamo tutti che nei periodi delle contese amorose è più probabile che finiscano investiti da un'auto, perché, impegnatissimi nell'azzuffarsi, abbassano la guardia rispetto a ciò che li circonda. È anche aumentato di molto il traffico veicolare, con le immaginabili conseguenze. Gli umani nel tempo libero si riversano nei parchi, nei boschi, nella natura, sovente con gli amati cani, che ovviamente, tranne rare eccezioni, ben si guardano dal tenere al guinzaglio. Va da sè che non è difficile rendersi conto che un gatto libero è soggetto a tanti più pericoli rispetto a qualche decennio addietro e lo è ancor di più se non è castrato. E dunque il gatto di casa per me è decisamente opportuno separarlo dalle sue palline. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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24-08-2023, 13:13 | #230 |
Re: Gattino Vietnamita
Ciao,
fra 2 giorni dovro' lasciare provvisoriamente Tom a casa di mia sorella perche' entrero' in ospedale per iniziare le cure, la malattia progredisce rapidamente e stamattina i medici mi hanno consigliato un rapido ricovero per effettuare chemioterapia. Spero di tornare a casa presto e potere stare insieme a Tom ancora per tanto tempo, in ogni caso se dovessi mancare, mia sorella mi ha assicurato che si prendera' cura di lui. Io sono felice di quello che ho fatto, di averlo preso con me nel momento in cui veniva buttato per strada da dei bastardi, di averlo curato, amato, e portato in Italia. Era una cosa che dovevo fare a qualunque costo e l' ho fatta nonostante le enormi problematiche. Ora provero' a cercare di tirare avanti ancora , proprio per lui, speriamo bene, le forze calano ma il pensiero del micio mi da' la forza per cercare di andare avanti. Mi ritrovo con questa maledetta malattia a quasi 63 anni, in ogni caso Tom e' e sara' eventualmente in buone mani, anche mia sorella ama i gatti e Tom sarebbe il ricordo di suo fratello. |
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