Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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08-09-2024, 12:54 | #21 |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
Beati voi che potete criticare e, in qualche modo, deridere chi ha delle responsabilità e se le porta a casa dopo il lavoro.
11 mmg cambiati sono veramente tanti, dice tanto. Non mi interessa altro in questa discussione "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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08-09-2024, 13:04 | #22 |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
il rischio a criticare la professione altrui è quella di farci la figura dell'umarell che critica e dice come dovrebbero essere le cose dal suo punto di vista.
Il problema principale di questo consiste nella prospettiva. Si tratta di due punti di vista, uno visto dall'esterno e l'altro visto dall'interno. Purtroppo per quanto si dica che tutti dovrebbero convergere in un interesse comune, di fatto per molti motivi non è vero che c'è un interesse comune, ciascuno guarda il suo giardino per ovvi motivi. Graffi? prima li rendo poi ti cerco per darteli Dopo 100aa di pratica hai la patente di Buon Gattofilo La mutua fortuna è convivere, la loro iella è vivere con noi inetti |
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08-09-2024, 13:27 | #23 |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
@Aletto
11 mmg (Medici di Medicina Generale, sarebbe stato opportuno specificarlo, visto che qui nessuno di noi comuni mortali è tenuto ad avere dimestichezza con le sigle), sono tanti, concordo. Se non che o hai letto distrattamente quanto avevo scritto o stai facendo di tutta l'erba un fascio. Infatti avevo scritto che fra tutti i medici con cui ho avuto a che fare dopo sposata, 2 (due) erano validi (due bravissime dottoresse) ma per motivi loro personali si sono trasferite altrove. Mi è spiaciuto molto, ma ho dovuto far buon viso a cattiva sorte. Come vedi, lungi da me l'idea di fare di tutta l'erba un fascio. Grazie per aver informato l'uditorio del fatto che non hai più interesse per questa discussione. @ Redmaine Quindi secondo il tuo ragionamento chi non è laureato in medicina deve astenersi dal criticare i professionisti della salute? Ottimo atteggiamento da umarel, il tuo. Iska la rossa dagli occhi di luna Ultima Modifica di Iska; 08-09-2024 at 13:32. |
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08-09-2024, 14:16 | #24 |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
non ho detto assolutamente questo.
Ho detto che c'è un rischio. Tale rischio è tanto più accentuato quanto meno sono le competenze specifiche di chi critica, fino ad arrivare all'umarel che critica il cantiere. Il periodo romantico in cui i medici (di conseguenza i veterinari) si prostravano ad Ippocrate è terminato. Un tempo il medico faceva diagnosi mettendoti le mani sull'addome e con il fonendoscopio, oggi la medicina fa riferimento all'evidenza che si traduce in esami di laboratorio e indagini strumentali. Oggi si seguono i dettami dei protocolli per fare terapia. Questo da alcuni è stato visto come l'uscita dal rischio del sanitario apprendista stregone. Il rovescio della medaglia è la standardizzazione che ha soffocato l'intuizione e il genio che anche medici capaci tendono ad utilizzare sempre meno. Quando dico che ci dovrebbe essere un interesse comune mi riferisco al paziente, umano o gatto che sia, che dovrebbe (solo in teoria) essere il centro comune dell'interesse. In realtà si muovono due interessi che a volte collimano ma altre volte sono contrapposti. Il paziente (e il parentado che sta attorno a lui) salvo anomalie, punta alla migliore riuscita in salute (anche se c'è da dire che il concetto di salute non è così univoco). Il professionista ha come interesse principale quello di non essere radiato dall'ordine e non ricevere querele. Questo si traduce nell'applicazione dei protocolli, anche se talora non piacciono al professionista che li applica. Perchè se il protocollo è cortisone e antibiotico come professionista sai benissimo che puoi generare effetti collaterali ma avrai un protocollo dietro le spalle che ti protegge in caso di morte e conseguente querela, mentre se hai avuto l'estro di evadere il protocollo e applichi qualcosa al di fuori di esso se accidentalmente il paziente muore (anche indipendentemente dal rimedio applicato) non hai più le spalle coperte e rischi. che piaccia o no quindi, non c'è una prospettiva unica ma due. Di questo occorre avere consapevolezza. Graffi? prima li rendo poi ti cerco per darteli Dopo 100aa di pratica hai la patente di Buon Gattofilo La mutua fortuna è convivere, la loro iella è vivere con noi inetti Ultima Modifica di Redmaine; 08-09-2024 at 14:19. |
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08-09-2024, 14:23 | #25 | |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
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Mi sono informato sull'autrice di questo libro: è una specialista in omeopatia. Mi attirerò ancor più le antipatie di molte persone in questo forum , ma a me questo basta per definirla pura fuffa. Ricordo che l'omeopatia è una disciplina fondata su principi totalmente indimostrati risalenti ad una sola persona alla fine del 700. La sua efficacia è stata smentita da centinaia di review (vedi la rivista Lancet) che hanno dimostrato che funziona in base all'effetto placebo, estremamente forte a volte e che funziona anche con gli animali, almeno in certe situazioni (Fonte: i Proceeding di una Conferenza internazionale di studi sull'effetto placebo. Argomento interessantissimo peraltro...). Naturalmente è vero che medici e veterinari spesso hanno i loro limiti, altre volte sono corrotti, altre volte incompetenti etc. Ma da questo a favorire una pseudoscienza, soprattutto di fronte al fatto che la speranza di vita nostra e dei nostri animali, è aumentata a dismisura rispetto al passato (come dicono diversi studi che ho citato in passato), ce ne passa. Lo dico in caso qualcuno che come me non crede a queste teorie a-scientifiche stia considerando di buttare qualche decina di euro in questo volume che, a quanto ho letto, serve a veicolare semplicemente il messaggio "l'unico veterinario che sa fare le cose è l'autore di questo libro". Poi ovviamente ognuno è libero di fare e pensare quello che desidera, ma questa è la mia opinione e penso di avere il dovere di esprimerla. Ultima Modifica di Merlinone; 08-09-2024 at 14:26. |
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08-09-2024, 14:45 | #26 |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
@ Merlinone
Non ho mai creduto nell’omeopatia, alla quale preferisco la nullopatia. recentemente (agosto 2024) poi è stato ritrattato un articolo di gennaio di quest’anno: “Retraction Note: Arsenic album 30C exhibits crystalline nano structure of arsenic trioxide and modulates innate immune markers in murine macrophage cell lines” Qualche anno fa: “ RETRACTED ARTICLE: Ultra-diluted Toxicodendron pubescens attenuates pro-inflammatory cytokines and ROS- mediated neuropathic pain in rats” "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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08-09-2024, 15:10 | #27 | ||
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
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08-09-2024, 15:43 | #28 | |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
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Se lo ritrovo metto un link di un biologo molecolare che ne parla smontando il castello di carte. Ma a chi crede non basta, ed è logico che sia così. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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08-09-2024, 16:02 | #29 | ||
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
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In merito al tuo passaggio che ho sottolineato vorrei aggiungere una cosa: la diagnostica strumentale è di grande importanza, ma parimenti lo è anche la diagnosi clinica che può indirizzare verso esami mirati e in alcuni casi nei quali il tempo per il paziente è quasi scaduto, la diagnosi clinica seguita da un tempestivo agire può fare la differenza fra la vita e la morte. Purtroppo oltre al motivo di pararsi il chiulo indirizzando subito verso esami strumentali, senza (quasi) azzardare ipotesi, c'è l'incapacità diagnostica di alcuni medici, come ho toccato con mano nel caso di mia madre a cui ho brevemente accennato in un precedente messaggio. @ Merlinone Perché pensi che la tua posizione sull'omeopatia dovrebbe attirarti antipatie da chi non condivide il tuo pensiero? Io non lo condivido, così come non condivido la posizione di altri detrattori dell'omeopatia, ma di certo questo non è un motivo sufficiente per farmi diventare antipatica una persona. Apro qui una parentesi, visto che non ho certo intenzione di disquisire intorno a "omopatia sì, omeopatia no" e non ho neppure la minima intenzione di convincere qualcuno. Ho già avuto modo di utilizzare l'omeopatia su soggetti umani perfettamente all'oscuro di cosa stavano assumendo, visto che il rimedio era disciolto nell'acqua che bevevano. I risultati ci sono stati e anche importanti, quindi l'effetto placebo non c'entrava nulla. Chiusa parentesi Riguardo ad omeopatia e animali, non ho capito se ti riferisci al possibile effetto placebo su di loro. Avevo letto, ma è passato molto tempo e non ricordo la fonte, che quando l'omeopatia funziona sugli animali, non è per la sua efficacia intrinseca, ma per il fatto che quando il nostro animale è malato abbiamo più attenzioni per lui e questo lo aiuta a migliorare e a guarire. A questa stregua tra i farmaci allopatici perché non inserire anche...amore e coccole? A me sembra niente più che un'arrampicata sugli specchi per tentare di aver ragione a tutti i costi. Quanto al libro in questione, al contrario di te io ne consiglio vivamente la lettura, dopo di che ognuno trarrà le proprie conclusioni a ragion veduta. Evitare di leggerlo perché tizio dice sostanzialmente che è una caxxata o leggerlo perché caio dice che è interessantissimo o perché il potenziale lettore è già indirizzato verso l'una o l'altra sponda, sono punti di partenza sbagliati. Leggere, pensare, valutare e infine decidere se ne valeva la pena oppure no, se è stato utile oppure una perdita di tempo e denaro. Semplice, no? Hai fatto benissimo ad esprimere il tuo pensiero. Dal confronto può sempre nascere qualcosa di utile, dal pensiero unico dominante, no. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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08-09-2024, 16:05 | #30 |
Re: Il Libro Nero dei Veterinari
Credere di non credere, questo è il problema!
Iska la rossa dagli occhi di luna |
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