Rinforzo positivo (rinforzo+)classico: serve al gatto?

[babaferu]

Originariamente inviato da Bustrofedico

@babaferIll gatto diventa (a mio avviso) ingestibile? Si tratta di un esemplare con pedigree e che sicuramente potrà trovare una collocazione altrove.

Questo mi era sfuggito. Nessuno dei miei gatti ha il pedigree, e mai mi sognerei di collocarli altrove. Differenze antropologiche, più che feline (conosco su questo forum mti che hanno gatti con pedigree e sei la prima persona da cui sento dire qualcosa di simile).
Mi piacerebbe sapere cosa pensa Morghi, che alleva Maine Coon, di queste tue affermazioni e aspettative.
Mi piacerebbe poi sapere come andranno le cose.

[Bustrofedico]

@babaferu

Ho riflettuto se accogliere un gatto in casa per oltre due anni, ho visitato undici allevatori, parlato con parecchi proprietari di gatti.

Sono sei mesi che sto studiando etologia, nutrizione, animal wellness. Farò di tutto perché il mio gatto si senta amato e coccolato, senza forzarlo al di là della sua natura, e al tempo stesso senza diventarne schiavo.

Ovviamente, se risultassimo assolutamente incompatibili (per mia responsabilità, è ovvio, o meglio per mia incapacità a relazionarmi con l'animale ed educarlo) sarebbe necessario un divorzio. Così come si divorzia con maggiore serenità se sappiamo che l'ex coniuge saprà cavarsela bene anche da solo, dover cedere ad altri un animale che avrà senz'altro molti estimatori tra i quali scegliere rende la cosa meno dolorosa. Il riferimento al pedigree era una sintesi di questo ragionamento: non ho mai comprato alcunché solo per alimentare il mio ego, figuriamoci un essere vivente.

Ho un'età tale da aver imparato - a mie spese - che (1) le cose possono andare storte (lo fanno nel 50% dei casi) e (2) tutto richiede impegno, pure l'amore. Ritengo di essere molto più responsabile nel tracciare un percorso e preparami a seguirlo, accettando di poter fallire, piuttosto che imbarcarmi in qualcosa armato solo di ottimismo.

[Aletto]

Originariamente inviato da babaferu

Questo mi era sfuggito.......

Davvero ti eri persa questa chicca?

Se penso a “L’animale che dunque sono” inevitabilmente arriva lo stupore, l’inaspettato dell’animalità di Cimatti –qui inteso diversamente-, perché ecco risorgere l’animale povero di mondo di Heidegger.
Ma forse l'animale povero di mondo non è mai morto.

[Anubi]

Ma dell'aspetto di dare via in adozione il tuo futuro micio nel caso, per te, diventasse "ingestibile", ne hai parlato anche con l'allevatore da cui prenderai il tuo micio? Sono curiosa di sapere cosa ne pensa. Spero vivamente che tu non abbia scelto di prendere un micio di razza solo o anche per questo motivo, il Maine Coon è un micio stupendo, è la mia razza preferita e la conosco un po', credimi andrebbe scelto per altri motivi, così come sono stupendi tutti i mici, razza o non razza, ognuno di loro andrebbe scelto per altre motivazioni. Ma per micio ingestibile cosa intendi? Un gatto che ti sveglia di notte, che salta sui mobili o sul tavolo, che ti ruba un pezzo di carne se lo lasci nel piatto, che ti graffia un mobile o il divano? Io li vedo come normali comportamenti felini, si vede che non hai mai avuto la fortuna di condividere la tua vita con questo splendido animale. Posso anche capire che si voglia scegliere una nuova casa per il proprio micio se lo si fa con l'unico scopo di tutelare il suo benessere psico-fisico perchè magari nella casa in cui si trova non vive bene e serenamente per determinati motivi e magari arriva anche ad ammalarsi per lo stress, ma il fatto di dar via il proprio micio perchè non rispetta le nostre aspettative o solo perchè alcuni suoi comportamenti normalissimi da gatto ci danno fastidio e li riteniamo ingestibili, proprio no, non l'hanno chiesto i nostri mici di essere adottati da noi, è stata una nostra scelta, ma questa è la mia opinione, non pretendo che sia universale.
Il termine schiavo, riferito al padrone di un micio "ingestibile", che hai usato, nemmeno mi piace, io ho un gatto che marca, nonostante sia castrato, e un altro che spesso mi sveglia di notte per attirare la mia attenzione, per lo più capita durante l'estate, ma non mi sento schiava dei miei gatti se capita che mi sveglino di notte o quando devo pulire le marcature o per altri motivi. Non è simpatico alzarsi di notte o pulire della pipì fuori posto eh, ma non mi è mai passato per la mente di dar via i miei gatti nè per questi comportamenti, che poi sono normalissimi, visti soprattutto dal punto di vista di un felino, nè per altri eventuali motivi, ho scelto io di adottarli e resteranno per sempre con me. Ma anche questa è solo la mia opinione.

Evito di commentare il discorso a proposito del gatto ingestibile, altrimenti quella ingestibile divento io e non è decisamente cosa.
Non sono affatto contraria a ricollocare un animale nel momento in cui, per motivi seri, si riconosca di non essere nelle condizioni di tenerlo, non penso si debba tentare il tutto per tutto rendendo la vita impossibile a umani e animali. Ma partire con l'idea che , se il gatto è ingestibile (cosa vorrebbe dire poi?) gli si troverà un'altra collocazione, tanto ha il pedigree... be', Un peluche non darà mai alcun problema, non rischierà mai di avere un'indole o attitudini che non ci piacciono.
Anche io poi, come altri, sarei curiosa delle opinioni espresse dall'allevatore circa simili considerazioni, sempre che tu gliele abbia espresse, s'intende.
Per il resto, subordinazione e insubordinazione da parte del gatto sono concetti che proprio non mi appartengono. Non cerco obbedienza né mi compiaccio di una presunta disobbedienza o insubordinazione o comunque tu preferisca chiamarla.
E non ti parlo da antispecista e nemmeno da animalista, né tanto meno da persona che preferisce gli animali agli esseri umani, perché niente di tutto questo mi appartiene.

[alepuffola]

Lo staff , e Morghi in particolare che è la moderatrice dela sezione, sta valutando se chiuderlo o no.
Nel frattempo scrivete pure

[VEI-6 Vesuvius]

Io la mia prima gatta, Goku, l'ho presa che avevo 18 anni appena compiuti, ero un'adolescente, ed andavo al liceo. Era da quando andavo all'asilo che desideravo avere un gatto.
La prima cosa su cui mi sono informata non era tanto il comportamento felino (a parte le cose basi, tipo l'udito, la vista l'olfatto, le caratteristiche del gatto, quelle cose li), ma come tener d'occhio la sua salute e come scovare certe brutte patologie.
Mi è stato utile, le ho beccato il cancro e una decina di anni dopo l'insufficienza renale sul nascere, purtroppo con la seconda patologia non c'è stato molto da fare.
Di inconveniente c'è stato che ho avuto diversi falsi allarmi (meglio falsi allarmi che malattie reali).
Per quanto riguarda il carattere, la gatta (iperattiva da cucciola, poltronara per il resto della sua vita)invece l'ho conosciuta man mano che l'avevo.
Quando andavo in vacanza, lasciavo la mia gatta a mia zia (nella casa in cui è nata) o a mia nonna, e sempre mi mancava, telefonavo tutti i giorni per assicurarmi che stesse bene e non vedevo l'ora di rivederla.

Quando uno prende un gatto da per scontato che fa certe cose e che ha determinati bisogni. Sono cose gestibilissime nella maggior parte dei casi. Se si ha paura del comportamento felino, forse è meglio prendere un altro animale (magari un criceto, che stando in gabbia non fa danni), o non prenderne nessuno.Dalle tue parole mi sembri abbastanza spaventato dall'esperienza, quindi, perchè parti già con un gatto di razza?

I gatti di norma, che ti piaccia o no, provano a rubare il cibo. C'è chi non lo fa (la mia Goku non ha rubato il cibo sul tavolo fino a quando non le è venuta l'insufficienza renale), ma è parte della personalità del gatto singolo, non dipende dall'addestramento. Sta a noi poi fare attenzione (i miei gatti non hanno accesso alla cucina, salvo alcune eccezioni).