Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
|
|
Malattie dei gatti: Richieste di aiuto e consigli In questa sezione potrete chiedere consigli e scambiarvi pareri sulle principali malattie feline che colpiscono i mici, ricordandovi che il forum NON sostituisce in nessun caso l'intervento del veterinario |
|
Strumenti Discussione | Modalità Visualizzazione |
08-06-2018, 19:54 | #21 | ||
Re: Gengivite, ribes nigrum e argento colloidale
Quote:
Stavo pensando di mettere un po' di argento in un flacone nebulizzatore; ne ho giusto un paio ancora nuovi, che avevo comprato lo scorso anno in previsione di un futuro utilizzo. Spruzzandolo direttamente in bocca si raggiungerebbero anche i punti più difficili e non ci sarebbe spreco. Il problema è che non so a quante gocce corrisponde una spruzzata, così a occhio penso 2 gocce, ma non ne sono certa. Quote:
Si potrebbe scaldare maggiormente l'acqua, in modo che sia ancora calda dopo che si miscela al ribes, però non vorrei "rovinare" i principi attivi. |
|||
08-06-2018, 21:14 | #22 |
Re: Gengivite, ribes nigrum e argento colloidale
..... e usare il macerato glicerico di ribes nigrum?
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
|
08-06-2018, 21:58 | #23 |
Re: Gengivite, ribes nigrum e argento colloidale
Gli ho dato per mesi il macerato glicerico, dalla scorsa estate, ma non ho notato miglioramenti.
E' invece stato utile ed efficace nelle due occasioni in cui Marino aveva molto prurito nella zona tra occhio e orecchio e si grattava fino a graffiarsi. In un primo momento avevo fatto ricorso a una crema al cortisone, ma non era servita, lui continuava a grattarsi, e non volevo rischiare una sensibilizzazione al farmaco, così ho provato con il macerato glicerico di ribes; il prurito è cessato in tempi rapidissimi, dopo circa un giorno, così finalmente si è potuta formare la crosticina. Applicavo il macerato 3 volte al giorno, con un leggero massaggio; ho notato che gli faceva piacere e soprattutto non si grattava più. Purtroppo invece non ha avuto lo stesso successo per la gengivite, mentre invece va benissimo il Ribes Forte Fee che sto usando ora. |
|
09-06-2018, 01:39 | #24 |
Re: Gengivite, ribes nigrum e argento colloidale
Io tutte le volte che ho dato ai miei mici l'argento ionico,non ho combinato una cippa purtroppo. Non ha funzionato nemmeno per gli umani...e avevo ottime aspettative...proverò il ribes per il micio di cortile con gengivite...
Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme... |
|
09-06-2018, 08:41 | #25 |
Re: Gengivite, ribes nigrum e argento colloidale
A me è andata bene non certo per merito delle mie conoscenze, ma direi quasi per puro caso: l'argento che sto utilizzando è vero colloidale, contiene l'81% di nanoparticelle; quello ionico avendo un legame libero si combina con gli ioni cloro e si trasforma in cloruro d'argento, come è scritto nel messaggio #11 di Aletto, e non ha effetti terapeutici.
C'è anche da dire che la risposta dell'organismo a questo come ad altri rimedi dipende non solo dalla patologia che si intende curare; sono molto importanti anche gli aspetti che caratterizzano ogni soggetto nella sua unicità. E Yuri è particolarmente ricettivo. |
|
09-06-2018, 08:53 | #26 | |
Re: Gengivite, ribes nigrum e argento colloidale
Quote:
Ci sono ribes nero ginepro e rosmarino in parti uguali (così dice il sito) "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
||
09-06-2018, 09:18 | #27 |
Re: Gengivite, ribes nigrum e argento colloidale
Infatti gliene do solo 3 gocce, mentre col ribes normale dovevo darne di più.
Il sapore del rosmarino si avverte chiaramente, quello del ginepro non lo conosco, quindi non riesco a ri-conoscerlo! |
|
09-06-2018, 09:21 | #28 |
Re: Gengivite, ribes nigrum e argento colloidale
Grazie MalinKa e Aletto x tutte le informazioni che leggerò con calma . la tua confusione è anche la mia , mai capito differenza tra colloidale e colloidale ionico.
agli inizi usavo Silver Blu che era ionico, poi Elicat mi disse che non era gran che, passai a SANTé. ora ho Provato AESSERE più economico e ben consigliato su Macrolibrasi e Giardino dei libri dove acquisto. ultimamente ho preso su parafarmacia francese quello del dott.THEISS 20 PPM APPORTO X 500 mg. 10 mg argento. per usi meno importanti + economico. dovrei cercare di avere le schede analitiche come hai fatto tu, vedrò se me la sbroglio. non sono sicura, ma a me avevano dato come dose + di 5 gocce. dovrei cwercare negli appunti , ma ora darò anch'io 5 gocce così non intossico. non lo dò da parecchio farò un ciclo di 8 o 10 giorni dovrebbe andare bene vero. |
|
09-06-2018, 10:25 | #29 |
Re: Gengivite, ribes nigrum e argento colloidale
Ho guardato su Macrolibrarsi l'argento AESSERE; secondo quanto scrive il produttore, sembra che sia il non plus ultra, proprio il migliore di tutti, con particelle d'argento delle dimensioni di 0,50nm.
Vabbé che ognuno magnifica il suo, a sentirli sono tutti il meglio del meglio, d'altra parte nessuno sminuirebbe mai se stesso... Mi lascia perplessa la loro affermazione L'argento colloidale è composto da nano-particelle di argento che rimangono in sospensione senza sciogliersi per il fatto di essere ionizzate, ovvero elettricamente cariche. O sono nanoparticelle, o sono ioni. Oppure è più probabile che ci siano nanoparticelle e ioni, ma non dicono in quale percentuale. Detto in parole molto povere (altre non sono alla mia portata) se sono ionizzate, significa che hanno un legame libero, e per forza di cose, anzi, di chimica, va a cercare il suo contrario per chiudere il legame aperto e legandosi al cloro che è sempre presente nell'organismo, si trasforma in cloruro d'argento, inattivo ai fini terapeutici. Per saperne di più dovresti proprio chiedere al produttore che ti mandi la scheda di sicurezza del prodotto, così sapresti la percentuale di nanoparticelle e quella di ioni. Per il dosaggio dell'argento colloidale ho chiesto al produttore e mi hanno detto di darne 4-5 gocce per ogni somministrazione. Per il dosaggio del Ribes Forte Fee mi sono basata su quanto scrive il Dr. Maria Desiderata D'Angelo: http://cemon.eu/blogs/Ribesnigrum/ Riporto la parte che riguarda gli animali: Esiste oggi in commercio una formulazione di Ribes Nigrum molto concentrata:[...] maggiore concentrazione del principio attivo della gemma, ed un minore contenuto di alcool. Questo rende più agevole la somministrazione che diviene tollerabile anche per soggetti che non possono assumenre alcool. In oltre il numero di gocce che si somministrano in umana varia dalle 7 alle 15 al massimo; per i nostri piccoli amici saranno quindi sufficienti dalle 2 alle 5 gocce ad ogni somministrazione. Questo consente una maggiore manegevolezza del prodotto e garantisce che la terapia riesca ad essere eseguita senza interruzioni. Le gocce, meno alcoliche, possono essere aggiunte a cibo umido o solido, o diluite in poca acqua. Riguardo a quest'ultima frase, secondo me non va bene mescolarlo al cibo, anzi, io lo somministro a stomaco vuoto e almeno mezz'ora prima del pasto, in modo che il principio attivo risulti più facilmente e rapidamente assimilabile dall'organismo. Non lo metto neppure nell'acqua di bevanda, perché per avere un'assunzione con valenza terapeutica, l'animale dovrebbe bere tutta l'acqua in cui è stato disciolto il macerato. |
|
09-06-2018, 11:56 | #30 | |
Re: Gengivite, ribes nigrum e argento colloidale
Quote:
Non è possibile (secondo me) che ci sia un metallo -nanoparticella- mantenuto in sospensione dall'ambiente colloidale, senza che ci siano in giro anche i suoi ioni che cercano disperatamente di legarsi a qualcosa. Nella scheda che ti mandarono ed hai messo sul forum, c'era una piccola % di ioni Ag+ attorno al 15/20% se non sbaglio. Questa bassa%, assieme alle dimensioni delle nanoparticelle, lo rende un buon prodotto Poi c'è differenza tra argento già ionizzato e quello ionizzabile e cioè quello che dovrebbe avere una effettiva attività antibatterica http://www.lescienze.it/news/2010/02...rgento-556903/ Ma forse è meglio non incasinarsi la vita, perché poi "sorge spontanea la domanda" come hai ottenuto le nanoparticelle? "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
||
|
|