Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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18-06-2023, 09:26 | #21 |
Re: Adottare un secondo gatto
Ci passava la gran parte del tempo, per il resto stava in alto (armadio, mobili della cucina...) dove gli altri due non salgono perché meno agili. Insomma, non voleva incontrarli e se li incontrava soffiava.
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18-06-2023, 10:22 | #22 | |
Re: Adottare un secondo gatto
Quote:
Me lo stanno un po' dicendo anche parenti e amici, compatibilità che emergono se si hanno più gatti. Chanel interagisce con il contatto visivo principalmente con Leo, il gatto dei vicini. A volte anche con Bob, il fratello di Leo. Lei soffia e cerca di menare entrambi anche se credo tolleri più Bob, Leo non lo può proprio vedere. Soprattutto se sta un bel po' senza vederlo (d'inverno è un gatto che non esce). L'anno scorso si è aggiunto alla triade Chanel Bob e Leo anche un gatto rosso meraviglioso che io ho chiamato Panino. Un gatto affettuosissimo, non abbiamo mai capito se avesse un padrone (bazzica ancora nei dintorni ma qui non viene più) e per un po' ci siamo chiesti se potevamo adottarlo e toglierlo dalla strada. Lui è un gatto che definirei Easy, ogni volta voleva addirittura entrarmi in casa ogni volta che passava qui da noi....immaginate Chanel invece dietro la porta!! Sta di fatto che lui litigava di brutto con Leo (molto meno con Bob lui è un tipo che si fa i fatti suoi) con tanto di urli e voce grossa da parte di Leo. Chanel gli ha soffiato e provato a dare qualche zampata qualche volta ma dopo un po' era come se si fosse abituata a lui. Per tutta la scorsa estate gli davamo da mangiare, sia mattino che sera... Tutte le mattine la chiudevamo e lui entrava in casa per il buongiorno (saliva perfino sul divano per le coccole!!) dopodiché gli davamo la pappa fuori. Accompagnava mio marito fino in macchina e spesso lo faceva anche con me! Chanel ovviamente rimaneva chiusa in una stanza per quei pochi minuti, avevamo paura a farli incontrare. Tuttavia quando tornava libera ai limitava ad annusare un po' i posti dove'era stato lui senza però troppi problemi. È chiaro non avendoli mai fatti incontrare per ragioni di sicurezza non so dire se alla lunga lo avrebbe amato oppure odiato!! @babaferu, cavolo... Aveva proprio paura povera!! Chiara mamma di: Spark: 10 anni! Chanel: 3 anni e 9 mesi! Ultima Modifica di Rinoa86; 18-06-2023 at 10:24. |
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18-06-2023, 11:19 | #23 |
Re: Adottare un secondo gatto
e per @babaferu, cavolo... Aveva proprio paura povera!![/QUOTE]
Non credo che avesse propriamente paura. Per quel poco che usciva era lei a fare paura. Credo non li volesse, e evitava di scontrarsi continuamente ritirandosi così. Se lei vuole farsi largo, se lo fa. Ha le sue ciotole in posizione alta etc, ma se decide di nutrirsi da una di quelle basse.... Ti assicuro che gli altri due non si avvicinano (considera che lei è 2kg e mezzo gli altri 2 sfiorano i 6). Aletto se passa di qui saprà spiegare meglio. |
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18-06-2023, 15:22 | #24 |
Re: Adottare un secondo gatto
Molto spesso, soprattutto tra gatti liberi, sottrarsi alla vista dell’altro non è segno di paura ma uno stratagemma perfettamente funzionante per smorzare, almeno temporaneamente, la tensione ed evitare lo scontro diretto che è l’ultima cosa che vogliono: sanno che possono farsi male, istinto di sopravvivenza.
La durata della tregua così ottenuta varia, ma poi se non si vanno a genio, riprenderanno più tardi -anche il giorno dopo- le ostilità. E si avanti così per chissà quanto tempo più o meno con la stessa ritualità. Proviamo ad immedesimarci: non è un gran bel vivere anche se hai sempre la pappa ed un posto sicuro. Oltre alla ricerca costante di omeostasi. Io non ce la farei. @ Rinoa86 Se non li ami a 360*, se un bel giorno casualmente non intravedi qualcosa di speciale oltre quello che ti fanno vedere tramite la loro esistenza apparentemente comune, se non percepisci tramite loro l’animale che dunque sei (perdonatemi questa licenza rispetto al titolo del testo pilastro dell’animalità) non intraprendi nessun percorso per valorizzare quell’unicità invisibile. Ma questo vale per ogni altro animale. Sempre tranne le zanzare, e adesso aggiungo alla lista nera anche i calabroni. Non sarà una gran consolazione, ma poi anche qui in famiglia non è andata diversamente da quanto è successo a te. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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18-06-2023, 15:43 | #25 | |
Re: Adottare un secondo gatto
Quote:
Se hai paura che nidifichino sul balcone, mettine un paio di piante nella zona a rischio, altrimenti nei punti di passaggio. Costa pure molto poco. |
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18-06-2023, 15:59 | #26 | |
Re: Adottare un secondo gatto
Quote:
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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18-06-2023, 18:50 | #27 | |
Re: Adottare un secondo gatto
Quote:
Probabilmente il fatto che verticalizzasse, mi viene da pensare che oltre a voler sottrarsi allo scontro anche volesse porsi in un punto dove poter tenere sotto controllo la situazione. Comprensibile Bellissimo e molto veritiero il tuo discorso sul valorizzare l' unicità di tutti gli animali Aletto <3 ... aggiungiamo alla lista nera anche i ragni, vere e proprie bestie immonde! Per il momento con mio marito dopo aver letto i vostri pareri abbiamo deciso di non prendere un secondo gatto. Lo prenderemo se e quando Chanel manifesterà più socialità nei confronti di altri gatti. Se non lo manifesterà mai vorrà dire che sarà l'unica micia che adotteremo e che continueremo ad amare alla follia come già facciamo! Chiara mamma di: Spark: 10 anni! Chanel: 3 anni e 9 mesi! |
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18-06-2023, 21:46 | #28 |
Re: Adottare un secondo gatto
@ Aletto
che bell'ambiente sei riuscita a preparare per i tuoi gatti; ginko e ulivi mi fanno pensare a terrazzi di veramente grandi dimensioni. Bellissimo che abbiano sempre accesso libero, anche per me è importante che abbiano questa opportunità. Ripensando alla domanda posta da Rinoa86 se adottare un secondo gatto, non ho considerato se la sua casa ha balcone o terrazzo per consentire a Chanel di uscire se lo desidera. Non ho mai avuto gatti che vivessero solo fra le mura domestiche e quindi non so se le dinamiche sono diverse. Il mio terrazzo non è molto grande, una cosa normale di circa 30 metri quadri, compresa la parte riparata, dove ho messo un divanetto di vimini, un paio di vecchie seggioline impagliate e due sgabelli; sono utilizzati sia da noi che soprattutto dai gatti e c'è anche un tavolino di ferro a liste, amatissimo d'estate perché sdraiandocisi sopra sentono il fresco del metallo e l'arietta che arriva da sotto. Ci sono dei grossi vasi con un albero di susine e 3 arbusti di ibisco siriaco alti poco più di me, che ho raccolto da giovani alcuni anni fa nel terreno circostante la casa. Questo tipo di ibisco è molto decorativo e, cosa importantissima, ho scoperto che è estremamente resistente allo strapazzo; le mie belvette ci si arrampicano sopra, si nascondono tra il fitto fogliame e gliene fanno di tutti i colori, ma non si è mai spezzato neppure un rametto, al massimo può cadere qualche foglia. Nei vasi semino ogni anno dell'orzo e nascono anche erbe spontanee...per noi umani "erbacce". Questi praticelli in miniatura hanno un duplice utilizzo: mangiano l'erba e ci si sdraiano anche sopra. Anche i miei hanno sempre libero accesso all'esterno, ho messo una gattaiola a una delle porte che danno in terrazzo, ma le ho tolto la possibilità di blocco, perché era successo che un micio maldestro l'avesse accidentalmente bloccata. In casa non ho porte interne, quindi sia il dentro che il fuori sono sempre accessibili per tutti e dormono già in terrazzo da un po'. Solo verso mattina quando fa un po' frescolino rientrano e si piazzano chi sul letto con noi, chi sul divano in soggiorno, poi cominciano a far dentro e fuori. Il terrazzo è messo in sicurezza soprattutto per evitare intrusioni indesiderate da parte del gatto non castrato di un vicino, che approfittava di un pergolato attiguo per fare la scalata e poi gettarsi quasi volando letteralmente sul terrazzo. In passato era capitato di essere svegliati di soprassalto nel cuore della notte da rumori e soprattutto urla di battaglia fra i miei e l'intruso, ma dopo quella volta che ce li siamo ritrovati a contendere sotto il letto, abbiamo deciso di mettere le reti ed è tornata la pace. La rete di sicurezza è a maglie abbastanza larghe, i gatti non ci passano, ma merli e uccellini vari sì e purtoppo capita che qualcuno di loro ci lasci le penne. La maggior parte delle prede è però costituita da locuste, lucertole, coleotteri come in questo periodo che a sera gli anphimallon col loro volo lento, pesante, rumoroso diventano facile preda e poi cibo felino. |
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18-06-2023, 22:43 | #29 | |
Re: Adottare un secondo gatto
Quote:
Chiara mamma di: Spark: 10 anni! Chanel: 3 anni e 9 mesi! |
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18-06-2023, 22:48 | #30 |
Re: Adottare un secondo gatto
Fino all'autunno scorso, il gatto che divide il territorio con me si era abituato a fare come minimo una passeggiata alla settimana in un bosco di castagno le cui propaggini accarezzano la via e il lato posteriore della casa che abitiamo. Condizioni meteo permettendo.
Dato che il buon Averno ha una brutta frattura all'attaccatura anca/femore, e quindi ha un'abilità sulla "terza dimensione" estremamente ridotta (non riesce ad arrampicarsi sugli alberi), oltre a qualche limitazione in velocità e agilità, lo seguivo sempre, a distanza di sicurezza, per difenderlo da tentativi di aggressione da parte dei "cani sciolti" che in gran numero popolano la zona. Ero molto attento a mantenere una distanza che gli consentisse di muoversi liberamente, senza sentire la pressione del mio controllo, ma tale da poter intervenire tempestivamente in caso di pericolo. Imitavo al meglio delle mie possibilità il comportamento della gatta adulta che lo aveva allevato nella comunità spontanea di mici che sopravviveva nei paraggi della mia sede lavorativa del tempo, dove l'ho raccolto dopo l'incidente che ha avuto. Il bosco è stata una sua conquista, ci si è fiondato dentro, attraversando la strada che lo separa dal giardino della mia palazzina, mentre io mi arrovellavo su quale potesse essere il modo migliore per portarcelo. La prima cosa che ha fatto, è stata trovare una piccola radura per giocare a fare la lotta con me... . E se i primi tempi miagolava disperatamente quando perdeva il contatto visivo con me, col tempo, si è conquistato spazi di autonomia sempre maggiori, inoltrandosi da solo nel fitto della boscaglia, nei roveti impenetrabili del sottobosco e dio solo sa dove altro. E si sono dilatati i tempi delle sue esplorazioni, fino a raggiungere le cinque ore. Non potevo, vivendo da solo con lui, passare intere giornate ad attenderlo sotto la palazzina, con una bella mazza in mano per allontanare i cani che passano liberi sotto casa. E ho dovuto, a malincuore, rinunciare alle uscite. Non ho mai pensato di impedirgli di andare via. Mi avrebbe spezzato il cuore, è vero, ma ho sempre riconosciuto come suo diritto prioritario, anche rispetto alle mie ansie e al mio affetto smisurato per lui, la sua libertà di scegliere di andarsene via, se lo avesse voluto. Ma non ero e non sono disposto a fargli rischiare la pelle per rientrare a casa, date le sue limitate capacità motorie. Se avesse le normali capacità motorie di un gatto, se lo volesse, per me potrebbe salire in casa anche solo per mangiare e dormire. Gli è rimasta una lunga balconata, che gira intorno all'appartamento. Poche varietà di piante: nepeta cataria innanzitutto, perché per lavoro stavo almeno 14 ore al giorno fuori casa (ora faccio orari normali, per fortuna), e questa pianta ottima contro le zanzare, mi permette tuttora di lasciargli il balcone aperto quando non ci sono per farlo entrare ed uscire a suo piacimento. E poi agerato celestino, per tenere lontani i calabroni. Erbette della famiglia delle graminacee, che lui usa per rimettere i boli di pelo o per stendersi nel verde, basilico (che adora), lavanda ed erbe selvatiche e persino dei sedani. Tutti generosi regali del vento. Ma lui vorrebbe ancora uscire e tornare ad esplorare il bosco, e ogni tanto scende giù fino al portone d'ingresso, si ferma e mi guarda tutto speranzoso. E mi sanguina il cuore, ogni volta che lo devo prendere in braccio e riportare su. |
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