Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
|
|
Storie di mici e a-mici Fatti esilaranti e non della vita dei vostri A-mici. |
|
Strumenti Discussione | Modalità Visualizzazione |
12-08-2023, 14:30 | #21 |
Re: Iska, la rossa dagli occhi di luna
@ leucio
noi qui a casa abbiamo 30 metri di manichetta vecchio tipo e lancia UNI 45 (no pistola). Il capo ci aveva chiesto se ci interessava, visto che per modernizzazione attrezzature il vecchio materiale sarebbe stato buttato via. Dove abitiamo ora ci potrebbe essere utile, perché nell'eventualità di incendio di case, andrebbe tutto in cenere, visto che l'APS non può arrivare causa conformazione stradale; al massimo potrebbe arrivare il baribbino, ma con quel piccolo serbatoio ci fai poco o niente. Ti starai chiedendo a quale sorgente idrica potremmo collegare la manichetta. È presto detto: dopo un batti e ribatti con rompimenti vari, durato ben 7 anni, siamo finalmente riusciti a far installare nello spiazzo a monte di casa nostra...un idrante soprasuolo. È a doppio attacco, UNI 70 per caricamento APS (che come ho già scritto qui non potrebbe arrivare) e UNI 45 al quale attaccheremmo la nostra manichetta; allo scopo abbiamo comprato l'apposita chiave di manovra e periodicamente ci accertiamo del buon funzionamento dell'impianto, così se disgraziatamente dovesse prender fuoco casa nostra o quelle limitrofe, potremmo intervenire prontamente. Però, bella la vita di voi AIB partenopei, eh! Lancia-pistola! Noi operavamo in zone impervie dove gli automezzi non arrivavano e lo spegnimento avveniva unicamente con le fruste talvolta ricorrendo anche al controfuoco. Al massimo l'elicottero scaricava la benna sull'incendio, ma tra la mira scadente e l'esiguo volume d'acqua, serviva a poco e di notte non volava, nentre noi operavamo proprio di notte, perché di giorno si lavorava (AIB volontari). Mi raccomando, procurati un bel tiramisù per stasera, è così buono che non c'è bisogno di compagnia per gustarlo. Tornando a Iska, lei in caso di maltempo dorme nel vano sotto la scala della casa disabitata a fianco del nostro giardino, ulteriormente protetto da alcune grosse rocce sul davanti e su un fianco, il tutto mascherato da alcuni cespugli. Adesso che fa caldo dorme o acciambellata su una pietra che sembra una bacinella oppure sull'erba secca ai piedi di un gruppo di alberi di alloro. In garage c'è una grande gabbia da conigli in legno, nuovissima, mai usata neppure una volta, che ci ha seguiti nell' ultimo trasloco; lasciavo aperto lo sportello e ci dormiva Vanya quando pioveva o nevicava e non aveva voglia di tornare al suo luogo di residenza abituale. Per Iska ho cambiato cuscini e coperte varie, ma purtroppo la prima notte ci è subito entrato Romeo (il rosso). Non ci ha dormito, no. Ha marcato l'interno con il suo puzzolentissimo schizzo e hai voglia a togliere la puzza dal legno impregnato. Ovviamente Iska non ci va e io l'ho chiusa per evitare altri schizzi di Romeo. Ho provato anche a mettere in alto sugli scaffali scatoloni, cesti e cassette della verdura dove so che Iska a volte va, ma niente da fare, non accetta nulla che abbia delle pareti o una parvenza di tetto. Credo che lei voglia avere libere tutte le vie di fuga. In garage c'è anche un piccolo ripostiglio di libero accesso dove tengo sacchi di compost e cortecce per la pacciamatura, ma lì non si avventura proprio, penso che avendo un solo accesso, se si avvicinasse qualcuno non avrebbe una via di fuga, si sentirebbe in trappola. @ Aletto Non ho capito. Intendi dire che con i miei foglietti seguo lo schema TOTE? E che lo sta seguendo anche Iska? Purtroppo non ho idea di cosa sia questo TOTE, ragion per cui ora vado a fare qualche ricerca! Iska la rossa dagli occhi di luna |
|
12-08-2023, 15:53 | #22 | |
Re: Iska, la rossa dagli occhi di luna
Quote:
Chi è quel pazzo irresponsabile che manda degli operatori sul fuoco, ad operare di notte ? Di notte gli interventi si sospendono per sopravvenuta oscurità, al massimo le squadre AIB restano sul posto per compiti di protezione civile (sgombrare abitazioni a rischio) o comunque sorvegliare la situazione, a disposizione del DOS (Direttore Operazioni di Spegnimento, prima erano quelli del CFS o i regionali) e della Sala Radio. Come si fa ad operare nei boschi o in montagna al buio, senza luce? Il rischio che qualcuno si faccia molto male, magari finendo in un burrone, è troppo alto. Chi si assume la responsabilità in caso di incidente, anche mortale? Sono Pazzi Questi Lombardi. La società per cui lavoro io (dal 2005 fino ad ottobre scorso come amministrativo in una struttura operativa) si occupa principalmente di questo. Il mio lavoro era soprattutto organizzare le squadre operative a terra, e litigare furiosamente: con gli uffici centrali, perchè gli operai avessero tute ignifughe serie, stivali e guanti AIB decenti, mezzi antincendio (Defender con modulo TSK) funzionanti; con l'officina convenzionata perché riparasse in fretta quelli guasti; e con la sala radio (quando era il caso) per avere rinforzi o far sostituire una squadra impegnata magari da più di 10 ore da sola su un incendio grande. E alla fine, ci si doveva sempre arrangiare in qualche modo. Immagino la faccia che farebbero gli operai delle basi in cui ho lavorato sentendoti definire "bella vita" la condizione vergognosa in cui erano costretti ad operare. Spesso con stivali AIB consumati e mezzi mangiati dal fuoco, come i guanti, con una sola tuta AIB efficace a disposizione, di norma, tranne quando mi riusciva il miracolo di ottenere una seconda fornitura, con mezzi vecchi e scassati. Quante volte sono dovuto andare con la mia macchina privata all'altro capo della Campania, a ritirare un Defender funzionante da una base situata in un territorio dove non succedevano incendi, perché altrimenti avrei dovuto mandare i ragazzi sul fuoco con un normale furgone, tipo FIAT Ducato, senza acqua.. perché mezzi aziendali per farlo non c'erano. Caricavo in macchina un operaio che avrebbe dovuto portare il mezzo AIB, e via, senza rimborso spese. Con quei mezzi, pieni di ammaccature al punto da aver perso qualsiasi parvenza di forma, quei pazzi andavano fin dentro il bosco, in quota, portando il mezzo con l'acqua il più vicino possibile alle fiamme. Cosa che gli altri enti si guardano bene dal fare. Andavano in posti assurdi dal nome evocativo tipo Monte Petrino, sassaie e bosco o curiosi come Stracciasacco o Sprecamugliere, distese di roveti e sterpaglie infinite. Facevano, in queste condizioni, cose assurde e pericolose, che poi mi raccontavano (mi consideravano "uno di loro"), tipo quella volta che per spegnere un incendio in un canalone, hanno messo il Defender sul ciglio del burrone, hanno legato un operaio al verricello del Defender e lo hanno calato giù armato di pompa, a mezz'aria, per spegnere le fiamme. Procedura vietatissima dalle norme di sicurezza cui dovrebbero attenersi. Le lance con pistola regolatrice della pressione, benedetto sia chi le ha inventate, sono arrivate da pochi anni. Prima, c'era un operaio che restava accanto al modulo, e a voce sul comando del caposquadra, regolava la pressione del modulo a seconda delle necessità. Gli altri, seguivano il lavoro della pompa lavorando di flabello (un bastone di legno cui erano inchiodate strisce di gomma ricavate da pneumatici esausti, probabilmente quelle che tu chiami fruste): la parte più dura e faticosa, ma indispensabile. Senza pale e flabelli non si fa la bonifica del sito, e senza bonifica la possibilità che l'incendio riparta alla minima ripresa di vento è altissima. Per questo le squadre a terra sono indispensabili, anche più dell'elicottero, che comunque, quando fa i lanci viene guidato da terra dal DOS che gli dice dove lanciare, quindi non è sempre colpa del pilota se le cose vanno male... PS: @ Aletto La mamma mi ha insegnato che alle provocazioni, specialmente quelle gratuite, si risponde con un'alzata di spalle. Magari accompagnata da un ghigno appena accennato, quando vengono da personaggi con i quali conto (e spero) di non avere più a che fare sul Forum almeno per i prossimi 50 anni. Lo sfizio di un'ultima baccagliata inutile, come vedi, non te lo concedo. D'accordo: all'anagrafe il mio secondo nome è Oreste, quindi ci sta che venga tormentato dalle Erinni, almeno per un pò. Ma dalla mia parte, ricorda, c'è Pallade Atena che guida i miei passi, e alla fine mi libera dell'ossessiva presenza delle divinità infernali. Lei mi ha suggerito di strappare la camicia di Nesso in cui ero imprigionato, e adesso respiro a pieni polmoni. Finalmente. E non dimenticare che il mio nome è Paolo: da queste parti, chi lo porta è protetto vita natural durante dal morso dei serpenti velenosi. Vai serena per la tua strada. Io seguirò la mia, che semplicemente va in un'altra direzione. Suerte. Ultima Modifica di leucio; 12-08-2023 at 15:55. |
||
12-08-2023, 16:10 | #23 |
Re: Iska, la rossa dagli occhi di luna
Sto difendendo e provando a dar voce gli altri animali, quella è la mia strada, penso sia possibile
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
|
12-08-2023, 16:21 | #24 | |
Re: Iska, la rossa dagli occhi di luna
Quote:
Percorrila serenamente, godendoti ogni passo. E lascia che io percorra la mia, senza venire a "peliare" perfino sui ricordi di prima che prendessi con me Averno. Sai quante cose sono cambiate, da quel giorno, nel mio rapporto con gli altri animali? Puoi almeno immaginarlo? Che il vento e la sorte ti siano propizi. |
||
12-08-2023, 18:19 | #25 |
Re: Iska, la rossa dagli occhi di luna
doppio messaggio per errore
Iska la rossa dagli occhi di luna |
|
12-08-2023, 18:20 | #26 |
Re: Iska, la rossa dagli occhi di luna
@ leucio
Ti spiego brevemente. Non ero in Lombardia, ma in una regione limitrofa. CFS--> squadra AIB volontari comunali-->caposquadra il comandante dei vigili urbani. Nessun tipo di abbigliamento specifico, nessun DPR, neppure una pila; tute ignifughe?! Ma scherzi? Stivali da pesca, jeans, maglioni militari e berretto regalatici da un amico VF. Quelle che tu chiami flabello ce lo costruivamo da noi, bastone con inchiodate spezzoni di robuste cinghie degli avvolgibili e dove possibile arrivare con gli automezzi, usavamo i nostri privati; ovviamente nessun rimborso spese, neppure per una goccia di benzina, ma d'altra parte lo facevamo per proteggere la natura. Io e mio marito ci siamo rimasti per un mese scarso, sufficiente a renderci conto che c'era qualcosa che non andava, che può essere rissunto in poche parole: il bosco "deve bruciare e deve essercene per tutti" (leggi costi gonfiati all'inverosimile, affare rimboschimenti, ecc.) Elicottero con la benna messo gratuitamente a disposizione dal proprietario di un'azienda privata che così poteva fare le ore di volo necessarie per mantenere attivo il brevetto, ma ovviamente invece risultava che le uscite avevano costi esorbitanti... Se c'è puzza invece di allontanarci cominciamo a scavare ed ecco che un po' alla volta abbiamo cominciato a levare la terra da sotto i piedi a qualcuno, che non ha gradito; da lì intimidazioni anche molto, molto pesanti e purtroppo da chi avrebbe dovuto far rispettare la legge. Un vero schifo. Un marciume da non credere anche nei vertici del capoluogo. Per ben 5 anni nel periodo di rischio incendi siamo andati da soli di notte su per la montagna, che conoscevamo come le nostre tasche. Al buio pesto anche il più piccolo focolaio lo vedi a distanza, di giorno è difficile. Non ti dico quanti incendi abbiamo spento sul nascere, e questo dava un fastidio tremendo. E naturalmente operavamo anche su fronti molto estesi. Comunicavamo via radio con un amico in paese, che da un punto strategico ci dava la posizione dei focolai; avevamo preparato delle mappe con riferimenti in codice perché sapevamo che qualcuno intercettava le nostre comunicazioni. Morale della favola: alla fine il vice comandante locale fu spedito in un paesucolo di montagna promosso di grado, il comandante si pensionò anticipatamente, classico modus operandi delle pubbliche amministrazioni per punire personaggi scomodi senza mettere in piazza i panni sporchi. Progressivamente cessarono gli incendi boschivi, tutt'al più capitava che al contadino che bruciava le sterpaglie scappasse il fuoco, ma davvero poca cosa. Purtroppo gli incendi sono ripresi con rinnovato vigore dopo un anno che avevamo lasciato quei posti per venire a vivere qui in Lombardia. Alla fine non era cambiato nulla. Anche questa è l'Italia. Iska la rossa dagli occhi di luna |
|
12-08-2023, 19:15 | #27 |
Re: Iska, la rossa dagli occhi di luna
@ Iska
Da noi la piaga degli incendi ha proporzioni tali, storicamente, per cui la Regione nel 2000 ha deciso di costituire una società mista con un privato che si occupasse di questo su quasi tutto il territorio regionale, assorbendo LSU (Lavoratori Socialmente Utili), ovvero le vittime incollocabili per età e spesso professionalità, dei giganteschi processi di ristrutturazione aziendale avvenuti negli anni 80 e 90, che qui hanno morso duramente nel tessuto sociale, vanificando quasi del tutto la trasformazione di grandi masse di sottoproletariato in operai di fabbrica, avvenuta negli anni 60 e 70. Ma questa è un'altra storia. Per una beffa amara del destino, che non mi va di raccontare, ho dovuto accettare questa soluzione ai miei problemi di sopravvivenza. E ti posso assicurare che la situazione è più o meno la stessa, solo su una scala più grande, e con interessi politico elettorali (di tutti, nessuno escluso) sempre preminenti rispetto all'organizzazione e al funzionamento del servizio. Per dirti, la base territoriale in cui sono stato più a lungo, oltre 10 anni, aveva una media di più di 200 interventi AIB all'anno, su un territorio piccolissimo. Era quella che lavorava di più, e mi ci mandarono "per punizione" per tre mesi, ed io scelsi di restarci per sfuggire al veleno degli uffici della direzione, dove facevo l'ufficio stampa. Il crimine più grande che è stato compiuto, è stato mortificare la volontà di riscatto sociale di quei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo che speravano, per questa via, di riconquistarsi la loro dignità di uomini. Le ruberie infinite sui soldi che la Regione ha buttato in questa storia, fiumane di denaro, fino a rilevare la quota del privato e assumere in toto la gestione della società, non sono niente, per me, di fronte a questo insulto alla dignità umana, perpetrato scientificamente. Qui si parla, oltre che degli affari legati alla speculazione edilizia e agli appalti di riforestazione, di un sistema di ruberie sulle forniture generalizzato, che ora, sembra, il nuovo gruppo dirigente stia cominciando a combattere. Tra denunce alla magistratura, verifiche interne che hanno portato anche a qualche licenziamento, forse qualcosa sta cominciando a muoversi. Anche perché, senza un intervento politico per cambiare l'andazzo, il bubbone di questa società prima o poi sarebbe esploso, tirandosi dietro le carriere politiche di troppi leader politici regionali. Così hanno messo alla testa della società un ex senatore famoso per essere stato il primo a denunciare a livello politico lo scandalo della "Terra dei Fuochi" e gli hanno dato un certo margine almeno, se non proprio carta bianca, per rimettere la baracca in piedi. Speriamo che funzioni. Tiro avanti come si può, senza ampiezza di respiro, senza speranze palingenetiche, per portare a casa la pappa per Averno e difendere la mia dignità e il mio buon nome. Tutto quello che mi è rimasto, alla fine della giostra. Ultima Modifica di leucio; 12-08-2023 at 19:18. |
|
12-08-2023, 22:37 | #28 |
Re: Iska, la rossa dagli occhi di luna
Da noi in quegli anni di ristrutturazioni aziendali il CFS aveva assorbito una parte dei cassintegrati Fiat.
Alcuni il riscatto sociale l'hanno trovato, altri sono ritornati al paese andando a rinfoltire le file dei disoccupati. Ricordiamo ancora con piacere due tuoi conterranei, bravissime persone, e ne ricordiamo con nessun piacere un terzo che era un grandissimo bastardo; evidentemente a quest'ultimo il passare dalla catena di montaggio a una divisa che gli permetteva di portare appesa al fianco una pistola aveva dato alla testa, ma evidentemente era un "intoccabile"... Vedo con dispiacere che tutta l'Italia è paese; speravo che dalle tue parti certe cose andassero un po' meglio, perché mi pareva già troppo schifo quassù, e invece... Piccola novità invece sul fronte Iska: stasera ha fatto il primo bis: mi ha riannusato la mano; forse sta pensando che nonostante sia un'umana, non sono poi così pericolosa. E' dalle 18 che è qui vicino a casa; stanotte ha scelto di riposare sul sentiero lastricato del giardino, reso un po' più confortevole dalle foglie secche cadute dal corbezzolo; ogni tanto vedo i suoi occhi brillare nel buio. Iska la rossa dagli occhi di luna |
|
12-08-2023, 23:12 | #29 | |
Re: Iska, la rossa dagli occhi di luna
Quote:
E' bello che cominci a cercare la tua mano per annusarla: non solo non sei pericolosa, ma forse ti trova addirittura interessante... Tu lascia con calma che continui, con i tempi e i modi suoi. Vuole familiarizzare piano piano con te e il tuo odore. Tanto, che fretta c'è? Buono pure che si sia decisa ad avvicinarsi alla casa per dormire. Giustamente, quando farà "il Grande Passo" lo farà senza paura, in tutta tranquillità. Ma tu queste cose le sai meglio di me. Infine: lo sai che tu e tuo marito siete due pazzi scriteriati? Non si deve MAI rischiare la pelle per spegnere un incendio. Andare al buio, senza le attrezzature adeguate è pericolosissimo. Fortuna che non si è fatto male nessuno, anche per il Forestale che avrebbe passato diversamente un bruttissimo quarto d'ora. Strano che da te gli incendi si appiccano la sera. Da noi l'umidità della sera spesso rallenta, se non addirittura spegne le fiamme. In genere, il fuoco parte un'ora, massimo due prima che le condizioni di luce diventino precarie, per impedire l'uso dell'elicottero e bloccare le squadre a terra. Questo per gli incendi più pericolosi. Quelli più normali, viaggiano con tempistiche variabili da zona a zona. Visto che ti piace la canzone classica napoletana ti linko questa versione di un superclassico interpretato da Massimo Ranieri, con un coro di 60mila persone che lo accompagna. Da brividi. https://youtu.be/I4CC_UQNLys La Festa di quest'anno non me la sono potuta godere come avrei voluto. E si festeggia con gli amici, non da soli. Idealmente, lo faccio ora con te e tuo marito. E i gatti. A proposito di gatti: dato che sono in affitto, invece del "mio gatto" sto cominciando ad usare "il mio coinquilino", visto che tra l'altro Averno da una mano in casa, per quello che può. E grazie ancora per l'idea del tiramisù. |
||
13-08-2023, 17:13 | #30 |
Re: Iska, la rossa dagli occhi di luna
Con Iska non ho nessunissima fretta, non voglio rischiare di compromettere i risultati raggiunti.
E questa mattina...mi ha annusato per la terza volta, credo che siamo proprio sulla buona strada!!! Infine anch'io: macché scriteriati, non ci siamo mai fatti neppure un graffio, né un capello bruciato, al massimo un buchetto sul maglione di lana per una favilla; non abbiamo mai rischiato perché conoscevamo molto bene la zona e abbiamo sempre usato il buon senso; capitava anche di lasciar correre il fuoco, se contrastarlo ci avesse fatto rischiare la vita. Un forestale invece ha rischiato di brutto: saltando fra la vegetazione per tentare di salvare un animale, è caduto in una buca con un muro alle spalle e le fiamme di fronte e sui lati, slogandosi una caviglia; gli è andata bene che mio marito è riuscito letteralmente ad abbrancarlo in extremis tirandolo su di peso sopra il muro. È andata molto male a un militare inviato da un'altra zona con il suo gruppo, non conosceva la conformazione del territorio ed è morto travolto da un masso staccatosi dalla parete di un canalone che stava imprudentenente risalendo per raggiungere le fiamme. Di notte basta il minimo chiarore, anche solo un riflesso e dopo poco l'occhio si abitua, ci vedi come un gatto e ti muovi senza problemi. Non ho mai usato la pila. Il buio più buio lo trovi dopo che è passato il fuoco e intorno e sotto di te c'é solo cenere opaca e scura. Lasciavamo il luogo solo dopo esserci accertati che non ci fossero più focolai. Non camminavamo mai vicini per un motivo di sicurezza; sapevamo di essere nel mirino di qualcuno e una volta ci siamo ritrovati in quella spiacevole situazione nel vero senso della parola e se sono qui a raccontarlo, è perché ci è andata bene...proprio perché camminavo al buio. Nella nostra vita abbiamo avuto un sacco di avventure, alcune decisamente toste, a volte per caso, a volte ce le andavamo a cercare. Ce lo siamo potuto permettere perché non abbiamo figli; diversamente uno di noi avrebbe dovuto restare a casa e l'altro non avrebbe avuto chi gli guardava le spalle. Gli incendi inizialmente venivano appiccati nelle prime ore della sera, soprattutto nei periodi ventosi, ma visto che eravamo sempre pronti a intervenire, hanno cominciato a dar fuoco verso le 22, poi verso le 23 e infine anche intorno alla mezzanotte...ma noi eravamo sempre lì. Abbiamo provato a passare intere notti sugli incendi, rincasando verso le sei del mattino, un riposino superveloce e sveglia dopo una sola ora per andare al lavoro e magari la stessa sera di nuovo sugli incendi. Poi però capitava che crollavi e dormivi per 12 ore filate e non ti avrebbero svegliato neppure le cannonate. Davvero da brividi il coro al Maradona, mi immagino che emozione deve essere partecipare dal vero; noi accontentiamoci del video per festeggiare tutti insieme, gatti compresi. È molto bello che voi abbiate qualcosa unisce, credo indistintamente, tutte le persone e almeno in quei momenti si annulla ogni differenza; qui non c'è niente di tutto ciò. Vedendo lo sventolio di quelle bandiere è tornato a galla un ricordo di quando ero ragazzina; un vicino ci aveva regalato il calciobalilla che il figlio già grande non usava più; una delle due squadre indossava la maglia del Torino e l'altra quella del Napoli e io sceglievo sempre quest'ultima, buffo no? Piuttosto, spiegami come ti dà una mano il tuo coinquilino, così lo insegno ai miei pelosi e avrei un squadra di aiutanti, proprio quello che ci vuole. Iska la rossa dagli occhi di luna |
|
|
|