Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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08-12-2022, 19:51 | #21 | |
Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?
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"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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09-12-2022, 14:26 | #22 |
Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?
Molte novità sotto al cielo. Sembra che La Grande Fuga sia riuscita!
Mi è stato offerto un nuovo incarico presso la direzione, con un orario di lavoro normale, 8 ore al giorno, niente festivi, sabati e domeniche al lavoro. Salvo impedimenti dell'ultim'ora, la grande evasione dalla colonia penale di Lago Patria avverrà fra 10 giorni. E Chicca ? Potrebbe addirittura venire anche lei al Centro Direzionale: il capo del personale, un gattaro (ho scoperto che gestisce una mega colonia felina di 80 belve) al quale mi ero rivolto per un aiuto a trovarle una sistemazione, se ne è perdutamente innamorato. Su sua autorizzazione, mi sono potuto muovere liberamente per visite veterinarie, acquisti di cibo e materiali vari durante l'orario di lavoro. Insomma, lo stipendio di questo mese me lo sono guadagnato occupandomi di Chicca. Adesso sta lentamente convincendo la moglie a prendere in casa un terzo gatto, e stiamo valutando di portarla in stallo nel suo ufficio finchè non saremo certi della sua completa guarigione (le analisi le farà il 27/12, quindi ad occhio e croce prima dell'Epifania potrebbe essere certificata la sua completa guarigione). Intanto la micia progredisce: si è ridotta fin quasi a sparire la "botticella" sui fianchi (indice dell'isospora), le feci stanno assumendo piano piano una consistenza maggiore, ha appetito (ora mangia circa 170 grammi di cibo industriale, in tre giorni ha raddoppiato), gioca, interagisce anche con qualche collega (purtroppo con uno che nei prossimi giorni andrà in pensione). E non smette di fare le fusa neanche per un istante. |
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09-12-2022, 16:58 | #23 |
Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?
DE IOCO MICINAE
Sto usando (o almeno ci provo) il gioco anche come strumento di appropriazione di un territorio povero di elementi di interesse, popolato per lo più da umani (altri tre oltre il sottoscritto) che è assai se provvedono, quando non ci sono io, a somministrare un pasto e svuotare la lettiera. Lo spazio non offre poi molti elementi di interesse per un gatto: uno stanzone bianco (ingresso, in fondo fotocopiatrice, una sedia, due scope) con la luce accesa H24 è il luogo dove trascorre la totalità del suo tempo quando non ci sono io. Così cerco, con il gioco con la pallina, di fare in modo che abiti con una certa sicurezza il modesto spazio a disposizione. Ho notato che inizialmente tendeva a inseguire la pallina solo quanto essa viaggiava in prossimità di luoghi riparati (la sedia, il riparo costituito dall'asse armadietto-sacco della sabbietta della lettiera) che le consentono percorsi sicuri, al riparo da qualsiasi minaccia sia genericamente intessa come tale (lo dico per l'esperienza maturata con Averno, che quando l'ho portato in una campagna fiorita ma desolatamente piatta e per lui sconosciuta, si è rifiutato di uscire dal trasportino), sia concretamente rappresentata dalla porta d'ingresso, da cui una gatta anziana una volta è entrata razziando la sua ciotola. E' ancora difficile che insegua la pallina quando viaggia in terreno aperto, lo fa solo quando raggiunge un livello alto di eccitazione e magari è lei a spingerla in mezzo alla stanza nel pieno della finzione di una zuffa o di una complessa battuta di caccia. E allo stesso modo si comporta quando si sperimenta il gioco in una stanza "nuova": una prima fase in cui ama giocare solo in ambienti più riparati è seguita da qualche approccio al lucore del pavimento allo scoperto. Spero che col tempo, piano piano, si impadronirà del territorio. Con il topolino gioca prevalentemente da sola, e soprattutto quando non c'è nessun umano nei paraggi. Lo deduco dal fatto che una volta che ho fatto due turni consecutivi, l'ho lasciato in un posto la sera per ritrovarlo dall'altro capo della stanza l'indomani. Sta anche cominciando a fare la lotta con me (e te pareva!), ma quando cerca il combattimento lo fa sempre e solo sulle mie ginocchia, mettendosi a pancia all'aria. In questi frangenti non sembra avere un controllo così pieno delle unghiette, sempre sfoderate e pronte a graffiare. Ma è anche già riuscita ad accarezzarmi il viso con la zampetta, senza farmi male. |
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09-12-2022, 21:41 | #24 |
Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?
Ottime notizie su tutti i fronti!
È normale che diffidi di spazi aperti privi di nascondigli utili alla sopravvivenza, anche se sono camere. La pallina che scorre lungo il bordo della camera mima anche il percorso che farebbe una vera preda, quindi solitamente è più avvincente. E lei stessa, sapendo di essere potenzialmente una preda preferisce muoversi in spazi che le danno un minimo di sicurezza (nascondigli) che in natura sono cespugli, alberi su cui arrampicarsi erba e le varie opzioni che lei considera valide vie di fuga, di semplice non partecipazione, di isolamento. La stanza “nuova” è un test importante. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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10-12-2022, 00:39 | #25 |
Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?
Ormai latito sempre più da questo forum; il tempo manca, la vita cambia, la micia ormai vive con mia madre e io sono miseramente priva di compagnia felina, questo per riassumere in breve dettagli che non interessano a nessuno.
Ma sono passata di qui e sono rimasta davvero colpita e commossa dall'attenzione e l'amore che mostri, Leuccio, nei confronti della piccola Chicca. Hai un'empatia non comune e un desiderio sincero di conoscere e comprendere il mondo felino che mi tocca profondamente. Gli interventi di Aletto, poi, sono come sempre competenti ed esaustivi. Insomma, tutto questo per dire che capitare qui dopo tanto tempo e vedere la vostra interazione è davvero una boccata d'aria fresca. Ce ne fossero di più, di post come questo. Un abbraccio a entrambi. |
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10-12-2022, 11:44 | #26 |
Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?
Un abbraccio anche a te Riri e alla micia che ora sta da tua madre. Speriamo tutti che il cambiamento, anche se ti ha portato a vivere senza la micia, per te sia il migliore
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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10-12-2022, 15:38 | #27 |
Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?
DAMASIO MARCATORE VANESIO
Incidentalmente, l'idea di puntare sul gioco per favorire un migliore adattamento di Chicca al territorio in cui attualmente vive, mi è venuta da una felice combinazione di esperienza ed osservazione, condita quest'ultima da alcune cose che in parte intuivo ed in (larga) parte ho imparato qui sul forum, specialmente discutendo con te o leggendo i tuoi post. Da un lato, l'esperienza fatta i primi mesi con il mio adorato fratellino felino, Averno. Prima che lo prendessi con me, a seguito di una prima frattura al femore Averno era stato per una settimana a casa di un collega, che poi lo aveva riportato per strada perchè "ingestibile". Durante questo periodo, ha subito dei cosiddetti tentativi di "educazione" che aveva introiettato e che appena si è ripreso dal torpore indotto dai forti anestetici che aveva avuto dal veterinario, ha cominciato a manifestare con me. Ed è stata dura, credimi, destrutturare tutto il reticolo di proibizioni che i primi tempi impigliavano ed inibivano Averno nel rapporto con me ed il suo nuovo ambiente. Esempio: non entrava per nessun motivo nella camera da letto, neanche se durante il gioco ci lanciavo la pallina. Lui si bloccava sulla soglia, come colpito da un riflesso pavloviano e mi rivolgeva uno sguardo che io leggevo come "vedi come sono bravo ed obbediente, ti prego, non riportarmi in strada". Non so esprimere quanto mi addolorasse e ferisse nel profondo questa situazione. Dopo svariati tentativi, ho utilizzato le risorse di specie (la mia): durante una sessione di acchiapparello, l'ho preso e l'ho schienato sul letto, cominciando a giocare alla gattomachia. Dopo un attimo di stupore (ma chi l'ha detto che i gatti si esprimono solo con la coda e le posture del corpo? Averno mi parla con gli sguardi, con le espressioni facciali, con i movimenti del muso e delle labbra!), si è messo a giocare con entusiasmo, e da allora il mio letto è diventato il suo posto preferito per riposare nei freddi pomeriggi d'inverno, quando le imposte del balcone sono aperte e il sole inonda il letto. Dall'altro lato ho sfruttato l'osservazione di Chicca, dei suoi comportamenti, dell'ambiente in cui l'abbiamo ricoverata cercando di guardarlo con occhi felini e, incredibilie dictu, l'esperienza accumulata leggendo tutti i post su gatti che fanno i loro bisogni fuori dalla lettiera, tutte le discussioni su questo tema (quelle cui ho partecipato e in cui ho imparato a conoscerti ed apprezzarti) che mi sono servite a rafforzare l'idea, intuitiva, che questi comportamenti fossero solo sintomi di malesseri ben più significativi per il gatto, e per noi umani molto più fastidiosi del dover pulire un pavimento. Già, perchè la nostra Chicca i primi giorni defecava sistematicamente fuori dalla lettiera, scegliendo per esplicare i suoi bisogni gli angoli delle stanze in cui si muoveva. Ora, stare spalle al muro, specialmente in un angolo, è una saggia scelta difensiva (anche della nostra specie), che permette di controllare un territorio (percepito come ostile, o ignoto e quindi denso di potenziali minacce) soprattutto in un momento di vulnerabilità quale l'evacuazione. Da quando ho cominciato a farla giocare, pensando a questo stallo come qualcosa di più ricco per lei di una permanenza in un rifugio antiaereo, di una semplice garanzia di un posto al coperto e della somministrazione regolare di cibo nell'arco della giornata, e da quando lei per questa via ha cominciato ad esplorare ed impadronirsi di questo territorio, lo sgradevole fenomeno si è progressivamente ridotto, fino a ridursi ad una legittima forma di protesta quando i colleghi dell'altro turno si dimenticano di svuotarle la lettiera. |
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10-12-2022, 15:53 | #28 | |
Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?
Quote:
leucio |
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10-12-2022, 15:57 | #29 |
Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?
@Aletto grazie, cambiamenti ancora in fieri ma decisamente positivi. Amelie manca, ma il suo bene è nei luoghi che conosce e non a centinaia di chilometri da casa, dove se Dio vuole presto mi trasferirò. Perdonatemi l'OT, seguirvi sarà un piacere.
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10-12-2022, 16:03 | #30 | |
Re: Gattina abbandonata di due mesi, che fare?
Quote:
E magari sì, riuscirò a essere presente ancora su questi schermi. Amelie rimane la mia micia, anche se siamo lontane, e spero che più avanti, ora non è il momento, una nuova compagnia felina torni nella mia vita... vedremo. Ma sto rubando spazio a interventi ben più interessanti e stimolanti, perciò tolgo il disturbo. Leggerò con immenso piacere. |
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