Il senso della sezione Micio cerca Micia e Micia cerca Micio?

[Iska]

Certo, erano gli heidelbergensis ad aver vissuto l'estinzione di massa, ma se non fosse sopravvissuto nessun individuo fertile, non ci sarebbe poi stato nemmeno il sapiens.

Non penso che un conflitto nucleare su vasta scala possa portarci all'estinzione.
Noi sapiens siamo talmente pervasi da una specie di delirio di onnipotenza, da essere convinti di poter decidere le sorti del pianeta, nel bene e nel male, esattamente come ci illudiamo di essere la principale causa del cambiamento climatico in atto, dimenticando che il clima è sempre stato in divenire e che le nostre sconsiderate azioni hanno un impatto minimo; il che non toglie che sia indispensabile cambiare rotta; il tempo sta scadendo e aggiungere carne al fuoco non farà che peggiorare la situazione.

Che fare? Ci vorrebbe un setaccio per vagliare gli umani, dividendo i sani dai marci, ma non è ancora stato inventato.
Inutile anche sperare nelle pandemie o nelle catastrofi naturali; ai sensi della Legge di Murphy sopravviverebbero all'ecatombe i più strunzi.

Non resta che fare buon viso a cattiva sorte, impegnandoci come possiamo per cercare di rendere il mondo un po' meno schifoso di com'è.

Il mio desiderio di estinzione di massa è vano? Me lo auspico ugualmente che possa accadere.

[Iska]

Un piccolo esempio, fra i tanti che chiunque potrebbe portare, di come l'essere umano sia forse cambiato nella forma, ma non nella sostanza.
Con sapiens del genere, che speranze ci sono per il bene del pianeta e dei suoi abitanti tutti?

Nel Medioevo, Ypres, cittadina belga prossima al confine francese, era diventata un importante crocevia del commercio di filati di lana, stoffe ed abiti.
Il grosso problema erano i topi, che li rosicchiavano per utilizzarli come morbida e calda imbottitura per il nido.
La soluzione consistette nel mettere dei gatti nei magazzini; erano davvero assai efficaci nel contenere la popolazione murina.
Naturalmente con tanto ben di dio a disposizione, i gatti si riprodussero più che mai, fino a diventare in numero eccessivo.
Per limitare la loro espansione si decise di dedicare un giorno alla settimana, nella fattispecie il mercoledì, al controllo demografico: i gatti ritenuti in soprannumero venivano portati in cima alla torre campanaria e gettati di sotto, causandone a morte.

Questa disumana tradizione non si estinse con la fine di uno dei più bui periodi della storia umana, ma proseguì fino al 1917 (sì, proprio il millenovecentodiciassette) quando un gatto tigrato sopravvisse miracolosamente; non morì sul colpo, ma notizie più precise sulla sua sorte non ne ho trovate.

Barbarie del passato?
Sarebbe troppo bello, significherebbe che almeno un passettino in avanti c'è stato e invece...
Invece evidentemente a Ypres hanno perso il pelo, ma non il vizio e infatti ogni 3 anni vi si svolge una festa a tema felino, nota come "kattenstoet", nel corso della quale si rinnova la tradizionale precipitazione dei gatti dalla torre campanaria, solo che non si tratta più di mici veri, ma di gatti di peluche.
La festa attira un grandissimo numero di visitatori, che giungono anche dall'estero.

Si tratta di gatti di pezza, nessuno si fa male ma, per il mio modo di sentire, quello che conta è il gesto.
Ed è un gesto disgustoso, intriso di compiaciuta violenza e disprezzo per le vite non umane.

E non dovrei augurare alla specie umana di estinguersi?

[Migiap]

@iska : ma che orrore!!!! Cioè invece di scusarsi per usanze così barbare le simulano con gatti di peluche?!?! È raccapricciante.

[Iska]

Originariamente inviato da Migiap

@iska : ma che orrore!!!! Cioè invece di scusarsi per usanze così barbare le simulano con gatti di peluche?!?! È raccapricciante.

Davvero orribile, mi viene la nausea solo a pensarci.
Pensa che educativo per i bambini...

[Redmaine]

ma sai, non direi che si tratta di un gesto disgustoso, forse è un po' come il museo della tortura.
E' bene non cancellare dalla memoria ciò che siamo stati, oggi i colpi di spugna alla storia vanno di moda,
per es. su wiki una volta era riportata "la strage di Odessa", poi, in perfetto stile orwelliano è diventata "L'incendio di Odessa", da quando la narrativa pilotata dall'alto ha preso un bel colpo di vento da ovest contro est.

[Iska]

@ Redmaine
Sono d'accordo, è giusto mantenere viva la memoria, ma per farlo non c'è bisogno di riprodurlo anche se con simulacri che non fanno male fisico a nessuno.
Se no di questo passo perché non bruciare bambole nelle piazze, per ricordare le tante donne e i pochi uomini arsi vivi con l'accusa di stregoneria o di eresia?

Il cambio della denominazione e della narrazione della Strage di Odessa è un ripugnante esempio del revisionismo storico che pervade questi anni.
C'è da aspettarsi che in un futuro prossimo vedremo foto della caduta di Berlino con la bandiera della vittoria...a stelle e strisce...issata sul tetto del Reichstag da un soldato amerikano.

[Iska]

Ma guarda un po' dove siamo arrivati partendo dalla ricerca di gatti al fine di accoppiamento (ovviamente fra gatti).
Mi sa tanto che c'è una leggera deriva OT.

[alepuffola]

Originariamente inviato da Iska

Non penso che un conflitto nucleare su vasta scala possa portarci all'estinzione.

Non lo pensi, ma ripensaci.
Sei una persona di una certa cultura, Iska, e saprai già benissimo che ci siamo andati assai vicini due volte. Alla seconda ne siamo usciti solamente perché il colonnello Petrov ha tentennato oltre ogni ragionevole aspettativa rifiutandosi di seguire le procedure. Quella notte ci ha salvati tutti e lo abbiamo dimenticato.
Petrov, gli avrebbero dovuto dare il nobel, dovrebbero fare una statua grande come la statua della libertà in ogni piazza del mondo e invece senza internet nessuno saprebbe chi è stato in vita.

[Iska]

Originariamente inviato da alepuffola

Non lo pensi, ma ripensaci.
Sei una persona di una certa cultura, Iska, e saprai già benissimo che ci siamo andati assai vicini due volte. Alla seconda ne siamo usciti solamente perché il colonnello Petrov ha tentennato oltre ogni ragionevole aspettativa rifiutandosi di seguire le procedure. Quella notte ci ha salvati tutti e lo abbiamo dimenticato.
Petrov, gli avrebbero dovuto dare il nobel, dovrebbero fare una statua grande come la statua della libertà in ogni piazza del mondo e invece senza internet nessuno saprebbe chi è stato in vita.

Dopo il primo lancio da ambo le parti, non ce ne sarebbe un secondo.
Non sarebbe la distruzione totale; potrebbe salvarsi la piccola tribù che vive nelle profondità della foresta amazzonica o il gruppo di appassionati di sopravvivenza che cercavano l'avventura della loro vita in qualche landa sperduta, però armati di smartphone per poi poter postare sui social le foto della loro impresa.
Solo che non ci saranno più i social e la sopravvivenza non sarà più in gioco.
Pian piano l'uomo dimenticherà e tornerà a ripercorrere le tappe dei predecessori, fino ad arrivare allo stesso punto in cui ci troviamo oggi.
Il nucleare non causerebbe l'estinzione totale, fino all'ultimo spermatozoo.
Ci vorrebbe qualcosa di totalmente efficace e selettivo, in modo da far scomparire solo la specie umana.
Ma non è possibile. La Terra è condannata a subire l'homo sapiens.

[Redmaine]

Comunque è una direzione, quella dell'ominazione, che non è solo del Nostro pianeta. Io almeno sono convinto di questo.
Rassegnatevi. Perchè se scomparisse il genere umano (stiamo andando di fantasia perchè motivi per cui avvenga semberebbe che ce ne siano a bizzeffe ma non è così. Anche se si salvesse un umano ogni milione d'umani l'estinzione non avverrebbe) un altro animale prenderebbe il suo posto.
Se un virus ammazzasse tutti gli uomini essi sarebbero rimpiazzati nel giro di qualche milione di anni dall'evoluzione dei gibboni, e in 8/10 milioni d'anni sarebbero qui a scrivere su un forum per gatti loro, magari anche un po' più belli e cattivi di noi.
https://www.green.it/wp-content/uplo...a-gibbon-.jpeg

https://it.vecteezy.com/foto/9094449...parco-naturale