Se qualcuno l'avesse sentita...

[Sara87]

Originariamente inviato da BarbaraB

Si si, ne ho sentito parlare, TERRIBBBILE quella caposteward, ha fatto penare il povero Raptor persino con la frusta (gatto a nove code ovviamente)...

Originariamente inviato da BarbaraB

Ma una simile proposta farebbe saltare per aria un sacco di gente, incontrerebeb milel resistenze...

Credo pure io...

Originariamente inviato da morghi

uuuuu signuuuuuur!!!!
scusami ma mi è venuto da ridere... raccontata così sembra una barzelletta!!!!

L'ho raccontata apposta tipo barzelletta!! E' una cosa troppo assurda, infatti se non fossi stata proprio davanti a loro non ci avrei mai creduto... Ma almeno racconta ste cose a casa durante il tè con le amiche, non in un'expo circondata da allevatori con gatti (a nove code) in mano!!!

[lelle]

Originariamente inviato da BarbaraB

Intanto, come dice Sara, prima di controlli ce n'erano meno, anche perchè c'erano meno situazioni di scucciolatori e scucciolamenti. Bisogna poi anche dire che un'associazione come l'ANFI non ha potere di autorità giudiziaria, quindi non può fare controlli arrivando in casa della gente all'improvviso (ma se avvisa uno si mette in regola...) e neanche può applicare sanzioni senza prove. Adesso è proibiti ai soci ANFI di vendere gatti a negozi e comemrcianti, è anche proibito essere allevatori e tenutari di un negozio che vende animali (se non sbaglio). Ora non ricordo se questa regola è recente (magari in seguito agli accordi fra il MIPAAF e l'ANFI) o c'è da sempre, ma in ogni caso non è facile avere le prove che una persona ha ceduto i gatti ad un negozio. L'ANFI è formato da tutti noi soci, un piccolo numero di impiegati (non so quanti ma credo 5 o 6 max, io conosco solo le due Valentine, la Sandra e la Flavia che so che si occupano di pratiche burocratiche) e da varie persone che compongono i vari organi (CDN, CTC, vari organismi delle sedi regionali, probiviri ecc) che però sono cariche elettive, più i giudici, anche loro non certo poliziotti o carabinieri.
La richiesta di maggiori controlli è molto sentita e pressante in ANFI, da tutti i soci, ma - ne parlavo anche con Miryam Klein a Spoleto (è una giudice italiana da moltisismi anni in ANFI) - non è che poss afare più di tanto! Di ùfronte ad una denuncia circostanziata può dare sanzioni all'allevatore/privato se riconosciuto colpevole, può far intervenire i reparti dei carabinieri prepostio ai controlli, sempre ch ela cosa abbia dimensioni sufficientemente gravi da giustificare un dispiegamento di forze (che poi necessita della ratifica di un giudice, quindi polizia e carabinieri si muovono là dove si ravvis ail reale bisogno...)
In questo caso biasimevole, è più una questione morale!
Sapete come la penso io? che NON bisognerebbe che fosse permesso a della gente di imporvvisarsi allevatore! nessuno dovrebbe scucciolare se non dopo un iter formativo, dopo un esame accurato (e difficile) su genetica, scienze dell'alimentazione, basi di veterinaria ecc e un bel patentino, poi soltanto coi gatti di razza e con scopi precisi di selezione scritti in un programma che andrebbe approvato dal corpo degli esperti in materia.
Inoltre farei una legeg che mette obbligatori i microchip a tutti i gatti e GUAI a chi li lascia uscire fuori casa senza stretto controllo! (lo so, sono talebanisisma....)
Ma una simile proposta farebbe saltare per aria un sacco di gente, incontrerebeb milel resistenze...

@ Barbara, io son davvero felice che ci son persone che allevano e che la pensano come te... anche perchè se vai a leggere alcuni miei 3D, già tempo fa, io auspicavo il patentino per gli allevatori.... e credo che questa sia una cosa davvero importante, patentino che sempre secondo me, dovrebbe essere ritirato se in allevamento restano più di un "tot" numero di riproduttori, rispetto allo spazio disponibile che di fatto sempre secondo me, dovrebbe essere stabilito per regolamento.

Personalmente, credo che senza andare a fare azioni di "polizia", l'associazione, possa proibire l'imbreeding esasperato, non rilasciando proprio il pedigree, invece a quanto mi risulta, nulla vieta l'accoppiamento tra i consangunei proprio fino all'esasperazione, con le conseguenze che sappiamo comportano sui piccini.... e credimi ti parlo per vita vissuta.

In fondo leggere il pedigree non comporta uno sforzo "incredibile..." come il controllo delle cucciolate... che volendo possono anche essere diciamo, anche denunciate in modo "farlocco" o quanto meno inesatto.... se l'allevatore è un "disgraziato"..

Per quanto riguarda i nuovi proprietari dei piccini, sono assolutamente daccordo con te, i bimbi nati in un ambiente protetto, non possono e non debbono uscire, io mi occupo di randagini e quando è possibile, cerco per loro un'adozione in casa con balconi protetti, anche se il mio territorio è moooooolto difficile e spesso devo accontentarmi del meno peggio... ma ai miei piccini, ho garantito la sicurezza "quasi" assoluta, e dico "quasi" perchè parliamo di gatti anche se la mia veranda agli occhi di persone "estranee" può sembrare una prigione....

Per finire, il mio intervento, non voleva essere polemico, voleva solo auspicare un maggior controllo proprio dei soci da parte di tutte le associazioni, (e ben vengano i talebani )perchè quando un allevatore "sbaglia" ne va della vita di un piccolo essere vivente e anche della vita della sua mamma umana che lo accudirà con l'amore di cui sarà capace e sarà ogni santo giorno.....

[BarbaraB]

@lelle: ti quoto al 100%
Riguardo all'inbreeding, problema molto spinoso perchè in una certa misura serve alla selezione, ma ovviamente non deve superare certe percentuali e NON deve essere reiterato (ti dirò.. io lo uso pochisismo, vado più lenta, ma ottengo buoni risultati lo stesso, il mio supercampione, il mio rossino, 14 best in show, ha un inbreed dello 0,1% in 7a generazione!!!!!!! eppure è esteticamente bello lo stesso e pure sano!!!), ci sono novità rilevanti!!!!
L'Anfi ci sta mettendo mano e sembra che presto ci sarà una regolamentazione. I tempi dell'ANFI sono elefantiaci perchè TUTTO deve essere approvato in CTC, una commissione mista composta da membri dell'ANFI e del ministero (MIPAAF) pe rpoi diventare normativa nazionale, in quanto tutto il disciplinare dell'ANFI in seguito all'accordo con il MIPAAF è regolamentazione vigente.
basterebbe comunque obbligare gli allevatori a presentare unpiano e a chieder eil permesso per imbreeding superiori ad ex al 3% in 4a generazione (si dovrebbe allevare con max l'1,5% in 4a, ma si può alzare magari solo unavolta fino ad un max del 6,5%, dopo di che non è più tollerabile, si fanno troppi danni.
Qualcuno però ancora pensa che accoppiare due fratelli/astri o genitori con figli si poss afare per rendere le linee esenti da patologie, ma lunghi studi e ricerche statistiche hanno dimostrato che quando si indebolisce troppo il pool gentico si finisce per creare nuove patologie che prima non c'erano dovute a debolezze del sistema immunitario, a mutazioni negative ecc. Quindi io lo ritengo un metodo se non del tutto inutile da usare con prudenza e parsimonia. Però in assenza di regolamentazione ognuno fa quello che vuole.
Purtroppo.