Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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25-09-2024, 12:08 | #31 |
Re: Educazione
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25-09-2024, 13:41 | #32 |
Re: Educazione
Mi staccherei dagli stereotipi, ma sicuramente abbiamo più schemi mentali “adatti” all’accoglienza del cane che non all’accoglienza del gatto
Questi schemi mentali sono perfettamente aderenti al nostro schema sociale che di solito è gerarchico, ma i cani sono animali dall’intelligenza sociale assai spiccata, direi migliore della nostra. Per il cane il gruppo familiare è una squadra, un solo corpo che deve muoversi all’unisono e per questo motivo il cane è interessato a costruire la massima concertazione. Il cane pertanto è già predisposto a collaborare, ciò significa che pretendere da lui l’obbedienza è di fatto una limitazione rispetto alle grandi potenzialità che il suo etogramma gli rende disponibili. Il cane non è mai fruitore passivo dell’azione dell’umano di riferimento: il cane non è una scatola vuota che nel qui e ora viene attivata da un bocconcino che mette in moto un corpo altrimenti inanimato. La parola chiave per capire il cane è collaborazione. Il cane collabora, sempre, anche quando sta seduto ad aspettare che noi facciamo qualcosa, dato che il cane utilizza l’obbedienza come strumento per l’azione concertata e non come fine in sé. Col gatto il nostro retaggio culturale e sociale non ha la meglio, anzi casca male, ma proprio male assai. Perché “Al gatto non manca l’intelligenza di imparare e di obbedire, gli manca la volontà di soddisfarti incondizionatamente. La selezione naturale, per migliaia di anni, ha cablato nel suo DNA una serie di motivazioni e di comportamenti correlati che lo rendono un pensatore solitario, uno con pochissima attitudine al gioco di squadra.” Cit. Campa, che qui restringe in poche parole tante ore e giornate di dialoghi interessantissimi su noi e sul gatto. L'odore della varechina sembra essere affine e sembra attirare i gatti perché la sua composizione chimica è simile a quella di alcuni ferormoni o addirittura dell'erba gatta. Di questo non sono sicura, c'è forse di mezzo la vibrazione dei legami tra i vari atomi, lo stesso che ci fa sembrare l'odore del cianuro a quello delle mandorle, ma a tal proposito avevo letto anche della formaldeide. Una questione diversa dal concetto classico chiave-serratura. Per fortuna qui non vengono ingannati ed uso la varechina quando lo ritengo opportuno. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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25-09-2024, 14:06 | #33 | |
Re: Educazione
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25-09-2024, 15:56 | #34 |
Re: Educazione
Il fatto è che nonostante siano differenti, il nostro approccio è a volte più o meno uguale
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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26-09-2024, 10:06 | #35 |
Re: Educazione
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26-09-2024, 10:10 | #36 |
Re: Educazione
ma non è cosa buona con gli animali,
e come se ad un cactus dessimo la stessa acqua che si da ad una calla. Graffi? prima li rendo poi ti cerco per darteli Dopo 100aa di pratica hai la patente di Buon Gattofilo La mutua fortuna è convivere, la loro iella è vivere con noi inetti |
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26-09-2024, 10:23 | #37 |
Re: Educazione
Certo, il mio era un discorso generico. Per dire che come ogni cosa ognuno ha il proprio punto di vista 😊 per quanto mi riguarda l'unica cosa che non consento alla mia micia è il tavolo/piano cottura il resto è libera di andare e fare ciò che vuole 😌
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26-09-2024, 16:29 | #38 |
Re: Educazione
Penso che sia necessario trovare un punto d'incontro fra le esigenze del micio e le nostre.
Va benissimo lasciarlo libero di vivere da gatto, per quello che gli consente l'esser dentro casa, ma Hope ha i suoi motivi, che non sono un capriccio, ma una sua motivata esigenza, per non gradire che salga sul tavolo o sul piano di cottura, e secondo me è giusto che non glielo permetta. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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26-09-2024, 17:16 | #39 | |
Re: Educazione
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26-09-2024, 18:54 | #40 |
Re: Educazione
Quando ho scritto che i miei gatti non hanno restrizioni e sono liberi di andare dove vogliono quando vogliono, ho detto la verità, ma mi rendo conto che potrei aver dato, involontariamente, un'impressione sbagliata, come se qui vigesse una sorta di anarchia, con i gatti padroni indiscussi e gli umani alla stregua di sottoposti senza facoltà di opposizione.
In realtà non è affatto così e porto alcuni esempi. Mi fa molto piacere che il gatto stia sul tavolo accanto a me mentre pranziamo, ma se fa tanto di grattarsi, non lo lascio fare, non subisco passivamente accettando lo svolazzare di peli, ma lo metto immediatamente a terra, perché non gradisco che il mio pasto sia condito dai suoi pelazzi. Il gatto tira per terra il maglione di lana che avevo lasciato appeso allo schienale della sedia e ci si accomoda sopra; fa tenerezza vederlo lì che fa la pasta tutto contento, però...però ecco, mi riprendo il maglione, non glielo lascio a disposizione; ci sono tanti altri posti comodi e caldi, ci sono plaid di lana, copertine di pile, compresa la loro preferita, ci sono il letto e il divano. Se si mette a farsi le unghie sulle mie ciabatte, gliele tolgo di zampa. Se fa anche solo un accenno a rubarmi il cibo dal piatto, non lo lascio fare. Hanno il loro bravo tiragraffi, anzi, ne hanno due più un tronchetto e un palo in terrazzo, quindi se li becco a farsi le unghie sulla gamba del tavolo di cucina, mi spiace ma parte l'urlo. Se il micio di turno entra nell'armadio pensando di schiacciare un pisolino, appena me ne accorgo lo faccio uscire. Non penso per questo di trattarli male o di stressarli e inibirli impedendo loro di "fare i gatti", è che secondo me gli eccessi non vanno bene, né in una direzione, né in quella opposta, bisogna trovare un equilibrio. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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