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Malattie dei gatti: Richieste di aiuto e consigli In questa sezione potrete chiedere consigli e scambiarvi pareri sulle principali malattie feline che colpiscono i mici, ricordandovi che il forum NON sostituisce in nessun caso l'intervento del veterinario

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Vecchio 19-12-2011, 21:25   #31
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aladino78
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Predefinito Re: Differenza tra forma gastrointestinale e panleucopenia...

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Originariamente inviato da L'Ire Visualizza Messaggio
io avevo parlato con la vet dell'interferone, ma lei ha detto che per i miei - ribadisco adulti in carne e vaccinati - bastava l'antibiotico e infatti stanno (e tocco tutto il toccabile mentre lo dico) riprendendosi bene.
Credo avesse ragione, la gastroenterite (come d'altronde anche la maggior parte degli altri virus) quando colpisce un gatto adulto e vaccinato è molto, ma molto, meno pericolo di quando colpisce un cucciolo.
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Vecchio 19-12-2011, 23:52   #32
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simonik78
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Predefinito Re: Differenza tra forma gastrointestinale e panleucopenia...

Non so se l'interferone sarebbe potuto servire, nel mio caso, perchè i tre mici che sono volati sul ponte, sono passati dal mangiare normalmente all'apatia alla morte nell'arco di meno di 12 ore!


I gatti sono incompresi perchè rifiutano di spiegarsi; enigmatici lo sono solo per coloro che ignorano la potenza espressiva del silenzio. (PAUL MORAND)
simonik78 non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 21-12-2011, 12:35   #33
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BarbaraB
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Predefinito Re: Differenza tra forma gastrointestinale e panleucopenia...

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Originariamente inviato da lunanera Visualizza Messaggio
a me hanno detto i vet naturalmente, che per un adulto anche non vaccinato non è mortale la malattia... a chi risulta questa cosa, che ora mi viene un dubbio
Anche qui c'è stata una epidemia di panleucopenia che ha fatto STRAGE fra i gatti adulti non vaccinati. Io dalla mia vet ci sono un giorno sì e l'altro pure (oltretutto siamo proprio amiche) e ho seguito i vari casi che le sono stati portati, se n'è salvato il 10%!ovviamente nenahc eun cucicolo... purtroppo. A detta dell amia vet però è stata un'epidemia estremamente virulenta e pesante, esistono molte forme più lievi.

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Originariamente inviato da Jabba Visualizza Messaggio
E' stato detto anche a me che i gatti adulti manifestano nella stragrande maggioranza dei casi la forma subclinica (senza sintomi o con sintomi lievissimi), ma io ho sempre dato per scontato che il motivo fosse che il gatto, avendo già ricevuto un certo numero di dosi di vaccino, fosse ormai pressochè immune.

Sinceramente non so come un gatto che non sia mai stato vaccinato, anche se ormai adulto, possa avere difese immunitarie contro il parvo, ma sicuramente un micio non più cucciolo è fisicamente "più attrezzato", mi si passi il termine, a sopravvivere alla grave debilitazione che la panleucopenia determina
I miei mici adulti (sopra i 10 mesi) hanno tutti avuto sintomi molto leggeri (poca cacca molel e due o tre episodi di vomito con schiuma) o niente, anche se al test erano tutti positivi.
Anche uno dei due cuccioli, il maschietto di 6 mesi ha avuto una forma un po' più grave ma sempre abbastanza leggera. Così come i piccini di 2 mesi, mentre i due casi molto gravi sono sstati le due cucicole, quella di 8 mesi e quella di 5.
Ho usato l'interferone solo per i 3 cuccioli.
A proposito del costo: 90€ a boccettina, ce ne sono volute una per gatto che messo insieme al ricovero e al resto... ha fatto unbel salasso, ma non mi lamento! Poteva andarmi molto peggio se perdevo tutti i cuccioli, sia i giovani che i piccini...
La mia vet sostiene che il parvo che ho beccato era comunque molto leggero anche se molto infettivo.
BarbaraB non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 21-12-2011, 13:07   #34
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BarbaraB
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Predefinito Re: Differenza tra forma gastrointestinale e panleucopenia...

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Originariamente inviato da Jabba Visualizza Messaggio
ciao, ho letto con interesse il tuo intervento e avevo già sentito dell'interferone come terapia contro la parvovirosi, e sono certa che sia efficacissimo, però nel caso che ho seguito io non è stato utilizzato ma il micio si è salvato lo stesso.

Lo dico non certo per contraddirti, ma anzi per alimentare eventualmente un dibattito sull'argomento, più informazioni diamo meglio è: visto che è così costoso vorrei capire con che criterio, sulla base cioè di quali considerazioni, venga proposto nella terapia, perchè evidentemente non è la sola speranza altrimenti i mici che non vengono trattati con esso non si salverebbero!

Mi chiedo allora perchè non venga utilizzato sempre come terapia standard (non solo nel mio caso non è stato utilizzato, ho raccolto una certa casistica)

Non posso pensare che venga proposto solo nei casi più gravi perchè il micio che ho seguito io era veramente in fin di vita ed è rimasto ricoverato a lungo in prognosi riservatissima...

Altra ipotesi: scarsa informazione dei veterinari?

Oppure: efficacia controversa e ogni veterinario fa di testa sua?
Sono ben contenta di parlarne! anzi: come è stato curato il caso che hai seguito tu? neparlo subito con la mia vet se me lo dici!
Forse ho esagerato con la "certezza" che l'interferone sia l'unica cura, probabilmente molto dipende dalla reazione dell'organismo dei vari mici. Io allevao gatti di razza, cioè "crostini", con difes eimmunitarie basse rispetto ai fratellini meticci, e una delle due cucciole gravi, per l'appunto, ha anche una consanguineità piuttosto alta (quindi difese immunitarie ancor più basse), infatti non l'avrei mai comprata se non fosse stato un "salvataggio" (l'ho avuta a meno di un mese stenta e disidratata perchè la madre - gatta di una mia amica -non l'allattava e lei non aveva tempo di occuparsene, tutti i "crostini" li becco io!) e poi è diventata la mia tesorina... ovviamente, che non mi si stacca dai piedi e vive in simbiosi con me.
Con l'interferone ho un rapporto da lungo tempo: sapevo che era una cura molto buona per il parvo perchè anche i 2 cuccioli di 9 mesi di una mia amica che si presero anche loro due anni fa il parvo ad una expo furono curati con l'interferone: il maschietto morì perchè non capirono in tempo che non si strattava di una gastroenterite di poco conto (ha un decorso rapidissimo), ma la femmina si salvò! Io avevo la loro terza sorella e rimasi a lungo in contatto con la vet che li curava.
In seguito poi abbiamo debellato un caso di calicivirus di una mia gatta - comprata pure lei già ammalata - le sfortune sono tutte mie e dei miei mici! -con l'interferone: uan serie di iniezioni gengivali per un certo periodo e la micia è tuttora sanissima e non ha mai più avuto niente (era conciata malissimo con la bocca tutta ulcerata e tracheite piuttosto forte.
La mia vet è specializzata in gatti di razza ed è sempra andata sul sicuro riguardo a questa cura che del resto io conoscevo già per conto mio per via dei fratelli della mia micia.
Lei ha la fama di essere "cara" perchè propone sempre analisi , test e cure necessarie, ma sinceramente mi ha salvato da tante situazioni rischiose e i mie gatti sono - fortunatamente tutti vivi e sani! il che non è poco, direi...

Per quanto riguarda i vet... mi duole dirlo ma a fronte di persone eccellenti e molto preparate - ne conosco veramente tante per fortuna - c'è anche tanto pressappochismo!
Capisco che chi è specializztao in mucche possa avere difficoltà a curare i canarini e i criceti e viceversa, e che l'argomento è vastissimo, ma lo vedo anche a volte da quello che si racconta su questo forum: diagnosi fatte così, senza il supporto di analisi e tests anche semplici, manco emocromi o profili epatici o renali o coprocolture (che sono davvero il minimo!) e medicine date un po' a casaccio, tanto sono antibiotici a largo spettro! (peccato che poi i reni e il fegato del gatto...te li raccomando, a dare medicine inutili e non adeguate, i problemi si vedono poi con l'età!) e oltretutto spesso senza informare le persone del perchè si fa una certa cura o si usa un certo farmaco.
Io mi sono fatta una cultura con la mia vet che per ogni caso mi apre un libro di veterinaria in qualche lingua (fra me e lei ne parliamo altre 4 per fortuna!) o tira fuori un qualche articolo medico veterinario di qualche studioso di ogni parte dle mondo e ho tutta una rete di persone con le quali metto insieme le nostre esperienze così da avere il max di esperienze possibili anche per dare una mano ai nostri vet mettendoli in comunicazione fra loro!
La cosa più difficile nel mondo dell'allevamento è infrangere l'omertà e parlare dei propri malanni, ma una volta fatto - ed io lo faccio senza problemi - si trovano poi molte collaborazioni.

Il problema del costo delel medicine e dei test, purtroppo è e resta alto e non tutti possono spendere certe cifre: oltretutto i medicinali umani costano in genere meno della metà di quelli veterinari! e questo è scandaloso! L'interferone stesso per uso umano è molto più abbordabile di quello ad uso veterinario. Per fortuna che in molti casi è lo stesso e si può usare quello umano

Questo è comunque un aspetto sul quale sarebbe opportuno fare pressioni a tutti i livelli per avere test, medicinali, assicurazioni e coperture sanitarie anche per i nostri familiari "pelosi"!
Riusciremmo tutti a curarli di più....
Scusate l'OT ma è un argomento che mi sta proprio tanto a cuore...
BarbaraB non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 21-12-2011, 15:18   #35
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Predefinito Re: Differenza tra forma gastrointestinale e panleucopenia...

@BarbaraB, ti avevo già letto altre volte nella sezione allevamento e avevo già avuto modo di constatare e ammirare la tua preparazione e pazienza nello spiegare le cose, e infatti la tua risposta ancora una volta mi dà molti spunti!

Il micio, ormai ne posso parlare perchè la storia è conclusa e gli strascichi pure, è di mio fratello, è anche lui un esemplare di razza e si è ammalato col decorso che è già stato da voi descritto benissimo.

Ricoverato immediatamente, fluidoterapia e alimentazione forzata costante nelle 24 ore
Copertura antibiotica
antiemetici
gastroprotettore
eparina
Come vedi niente di trascendentale, sostegno al fisico in attesa che i sintomi passassero, e copertura antibiotica per evitare infezioni batteriche opportuniste

Alla fine il micio ce l'ha fatta, pur in condizioni disperate per giorni (e chi c'è passato sa in quali condizioni si riducano questi piccoli) poi lentamente si è ripreso. A questo punto non so se imputare il fatto alla fortuna e alle sue doti di ripresa fisica

Mi duole ammettere che i veterinari che l'hanno curato l'hanno dato fin dall'inizio per spacciato.
E non hanno mai fatto menzione dell'interferone.

Per questo mi interessava approfondire l'argomento con voi, per capire quale sia nella maggioranza dei casi l'approccio dei veterinari, e direi che mi sto facendo un'idea...

Ultima Modifica di Jabba; 21-12-2011 at 15:23.
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Vecchio 21-12-2011, 23:44   #36
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Predefinito Re: Differenza tra forma gastrointestinale e panleucopenia...

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Alla fine il micio ce l'ha fatta, pur in condizioni disperate per giorni (e chi c'è passato sa in quali condizioni si riducano questi piccoli) poi lentamente si è ripreso. A questo punto non so se imputare il fatto alla fortuna e alle sue doti di ripresa fisica
.
Quanto lo so! Purtroppo. Con JJ ci stiamo combattendo da una settimana.....incrociando le dita e a Dio piacendo oggi sono 2 giorni che sta decentemente, ma la vet ancora non si capacita di averlo ripreso per come era ridotto. Ora lui passeggia sulla tastiera del computer fuseggiando e a me sembra un sogno


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simonik78 non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 22-12-2011, 11:15   #37
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Predefinito Re: Differenza tra forma gastrointestinale e panleucopenia...

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Quanto lo so! Purtroppo. Con JJ ci stiamo combattendo da una settimana.....incrociando le dita e a Dio piacendo oggi sono 2 giorni che sta decentemente, ma la vet ancora non si capacita di averlo ripreso per come era ridotto. Ora lui passeggia sulla tastiera del computer fuseggiando e a me sembra un sogno
Evviva!!!
Se si è ripreso è praticamente fuori pericolo, dai! Tanti incrocini!!!!
Io sono sempr esotto stress, ho sempre qualche problema... ovviamente, dato il numero di mici! Ma è un tale sollievo quando si riprendono!
BarbaraB non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
Vecchio 22-12-2011, 11:43   #38
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Predefinito Re: Differenza tra forma gastrointestinale e panleucopenia...

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@BarbaraB, ti avevo già letto altre volte nella sezione allevamento e avevo già avuto modo di constatare e ammirare la tua preparazione e pazienza nello spiegare le cose, e infatti la tua risposta ancora una volta mi dà molti spunti!

Il micio, ormai ne posso parlare perchè la storia è conclusa e gli strascichi pure, è di mio fratello, è anche lui un esemplare di razza e si è ammalato col decorso che è già stato da voi descritto benissimo.

Ricoverato immediatamente, fluidoterapia e alimentazione forzata costante nelle 24 ore
Copertura antibiotica
antiemetici
gastroprotettore
eparina
Come vedi niente di trascendentale, sostegno al fisico in attesa che i sintomi passassero, e copertura antibiotica per evitare infezioni batteriche opportuniste

Alla fine il micio ce l'ha fatta, pur in condizioni disperate per giorni (e chi c'è passato sa in quali condizioni si riducano questi piccoli) poi lentamente si è ripreso. A questo punto non so se imputare il fatto alla fortuna e alle sue doti di ripresa fisica

Mi duole ammettere che i veterinari che l'hanno curato l'hanno dato fin dall'inizio per spacciato.
E non hanno mai fatto menzione dell'interferone.

Per questo mi interessava approfondire l'argomento con voi, per capire quale sia nella maggioranza dei casi l'approccio dei veterinari, e direi che mi sto facendo un'idea...
Come è stato preso il parvo? anche lui durante un'expo?
se tuo fratello lo porta in expo consiglia di disinfettare tutto sia con lysoform e/o amuchina, ma anche con qualche disinfettante alla formaldeide (ma leggero, sennò è pericoloso per i gatti!) tipo la gluteraldeide diluita al 10-20%! Poi la lascia 10-15 mn evaporare e mette gli addobbi... Elimina il parvo che è estremamente infettivo.
In expo si prende di tutto, purtroppo! Sia i giudici che gli steward (che comunque si disinfettano più o meno), che la gente che tocca tanti gatti ( e a volte purtroppo non capisce proprio quanto sia pericoloso in un luogo dove sono concentrati così tanti gatti) , trasmettono le patologie dall'uno all'altro e sono guai!

Le medicine sono più o meno le stesse che la vet ha dato ai miei a cui ha aggiunto la terapia con l'interferone.
In realtà contro i virus si può fare poco a parte le terapia antibiotica per l'eventuale infezione batterica.
In casi meno gravi, ma virali, ho usato anche la lisina sciolta in acqua, a volte anche a titolo preventivo per tutti, quando avevo delle infezioni in atto.

Il fatto che lo abbiano dato per spacciato...
Allora: quando si tratta di un gatto di razza i medici sono sempre pessimisti, un po' perchè sanno che sono delicati ben più degli altri, e questo è vero (anche se mi rodeeeeeee), un po' perchè sono prevenuti (anche a ragion veduta a volte, purtroppo) nel senso che pensano sempre che il micio nasconda qualche magagna o fragilità perchè mal allevato.
BarbaraB non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima
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