Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
|
|
Consigli utili da dare per i vostri a-mici Se avete dei consigli utili, per rendere più felice la vita con i nostri a-mici, inseriteli qui. |
|
Strumenti Discussione | Modalità Visualizzazione |
25-09-2023, 16:03 | #31 |
Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"
Quanto scritto nel link per stomaci forti, l'ho letto.Tutto.
Va ben oltre ciò che potrebbe partorire la più fervida immaginazione. Mi è venuto in mente Mengele. Ma certi esperimenti forse nemmeno lui sarebbe riuscito a idearli. O forse sì. Ho anche pensato a quanti nazisti abbiano trovato un porto sicuro negli USA e in alcuni paesi del sud America, con l'immunità garantita in cambio dei loro "segreti". Che schifo. Iska la rossa dagli occhi di luna |
|
25-09-2023, 17:50 | #32 |
Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"
All’epoca era uso comune non solo la variolizzazione, ma anche “Alcuni chirurghi inglesi, Sutton e Fowster, già nel 1768 avevano inoculato vaccino umano a persone contagiate da vaiolo vaccino senza che la malattia si manifestasse, e nel 1774 un contadino del Glucestershire, Benjamin Jesty, aveva inoculato il vaiolo vaccino a sé stesso, alla moglie e ai figli” [fonte: pediatria.it]
Jenner, nel 1796 -quindi anni dopo l’episodio del 1774- secondo me non fece nulla di avventato perché aveva messo in contatto il materiale proveniente dal vaiolo leggero con una superficie appena abrasa delle dita del bambino. Vado ancora più indietro nel tempo: “Nel 1716 a Istanbul, Mary Wortley Pierrepont, la moglie dell’ambasciatore britannico straordinario lord Montagu, intrattenendosi con le donne turche, scoprì che le sue nuove amiche iniettavano il vaiolo nei propri figli e in se stesse.” [fonte ancora incerta] Se non ci fosse stato quel bambino ce ne sarebbe stato un altro o un adulto, o chiunque volesse evitare di incontrare il virus umano. Quel bambino fu comunque salvato dall’epidemia, cosa ampiamente prevedibile da un pezzo, ma non ancora scientificamente provata. Non ho voglia di fare le pulci a Jenner, sinceramente, basta leggere un po’ per capire che quel bambino non era una cavia. Nel consenso informato vaccinazione contro Sars CoV2 c’era la possibilità di aggiungere dubbi, io espressi dubbi sui liposomi. Non c’erano file per la prima vaccinazione, almeno nella asl di competenza che mi aveva chiamato. Successivamente invece sì, le persone avevano comunque tutto il tempo per documentarsi sul serio se volevano. Successivamente poterono somministrare il vaccino quelli tra noi che avevano seguito un pallosissimo corso ad hoc. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
|
25-09-2023, 21:22 | #33 |
Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"
È normale che vediamo certe cose da una diversa angolatura.
Tu hai una formazione scientifica, io no e il mio approccio è fondamentalmente "di pancia". Qui file per il vaccino ce n'erano, non le ho viste, mi è stato riferito da chi è andato. Il modulo di consenso informato è comprensivo degli allegati 1 e 2, quindi doveva essere consegnato completo. Firmare dichiarando di aver compreso quanto detto a voce dal medico fa un tantino sorridere. Mi immagino le persone che si presentano già un po' in ansia cosa avranno capito. Si raccomanda tanto di non firmare mai contratti "al volo", ma di richiedere la copia cartacea per poterci pensare comodamente a casa, magari anche con l'aiuto di un professionista...e per una "contratto" estremamente importante perché riguarda la salute sono sufficienti quattro parole? Sono perfettamente d'accordo con te quando dici che chi vuole si può informare. Io stessa mi sono informata e ho scaricato il modulo, completo dei 2 allegati. (Non è stata certo la sua lettura a farmi decidere di non vaccinarmi; questa decisione l'avevo già presa ben prima che fosse disponibile il vaccino. E non sono no-vax.) Tornando al fatto che chi vuole si può informare, c'è da dire che non tutti hanno gli "strumenti" per farlo. Poi ci sono anche quelli che non hanno interesse; vuol dire che costoro al massimo conferiranno quelle pagine nel contenitore della carta da riciclare. Ma ricevere quel modulo incompleto è come acquistare un medicinale senza il foglietto illustrativo di accompagnamento...perché il Ministero ha deciso così, non si sa su quale base. Iska la rossa dagli occhi di luna |
|
25-09-2023, 22:51 | #34 |
Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"
Aletto, pensando a cosa succederebbe se davvero i medicinali fossero
venduti senza bugiardino, per un attimo ti ho immaginata dietro il banco della farmacia, mentre spieghi ad ogni acquirente quello che c'è da sapere sul farmaco che sta comprando... Riguardo alla competenza, all'umanità, all'affidabilità dei veterinari, leggendo in questo thread ed in altri, più o meno recenti, le esperienze negative di molti utenti, mi è venuta in mente la pessima opinione che Pidottalacatfluencer ha più volte espresso su questa categoria di medici. E devo dire che non me la sento di dargli torto, anche se sono la prima a dire che non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio. Ma se colleziono solo esperienze negative, come posso avere un'opinione diversa? Fra tutti quelli con cui ho avuto a che fare, di uno solo ho un ottimo ricordo. Con i gatti attuali per fortuna non ho ancora avuto necessità di ricorrere al veterinario, tranne che per sterilizzazioni-castrazioni. Ma se penso che un domani potrei averne bisogno, mi sento già male... Iska la rossa dagli occhi di luna |
|
26-09-2023, 10:49 | #35 |
Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"
Ti do una notizia:
Molte persone buttano il foglietto illustrativo, e ti posso assicurare che sono più attenti al tipo di pantaloni o borse acquistate che devono rispondere a requisiti precisissimi che vanno dalla nuance del colore al tipo di forma e taglio, oppure al tipo di caffè ordinato al bar: lungo, ristretto, macchiato non macchiato, zucchero raffinato, di canna e via dicendo. Ma quando chiedono un farmaco che usano da tempo non sanno il dosaggio, storpiano il nome e alla fine dicono: è una scatola bianca con una striscia blu/verde/rossa, comincia per S, no, Z….. Ma è un salva vita!, ok, ma consegnando un farmaco sbagliato o un dosaggio sbagliato noi la vita gliela roviniamo. Si faccia fare la ricetta. Non ho tempo di andare dal medico. Allora si fotta (ma non lo si può dire). Se fanno domande, sono talmente inutili e assurde che ti cadono le braccia. Due chicche: -vorrei antrax, forse intende antra, NO (tutto inc@zzato) ho detto antrax, ossia gentile signore lei vuole l’antrace? -vorrei arginina, ok. Ma qui c’è scritto L-arginina e io ho chiesto Arginina. E’ quella non si preoccupi. E che significa quella L (sempre in tono inc@zzato e di sfida)? Il farmacista conscio per l’ennesima volta di stare di fronte ad una persona eccessivamente nervosa/arrogante, dà la definizione: significa che la molecola ruota a sinistra il piano della luce polarizzata, e dentro di sé: contento adesso? Così per quasi tutto l’orario lavorativo. Quindi, per tornare al consenso informato della prima vaccinazione, che aveva più pagine tanto che pensai: che strazio ste domande, stando così le cose spesso le persone non possono dare risposte o mettere le crocette su molte delle domande che c’erano. Se rispondono o mettono crocette sono spesso a vanvera oppure, nel migliore dei casi, lasciano in bianco la risposta. All’epoca eravamo tempestati di informazioni talvolta in contrasto le une con le altre, allarmismi e fake ben costruite come quella dell’ADE. In quel casino, con la gente che ti moriva attorno, informarsi era difficile e scomodo e a quel punto si chiedeva all’amico o al vicino di casa, o a quel poveraccio del farmacista che dopo un po' non ne poteva più tanto che suggerii di scrivere un modulo con le faq e distribuirlo. Ricordo anche le file interminabili per fare i tamponi con le persone imbufalite per i tempi di attesa che litigavano tra loro. Ricordo di essere stata presa in ostaggio (nel senso che non potevo chiudere la farmacia) da quattro o cinque indiani urlanti fino a mezzanotte circa perché non era arrivato dal laboratorio di riferimento il referto del tampone molecolare. E avevano le loro ragioni come le aveva anche il laboratorio oberato di lavoro. E ripenso ai tempi del vaiolo con le persone che si variolizzavano da sole o prendevano il pus dalle mungitrici per vaccinarsi per conto proprio senza una standardizzazione del metodo. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
|
26-09-2023, 14:07 | #36 |
Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"
Davvero non immaginavo che la vita del farmacista fosse così dura.
Sarà che quelle poche volte che mi capita di andarci scelgo gli orari "di morta" quando è possibile star a fare due chiacchiere col farmacista in tema di animali, gatti in particolare. Non immaginavo neppure che ci fossero persone così...così...lasciamo stare, quello che vorrei dire non è adatto per un forum dove chiunque può leggere. Qual'è, più o meno, la percentuale di questi babbei? Più del 60? Iska la rossa dagli occhi di luna |
|
26-09-2023, 14:37 | #37 |
Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"
A proposito di vaccinazione antivaiolosa.
Sono stata vaccinata da piccola, ma non è rimasto il segno. Idem quando a 9 anni ho fatto il richiamo. In seguito sono stata vaccinata una terza volta per motivi legati al lavoro, e anche allora niente segno. Anche mio marito pur essendo stato vaccinato non ha i classici segni. Invece i miei fratelli e genitori e quelli di mio marito sì. Il medico non ha saputo dare una spiegazione. Sai se l'antivaiolosa andata a buon fine deve per forza di cose lasciare quel segno? Non sono riuscita a trovare una risposta neppure sul web; forse c'è e sono io incapace di arrivarci sopra. Iska la rossa dagli occhi di luna |
|
26-09-2023, 14:46 | #38 |
Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"
La vita del farmacista è avvilente, poi dipende dalle zone di ubicazione. Quella di giorno è un porto di mare, di sera/notte la zona si svuota ed è il turno di altre tipologie di persone.
Tra rapine e personaggi, è un lavoro assai lontano da quel che si pensa. Ho fatto bene a stare una decina di anni all’ISS. Direi di sì, un buon 60%, poi ci sono quelli che poveretti scoppiano a piangere e li assistiamo per quel minimo che possiamo fare: li portiamo nella stanza dove misuriamo la pressione, li facciamo sedere, ci sediamo con loro e così si sfogano un po’. Qualcuno è decisamente all’opposto e porta dolci, cioccolatini, miele, o offre il caffè e gelato in estate. Pochi. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
|
26-09-2023, 14:50 | #39 | |
Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"
Quote:
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
||
26-09-2023, 21:18 | #40 |
Re: Per quelli che "ti devi affidare ciecamente al veterinario"
Cerca e cerca, ho trovato qualcosa sul sito dell'ISS.
https://www.epicentro.iss.it/vaiolo/ Copioincollo: "Se la vaccinazione ha successo nel giro di 3 o 4 giorni si forma una piccola ferita rossa e irritata che diventerà una vescica, si riempirà di pus, e comincerà a seccarsi. Nella terza settimana dopo la vaccinazione, la crosticina si secca e cade, lasciando una cicatrice." Se ne dedurrebbe che quando non resta la cicatrice il vaccino non è stato "accolto" dall'organismo. Quindi non si è vaccinati. Qui mi sorgono un paio di domande. Perché in alcune persone succede questo? Esposti al virus, si ammaleranno o sono particolarmente resistenti o addirittura "refrattari"? Iska la rossa dagli occhi di luna |
|
|
|