![]()
Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
|
|
Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui. ![]() |
![]() |
|
Strumenti Discussione | Modalità Visualizzazione |
|
![]() |
#1 | |
![]() Quote:
|
||
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
#2 |
![]()
ma io non sono allergica al gatto (=alla saliva del gatto), in quel caso l'unico gatto adatto è il siberiano (pare).. io sono allergica alla polvere, quindi cercavo un gatto che lasciasse il meno possibile peli in giro (che poi si accumulano e fanno palline di polvere).. il massimo sarebbe stato lo shpynx ovviamente, ma non mi piace proprio, a dirla tutta mi fa un po' impressione e un po' pena..
|
|
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
#3 |
![]()
Anche secondo me l'importante è arredare/predisporre l'ambiente in cui il gatto vive (il nostro appartamento), di modo che possa sviluppare le motivazioni che sono state elencate nell'altro thread e fornirgli quanto più spesso possibile stimoli che lo spingano a mettere in atto queste sue tendenze. Poi, se il gatto non vuole saltare o non vuole esplorare, non è che si può costringerlo, però l'importante è che lo si metta nelle condizioni di realizzare le potenzialità implicite nel suo etogramma. Tra le mie due bestiacce, vedo tra l'altro che c'è una profonda differenza: a Chiquy interessa molto esplorare, a Edhel decisamente meno, la motivazione atletica c'è in entrambe, ma Edhel la realizza meglio essendo dotata di un fisico più leggero e di una maggior capacità di elevazione nel salto, di contro la tendenza predatoria è più spiccata in Edhel che infatti mostra di gradire di più cannette e topini (Chiquy dopo un po' perde interesse oppure, al colmo dell'eccitazione, fugge in direzione contraria a quella in cui ho fatto rotolare la pallina o sto muovendo il bersaglio della cannetta. Per la serie: abbiamo capito tutto...
![]() ![]() Invece molto spesso (e qui torniamo alla discussione sull'eticità della selezione delle razze, e in particolare di certe razze) si tendono a privilegiare determinate caratteristiche comportamentali e non, che vanno più nella direzione della creazione di un pelouche che respira, che non in quella di un gatto vero che per l'appunto salta, si infila negli armadi, si arrampica (anche sulle tende se non trova di meglio), dà la caccia agli uccellini o per lo meno ci tenta... |
|
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
#4 |
![]()
In teoria visto che non vende cibo il negozio, ma solo cose di arredamento, credo si possa mettere.
Riguardo ai Ragamuffin, ho visto filmati in rete in cui questi mici saltavano, quindi penso si tratti di linee di sangue e abitudine. Conosco l'allevatrice di Celestina, è una persona davvero a modo, non lascia i mici chiusi in casa, vive in villa, ma credo che come tutte le cose, l'esempio valga. Se i cuccioli non vedono cacciare, non imparano, se non vedono saltare, non saltano. Fiorello da quando va sul mobile ha quasi cambiato carattere, più monello, più combinaguai, più vispo...insomma è più sicuro in se stesso, anche se quando sente il citofono corre a nascondersi... Quando tutto crolla, viene voglia di buttarsi insieme... |
|
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
#5 | ||||
![]()
@ Alimiao: anche a me avevano detto che i levrieri come comportamento sono molto simili al gatto, per la loro pigrizia e riservatezza. Li avevo visti ad un festival per animali insieme a dei volontari che si occupano di riscattare greyhound e galgo. Ecco, adottare un galgo è nella lista dei miei "progetti di vita/sogni futuri" insieme a quello del Maine Coon.
Quote:
- motivazione esplorativa e atteggiamento neofilico: credo che tutte le specie siano portate a perlustrare continuamente il territorio in cui vivono per controllare costantemente la presenza di risorse e minacce. E in questo non facciamo eccezione; appena traslocati in un nuovo quartiere o appena giunti sul luogo di vacanza, di solito ci facciamo un giretto per scoprire e tracciare una mappa mentale di dove sono le principali risorse (che non saranno ovviamente una pozza d'acqua o un tronco cavo che potrebbe essere utile per nascondervisi, ma il supermarket, l'edicola, il tabaccaio, la farmacia, il cinema, i giardinetti ecc...). E' interessante anche come molti esercizi (alberghi, ma non solo) offrano la possibilità di fare un "virtual tour" sul loro sito, forse nel tentativo di appagare un'ancestrale tendenza ad esplorare. Anche le novità destano in genere curiosità (se ha aperto un nuovo negozio, magari attraversiamo la strada per scoprire di cosa si tratta, se c'è un nuovo vicino, cerchiamo di entrare in contatto con lui e di parlarci). - motivazione predatoria: questa è più difficile da cogliere, perché l'uomo non è soltanto un carnivoro o un predatore puro come il gatto, però secondo me emerge in alcune attività ludiche: per esempio nei videogames bisogna muoversi cercando di acchiappare/abbattere dei bersagli in movimento e contemporaneamente di evitare determinate insidie. Anche uno dei più classici e intramontabili giochi dell'infanzia, ovvero nascondino, ha uno schema interessante: il bambino che ha contato, si mette alla ricerca degli altri che si sono nascosti e quando ne trova uno, scatta una corsa in cui uno cerca di toccare l'altro e questi corre, inseguito dal primo, cercando di arrivare alla base e "liberare" tutti gli altri. La sequenza si presta ovviamente a innumerevoli interpretazioni, ma si potrebbe anche vedere come una messa in scena della caccia: il bambino che ha contato è il cacciatore/predatore, il quale si muove cercando di individuare le prede che ovviamente stanno acquattate tentando di dissimulare la loro presenza. Una volta scovata, parte l'inseguimento in cui il predatore cerca di toccare (ovvero colpire/uccidere la preda) e questa non solo si sforza di evitarlo, ma corre verso la base per "liberare" le altre, dove liberare potrebbe avere il senso di avvertire i suoi simili del pericolo (di fatto in molte specie animali, come per esempio la marmotta, c'è un individuo che sta di vedetta mentre gli altri brucano e lancia l'allarme se vede qualche movimento sospetto), mandando a monte l'azione predatoria. - motivazione atletica: basti solo vedere la popolarità dello sport in genere; è vero che ci sono individui come la sottoscritta la cui massima ambizione è spiaggiarsi sul divano, ma a moltissime persone lo sport, e in particolare uno sport, piace davvero. Noi non siamo così bravi come i gatti a saltare e a sfruttare la dimensione verticale dello spazio, ma corriamo, ci arrampichiamo, nuotiamo, pratichiamo attività in cui viene coinvolto l'equilibrio su superfici sdrucciolevoli (sci, pattinaggio), altre in cui è rafforzata la coordinazione mano-occhio (golf/tennis/baseball), altre ancora in cui si tratta di afferrare o colpire un bersaglio in movimento (sempre baseball) e infine altre che non possono mancare di far pensare ai movimenti dei primati arboricoli (come ad esempio i volteggi alle parallele asimmetriche nella ginnastica artistica). - Motivazione al problem solving: vedasi la passione di certuni per l'enigmistica o la matematica, il piacere che ci dà la lettura di un libro giallo, ecc... Quote:
Quote:
![]() ![]() Quote:
![]() |
|||||
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
#6 | |
![]() Quote:
![]() Altra problematica: siccome sono cani che hanno l'istinto innato di correre e di cacciare a vista, se vedono qualcosa che si muove a 6 km di distanza, partono a 80 all'ora, e chi si è visto si è visto. Non sono cani particolarmente ubbidienti, e non rispondono molto al richiamo. Quindi, in pratica, ti ritrovi nella stessa situazione del gatto: dovresti avere uno spazio recintato in sicurezza in cui farli correre, altrimenti devono stare sempre al guinzaglio (che non è una bella vita, povero cane). E non vale nemmeno portarli in area cani, perché sono agilissimi e saltano facilmente anche sopra il metro. Questo me lo disse una signora con levriero persiano, che dopo che il suo cane era scappato due volte, una travolgendo tutto il recinto e ferendosi la zampa, aveva deciso a malincuore di tenerlo sempre al guinzaglio. Poi ovviamente anche lì dipenderà da linee di sangue, carattere ecc.. però i rescue sono particolarmente a rischio in quel senso, perché sono cani spesso poco socializzati e addestrati per le corse sportive o la caccia. Ora se dovessi prendere un cane credo che opterei per un cane da compagnia o cane da pastore.. che sono i due tipi meno aggressivi con i gatti. Ho letto che i cani da pastore tipo border collie addirittura potrebbero avere l'istinto di trattare i mici come delle pecorelle da "raggruppare in mandria" quando si allontanano.. pensa che comodità ![]() Fine OT-cani. Ultima Modifica di alimiao; 20-02-2017 at 14:42. |
||
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
#7 | |
![]() Quote:
Sì, hai ragione: hai fatto delle considerazioni molto sagge, senza contare che io ho sempre e solo avuto gatti (un cane non so nemmeno da che parte si gira), quindi avrei sicuramente difficoltà a gestire un levriero rescue, non parliamo poi di un'eventuale convivenza con uno o più gatti. Sul cane da pastore, sono un po' scettica (anche se comprendo che la tua era una battuta); fargli radunare i gatti mi sembra il modo migliore per sperderli e dire addio al problema della lettiera. ![]() |
||
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
#8 | |
![]() Quote:
Ma allora perché lo hai fatto? ![]() Perché pensi che l'esplorare umano e felino, la caccia e la predazione, l'atleta ed il gatto, l'enigmista ed il nostro problem solver pelosetto mentre svolgono queste attività abbiano le stesse finalità? Questa è visione terraterra delle motivazioni umane http://myimages.bravenet.com/232/187...idebisogni.jpg a cui se ne aggiungono altre, ci sono tonnellate e tonnellate di testi in proposito "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
||
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
#9 | ||
![]()
Non c'è un perché preciso: per divertimento, curiosità, perché volevo sperimentare un'alternativa alla propiziazione del sonno diversa dalla conta delle pecore
![]() Quote:
Quote:
Ma accanto a questo punto di vista, secondo me se ne può introdurre un altro "archeologico", che va in direzione opposta alla ricerca di una funzione evolutiva di questo comportamento: il ginnasta può fare i suoi esercizi per impressionare le persone accanto a lui, quindi in vista di una realizzazione di sé, ma la sequenza di evoluzioni alle parallele asimmetriche, che oggi non ha più la benché minima funzione (a cosa ci serve nel 2017 saper volteggiare? A niente, e difatti la stragrande maggioranza delle persone non lo sa fare), aveva ben altra importanza e ben altro significato 300000 anni fa (ho sparato un numero a caso), quando i nostri antenati vivevano sugli alberi e si lanciavano da un ramo all'altro. Il punto di vista teleologico può benissimo coesistere con quello archeologico e quest'ultimo può venire in aiuto quando la finalità di un certo schema comportamentale o di una certa sequenza di azioni è tutt'altro che evidente; lo stesso Marchesini che citavi nell'altro topic ne dà un esempio, collegando il collezionismo alla nostra vocazione di raccoglitori, al fatto che ai primordi della nostra storia raccoglievamo bacche o frutti per cibarcene e oggi come oggi, visto che il bisogno è venuto a cessare, ci mettiamo a fare le raccolte più cretine (dalle monete ai francobolli, alle carte da gioco, ecc...). Il collezionismo che sembra refrattario ad una spiegazione teleologica (a cosa serve che mi riempia la casa di maschere veneziane o di ventagli provenienti dalle varie parti del mondo? A farmi venire crisi di nervi a posteriori quando mi accorgo di non avere più un centimetro libero in casa e di essere sommersa da minc**ate inutili o ad ispirare suggestive filosofie di vita come quella del decluttering?), diviene perfettamente comprensibile da un punto di vista archeologico. Faccio un altro esempio tratto dalla mia personale esperienza con i miei gatti: Chiquita adora la terra, al punto che quando la portiamo in campagna passa delle mezz'ore a rotolarsi in mezzo alla sabbia, impanandosi ben bene, e poi... basta, ha raggiunto l'estasi ed entra in casa per farsi un sonnellino sul divano ![]() ![]() Mizzica, quanto scrivo: dovete farmi un corso intensivo di sintesi, ragazzi. Non è possibile che ogni volta che posto un intervento, debba ammorbarvi così! ![]() ![]() |
|||
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
#10 | |
![]() Quote:
![]() Anna ![]() ![]() ![]() |
||
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
|
|