Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Il comportamento dei vostri a-mici Se avete dubbi, domande o esperienze sul comportamenteo dei vostri a-mici postate qui. |
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27-06-2024, 09:00 | #51 |
Re: Cosa mi vuoi dire?
Eh si il comportamento umano troppo spesso è il vero problema :/ Intorno a me non credo che ci siano problemi di avvelenamento ma comunque non è un luogo in cui possono vivere liberamente, è ad alta densità di traffico automobilistico e, soprattutto di notte, la strada si trasforma in una specie di circuito di formula uno 🤬
Chissà forse un giorno Iska potrà decidere di stabilirsi in casa, magari con l'avanzare dell'età 🤭 |
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27-06-2024, 10:41 | #52 |
Re: Cosa mi vuoi dire?
Dove abitavo prima di trasferirmi qui, il problema era il traffico; la casa dava sulla strada principale e non avevo neppure il giardino.
Se li avessi lasciati liberi sarebbero durati poco. All'inizio, con la mia prima gatta, avevo deciso di consentirglielo, ma dopo pochi giorni mi sono ricreduta, perché ha rischiato di morire, ma non investita, bensì sbranata da un cane lasciato libero di scorrazzare per strada, senza controllo del proprietario, per altro ignoto. Quando poi ho saputo che lo stesso cane aveva già ucciso il micio di un'anziana che abitava in zona, la mia decisione è stata irrevocabile. Ho pensato anch'io che forse un domani Iska potrebbe scegliere la casa e mi piacerebbe che prendesse questa decisione. Staremo a vedere. 4 Iska la rossa dagli occhi di luna |
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27-06-2024, 16:51 | #53 |
Re: Cosa mi vuoi dire?
Quando avevo 10 o 11 anni vivevo in una casa di campagna in Umbria. Dei contadini avevano una specie di dependance nella proprietà. Un giorno ci portarono un cucciolo di razza mista e lo lasciarono attaccato ad una catena, a volte per giorni. Piano piano cominciai, di nascosto all'inizio, a staccarlo dalla catena. Poi a giocarci, poi a portarlo in casa (all'insaputa dei miei, che però lentamente si affezionarono a lui almeno quanto me). Per farla breve divenne rapidamente "il nostro primo cane". Veniva in vacanza con noi al mare, in montagna, ovunque. Stava sempre con me.
Era un cane da caccia molto affettuoso, tranquillo, intelligente ma di indole libera e selvaggia. Scavava gallerie sotto la recinzione per scappare o la scavalcava direttamente arrampicandosi (era un fenomeno nell'arrampicare e mi seguiva ovunque). Un giorno per errore i contadini lo chiusero in una conigliera per sbaglio: la mattina dopo scoprimmo che aveva fatto secchi tutti i conigli, una quarantina, uno per uno... Era tutt'altro che aggressivo ma... la Natura aveva chiamato. C'era una lunga strada senza uscita di 4 km che portava ad un piccolo paesino li vicino che passava proprio vicino a casa mia. Quando uscivo con la mia bicicletta non c'era modo di trattenerlo: scavalcava la recinzione e mi correva dietro come un forsennato. Di solito mi stava accanto, anche se libero. Scusate il racconto non proprio felice... Un giorno vide una lepre sull'altro lato della strada e... la Natura chiamò anche questa volta. In quel momento passava un'auto ad altissima velocità che lo prese in pieno. Lo vidi roteare sulla strada per diverse decine di metri, per fermarsi sul bordo guaendo. Andai subito impazzito di dolore ad abbracciarlo ma... mi morì tra le braccia poco dopo, guardandomi fisso negli occhi, sperando che potessi fare un miracolo. Ricordo ancora quello sguardo che si spense in pochi minuti. Ci sono tanti bambini che hanno assistito a ben altre morti nella loro vita, lo so. Penso a Gaza, all'Ucraina, alle mille guerre in giro per il mondo, ma anche a qualche vicino di casa o collega... Al confronto il mio "era solo un cane"... Eppure quell'episodio mi scioccò fortemente e il ricordo di quella scena mi perseguitò per anni, e in un certo senso mi servì a capire l'immensità incalcolabile dei traumi subiti ogni giorno da tante persone più sfortunate di me. Il dolore fu letteralmente atroce, piansi per giorni e giorni. I miei genitori non sapevano più cosa fare con me. E accettai un altro "pet" solo quasi quaranta anni dopo. Questo per dire che capisco bene racconti come quello di Iska e dei tanti che soffrono della morte e delle sofferenze dei propri cari animali. E' solo un cane, è solo un gatto, è solo un canarino o un pesce rosso. Non importa: l'attaccamento a questi animali può essere esattamente lo stesso. |
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28-06-2024, 01:13 | #54 |
Re: Cosa mi vuoi dire?
Quando si ama si ama e basta e quando si perde chi si ama il dolore è il medesimo, senza differenze di specie.
Il legame con il passato è indissolubile e quando ripenso ai tanti che ho amato e che mi hanno amato e non ci sono più mi prende una struggente nostalgia e riprovo emozioni così intense come se il tempo non fosse mai passato. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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28-06-2024, 09:15 | #55 | |
Re: Cosa mi vuoi dire?
Quote:
Da ciò derivano, appunto, considerazioni spiacevoli tipo "è solo un animale". Certa gente non è capace di amare, neanche se stessa. @merlinone mi fa piacere che hai deciso di aprire il tuo cuore ad un nuovo pet che immagino sia merlino 🤭 |
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24-07-2024, 18:52 | #56 |
Re: Cosa mi vuoi dire?
Dall'altra sera c'è stata un'inattesa evoluzione del nostro rapporto che mi ha fatto indubbiamente molto piacere e di sicuro anche a Iska e mi sento di affermarlo perché le iniziative le ha prese lei e hanno sbloccato una situazione di stallo, direi quasi cristallizzata nei soliti rituali di contatto fisico abbastanza rilassato unicamente in garage, con lei che sporge da sotto la macchina solo testa e spalle, anche se ultimamente riuscivo a passarle la mano lungo la schiena.
Dunque, l'altra sera dopo che Iska aveva cenato e se n'era andata in giardino da un pezzo, sono andata a fare un giro come mio solito. Non l'ho vista e ho pensato che probabilmente era appisolata da qualche parte, così l'ho chiamata a voce bassa un paio di volte, ma niente. Mentre mi avviavo verso l'orto mi è parso di sentire la sua vocina dietro di me: mi sono girata e lei mi stava seguendo, mai successo fino a quel momento e vedendo che non l'avevo notata, mi chiamava. Sono tornata sui miei passi, lei si è fermata ed io mi sono avvicinata con cautela, visto che all'aperto si allarma facilmente e scappa a distanza di sicurezza (circa 3 metri). Ho allungato il braccio verso di lei, le ho data una grattatina sul collo e ha lasciato fare, anche se non era completamente rilassata, poi con un balzo si è allontanata. Il mattino seguente all'ora di colazione è venuta in cortile verso di me, porgendomi alternativamente le guance per una grattatina e subito dopo infilandosi in garage per la pappa. Ma la cosa bella e inattesa è successa ieri sera, all'imbrunire. Iska era in giardino accovacciata su una delle grandi pietre che fanno da scalini; mi sono avvicinata parlandole e allungando una mano verso di lei. Stranamente non si è mossa, non ha cercato di allontanarsi, anzi, ha avvicinato il musetto alla mia mano, strofinandosi forte, poi del tutto inaspettatamente si è buttata lunga distesa a terra, a pancia in su, facendo la pasta nell'aria e tantissime fusa. Si è allungata così tanto che la testolina le pendeva giù dal gradino e si è lasciata accarezzare a lungo, con gli occhi chiusi. Ovviamente ho evitato di toccarle la panzotta, nonostante la posizione che aveva assunto fosse di fiducia nei miei confronti. Dopo circa 5 minuti ho smesso con le carezzine perché, nonostante Iska non mostrasse segni di non più gradire, ho ritenuto più opportuno non andare troppo oltre, per evitare che quello che stava vivendo come una piacevole esperienza potesse virare verso il fastidio. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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12-08-2024, 23:15 | #57 |
Re: Cosa mi vuoi dire?
Iska quando mi vede mi chiama e immancabilmente si avvicina per ricevere grattatine e carezzine.
Oggi pomeriggio sono scesa in cortile e lei vedendomi si stava avvicinando, se non che quando oramai era a neanche un metro da me si è improvvisamente bloccata, guardandomi i piedi. Ho allungato la mano verso di lei, ma titubava, capivo che voleva avvicinarsi, ma "qualcosa" di importante glielo impediva, faceva mezzo passo avanti e mezzo indietro e mi guardava come smarrita, miagolando e spostando lo sguardo dal mio viso ai miei piedi. Ma certo, aveva paura delle ciabatte che calzavo, non le aveva mai viste prima! Strano però, non ci sono mai stati problemi quando cambiavo abbigliamento o calzature, ma questa volta c'era qualcosa di diverso, che andava ben oltre il fatto che vedesse per la prima volta quel tipo di ciabatta. Si tratta di "ciabattones" bianche, tipo Crocs e credo di aver capito perché la loro vista l'ha spiazzata. Deve averle riportato alla mente il trauma della cattura e della prigionia dal veterinario dell'associazione che l'aveva ingabbiata; i sanitari sono soliti portare proprio quel tipo di calzatura. Sono rientrata in casa e ho cambiato ciabatte, poi sono uscita nuovamente e lei si è avvicinata senza timore, anzi, mi si è infilata fra le gambe mentre camminavo, che quasi mi fa cadere per non pestarla. Penso proprio che non userò più quelle ciabatte che le ricordano brutte esperienze. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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24-08-2024, 14:55 | #58 | |
Re: Cosa mi vuoi dire?
Ho letto questa storia e sono contento che sia migliorato il tuo rapporto. Considera che il centro dell'affettività e quello dell'aggressività nel cervello di umani e dei gatti sono vicini. Per questo a volte si hanno atteggiamenti incongruenti come passare dalle fuse alla graffiata ma è tanto più probabile quanto questa gatta ha avuto un trascorso difficile.
Da parte tua credo possa essere utile la tecnica del rinforzo. Ovvero carezze e premi quando è dolce, mentre nel momento in cui soffia o è aggressiva allontanati e non donarle più la tua presenza. Il gatto associa il suo comportamente al tuo allontanamento e piano piano capisce che non deve essere agressiva se vuole stare con te. Quote:
Considera quindi che mostrare il posteriore è sempre un segno di grande fiducia per un gatto. Non lo farebbe mai verso chi non ha fiducia. |
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24-08-2024, 16:39 | #59 | |
Re: Cosa mi vuoi dire?
Quote:
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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24-08-2024, 18:42 | #60 |
Re: Cosa mi vuoi dire?
Oramai le novità, piacevoli per entrambe, sono all'ordine del giorno: l'altra mattina Iska è venuta a sedersi sul balcone, a pochi passi dalla porta.
Ieri sera mentre ero seduta sul gradino di casa si è avvicinata per le reciproche coccole. Quando è in campo aperto non scappa più, anzi si avvicina spontaneamente. Se accenno a correre, lo fa anche lei e mi segue. Mi capita di non accorgermi che lei è in giardino, ma lei mi vede, eccome se mi vede, e mi chiama e a volte mi segue. I suoi approcci non sono finalizzati alla richiesta di cibo. La pappa arriva a orari prestabiliti, non do mai nulla al di fuori di questi, dal che ne deduco che quando in altri momenti mi si avvicina è semplicemente per il piacere di dare e ricevere coccole o anche solo per stare lì sedute a poca distanza l'una dall'altra. Non ho mai usato la tecnica del rinforzo positivo, perché secondo me è sminuire la soggettività altrui, non tenendo conto delle sue emozioni, intelligenza, desideri e paure, quasi ci si trovasse di fronte ad un oggetto animato, che può solo rispondere meccanicamente ad uno stimolo. Se Iska mi tira una zampata, ha di sicuro i suoi motivi e spetta a me cercare di capire. Per me la cosa importante non è fare in modo che non lo faccia più, ma capire perché lo fa. Attualmente non lo fa più; negli ultimi mesi è successo una sola volta, ma l'ha fatto con talmente poca convinzione, che lei stessa ha fermato il gesto a mezz'aria. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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