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10-07-2023, 10:55 | #81 | |
Re: Scontro tra titani
Quote:
Da tutto quello che avevi scritto, e da come lo avevi scritto, non potevo immaginare il livello di partecipazione emotiva, di empatia. Ho preferito "tenermi basso", forse troppo. Da qui i forse e i magari. E ho sbagliato, non c'è dubbio. Affrontare certi temi, così personali, solo per messaggi virtuali come accade qui, genera spesso equivoci e fraintendimenti pazzeschi. Nelle discussioni tra noi due è successo più di una volta, e spesso siamo riusciti "a fermare il carro lungo la discesa", prima che avvenisse l'irreparabile. Ciò che racconterebbe uno sguardo, quello che chiarirebbe una postura del corpo qui viene irrimediabilmente perduto, e succedono i disastri. A cascata. Come sulla scelta, infelice, del ruolo di Topolino in Fantasia. Una metafora che discendeva direttamente dal tenersi basso, ma che non voleva affatto attribuirti una leggerezza da oca giuliva. Inutile ripetere che in tutto il post non formulavo nessun tipo di accusa nei tuoi confronti. Sbagliando, pensavo che avessi suscitato in perfetta buona fede un casino, senza averne alcuna intenzione. Come invece, per beffarda ironia della sorte, è capitato a me. Lo so bene che non dovevi partecipare per forza, ed era questo il senso di molte delle mie frasi, soprattutto di quelle che non citi. E per comprendere che conoscevi e valutavi con cognizione di causa la situazione, mi è bastato andare a vedere il link che avevi postato sul Museo della Memoria e sulla sua fondatrice. Dove potevo darti un contributo migliore, era su come quei tragici eventi hanno innervato analisi diverse e diversi modi di pensare di un'intera generazione di militanti italiani formatisi in quegli anni. Ultima Modifica di leucio; 10-07-2023 at 10:59. |
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10-07-2023, 11:26 | #82 |
Re: Scontro tra titani
No El Pueblo cileno no està unido, questo mi ha colpito molto. Nel 2018 ho partecipato a una manifestazione sull'11 settembre a Valparaiso... Mi ha colpito quanto fosse profonda la partecipazione delle persone, eppure così minoritaria. A la Moneda il ricordo di Allende è piccolo e marginale... Quasi fosse quella, la storia che il Cile vuole dimenticare. E ho riflettuto sul fatto che Pinochet è morto nel suo letto di malattia, senza arrivare al processo. È una storia recente e non elaborata. EL Pueblo è diviso, la tristezza di chi ha vissuto da vittima della repressione cilena, di chi ha lottato, deve essere tanta. Un pò la si legge negli occhi delle persone, di alcuni.
Andando in Cile avevo tante aspettative ds europea... Mi sono scontrata con la storia reale e le sue contraddizioni. Ed è stato comunque bellissimo. Grazie di avermi ci fatto ripensare. Ultima Modifica di babaferu; 10-07-2023 at 11:30. |
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10-07-2023, 12:25 | #83 | |
Re: Scontro tra titani
Quote:
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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10-07-2023, 17:16 | #84 |
Re: Scontro tra titani
Il punto non è quello delle fake news che circolano a proposito delle prospettive aperte con l'affermarsi dell'estrema destra cilena.
Il punto è l'indubbia sterzata a destra e quali potrebbero esserne la ragioni. Piuttosto, mi ero resa conto già ben prima di queste fatidiche elezioni, che il popolo cileno non è quello idealizzato del "pueblo unido". Certo è duro accettare il crollo di un mito, ma alla fine bisogna guardare in faccia la realtà. Premetto che non sono mai stata in Cile e non mi interessa andarci in vacanza né tantomeno mi trasferirei a vivere là, per tutta una serie di motivi che non sto ad elencare, nonostante soprattutto il sud del paese, con i suoi numerosi Parchi Nazionali, sia ricco di una natura di incomparabile bellezza. Le prime avvisaglie che almeno laggiù la realtà era ben diversa da quella del "popolo eroico" si sono affacciate da lungo tempo. Il proprietario dell'appartamento sotto il nostro, nel 2009 ha sposato una cilena e vivono là; non hanno figli e tornano qui ogni anno, per trascorrere un periodo di vacanza e incontrare amici e compatrioti residenti in Italia; anzi, presto arriveranno, all'inizio di agosto. Va da sè che ho avuto modo di conoscere molto bene questa signora personalmente, ma anche il suo nutrito stuolo di parenti e amici residenti in Cile, alcuni quando vengono in Italia, altri attraverso le parole di suo marito; conosco di persona anche alcuni loro amici cileni che risiedono stabilmente in Italia. Non ho nessunissimo elemento che mi permetta di farmi un'idea, nemmeno vaga, dei cileni del centro-nord, ma qualcosina da Valdivia in giù, passando per Puerto Montt e ancora ben più a sud, mi è nota da tempo e così cerco di metterle insieme come fossero le tessere di un puzzle. Ricordo che mi aveva stupito il fatto che durante la sanguinosa dittatura laggiù la gente vivesse tranquilla; ho pensato che tutto sommato alla maggior parte o non gliene fregava più di tanto oppure erano dalla parte di Pinochet. Dalla viva voce della cilena sono venuta a sapere che nel loro paese, di circa 3000 anime, c'era stato un solo arresto, un giovane uomo che andò a rimpinguare la folta schiera dei desaparecidos. Mi ero fatta l'idea che quel poveretto fosse stato vittima di qualche delatore, anzi, era qualcosa più di un dubbio, perché il racconto che mi era stato fatto faceva un po' acqua. E poi se in quel paese fossero stati contro il regime, non avrebbero realizzato proprio làggiù una pista per decollo e atterraggio, senza presenza di misure di sicurezza, di quegli aerei che trasportavano regolarmente gli oppositori politici destinati a diventare desparecidos, preventivamente intontiti con psicofarmaci perché non si ribellassero nel momento in cui, aperto il portellone, venivano fatti precipitare nelle acque dell'oceano, che avrebbe inghiottito per sempre le loro vite e le loro storie. Mi ha dato tanto da pensare quando ho saputo di bambini adottati anche da persone di quei paesi, in particolare so che quella stessa famiglia che conosco ha adottato una bimba; è superfluo dire che il mio pensiero è andato a quei genitori uccisi, i cui figli sono stati adotttati dai loro aguzzini e da altre persone compiacenti; spero di sbagliarmi, ma non potrò mai esserne certa. Penso che la maggior parte degli oppositori della dittatura fosse tra gli abitanti delle maggiori città, Santiago in testa; studenti, operai, intellettuali, gente comune, ma che avevano sviluppato una consapevolezza difficile da trovare fra gli abitanti del sud agricolo, conservatore, molto legato alla religione e tradizionalmente con chiare simpatie per la destra. D'altra parte non è un mistero che a partire dalla metà del 1800 da Valdivia in giù sia avvenuta una forte migrazione dalla Germania, conosciuta come "colonizzazione tedesca". https://it.wikipedia.org/wiki/Coloni...o_e_Llanquihue Non è neppure un mistero che a Villa Baviera (già Colonia Dignidad), insediamento a oltre 300 km a sud di Santiago, avessero trovato rifugio alcune centinaia di gerarchi nazisti dopo la sconfitta della Germania nella seconda Guerra Mondiale. https://www.corriere.it/cronache/16_...4844517f.shtml E che dire dell'usanza di dare nomi teutoneggianti? Mi vengono in mente quelli di alcuni dei cileni che conosco: Ubelinde, Nicolas, Ingrid, Hilda, Karla, Erwin. Un po' insolito considerando che si tratta di un paese cosiddetto latino-americano, dove la dominazione spagnola ha lasciato impronte profonde. L'esito delle elezioni mi ha dato da pensare che la maggior parte degli oppositori della destra siano coloro che stanno 2 metri sotto terra o nelle profondità oceaniche; pochi sono scampati alla ferocia di quella sanguinosa dittatura. Oggi non ne resteranno molti di coloro che erano adulti durante quei terribili anni, per motivi prettamente anagrafici, e anche la gioventù di allora è oramai più o meno anziana. Probabilmente anche questo è uno dei motivi per cui babaferu nel suo viaggio cileno ha constatato la scarsa, seppur molto sentita partecipazione alle commemorazioni. Il regime dittatoriale cileno è durato circa 17 anni, dal golpe dell'11 settembre 1973 all' 11 marzo 1990 quando entrò in carica il presidente eletto Patricio Aylwin. Ma indipendentemente dal numero effettivo, non possono essere invocati a scusante per le scelte odierne. Un popolo non è un'entità amorfa. E' l'insieme di singoli individui e la responsabilità di ciò che accade e accadrà dipende da ognuno, dalle sue scelte e anche dalle non-scelte. Non definirò più "eroico" il popolo cileno in blocco; eroi sono solo quelli che si sono opposti alla dittatura, morti, sopravvissuti o che ancora combattono e combatteranno ognuno nel modo che gli è più congeniale. Iska la rossa dagli occhi di luna Ultima Modifica di Iska; 10-07-2023 at 17:19. |
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10-07-2023, 19:40 | #85 |
Re: Scontro tra titani
@ Iska
Post lungo, risposta breve: I tempi cambiano. Facciamocene una ragione e andiamo avanti. Anzi, déjalos que sigan adelante, pero no se donde*. Ma questo vale per tutti. Quel brano è tuttora da brividi e probabilmente lo sarà sempre. Per il momento sembra essere un tantino fuori tempo massimo. *ho nonni materni spagnoli, anzi erano catalani, infatti parlo un pessimo castigliano, e ex marito argentino. Quando parlo spagnolo più che altro parlo argentino "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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10-07-2023, 22:45 | #86 |
Re: Scontro tra titani
Aletto, mi trovo d'accordo con te quando affermi c.he i tempi cambiano.
E aggiungo che i fantasmi del passato si riaffacciano. Relativamente semplice, anche se non necessariamente scontato, farsene una ragione, per chi non vive laggiù. Chissà se i discendenti delle vittime e tutti i cileni democratici riescono a farsene una ragione. Di sicuro però una lezione penso che l'abbiano appresa: mai andare contro i tiranni armati di sole chitarre, canzoni e poesie. @Aletto, sei internazionale! Invece nessuno dei miei avi, per quanto mi è dato di sapere, ha avuto i natali oltre confine. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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10-07-2023, 23:17 | #87 | |
Re: Scontro tra titani
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Mio padre non si capacitò mai della caduta del fascismo. Per questo da allora non sopporto più i nostalgici da qualunque lato della sala della pallacorda siano. Più che internazionale, meticcia direbbe Lollobrigida. "Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne |
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11-07-2023, 18:06 | #88 |
Re: Scontro tra titani
@ Iska
Qua non ci sta nessun nostalgico. Ma qualcuno che difende e custodisce la memoria di quello che è stato, si. Perché in modo diverso, adeguato ai tempi e ai cambiamenti che ci sono stati, si possa tornare ad osare il sogno del cambiamento. Perché, come dice Stefano Mancuso, "senza memoria non c'è intelligenza". Ho cercato su internet il pezzo di musica popolare che fischiettavi qualche giorno fa, di cui ci hai regalato l'attacco (in cirillico). Dovrebbe essere questo. Dura poco , e quindi te lo posto. Con l'affetto di chi si somiglia https://youtu.be/JAUDuD9K_8U |
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12-07-2023, 16:34 | #89 | ||
Re: Scontro tra titani
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Cantavo, a bassa voce, ma cantavo. Tra l'ora mattutina e l'afa che invita a dormire con le finestre spalancate, non volevo rischiare di svegliare di soprassalto i vicini, che avrebbero potuto spaventarsi pensando che fosse iniziata l'invasione... Grazie, con affetto sinceramente ricambiato! Iska la rossa dagli occhi di luna |
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16-07-2023, 10:19 | #90 | |
Re: Scontro tra titani
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Dunque, mi piace la canzone napoletana classica, è quella che preferisco in assoluto. Non sono particolarmente attratta dalle tammurriate (ma amo tantissimo tammurriata nera!). Il canto a fronna mi dice poco e lo trovo un po' troppo "rumoroso"; penso che sia necessario prima di tutto aver vissuto o comunque aver fatto proprio il contesto in cui si è sviluppato questo tipo di canto, per riuscire a comprenderlo ed eventualmente apprezzarlo. Ma prima o poi avremo tempo per parlarne, almeno per me quando ci sarà uno' più di tranquillità e tra una cosa e l'altra sarò un po' meno incasinata. Iska la rossa dagli occhi di luna |
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