Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili e amici degli animali
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Malattie dei gatti: Richieste di aiuto e consigli In questa sezione potrete chiedere consigli e scambiarvi pareri sulle principali malattie feline che colpiscono i mici, ricordandovi che il forum NON sostituisce in nessun caso l'intervento del veterinario |
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01-06-2012, 02:18 | #1 | |
Re: TEST FIV FELV IN GATTILE…. Esperte aiuto!!!!!!!!!
Quote:
ti ho risposto per email tramite il forum (il testo era troppo lungo per inviarlo come messaggio privato). troverai quindi la risposta nell'email che hai utilizzato per iscriverti al forum. ho solo dimenticato di scriverti riguardo il discorso del prelievo di midollo: non preoccuparti, se ne può fare con pressoché completa tranquillità a meno. nel midollo ci sono infatti i precursori dei linfociti, linfociti che si ritrovano poi nel sangue periferico. quindi sia nel caso di viremia secondaria che nel caso di infezione latente, se il virus è nei precursori lo ritrovi anche nelle cellule figlie |
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01-06-2012, 19:38 | #2 | |
Re: TEST FIV FELV IN GATTILE…. Esperte aiuto!!!!!!!!!
Quote:
I gatti possono raggiungere facilmente ciò che è negato a noi umani: passare attraverso la vita senza fare rumore. E. Hemingway |
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01-06-2012, 20:58 | #3 | |
Re: TEST FIV FELV IN GATTILE…. Esperte aiuto!!!!!!!!!
Quote:
sì, decisamente con pcr su sangue (eseguita con tutti i crismi!) si può essere ragionevolmente più che tranquilli. Il fatto è che, come sempre, per avere la certezza con la "C" maiuscola occorrerebbero ovviamente statistiche ampie e dettagliate per fornire una risposta "reale" e non solo "teorica", e questo è chiaramente impossibile nel caso di metodiche così nuove (oltre che invasive e relativamente costose come può essere un prelievo di midollo o tessuto linfatico). Però, insomma, bisogna anche essere ragionevoli e utilizzare la teoria dove le "ampie" statistiche non siano, almeno al momento, disponibili e attuabili, e moltissimi studiosi concordano che la probabilità di rilevare con pcr il provirus in midollo/linfociti sia ragionevolmente identica a quella di rilevarlo su sangue periferico. Nel caso in cui l'infezione non sia in fase latente, il dubbio praticamente neanche si pone: se immaginiamo persino il caso improbabile in cui i virus distruggano i precursori dei linfociti prima che questi si replichino e specializzino, vi sarebbe uno spread virale talmente ampio che il virus lo si ritroverebbe praticamente "ovunque"! Nel caso in cui l'infezione sia in fase latente, è vero, non c'è virus che circola liberamente nel sangue (ma tanto la pcr su dna non va a rilevare quello), però infezione latente significa proprio che il virus rimane lì integrato nel dna dei precursori, "silenzioso", tranquillo, senza distruggere niente, e i precursori potranno tranquillamente replicarsi e specializzarsi, e andare poi nel sangue periferico. Le nuove metodiche di pcr, come la nested, sono poi estremamente sensibili, anche su minime quantità di provirus nel campione prelevato. Il messaggio che è veramente importante che passi è che, proprio perché esistono queste infezioni latenti, per escludere che un gatto sia stato infettato dalla FeLV l'elisa non va bene, e occorre assolutamente la pcr su dna. |
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