Micio che si devasta la coda dopo morte della sua umana

[nonnapapera]

Cari amici del forum, è il mio primo thread e spero di non avere fatto errori. Ho controllato se in questa sezione o in "Comportamento dei gatti" non ci fosse attiva una discussione analoga e non mi è sembrato di averne trovato.

Il problema è questo, come da titolo: due anni fa purtroppo è morta nostra madre, che era anche la padrona o forse meglio l'umana più cara e il riferimento del nostro micio. Ha sempre avuto un caratterino forte, fiero (il terrore dei veterinari ), molto libero e indomabile. Ma era un micio sereno, vivacissimo, allegro, sempre pronto al gioco come a godersi tutte le gioie della vita domestica. Per 5 anni non ha avuto problemi di nessun tipo, salute di ferro. Poi è morta mamma. Precedentemente era morto il micio più vecchio, un po' un fratellone un po' un suo compagno di risse e giochi, e sebbene fosse diventato più tranquillo da "gatto unico" era sempre molto sereno e non esistevano episodi di autolesionismo.

Ora invece, periodicamente, si attacca la coda e arriva a farsi davvero male, a sanguinare: nei momenti di pace c'è un solco sulla coda, nella parte finale, che pare vada per chiudersi ma ...lui poi la attacca di nuovo. Medicarlo è un'impresa letteralmente impossibile, il micio che prima si faceva maneggiare sia pure controvoglia )ma al suono tranquillizzante della voce di mamma) è diventato una belva che pare non riconoscere più nessuno quando si tratta di veterinari e medicazioni.

E' vero che casa è più silenziosa (io e mia sorella lavoriamo, per parte della giornata resta purtroppo solo adesso) ma lui resta pur sempre con ogni comodità e non lo lasciamo mai solo per un'intera giornata. Per non parlare di coccole, attenzioni, giochi e giochini (anche per distrarlo sul nascere dalla coda...a volte abbiamo successo, a volte no!)

Il veterinario si arrende, e io non vorrei tormentarlo ma veramente mi fa impressione come arriva a ridursi la coda e temo, visto che non collabora manco per farsi medicare, in danni seri alla lunga. Come devo fare??? Perdonatemi per la lunghezza dello sfogo ma sono molto in apprensione. Ci sono altri comportamenti del micio che confermano che aspetta ancora che torni la sua umana e non pretendo che "capisca" che non accadrà più purtroppo. Ma vorrei almeno riuscire a fargli smettere di ferirsi.

A qualcuno è capitato qualcosa di simile? E se sì, come ha risolto? Vi ringrazio anticipatamente sono davvero preoccupata

[alimiao]

Ciao, innanzitutto mi dispiace per la tua mamma ovviamente.
Mi permetto di farti alcune domande per cercare di chiarire meglio la situazione.

1/ Il lutto è avvenuto due anni fa, ma non mi è chiara l'evoluzione del problema-coda: è stato un crescendo graduale, oppure da subito ha iniziato a farlo nelle modalità e frequenze attuali?
2/ il veteriario, prima di arrendersi, cosa ha prescritto? quando e come è intervenuto? trattasi di vet generico o comportamentista?
3/ puoi descrivere una giornata tipo vostra e del gatto (nelle 24h inclusa la notte)?
4/ puoi descrivere quando avvengono questi episodi (un momento specifico della giornata, una situazione particolare, una stagione ecc) e le vostre reazioni?
5/ cosa mangia questo gatto? (so che sembra una domanda fuori luogo ma anche questo conta).

Scusa le molte domande ma ci possono aiutare a capire meglio.

[nonnapapera]

Originariamente inviato da alimiao

Ciao, innanzitutto mi dispiace per la tua mamma ovviamente.
Mi permetto di farti alcune domande per cercare di chiarire meglio la situazione.

1/ Il lutto è avvenuto due anni fa, ma non mi è chiara l'evoluzione del problema-coda: è stato un crescendo graduale, oppure da subito ha iniziato a farlo nelle modalità e frequenze attuali?
2/ il veterinario, prima di arrendersi, cosa ha prescritto? quando e come è intervenuto? trattasi di vet generico o comportamentista?
3/ puoi descrivere una giornata tipo vostra e del gatto (nelle 24h inclusa la notte)?
4/ puoi descrivere quando avvengono questi episodi (un momento specifico della giornata, una situazione particolare, una stagione ecc) e le vostre reazioni?
5/ cosa mangia questo gatto? (so che sembra una domanda fuori luogo ma anche questo conta).

Scusa le molte domande ma ci possono aiutare a capire meglio.

Ciao! Grazie per la risposta ! Vediamo:

1) Si è intensificata gradualmente. Da notare che mamma purtroppo aveva già avuto ricoveri abbastanza lunghi, lui era rimasto solo (anche perché ci davamo tutti il cambio fra lavoro e ospedale per stare vicino a mamma) e non aveva mai avuto problemi, al massimo mangiava un po' meno e si rintanava un poco di più. Col tempo ha anche trovato un modo di non farsi bloccare o distrarre da noi, si piazza sotto il letto a inseguirsi la coda
2)Ci ha detto di medicare con tintura di iodio o betadyne, ma essendo sgraditi (eufemismo, ci ha fatto a brandelli le mani) al gatto ci ha detto di usare anche disinfettanti per cute lesa (umana) che danno meno fastidio. (Bialcol). Un altro veterinario consultato per una seconda opinione praticò una medicazione con fasciatura, per un paio di giorni abbiamo pensato "eureka" e poi il gatto ha avuto una crisi isterica sbrindellando tutto e di nuovo anche la coda Nessuno dei due veterinari è specializzato in comportamento.
3)La notte generalmente dorme accucciato con me o con mia sorella. La mattina s sveglia con noi, facciamo colazione, giochiamo un poco (lanciamo piccoli oggetti coi quali gli piace da sempre giocare alla rincorsa, tipo elastici, tappi di bottiglia, piccoli "freesbee" di cartoncino eccetera) , si affaccia a finestra e terrazzo... Quindi pappa , pulizie e pisolo lungo. Almeno quando torniamo a casa lo troviamo sveglio da poco o appisolato. Coccole, gioco e poi se di pomeriggio sono o siamo in casa si accuccia con noi (la sua stanza è anche il nostro soggiorno ), si sgranchisce e si affaccia per i fatti suoi- Pappa , piccoli pisoli, qualche galoppatina serale, e nanna con noi. Può variare la nostra presenza a casa ma entro le 19 siamo comunque sempre a casa e rarissimamente rimane a casa solo la sera dopocena.
4) Principalmente di giorno, ma è per quello di cui ci rendiamo conto quando siamo in casa. Sono avvenuti comunque anche di sera e di notte. Non c'è una situazione particolare apparentemente. Noi quando vediamo il sangue sobbalziamo e ci disuniamo abbastanza, invece quando ci accorgiamo che comincia a inseguirsi la coda tentiamo la carta della distrazione (specialmente la "lotta" con lui che ha sempre amato scatenarsi, e il lancio degli oggettini di cui parlavo prima). Sembra funzionare sempre, alcune volte si distrae davvero altre volte dopo un poco appena ci distraiamo noi torna all'attacco.
5)Mangia croccantini di buona qualità, con piacere. Si è sempre regolato lui, gliene lasciamo una piccola quantità che lui sgranocchia a intervalli , frequentemente ma senza ingozzarsi. Occasionalmente gli diamo dell'omogeneizzato , principalmente pollo che fu la prima pappa da trovatello e che gli piace sempre molto. A pranzo e a cena - i nostri - lui si fa sempre vivo e curiosa un po' ma difficile che mangi qualcosa di "nostro" a meno che non si tratti di carne o pesce, ma è più un assaggio di "partecipazione" che altro. Generalmente mangia una cucchiaiata in più di croccantini nel suo piattino mentre noi pranziamo e ceniamo. Non mangia cibo umido.

Spero possano essere indizi utili

edit: dimenticavo! NON è castrato. Non ha mai avuto grandi intemperanze apparentemente, né calori né aggressività. Abbiamo notato però - già prima che mamma morisse - che ha degli attacchi di "miagolio da richiamo" più rumorosi di quanto ne avesse prima. Però sono fasi molto passeggere, e il resto del comportamento è tranquillo-abitudinario, si distrae molto facilmente da questi miagolii. E, per dire, se in cortile c'è una gatta e un piccione, lui smette di chiamare la gatta e punta il piccione.

[babaferu]

Mi spiace infinitamente. Non credo sia una questione di solitudine, ma di mancanza di quella sicurezza e di quegli stimoli che gli dava la vostra mamma. Ti invito a guardare il video che ho postato nella sezione "comportamento" Perché da alcuni spunti su come aiutare un gatto a vivere meglio in appartamento. Mi sembra che il vostro gatto si sia fermato al lutto e non abbia più trovato niente di interessante per lui....
Mi ti prometto di scriverti ancora con più calma, intanto vi do il benvenuto!
Ba
PS cambierei alimentazione... Se assaggia con interesse cibi umani, proponete gli carne scottata, non sempre li nella solita ciotola...

[alimiao]

Grazie per aver risposto alle domande! Sinceramente non saprei bene cosa consigliarti perché non ho mai avuto problemi del genere. Provo a darti alcuni spunti.
Se calcolo bene dal tuo racconto, il gatto ha circa 7 anni, quindi è ancora piuttosto giovane e davvero vale la pena tentarle tutte per risolvere il problema e non cronicizzarlo ulteriormente, è comunque sintomo di un disagio forte e poi si rischia davvero che si provochi infezioni o altro.

Innanzitutto mi rivolgerei ad un bravo vet comportamentista, che è lo specialista del comportamento felino. Fanno a volte anche visite senza il gatto o consulenze via skype. Questo è importante perché i vet da cui l'hai portato hanno soltato cercato di limitare i danni dovuti al sintomo, ma non hanno mai veramente affrontato le CAUSE del sintomo... è come se un adolescente avesse l'abitudine di tagliarsi le braccia (e quanti ce ne sono!) per lenire ansia e depressione, e il medico consigliasse solo una pomata per medicare le braccia o di applicare una fasciatura stretta... ma è sullo stato emotivo sottostante che bisogna intervenire!! Ovviamente questo sugli animali non è per niente facile perché non parlano e non collaborano. Però bisogna almeno fare dei tentativi!

Un'altra cosa che potresti provare (non in alternativa, ma in aggiunta) sono le medicine naturali come i fiori australiani per esempio, o altri tranquillanti naturali, che magari il comportamentista stesso ti potrà suggerire.

Non so se il fatto di essere non sterilizzato possa aumentare il livello del suo stress, diciamo che di solito i gatti maschi interi tendono a soffrire il fatto di non potersi riprodurre come natura richiede, soprattutto se ci sono femmine in giro. Questo non sembra essere il suo caso, ma il vet sarà in grado di valutare anche questo.

Non mi è chiara la situazione terrazzo/balcone: il gatto potrebbe scappare ma non lo fa? o ci sono delle reti per cui non può uscire?

[Magda]

Clorexyderm. Provo a consigliarvi in volata questo medicamento/disinfettante cicatrizzante, che a mia volta mi ha dato il veterinario, (a causa degli acari, spesso i miei di scarnivicano le orecchie esternamente). Per il resto... non so' fino a che punto un comportamentalista possa aiutarvi in concreto, (con me non ci son riusciti e, pagine bianche alla mano, credimi se ti dico che ho consultato il mondo con Agatha), ma personalmente proverei lo stesso un consulto. Ha perso anche lui la sua mamma, il suo punto di riferimento... ❤

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Naturalmente, un collare elisabettiano è da escludere... ��

[Misty]

Invece provare a prendere un altro gatto/a secondo voi? Potrebbe peggiorare la situazione?

[babaferu]

Originariamente inviato da Misty

Invece provare a prendere un altro gatto/a secondo voi? Potrebbe peggiorare la situazione?

Secondo me si.

[Misty]

E la castrazione?

[nonnapapera]

Originariamente inviato da babaferu

Mi spiace infinitamente. Non credo sia una questione di solitudine, ma di mancanza di quella sicurezza e di quegli stimoli che gli dava la vostra mamma. Ti invito a guardare il video che ho postato nella sezione "comportamento" Perché da alcuni spunti su come aiutare un gatto a vivere meglio in appartamento. Mi sembra che il vostro gatto si sia fermato al lutto e non abbia più trovato niente di interessante per lui....
Mi ti prometto di scriverti ancora con più calma, intanto vi do il benvenuto!
Ba
PS cambierei alimentazione... Se assaggia con interesse cibi umani, proponete gli carne scottata, non sempre li nella solita ciotola...

grazie mille anche a te! Guarderò senz'altro il video.
Eh.. sì , l'impressione è quella anche per i mille comportamenti di "attesa" e di abitudini legate a mamma che dopo qualche mese si sono fatti molto ripetitivi.
Non abbiamo superato molto bene neanche noi, a dire il vero. Abbiamo anche paura che sia la nostra tristezza che in qualche modo "passa" e arriva a lui, non sappiamo che pensare.

Con lui comunque si gioca, si coccola, lui fa le fusa e facciamo le abituali "chiacchierate" - lui è un micio molto "chiacchierino" e con mamma "parlava" frequentemente, insomma si mantengono le sue abitudini. Era un micio contento con quello che aveva, si inseguiva la coda anche prima ma mai un graffio era un gioco come un altro, passava giornate a giocare da solo coinvolgendo mamma ogni tanto - avevano i loro "rituali" , noi li copiamo ma con scarso successo , proviamo a inventarne altri ma funzionano e non funzionano . Oppure semplicemente a ronfare beato e spaparanzato accanto a lei. Sicuramente ha risentito della mancanza del fratellone:hanno familiarizzato in modo diciamo burrascoso lui era impertinente e battagliero anche se minuscolo, felicissimo di avere un gatto adulto accanto al quale si "accozzava", ma ha superato.